farfalla78j
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Bellissimi ricordi, bravo! [smilie=applauso[1]: Hai ragione.... mio marito, è veramente un chiacchierone!
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Le perle del caribe-Costa Magica- 04/01/2014-12/01/2014
- Autore discussione girogio
- Data d'inizio
- Stato
Bellissimi ricordi, bravo! [smilie=applauso[1]: Hai ragione.... mio marito, è veramente un chiacchierone!
Ho visto queste meravigliose isole nel maggio del 2012 anche se la nostra crociera è stata una transatlantica di 17 giorni con la Luminosa, la quale dopo aver toccato i Caraibi ha navigato nell'Oceano per 5 giorni e poi dopo Tenerife, Madeira, Malaga è arrivata a Savona.
Oltre alla disponibilità di tempo abbiamo evitato il fuso orario visto che le ore vengono scalate una al giorno e il costo era pressappoco lo stesso visto che evitavamo la tratta aerea di ritorno e che è quella che incide maggiormente sul prezzo finale.
Ho una enorme nostalgia e leggere il tuo diario mi ha riportato indietro nel tempo. Grazie.
Alessandra
Oltre alla disponibilità di tempo abbiamo evitato il fuso orario visto che le ore vengono scalate una al giorno e il costo era pressappoco lo stesso visto che evitavamo la tratta aerea di ritorno e che è quella che incide maggiormente sul prezzo finale.
Ho una enorme nostalgia e leggere il tuo diario mi ha riportato indietro nel tempo. Grazie.
Alessandra
Per noi i 5 giorni di navigazione sono state una meraviglia. Abbiamo riposato, e vissuto la nave e i compagni di viaggio in maniera completa. Abbiamo trovato il mare sempre calmo e il sole che splendeva nel cielo, quindi lunghi bagni di sole e sonni ristoratori, sempre protetti da creme solari se non ti vuoi risvegliare rosso come un gambero
17 giorni sono passti in un battibaleno ed avendo trovato una compagnia eccezionale sono stati fin troppo pochi.
Alessandra
17 giorni sono passti in un battibaleno ed avendo trovato una compagnia eccezionale sono stati fin troppo pochi.
Alessandra
girogio
Active member
09/01/2014
Antigua
Oggi io non sarò insieme al gruppo, infatti separatamente avevamo prenotato due tour dell’isola con spiaggie comprese già dall’Italia; Comunque all’uscita del porto vi sono una miriade di taxi collettivi che raggruppano i turisti e li portano nelle varie mete o semplicemente nelle spiagge. I prezzi si aggirano dai 20$ a 35/50$ a seconda del giro. Sarebbe opportuno avere le idee chiare su dove andare così sapete già quanto contrattare. Io avevo deciso, seguendo i consigli di Comax, di conoscere un po’ di storia dell’isola prima di tuffarmi nell’azzurro mare di questa meravigliosa isola. Quindi, escludendo Devil’s Bridge che rimaneva più a est, partiamo in direzione English Harbour, località dove annualmente si svolge una famosa regata di yacht per visitare il Nelson’s Dockyard National Park, sito storico dedicato al famoso Capitano Nelson. Da qui acquistando il biglietto completo, si può in seguito accedere a Shirley Heights, sulla collina da dove si teneva sotto controlla tutta la flotta della marina coloniale inglese, mentre voi invece vedrete uno spettacolo paesaggistico unico.
Terminata la visita, il nostro autista riparte diretto alle spiagge, mete attesissime. Durante il tragitto ci spiega il territorio, dove sorgono anche ville di economisti e magnati dell’industria italiana, ma soprattutto attraversando la foresta, ci illustra stupende piantagioni di banane di ogni genere e di ananas nere (tipiche di questa regione) che crescono tra felci giganti e vegetazione rigogliosa. Il desiderio di assaggiare queste delizie ci procura una sosta, in una delle tante bancarelle lungo il cammino, malgrado conosciamo già questi frutti il sapore assume un nota diversa, molto più gustosa e soprattutto assaporiamo per la prima volta la canna da zucchero, tutto ciò si può anche acquistare in piccoli sacchetti e noi ne facciamo scorta per gustarli anche più tardi.
