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Pensieri e parole in crociera

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

Rodolfo ha detto:
fandelmare ha detto:
...... se sorridi, il mondo ti sorride :) e poi, se non sorridi in crociera... ma quando sorridi :roll: ?
Io penso che Il sorriso sia il più efficace e straordinario "strumento" di comunicazione tra le persone.
Rodolfo, Fan del Mare in questo è.. Maestro di vita!!
Salutoni da un Manlio che ancora non ha levato le ancore... :wink:
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

sulla carta avete perfettamente ragione, un sorriso ed una battuta di spirito allevia tante situazioni, in pratica chi tende a brontolare ed essere ipercritico esalta questa sua caratteristica durante i viaggi autogiustificandosi perchè ha pagato. E ti trovi certe signore Cecioni a cui non va bene niente e sono continui confronti con altri viaggi e posti ed insomma non si sanno godere l'attimo fuggente ed i compagni di bordo. Per quanto pazienti e disponibili alle volte mia moglie ed io non vediamo l'ora di terminare certe cene rilassandoci in sala da ballo dove la gente è più distesa, magari leggeremente sbronza dopo un drink e comunque con il grandissimo vantaggio che la musica copre il brontolamento dei vicini.
 

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

[] ..E ti trovi certe signore Cecioni a cui non va bene niente.. []

Perchè Cecioni? Cecioni era uno degli scampati della tenda rossa (tragedia del dirigibile Italia) ed era effettivamente un brontolone!!

Salutoni
Manlio
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

la signora Cecioni era un personaggio/macchietta fantastico di Franca Valeri
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

La notizia di oggi di una nave da crociera francese sequestrata dai pirati sembra fantasia ed invece è fatto reale. Speriamo finisca bene e che queste vicende si leggano solo nei romanzi.


“Avventura, mistero, emozioni- Carreras sorrise al primo ammiraglio -proprio come diceva il vostro opuscolo”
Guardò al di sopra della mia spalla “ una visita per lei signor Carter”
Mi girai, Wilson il giovane cadetto avanzava verso di me con l’abito immacolato perfettamente stirato ed il berretto stretto sotto il braccio sinistro. “ossequi dal Capitano signore, potrebbe andare da lui, per favore signor Carter?”
L’appartamento del capitano era immediatamente sotto il ponte di comando e vi arrivai in dieci secondi: bussai alla lucida porta di teak, sentii una voce burbera ed entrai.
La compagnia Blue Mail certo trattava bene il suo commodoro. Neppure il capitano Bullett che non amava la vita da sibarita, si era mai lamentato di essere troppo viziato. Aveva un appartamento di tre stanze con bagno, arredate secondo il più raffinato gusto da milionari, e lo studio dove si trovava dava una sufficiente idea di quel che doveva essere il resto: tappeto rosso in cui i piedi affondavano, tendaggi cremisi scuro, lucido rivestimento a pannelli di sicomoro, stretti travi di quercia al di sopra, quercia e cuoio verde per le sedie ed il divano. Il capitano Bullett levò gli occhi verso di me mentre entravo: non dava affatto l’impressione di un uomo che si stesse godendo le comodità di casa.
“Qualcosa non va, signore?” chiesi.
“Sieda” indicò una sedia e sospirò. “qualcosa non va, sicuro. Benson gambe-di-banana è sparito. Me lo hanno riferito dieci minuti fa”.


Tratto da APPUNTAMENTO CON L’ORO di Alistair MacLean, Bompiani editore
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

Immagino come si sentano in queste ore i parenti dei 30 ostaggi ancora in mano ai pirati e, sperando che la vicenda finisca bene, mi viene da proporre una seconda lettura sul tema di quella precedente, anticipando la mia abitudine attesa del venerdì. E’ tratta da un bel libro di un autore greco che viene avvicinato a Camilleri e il commissario Charitos (che vede sequestrata la nave su cui viaggiano la figlia ed il genero) è paragonato a Montalbano.

"La nave ha gettato l’ancora poco fuori dell’ingresso del porto e sembra in disarmo. Non c’è il minimo movimento sul ponte. Evidentemente hanno concentrato tutta la gente nei saloni per controllarla meglio. Un elicottero continua a girare in tondo sulla nave, ma fino ad ora ha riferito solo che sul ponte di comando ci sono tre membri dell’equipaggio e un tale vestito di nero con il viso coperto che li tiene di mira con un kalashnikov.
Il contatto con i terroristi sta ancora a zero. Né una lettera, né una telefonata, né una comunicazione su internet che ne riveli l’identità. Panousos ha cercato per due volte di entrare in contatto con loro ma per mezz’ora ha parlato a vuoto. L’unica notizia positiva è che ancora non si è visto gettare in mare qualcuno, né si sono uditi spari.
Mentre entro alla base alle 8,30 del mattino osservo la nave da lontano e so che da qualche parte, là dentro, in qualche sala o in qualche cabina ci sono Caterina e Fans , forse insieme, forse separati, se hanno separato le donne dagli uomini."


