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Il naufragio della concordia in una mostra a new york

DrPianale

Co-Fondatore
T

tano

Guest
Vorrei prima vedere, ma mi sa che , Sweetmartina e Mal di Mare abbiano ragione.

Un saluto.
 

pmanlio

Active member
Che sia presto lo penso anche io..

Per me una pensata vergognosa,senza rispetto per nessuno......ma quale arte?

Non vedo come la vicenda possa assumere la forma dell'arte... Mah...

rispondo ad entrambe le domande con un ''Non lo so''..

Se non ci fossero stati dei morti avrei risposto ''Si, è possibile..'' ma quei morti sono lì, ed almeno io avrei avuto i miei problemi a fare una cosa simile..

Però vi chiedo, con il Titanic? Con il Titanic è stata fatta arte ed addirittura spettacolo, partendo da una vicenda in cui il numero dei morti parte con la cifra 'mille'..

La differenza è che è passato del tempo..

L'idea di base della installazione la posso capire ed anche condividere, e per una triste assurdità la nave di Farcus è forse più adatta di altre allo scopo che il tipo si è preposto, ma io non lo avrei mai fatto, anche se, da fotografo, credo che sarei stato perfettamente in grado di rappresentare quella idea..

Un saluto
Manlio
 
U

Umbe94

Guest
Concordo in pieno con il pensiero di Pmanlio.

E' presto, ma non dimentichiamo ciò che hanno fatto riguardo alla vicenda del Titanic.
 

CostaMagica

Super Moderatore
Che sia presto lo penso anche io..





rispondo ad entrambe le domande con un ''Non lo so''..

Se non ci fossero stati dei morti avrei risposto ''Si, è possibile..'' ma quei morti sono lì, ed almeno io avrei avuto i miei problemi a fare una cosa simile..

Però vi chiedo, con il Titanic? Con il Titanic è stata fatta arte ed addirittura spettacolo, partendo da una vicenda in cui il numero dei morti parte con la cifra 'mille'..

La differenza è che è passato del tempo..

L'idea di base della installazione la posso capire ed anche condividere, e per una triste assurdità la nave di Farcus è forse più adatta di altre allo scopo che il tipo si è preposto, ma io non lo avrei mai fatto, anche se, da fotografo, credo che sarei stato perfettamente in grado di rappresentare quella idea..

Un saluto
Manlio

Manlio, comprendo bene ma fra cento anni ... forse...
 

CostaMagica

Super Moderatore
Che sia presto lo penso anche io..





rispondo ad entrambe le domande con un ''Non lo so''..

Se non ci fossero stati dei morti avrei risposto ''Si, è possibile..'' ma quei morti sono lì, ed almeno io avrei avuto i miei problemi a fare una cosa simile..

Però vi chiedo, con il Titanic? Con il Titanic è stata fatta arte ed addirittura spettacolo, partendo da una vicenda in cui il numero dei morti parte con la cifra 'mille'..

La differenza è che è passato del tempo..

L'idea di base della installazione la posso capire ed anche condividere, e per una triste assurdità la nave di Farcus è forse più adatta di altre allo scopo che il tipo si è preposto, ma io non lo avrei mai fatto, anche se, da fotografo, credo che sarei stato perfettamente in grado di rappresentare quella idea..

Un saluto
Manlio

Manlio, comprendo bene ma fra cento anni ... forse...
 

Silviette

Active member
Che sia presto lo penso anche io..





rispondo ad entrambe le domande con un ''Non lo so''..

Se non ci fossero stati dei morti avrei risposto ''Si, è possibile..'' ma quei morti sono lì, ed almeno io avrei avuto i miei problemi a fare una cosa simile..

Però vi chiedo, con il Titanic? Con il Titanic è stata fatta arte ed addirittura spettacolo, partendo da una vicenda in cui il numero dei morti parte con la cifra 'mille'..

La differenza è che è passato del tempo..

L'idea di base della installazione la posso capire ed anche condividere, e per una triste assurdità la nave di Farcus è forse più adatta di altre allo scopo che il tipo si è preposto, ma io non lo avrei mai fatto, anche se, da fotografo, credo che sarei stato perfettamente in grado di rappresentare quella idea..

Un saluto
Manlio
Manilo, sono d'accordo con te.
 

deliziosa64

New member
Mi sembra che Hirschhorn abbia voluto rappresentare il "disastro contemporaneo" e la precarietà della società moderna, che probabilmente è quasi arrivata al limite della catastrofe. Il suo messaggio è contro il mito del 'too big to fail' (troppo grande per fallire), per dimostrare al contrario che "il troppo grande" è invece destinato a fallire.
Da una parte pone il banale, il bello, il comodo che appaiono falsamente accoglienti ed insieme la loro lapide. E' la nostra grande società moderna, con tante persone come non ci sono mai state prima sulla terra, senza più solidi sistemi economici, etici, o religiosi, con tanti stati falliti e la progressiva distruzione degli habitat. Una civiltà dove la tecnologia e sempre più grande fino ad essere ormai "simile a un dio" ma i sentimenti e le emozioni sono tornati indietro all'età della pietra e le istituzioni al medioevo. Il pericolo che incombe è quello dell'autodistruzione. Ci sono tanti simboli in questa rappresentazione, la nave Concordia grande e bella, i libri di Marx, la riproduzione del quadro "La zattera della medusa" che rappresenta un reale naufragio passato e mette in evidenza i naufraghi, che saremo noi nel disperato tentativo di salvarci da questo inferno in cui viviamo.
Io credo che Hirschhorn abbia fatto bene a lanciare ora questo messaggio, sperando anzi che non sia già troppo tardi.
Un saluto
 

amedeone

New member
Premesso che non mi intendo assolutamente di arte, figuriamoci quella moderna, mi pongo alcuni interrogativi.