Il viaggio continua, la natura ci circonda, attraversiamo borghi dove tutto trasmette povertà, ma allo stesso tempo quiete e dignità. Ed ecco che si intravede la costa, dal promontorio già i colori dell’acqua ci stupiscono. Arrivati lungo la costa, le prime spiagge si susseguono, noi sostiamo e facciamo foto dopo foto. Le più note e le più frequentate che superiamo senza fermarci sono Turner’s Beach e Darkwood Beach, lungo la strada intravedo anche il famoso ristorantino del diario di Comax, l’ O.J. Restaurant, presso l’omonima spiaggia, si è proprio lui. Proprio in questo posto infatti si è fermato il gruppo di crocieristi che ha prenotato dall’Italia con Stenford, esattamente come Comax
Ma noi siamo diretti alla più grande Valley Church Beach, proprio nell’omonima valle.
Finalmente arrivati, si apre davanti a noi lo spettacolo che tutti sognano pensando ai Caraibi. I colori di mare, cielo, spiaggia e sole moltiplicati all’ennesima potenza per tutte le tonalità.
Premetto che in questa spiaggia ho fatto centinaia di foto in ogni prospettiva possibile, ma qui ci dovete proprio venire e quindi solo un assaggio…….non voglio rovinarvi lo stupore.
La spiaggia si estende per centinaia di metri e a ridosso vi si trovano palme e alberi per ripararsi eventualmente dal sole, comunque ci sono sdraio e ombrelloni a pagamento. Si possono praticare sport d'acqua e c'è anche un ristorantino (the nest) un pò caotico a dire il vero, dove noi abbiamo consumato un piatto creolo e la birra di Antigua, oltre ad aver sfruttato un po' di wi-fi gratuito.
Antigua
Oggi io non sarò insieme al gruppo, infatti separatamente avevamo prenotato due tour dell’isola con spiaggie comprese già dall’Italia; Comunque all’uscita del porto vi sono una miriade di taxi collettivi che raggruppano i turisti e li portano nelle varie mete o semplicemente nelle spiagge. I prezzi si aggirano dai 20$ a 35/50$ a seconda del giro. Sarebbe opportuno avere le idee chiare su dove andare così sapete già quanto contrattare. Io avevo deciso, seguendo i consigli di Comax, di conoscere un po’ di storia dell’isola prima di tuffarmi nell’azzurro mare di questa meravigliosa isola. Quindi, escludendo Devil’s Bridge che rimaneva più a est, partiamo in direzione English Harbour, località dove annualmente si svolge una famosa regata di yacht per visitare il Nelson’s Dockyard National Park, sito storico dedicato al famoso Capitano Nelson. Da qui acquistando il biglietto completo, si può in seguito accedere a Shirley Heights, sulla collina da dove si teneva sotto controlla tutta la flotta della marina coloniale inglese, mentre voi invece vedrete uno spettacolo paesaggistico unico.
Terminata la visita, il nostro autista riparte diretto alle spiagge, mete attesissime. Durante il tragitto ci spiega il territorio, dove sorgono anche ville di economisti e magnati dell’industria italiana, ma soprattutto attraversando la foresta, ci illustra stupende piantagioni di banane di ogni genere e di ananas nere (tipiche di questa regione) che crescono tra felci giganti e vegetazione rigogliosa. Il desiderio di assaggiare queste delizie ci procura una sosta, in una delle tante bancarelle lungo il cammino, malgrado conosciamo già questi frutti il sapore assume un nota diversa, molto più gustosa e soprattutto assaporiamo per la prima volta la canna da zucchero, tutto ciò si può anche acquistare in piccoli sacchetti e noi ne facciamo scorta per gustarli anche più tardi.
Il viaggio continua, la natura ci circonda, attraversiamo borghi dove tutto trasmette povertà, ma allo stesso tempo quiete e dignità. Ed ecco che si intravede la costa, dal promontorio già i colori dell’acqua ci stupiscono. Arrivati lungo la costa, le prime spiagge si susseguono, noi sostiamo e facciamo foto dopo foto. Le più note e le più frequentate che superiamo senza fermarci sono Turner’s Beach e Darkwood Beach, lungo la strada intravedo anche il famoso ristorantino del diario di Comax, l’ O.J. Restaurant, presso l’omonima spiaggia, si è proprio lui. Proprio in questo posto infatti si è fermato il gruppo di crocieristi che ha prenotato dall’Italia con Stenford, esattamente come Comax
Ma noi siamo diretti alla più grande Valley Church Beach, proprio nell’omonima valle.
