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"Guida" Perle del Caribe

Dulcinea86

New member
Ciao!
Nel 2012 ho fatto la crociera "Perle del Caribe" e, raccogliendo anche gli spunti di questo forum, mi ero fatta una piccola guida per organizzare tutto 'fai da te'. Non la pubblico nei vari post escursioni perché spesso sono un 'copia e incolla' di post vecchi quindi sarebbe una ripetizione. Di seguito però la trovate in maniera più strutturata, con i commenti e le indicazioni dei croceristi pronti per la stampa :) Spero vi sia utile!

Martinica

Fai da te: Alle 12.00 si scende nel porto di Fort de France la capitale della Martinica dove, insieme ad un’altra coppia conosciuta durante la nostra prima crociera nel mediterraneo e rincontrata casualmente in aeroporto, contrattiamo con un tassista locale (si parla francese) per un tour dell’isola toccando alcuni punti scelti da noi (200 euro). Con una Bmw scassatissima e con 300.000 Km al suo attivo (nuova a quanto detto dal proprietario) partiamo per il nostro tour passando per il centro cittadino, piuttosto caotico, ed inerpicandoci poi verso l’interno. Visto che la Martinica è chiamata l’isola dei fiori la prima tappa è il Jardin de Balata, un giardino botanico specchio della vegetazione tropicale tipica dell’isola. Per 12 euro circa passeggiamo lungo sentieri immersi in una vegetazione lussureggiante dove le piante tropicali che siamo soliti vedere come piante d’appartamento diventano enormi alberi, le varietà di palme non si contano e i colibrì fanno la spola x prelevare il nettare dai fiori più disparati. Curiosi percorsi sopraelevati composti da ponti di corde e legno (ma le intelaiature in realtà sono in acciaio) posizionati tra un albero ed un altro consentono di passeggiare tra le fronde sentendosi un po’ il tarzan della situazione. Giudizio molto molto positivo, anche perché posso confermare che una vegetazione del genere non si ritroverà nelle isole successivamente visitate. Ripartiamo quindi per andare a visitare alcune spiagge ed attraverso una highway degna di un qualsiasi stato europeo e fiancheggiata da sterminate coltivazioni di canna da zucchero, arriviamo nella località turistica chiamata LesTroisIletes; bel panorama, spiaggia attrezzata e mare limpido con un colore che varia tra l’azzurro e il verde smeraldo, peccato che il tempo peggiori e il bagno non ci sembri una buona idea. Visitiamo quindi la spiaggia LeDiamont, situata più a sud rispetto alla precedente, molto più selvaggia e caratterizzata dalla presenza di un’enorme scoglio al largo che ricorda la forma di un diamante. Il posto è veramente spettacolare, sarà per il tempo non particolarmente invitante, ma la spiaggia lunga Km è deserta e le classiche palme che si protendono verso il mare si spingono fin quasi nell’acqua. Ripartiamo a malincuore per tornare verso il porto, non senza fare una tappa per l’acquisto di una bottiglia di rum locale ed una volta giunti al porto salutiamo e paghiamo il nostro amico tassista di nome Gabriel. Il giro in taxi non è stato a buon mercato ma abbiamo visto un sacco di cose e fatto tanti km, cosa che con un’escursione organizzata non si fa poiché di solito hanno una singola meta; inoltre il vantaggio di avere una macchina a disposizione con un’autista del posto ci ha permesso di fermarci a fare foto nei posti più caratteristici e conoscere tante cose dell’isola raccontate direttamente da un abitante.
Fai da te/2: Alle 12 si arriva in Martinica, qui ci siamo organizzati da soli: andiamo a piedi in centro città e prendiamo uno dei traghetti che attraversano il golfo e che ci porta in una spiaggia....la stessa che utilizza costa solo che noi spendiamo 6.5 euro lo 23 a persona! e ci stanno molto meno!Si ritorna in nave e si visita la cittadina di fort de france, carina ma nulla di eccelso!