Già il titolo dato all'articolo mi pare emblematico "Il naufragio dell'arte".
Poi trovo termini del tutto opinabili sulla desrcrizione degli interni tipo "pareti orpellosamente decorate" oppure "mobilio mediocramente piccoloborghese" che leggendo mi pare che descrivano più un bordello che gli interni di una nave da crociera, comunque non è questo il punto.

L'unica foto che vedo è quella dell'artista (presumo) che raffigura un ambiente interno della nave rovesciato con giubbotti di salvataggio, piatti ecc.

Ora mi chiedo. Come ha fatto "l'artista" a salire sul relitto e ad entrare in quegli ambienti?
Non dovrebbe essere l'intero relitto interdetto? Chi lo ha autorizzato? Per quale scopo o per quale tornaconto?

Oppure si tratta di fotografie fatte dagli stessi operatrori, soccorritori, addetti al recupero?
In questo caso sarebbe solo una mostra fotografica di immagini non sue ed allestita in un certo modo

Mah, rimango perplesso in ogni caso
 

deliziosa64

New member
Il solo nominare la Concordia si capisce fa male a tutti e fa tornare alla mente brutti momenti e si può certamente discutere sull’opportunità di aver scelto la Concordia come simbolo e come titolo dell’allestimento artistico di cui si parla.
Ciò che ne risulta è che per il tipo di messaggio che voleva lanciare l’artista, posso anche dirti “purtroppo”, forse la Concordia era il simbolo più adatto. Lui stesso dice che avrebbe potuto rappresentare una catastrofe naturale, uno tsunami, ma non avrebbe avuto lo stesso significato, perché è l’uomo e non la natura che sta distruggendo la nostra società.
I termini a cui ti riferisci naufragio dell’arte, pareti orpellosamente decorate, mobilio mediocramente piccolo borghese sono stati coniati dai critici d’arte per descrivere l’allestimento, ma c’è un perché.
In due righe … l’autore ha voluto rappresentare con la metafora Concordia anche il naufragio dell’arte, un mondo dove le gallerie, le mostre, le biennali sono sempre più sfarzose, mentre lo spazio per gli artisti è sempre più piccolo, siamo in un mondo alla rovescia (qui la metafora della concordia rovesciata) dove l’arte è guidata dal sistema, dall’economia, dalla contrattazione invece che dagli artisti.
L’autore nell’allestimento usa materiali che diano il senso dell’eccesso, “orpellosamente decorate” e del borghese con la sua apparente e fuorviante bellezza, ai quali aggiunge in contrapposizione i libri di Marx, per rappresentare il “bordello” che è oggi la nostra società, un mondo alla rovescia.
Per il resto, della Concordia non c’è nulla di materiale ( è stata utilizzata come simbolo e per dare il titolo all’allestimento), le foto sono sempre quelle dell’allestimento creato da Hirschhorn e probabilmente le persone fotografate sono semplici visitatori della mostra.
Ti posso anche aggiungere che l’artista è rimasto molto colpito dalla frase di De Falco “ vada a bordo c….” , che ha interpretato come l’ordine dato a tutti noi uomini di risalire e rimanere sulla nave, di stare cioè forzatamente dentro questa società che si avvia alla distruzione …...senza nessuna possibilità di fuga.
La tristezza è tanta, per la Concordia, per il nostro mondo, per il tipo di uomini che siamo diventati
Questo è quanto, ognuno a questo punto è poi libero di apprezzarla o meno, ma temo che non abbia nulla a che vedere con i piccioni colorati di Venezia.
Un saluto
 

pmanlio

Active member
Amedeone, come ha scritto Deliziosa quella non è la Concordia, ma una trasfigurazione della stessa, anche nelle sue decorazioni..

Credo che l'idea della Concordia che naufraga, a cento anni di distanza dal Titanic, viene vista/interpretata da questo artista come lo fu all'epoca quella del Titanic..

Con una differenza, il Titanic era diviso nelle classi, la prima era arredata, al di sopra di ogni legittimo dubbio in modo 'bello', espressione della ricchezza e della 'classe' di chi ci viaggiava..

Concordia era, per fortuna aggiungo, una fun ship, più 'spettacolare' che 'bella', però il nostro artista avrà voluto cogliere il lato negativo e non quello positivo di questa caratteristica della nave..

Poi, ritornando al tema iniziale, era giusto rappresentarla? Io non lo avrei fatto, ma l'installazione in sè non mi sembra la solita 'stranezza' di certi personaggi..

Un saluto
Manlio
 
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