Finalmente arrivati, si apre davanti a noi lo spettacolo che tutti sognano pensando ai Caraibi. I colori di mare, cielo, spiaggia e sole moltiplicati all’ennesima potenza per tutte le tonalità.
Premetto che in questa spiaggia ho fatto centinaia di foto in ogni prospettiva possibile, ma qui ci dovete proprio venire e quindi solo un assaggio…….non voglio rovinarvi lo stupore.
La spiaggia si estende per centinaia di metri e a ridosso vi si trovano palme e alberi per ripararsi eventualmente dal sole, comunque ci sono sdraio e ombrelloni a pagamento. Si possono praticare sport d'acqua e c'è anche un ristorantino (the nest) un pò caotico a dire il vero, dove noi abbiamo consumato un piatto creolo e la birra di Antigua, oltre ad aver sfruttato un po' di wi-fi gratuito.
Ultima modifica:
girogio
Active member
09/01/2014
Antigua
Trascorse un paio d’ore, avevamo l’accordo col nostro autista per farci portare alla spiaggia di Jolly Beach, prima del rientro al porto, dove avremmo trascorso ancora un’oretta, e così è stato.
Se noi pensavamo di aver già visto il massimo a Valley Church Beach, appena giunti a Jolly Beach, siamo stati subito smentiti. La spiaggia è ancora più lunga e ampia, ancora più bella, ciò giustifica il fatto che sia la più famosa di Antigua. Ciò nonostante, era vivibilissima e per niente affollata. Vi sottolineo (e vale anche per Valley Church Beach) che l’acqua non è cristallina nonostante sia pulitissima, perché la sabbia è talmente fine che l’acqua la rimescola di continuo e quindi è un po’ come rotolarsi nel borotalco. Jolly beach è stata la ciliegia che ha concluso questo intenso e bellissimo tour di una parte dell’isola di Antigua.
Noi ci siamo fatti il solito cocco con rhum, (6$) prima di abbandonare questo paradiso e riprendere il taxi.
Sulla via del rientro attraversiamo i soliti borghi e notiamo gruppi di scolari che rientrano a casa, indossando tutti abbigliamento dello stesso colore e tipo a seconda della loro scuola.
Giunti a St. John’s, abbiamo avuto ancora il tempo per spendere gli ultimi dollari (da domani solo euro) nelle bancarelle a ridosso del porto (una specie di souk) o presso l’Heritage Quai davanti all’imbarcadero, dove si trovano anche i negozi raccomandati da Costa e vari locali di ristoro con wi-fi, gratuito.
Vi dico che qua i negozi, a parità d’acquisto, sono poco più cari di st. Maarten, quindi decidete voi. Noi rientriamo in nave, mentre già qualcuno se ne stà già andando.
Alle 18 al teatro Urbino ci sono delle istruzioni per lo sbarco a Guadalupe, ( che ritroverete anche sul Today) e in camera ancora una sorpresa.
Cena, spettacolo, bingo (stasera in palio 700 euro) e riposo, dopo questa bella e intensa giornata. Domani ci aspetta Martinica, l’isola dei fiori, con un altro tour impegnativo.
Antigua
Trascorse un paio d’ore, avevamo l’accordo col nostro autista per farci portare alla spiaggia di Jolly Beach, prima del rientro al porto, dove avremmo trascorso ancora un’oretta, e così è stato.
Se noi pensavamo di aver già visto il massimo a Valley Church Beach, appena giunti a Jolly Beach, siamo stati subito smentiti. La spiaggia è ancora più lunga e ampia, ancora più bella, ciò giustifica il fatto che sia la più famosa di Antigua. Ciò nonostante, era vivibilissima e per niente affollata. Vi sottolineo (e vale anche per Valley Church Beach) che l’acqua non è cristallina nonostante sia pulitissima, perché la sabbia è talmente fine che l’acqua la rimescola di continuo e quindi è un po’ come rotolarsi nel borotalco. Jolly beach è stata la ciliegia che ha concluso questo intenso e bellissimo tour di una parte dell’isola di Antigua.
