Dal 1° luglio 2010 tutte le navi aventi certe caratteristiche, più lunghe di 120 metri e con MVZ (Main Vertical Zone) superiori a tre, devono rispondere a questo nuovo requisito, e cioè che in caso di qualsiasi avaria grave, incendio, allagamento, falla alla nave possa esser garantito il ritorno al porto più vicino in autonomia anche se ridotta.
Si tratta quindi, nella sua molteplicità di interventi, di un sistema che possa garantire l'erogazione di energia alla nave, sia per i sistemi di propulsione che per i sistemi "alberghieri" essenziali dedicati agli occupanti quali illuminazione, ventilazione, funzionamento servizi igienici, preparazione pasti ecc. che per i sistemi di governo, di controllo e di intervento sulle apparecchiature, funzionamento continuo dei sistemi di bordo irrinunciabili. Naturalmente tutto questo adeguamento, condensato in alcuni termini, è molto complesso e ridondante, per garantire alla fine la sopravvivenza della nave.
Ricordiamo sempre che il miglior mezzo di salvataggio collettivo a bordo di una nave è la nave stessa; il suo abbandono è l'ultima risorsa da prendere in considerazione.
Le navi interessate da Fincantieri, ritengo siano le due Princess, la Breeze, la nuova Britannia, e tutte quelle, per citarne alcune, costruite anche da altri cantieri dopo il luglio 2010 come MSC Preziosa, la Breakaway.