Tratto da LA LUNGA ESTATE CALDA DEL COMMISSARIO CHARITOS, di Petros Markaris, Bompiani editore
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

bene, come si sperava

ANSA-REUTERS) - PARIGI, 11 APR - Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha reso noto che i pirati hanno rilasciato i 30 membri dell'equipaggio di un veliero da crociera francese da loro sequestrato il 4 aprile al largo della Somalia. (ANSA-REUTERS).
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

Costa Europa pubblicizza un suo percorso da jogging sul ponte. Qualcuno l’ha sperimentato?
Immagino comunque non come capita alla Signora in Giallo….
Uscii sul Boat Deck e un vento pungente mi costrinse a chiudere gli occhi e a portarmi le mani al viso per proteggermi. Il cielo era oscurato da una densa nebbia. il vento sferzava il mare mandando spruzzi salati negli occhi. Mi venne in mente il termine “corroborante”. Considerai per un attimo se rinunciare alla passeggiata in programma e ritirarmi al caldo e all’asciutto. Poi scorsi Mary Ward, la mia amica ottantenne nonché compagna di viaggio. “buongiorno signora Fletcher “ disse allegramente.
Era vestita con una tuta, una giacca a vento e scarpe da ginnastica bianche.
“buongiorno Mary, non mi aspettavo divederla qua fuori con questo tempo”
“tonificante, non è vero?” disse muovendo le braccia come a scaldarsi prima di una maratona.
“a dir poco”
Cominciammo a passeggiare insieme e mi resi conto ben presto che il suo passo era molto più fermo del mio. Immaginai che dipendesse dal fatto che era più piccola di statura e quindi più vicina a terra. Sono sempre stata brava a trovare giustificazioni razionali.
Prima di arrivare alla fine del primo giro, il tempo era persino peggiorato con la nebbia che minacciava di trasformarsi in pioggia.
“sarà meglio rientrare” proposi.
“oh, ancora un giro” rispose Mary.
Non potei fare a meno di ridere e ripresi il cammino.
……….
Continuammo il nostro terzo giro, a passo più spedito. Il tempo aveva creato quello che i registi cinematografici spendono migliaia di dollari per ottenere: un’atmosfera evanescente in cui le persone e oggetti compaiono e scompaiono in una coltre di nebbia, un momento distorti e vaghi e il momento dopo scompaiono per riapparire all’improvviso.
Lungo il perimetro esterno del Boat Deck erano allineate delle scialuppe di salvataggio coperte da spessi teli arancioni e ci fermammo di fronte all’ultima scialuppa per riprendere il fiato.
“sa una cosa Mary- dissi- questo sì che è tonificante”
Si allontanò senza rispondere avvicinandosi a una scialuppa come per vederne meglio l’interno.
“cosa c’è ?” le chiesi raggiungendola.
Non ebbi bisogno di risposta: un piede di donna sporgeva da una piccola apertura del telo impermeabile arancione.


Tratto da LA SIGNORA IN GIALLO: ASSASSINIO A BORDO, di Jessica Fletcher, Sperling & Kupfer editori
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Pensieri e parole in crociera

Grazie tante Serbet..Anche io sono un accanito lettore di romanzi e storie vere ambientate su navi. Leggo sempre con piacere le tue citazioni.
 

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

Ok!! Tornato Sabato sera a Roma!! :p
Era meglio restare a bordo!! :cry:
Da dove inizio?
Dalla fine!! Sul percorso dell'Europa non ho corso io (che non amo la cosa) ma una persona di 75 anni (allora, oggi 77) che era in grado di fare una maratona e chiudere con cinquanta flessioni..
Era un ex pilota, prima militare (immediato dopoguerra) e poi civile (Alitalia), stipendiatissimo di pensione (lo ammetteva lui stesso) ma quei soldi a parer mio li utilizzava benissimo. Persona di grande livello, lucidità mentale, esperienza..
I pirati: il racconto Greco mi ricorda la Lauro, un pò da i brividi..
I pirati sono esistiti con le navi, da sempre. I Greci di Ulisse erano anche pirati, pirati venivano dalla Cilicia, l'Isola di Rodi in periodo Ellenistico ha sacrificato uomini generosi alla causa della libertà sui mari..
Una bella storia di Pirati si ritrova su un papiro freschissimo dell'epoca Egizia post Cheope Chefren ecc. In quel tempo l'Egitto era in declino ed un sacerdote fu inviato a prendere del Cedro per il suo Dio Amon in Libano..
Ne scaturì una storia bellissima, ma ora non sono in grado di riassumerla seriamente..
Durante il periodo Romano i pirati ebbero una brutta sorpresa, dopo averne fatte di tutti i colori (rapito Cesare ad esempio, anche se furono tutti trucidati) ebbero l'idea di razziare Ostia, con il risultato che i Romani, con una operazione di grandissima modernità ed un potere assoluto in mare e terra, li cacciarono dal mediterraneo per la bellezza di quasi 400 anni!!
L'operazione fu ideata e condotta da un Pompeo Magno allora all'apice delle sua capacità..