Noi ci siamo fatti il solito cocco con rhum, (6$) prima di abbandonare questo paradiso e riprendere il taxi.
Sulla via del rientro attraversiamo i soliti borghi e notiamo gruppi di scolari che rientrano a casa, indossando tutti abbigliamento dello stesso colore e tipo a seconda della loro scuola.
Giunti a St. John’s, abbiamo avuto ancora il tempo per spendere gli ultimi dollari (da domani solo euro) nelle bancarelle a ridosso del porto (una specie di souk) o presso l’Heritage Quai davanti all’imbarcadero, dove si trovano anche i negozi raccomandati da Costa e vari locali di ristoro con wi-fi, gratuito.
Vi dico che qua i negozi, a parità d’acquisto, sono poco più cari di st. Maarten, quindi decidete voi. Noi rientriamo in nave, mentre già qualcuno se ne stà già andando.
Alle 18 al teatro Urbino ci sono delle istruzioni per lo sbarco a Guadalupe, ( che ritroverete anche sul Today) e in camera ancora una sorpresa.
Cena, spettacolo, bingo (stasera in palio 700 euro) e riposo, dopo questa bella e intensa giornata. Domani ci aspetta Martinica, l’isola dei fiori, con un altro tour impegnativo.
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girogio
Active member
10/01/2014
Martinica
Oggi sbarchiamo a Fort-de-France in Martinica, isola sotto il dominio francese. Il gruppo si divide tra chi vuole visitare l’isola e chi vuole andare solo in spiaggia. Io e mia moglie siamo nel primo gruppo. Appena sbarcati ci accolgono graziose oriunde in abiti locali e una banda con melodici suoni caraibici. Noi abbiamo contrattato con un autista sul posto per un tour che comprendesse i Jardins de Balata, la distilleria e Saint-Pierre, il tutto a 30 euro a testa. Non poco, ma comunque sarebbe rimasto con noi per circa 5 ore.
L’escursione ha inizio, il traffico è caotico, forse data l’ora di scuola, sembra Milano o Parigi se preferite. Lentamente il mezzo, pulito e comodissimo per otto persone, inizia ad arrampicarsi verso l’interno dell’isola (in queste isole, le strade seguono i rilievi geografici, quindi salite e discese e rarissimi ponti e gallerie). La prima sosta prevede la chiesetta , che in miniatura riprende il Sacre Coeur di MontMartre, all’interno c’è ancora il presepio. Dal piazzale si ammira la valle e la baia di Fort-de-France. La visita è gratis.
Martinica
Oggi sbarchiamo a Fort-de-France in Martinica, isola sotto il dominio francese. Il gruppo si divide tra chi vuole visitare l’isola e chi vuole andare solo in spiaggia. Io e mia moglie siamo nel primo gruppo. Appena sbarcati ci accolgono graziose oriunde in abiti locali e una banda con melodici suoni caraibici. Noi abbiamo contrattato con un autista sul posto per un tour che comprendesse i Jardins de Balata, la distilleria e Saint-Pierre, il tutto a 30 euro a testa. Non poco, ma comunque sarebbe rimasto con noi per circa 5 ore.
L’escursione ha inizio, il traffico è caotico, forse data l’ora di scuola, sembra Milano o Parigi se preferite. Lentamente il mezzo, pulito e comodissimo per otto persone, inizia ad arrampicarsi verso l’interno dell’isola (in queste isole, le strade seguono i rilievi geografici, quindi salite e discese e rarissimi ponti e gallerie). La prima sosta prevede la chiesetta , che in miniatura riprende il Sacre Coeur di MontMartre, all’interno c’è ancora il presepio. Dal piazzale si ammira la valle e la baia di Fort-de-France. La visita è gratis.
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cirellina
Well-known member
Grazie Girogio, per facilitarci l'ordine e la moderazione!!
Ho sistemato il messaggio di Peloncito e ne approfitto per ringraziarti per il tuo diario!!
Per me a marzo sarà la terza volta ai Caraibi, ma ogni anno ci sono sempre novità negli scali e soprattutto le tue foto fanno "accorciare" il tempo che ancora resta per arrivare anche noi nuovamente sulla Magica, che non è una nave che amo ma che riprendo volentieri!!
girogio
Active member
10/01/2014
Finita la visita, la strada continua a salire e la natura diventa sempre più rigogliosa, fiori multicolore esplodono qua e là, alberi dai fusti altissimi scorrono lungo il bordo della strada mentre veniamo inghiottiti dalla foresta.
Giunti ai Jardins de Balata, ci aspetta una visita di un paio d’ore, al costo comitiva di 12 euro, se volete con 16 euro, prendete anche il biglietto per i Jardin Botanique du Carbet , che sono più avanti lungo il percorso, noi abbiamo declinato. A proposito se volete venire fin qua dal centro città e spendere poco c’è un autobus che ferma proprio davanti ai giardini
Anche qui le foto si sono sprecate, piante, fiori, alberi, bambù e infine un percorso di passerelle sospese tra gli alberi, che vi riporta indietro, viatato ai bambini piccoli. Non si può descrivere, ma merita veramente il biglietto, a noi è piaciuto molto, faceva un po’ freschino a dire il vero, ma ci siamo divertiti. Poche foto altrimenti mi chiamano per danno d’immagine…..
Compriamo qualche souvenir particolare e ripartiamo in direzione distilleria…………..continua
Finita la visita, la strada continua a salire e la natura diventa sempre più rigogliosa, fiori multicolore esplodono qua e là, alberi dai fusti altissimi scorrono lungo il bordo della strada mentre veniamo inghiottiti dalla foresta.
Giunti ai Jardins de Balata, ci aspetta una visita di un paio d’ore, al costo comitiva di 12 euro, se volete con 16 euro, prendete anche il biglietto per i Jardin Botanique du Carbet , che sono più avanti lungo il percorso, noi abbiamo declinato. A proposito se volete venire fin qua dal centro città e spendere poco c’è un autobus che ferma proprio davanti ai giardini
Anche qui le foto si sono sprecate, piante, fiori, alberi, bambù e infine un percorso di passerelle sospese tra gli alberi, che vi riporta indietro, viatato ai bambini piccoli. Non si può descrivere, ma merita veramente il biglietto, a noi è piaciuto molto, faceva un po’ freschino a dire il vero, ma ci siamo divertiti. Poche foto altrimenti mi chiamano per danno d’immagine…..
Compriamo qualche souvenir particolare e ripartiamo in direzione distilleria…………..continua
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mariaefiglio
Active member
la mia curiosità invece è: a bordo c'era l'addetto agli acquisti dei diamanti a terra? e se si oltre ai diamanti cosa proponeva sempre come pietre preziose?
girogio
Active member
Grazie Girogio, per facilitarci l'ordine e la moderazione!!
Ho sistemato il messaggio di Peloncito e ne approfitto per ringraziarti per il tuo diario!!
Per me a marzo sarà la terza volta ai Caraibi, ma ogni anno ci sono sempre novità negli scali e soprattutto le tue foto fanno "accorciare" il tempo che ancora resta per arrivare anche noi nuovamente sulla Magica, che non è una nave che amo ma che riprendo volentieri!!
Allora dopo ci racconti tu qualcosa di nuovo ? A me non è dispiaciuta Magica, dedicata all'Italia, ma sono certo che c'é di meglio a sentire voi tutti.
farfalla78j
Member
Mi permetto di aggiungere il nostro tour ad Antigua visto che abbiamo fatto parte della stessa comitiva vacanza.Il nostro gruppo aveva prenotato dall'Italia un tour dell'isola più spiagge con il famoso ST... pagato 25$: inizialmente siamo andati a Devil's Bridge le famose rocce con gli spuzzi d'acqua. Poi siamo andati nella spiaggia Long Beach
molto carina e infine ci ha portati nella spiaggia del ristorante O.J.
però devo dire che praticamente era quasi impossobile entrare in acqua perchè c'era subito uno scalino e l'acqua scendeva parecchio. Penso proprio che le tue spiagge fossero più belle. Gli abbiamo anche detto che volevamo andare a Jolly Beach, ma ci ha risposto che c'era troppa gente e nel ritorno ce l'ha fatta visitare. Premetto che secondo me ci ha un pò presi in giro perchè la Jolly Beach che ci ha fatto vedere non aveva niente a che fare con le tue foto. Difatti faceva schifo!
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- Stato