Salutoni
Manlio
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

Qualcuno a bordo dà il meglio di sé frequentando con particolare zelo le colazioni, pranzi, cene e buffet serali. La crociera ideale sarebbe trovarsi su una nave dove gli chef fanno una gara gastronomica tra loro, come accade a Biscuter (il maggiordomo spagnolo di Pepe Carvalho, l’equivalente di Jeeves nei libri di Wodehouse e di tutti i maggiordomi della letteratura).
Leggere prima dei pasti.


“L’ultima cena sulla QUEEN GUILLERMINE, appena giunta a Giacarta, era stata preparata con un titolo provocante e insieme minaccioso: rijsttafel alla mediterranea.
La tavolata di riso in versione biscuteriana era composta da riso come concepito da indonesiani o cinesi, in quanto paesaggio di fondo e con la consistenza atomica dei sapori complementari.
Se d’abitudine un rijsttafel esibizionista si presentava con oltre venti piatti complementari, Biscuter ne presentava ben di più grazie al procedimento di variare e adattare i citati piattini, e non solo con invenzioni della zona catalana.
Pollo con gamberi, calamari nel loro inchiostro, minuscoli calamari ripieni di carne, fagottini di cavoli, escalibada, funghi con pezzetti di salsiccia, pesce alla marinara, zuppa di pesce all’aroma di finocchietto, fricassea, pollo all’aglio, gallina in salsa pepitoria, trippa con i ceci, insalate condite con rimesco, baccalà a la llauna, polpettine con le seppie, spinaci con pinoli e bacon, cubetti di formaggio saltati in padella con aglio e peperoni dolci, insalata di barbabietola, cetriolini, capperi, olive ripiene, funghi e sottili fette di agnello in salsa agrodolce, lonza di maiale in agrodolce, ostriche affumicate annaffiate di champagne, oloturie all’aglio e al coriandolo, carciofini ripieni di uova di coturnice e un cucchiaino di caviale, tocchi di tonno crudo marinati nello zenzero, nell’aceto balsamico e nella soja e cipolline condite con salsa salvitjada.
Se il piatto indonesiano otteneva un sapore insieme dominante e vario, condizionato dalle arachidi e dal loro olio, Biscuter era invece riuscito a mediterraneizzare la faccenda sostituendo le arachidi con un trito di pinoli,mandorle, nocciole, aglio, prezzemolo, e talvolta peperoni freschi o secchi, con varianti ottenute con l’utilizzo di diverse erbe aromatiche a lo volta convenzionalmente mediterranee e di vini e acquaviti locali, rossi, bianchi o stagionati, spumanti, cognac, ouzo, olio italiano, aceto di Jerez e aceto balsamico.
Quella tavolata di riso era tanto originale che venne ribattezzata come Rijsttafel Biscuter e chiarissimamente Biscuter aveva cancellato il proprio nome e scritto “millennio”.
Una tavolata di riso servita con vini bianchi neozelandesi, leggeri rossi francesi della Loira e gli inevitabili pseudochampagne franco-tedeschi egemonici almeno nel corso di quella crociera.
La cena venne mandata giù grazie anche all’aiuto di un fiume di genevers gelati e birre olandesi e sulla gran testa collettiva della crociera venne posto il coperchio di una pentola a pressione che cucinava solo pensieri gradevoli, perché Biscuter aveva ottenuto la cena della sua vita e della sua storia.”


Tratto da MILLENNIO (libro 2. Pepe Carvalho, l’addio) , di Manuel Vazquez Montalban, Feltrinelli
 

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

Holà!!

E così ce fai venì fame!!!

Serbet trovi sempre cose interessantissime..

Salutoni
Manlio
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

Non deve essere facile per una guida accontentare i passeggeri: chi vuole notizie storiche, chi aneddoti, chi lazzi e frizzi e chi fa le pulci su tutto, visto che ha pagato.
Ti preoccupi della storia e delle date, di essere romantico in un posto come Venezia e poi guarda a cosa è attenta la turista americana (descritta da un romanziere americano) che si imbarca su una nave da crociera.

La cabina era un quadrato di tre metri per tre.
Le pareti erano spogli pannelli bianchi di cartongesso; una sola litografia pendeva sopra il letto, con raffigurati sei uomini con turbante a cavallo. Di fronte alla porta spiccava una grossa finestra rotonda di vetro sfumato- un oblò- si disse Hannah, anche se era molto più grande di quanto si sarebbe aspettata da un oblò.
Al di sotto c’era un tavolino basso di legno rosso che reggeva una lampada, un vaso di gigli ed un vassoio di frutta. Contro la parete sinistra c’erano un piccolo scrittoio, un televisore a parete e un minibar. Contro la parete di destra c’erano il letto matrimoniale, una lampada a stelo e un cassettone di tek. Dentro il minibar trovò una bottiglia di champagne, due bicchieri ghiacciati, dell’acqua Evian, un vasetto di noci macadamia e una confezione di batterie stilo AA.
Il bagno era piccolo ed ordinato. L’intera cabina era piccola ed ordinata. Nel giro di cinque minuti aveva visto tutto quello che c’era da vedere; si lasciò cadere sul letto. La nave si cullava dolcemente accanto al molo trasmettendo il movimento oscillatorio anche al suo stomaco.
Un altoparlante dietro il letto prese vita gracchiando per poi trasmettere la voce della direttrice di crociera che grondava falsa allegria.
“signore e signori- esclamò- benvenuti a bordo della splendida AURORA II. Se guardiamo fuori dalle nostre finestre osservando il Palazzo dei Dogi di Venezia vedremo uno spettacolo non molto diverso da quello che devono aver ammirato gli inviati del Conte Thibaut nell’aprile del 1201 quando giunsero per assicurarsi navi da trasporto e da guerra per la Quarta Crociata…”
Hannah non si mosse.
Finestre, pensò.
Niente oblò, allora, ma finestre.
Provò una piccola, curiosa fitta di delusione.
Le finestre le aveva anche a Chicago.


Tratto da LA FORMULA SEGRETA, di John Altman, Polillo editore
 

paola

Well-known member
Re: Pensieri e parole in crociera

Grazie serbet.
Anche se non ho mai fatto dei commenti leggo regolarmente i "tuoi" racconti. Quello di oggi mi ha particolarmente divertito e se mi permetterai lo passero' ad alcune colleghe guide, con il consiglio di leggerlo quando il morale e' a terra perche' non sei riuscito ad accontenatare tutti i 30/40/50 clienti, o quando ti viene fatta una domanda su cio' che avevi da poco finito di spiegare, o quando ti vien da pensare che parli arabo invece che italiano.
Ciao e grazie ancora
Paola
 

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

Finestre, pensò.
Niente oblò, allora, ma finestre.


Questa è una cosa che lascia strani oggi, niente cabine, ma stanze, niente oblò ma finestre..
E' la trasformazione da nave a villaggio vacanze, l'idea che il mare sia al massimo uno sfondo che cambia continuamente..
Appartiene a chi ci sale, ma anche a chi ci lavora, perchè a fronte di trenta/quaranta uomini di equipaggio, i camerieri, gli inservienti, e soprattutto il personale addetto all'animazione ed al touring potrebbe fare quel lavoro dappertutto e non su una nave..
E' triste, perchè è la perdita di una identità (la nave) e lo è talmente che ci stiamo inventando navi che nascondono il mare..

Salutoni
Manlio
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

C’è un piccolo mondo nel mondo di una nave, che si ritrova alla sera al dancing.
E’ noto il valore terapeutico della musica: annulla le preoccupazioni, rinnova le energie e in sala da ballo, con un abito elegante dopo la giornata di braghette ed infradito, se anche non sappiamo ballare come Fred Astaire ci si sente Porfirio Rubirosa.
Lettura dedicata ad un pubblico adulto (per gli junior è aperta la discoteca ) ; consiglio in sottofondo Unforgettable di Natalie e Nat King Cole, sorseggiando un Martini.

“…più tardi verso le nove comincia il gran ballo in costume e fin dall’inizio l’allegria generale è così travolgente che il vecchio maestro di casa assicura di non averne mai vista una simile in duecento traversate.
Il “vecchio Fritz” apre le danze con Federica che questa sera è inverosimilmente bella. Si è messa lo scialle nero di seta sottilissimo. Stretto attorno ai fianchi; le braccia e le spalle nude divinamente perfette come il suo viso pallido, sul quale spicca la stretta falce di una luna d’argento.
Ballano un valzer, a dir vero straordinariamente bene, ma accompagnati dalla simpatia generale e da scoscianti applausi.
Due minuti dopo ballan tutti, davvero tutti non come le altre sere soltanto un paio di giovincelli che a sentir la minima nota di contrattempo si sentono la fregola nelle gambe.
Ballano questa volta anche i più posati e maturi; è un’allegria generale che s’impadronisce di tutti; il costume concede alle signore una maggiore libertà; alcune portano addirittura la maschera in mano.
“Voglio ballare anch’io” dice Luisa a Tommaso, né a lui serve dichiarare d’essere un mediocre ballerino.
Chi mai può accorgersene in quella confusione generale di gambe e in quella blanda oscurità rotta da sprazzi di luce rossa e azzurra che si posa carezzevole sul viso delle donne?
In quella luce, nell’atmosfera di gioia ed in quella notte, anche il viso di Luisa è bello e giovane. Ed emana un gradevole calore, il calore di una persona che ha piacere di vivere e di godere, la quale sa che sentirsi felici è comunicare agli altri la propria felicità.”


Tratto da TRANSATLANTICO, di Gina Kaus, edizione Mondadori
 

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

"Ed emana un gradevole calore, il calore di una persona che ha piacere di vivere e di godere, la quale sa che sentirsi felici è comunicare agli altri la propria felicità.”

Il mondo del ballo non mi appartiene, è una cosa che non sento e quindi non posso condividere.
Ma questa frase è meravigliosa, soprattutto la chiusura:

"la quale sa che sentirsi felici è comunicare agli altri la propria felicità.”

A volte questo viene naturale, altre volte c'è chi ci sforza, spesso invece la gente si impegna per il contrario (comunicare i propri problemi), ma la realtà è che alcuni rimangono giovani a vita proprio per questa dote, e per questo vanno ammirati..

Salutoni
Manlio
 

serbet

New member
Re: Pensieri e parole in crociera

I ragazzini a bordo, simpatici frugoletti o gran rompiscatole?
Potremmo aprire un sondaggio ma la mia impressione è che vincerebbe, anche se non è politicamente corretto, la seconda.
Anche i romanzieri tendono ad ironizzare su ragazzetti terribili e loro genitori ; vediamone un esempio, peraltro scritto a quattro mani da madre e figlia.

"Dietro insistenza della madre, Frederika e Gwendalina erano andate a fare una nuotata in piscina.
“Una mente sana in un corpo sano” trillò Eldona mentre era seduta sul bordo con i piedi a mollo, a scrivere la lettera per il bollettino natalizio dell’anno successivo.
“Eccoci dunque a bordo della Royal Marmaid, e la bontà di cuore delle mie figlie è già l’argomento del giorno…”
Terminate le vasche stabilite le due bambine si divertirono a fare la lotta in acqua, riuscendo a spruzzare tutti i passeggeri che prendevano il sole sulle sedie a sdraio.
“L’energia dei giovani rallegra il cuore”, continuò a scrivere Eldona dopo essersi asciugata le lenti degli occhiali.
La notizia della cerimonia in memoria della madre del commodoro veniva fatta circolare dai camerieri che stavano servendo Bloody Mary e Margarita. Naturalmente Frederika e Gwendalina li sentirono e si affrettarono ad uscire dalla piscina.
“Mammina, hai saputo della funzione?”
“Sì, tesoro. E naturalmente potete partecipare. Sarà una bella cerimonia”
“Potremmo cantare come facciamo in chiesa”
Negli occhi di Eldona si accese un lampo di tenerezza. “Che idea deliziosa, credo che il commodoro lo apprezzerà”.
“Siiiiiiiiiiiiiiii”. Le due bambine battevano le mani saltando su e giù.
“Dov’è papà? Diciamolo anche a papà!”
“E’ proprio lì dietro l’angolo” Eldona indicò il marito, spaparanzato su una sedia a sdraio con il viso coperto da una rivista, “ Si è spostato all’ombra, sapete che ha la pelle delicata. Sarà felice di sentire che intendete cantare alla cerimonia”.


Tratto da UNA CROCIERA PERICOLOSA, di Mary e Carol Higgings Clark, Sperling & Kupfer editori
 

pmanlio

Active member
Re: Pensieri e parole in crociera

Domanda, in quale periodo storico è ambientato questo testo?
Ha un'aria ottocento primi novecento con mamma.. da evitare!! :)

Al solito è molto bello, confessa, ma quanti libri in tema hai?

Salutoni
Manlio
 
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