ST. MARTEEN (Antille)

St. Maarten un luogo certamente unico al mondo: la sua stranissima connotazione architettonica. Sembra che qualunque popolazione passata di qui abbia dimenticato qualcosa: e così gli olandesi la chiamano Sint Maarten, ammirando le casette simili a quelle dell'Amsterdam del 1600, mentre i francesi la continuano a definire St. Maarten of Tours St. Maarten rappresenta un mondo sognante sospeso tra la leggenda della sua storia, molto avventurosa, e una ricetta di convivenza e rispetto reciproco tra molte razze che, in altre zone del pianeta, sono state invece coinvolte in aspre rivalità: il segreto di tanta serenità sta forse nella bellezza dell'isola e nella temperatura, sempre gradevole. Si salpa nella parte olandese e si va al mare nella parte francese.
Fai da te: Spiaggia di Orient Bay: c’è una banchina fuori dal porto con la scritta per questa spiaggia. Costa 12 dollari. (Volendo ci son anche taxi collettivi da 10-12 persone). Si affitta l’ombrellone e lettino per sei dollari. Sabbia bianca, mare meraviglioso, con maschera e boccaglio si vedono un sacco di pesci. Alle 16.30 hanno chiesto al beach boy di chiamare un taxi. In mezz’oretta sono alla nave. (Imbarco ore 17:30). Ci son anche negozietti vicino al porto. Spiaggia di Great Bay a Philisburg: mare calmo, colori stupendi.


LA ROMANA (Rep. Dominicana)

La Romana, città che sorge sulla splendida costa orientale, hanno in realtà una tradizione di ospitalità assolutamente antichissima.Le spiagge, qui, sono lunghe chilometri: intere distese di spiaggia bianca di fronte al mare turchese. L'ideale contesto per ospitare anche gli splendidi parchi naturali nazionali: in particolare il Parque Nacional del Este, il parco nazionale orientale che è considerato un autentico patrimonio internazionale che si estende per ltre 420 chilometri quadrati. Anche l'Isla Saona fa parte del parco così come il villaggio di Bayahibe. Un contesto nel quale La Romana, da porto commerciale, diventa sempre più capitale di un inesauribile flusso turistico che porta ogni anno su queste spiagge, migliaia di turisti alla ricerca di un angolo di paradiso dove dimenticarsi per qualche giorno della quotidianità e dello stress.
Fai da te: Il porto è grande e ben attrezzato pertanto anche qui non risulta difficoltoso organizzare l’escursione “fai da te“. Non appena scesi dalla nave chiediamo infatti ad altri passeggeri se qualcuno avesse la nostra stessa meta e racimolati in pochi minuti altri 8 compagni di viaggio contrattiamo per un taxi collettivo da 10 posti che per 18 euro (a/r da pagare al ritorno) a testa ci porta a Bayahibe distante circa 30 minuti dal porto. Bayahibe è un villaggio di pescatori che si affaccia sulla costa sud-orientale dell’isola in una zona caratterizzata dalla presenza di spiagge meravigliose. La spiaggia di Bayahibe ospita infatti splendide strutture alberghiere (il Viva Dominicus in testa con clientela a maggioranza Italiana), ed è bagnata da uno splendido mare cristallino che si frange su lunghissime spiagge di sabbia bianca e finissima, ombreggiata da palme. Tra i vari resort disseminati nella zona ci sono ancora parti di spiaggia libera e noi ci facciamo portare in quella di fianco al Viva Dominicus; prima di salutare il nostro autista ci diamo appuntamento nello stesso punto alle ore 5 per il ritorno alla nave. Non appena mettiamo piede sulla sabbia arrivano i Beach Boy di turno che ci accolgono parlando un italiano piuttosto, ci portano sdraio e ombrellone per 6 euro a testa e ci indicano la loro bancarella di souvenir, non si sa mai ci fosse venuta voglia di fare un po’ di shopping. Gentili, efficienti e non troppo insistenti per cui direi che il servizio è stato più che buono. Passiamo quindi il pomeriggio tra sole (in realtà va e viene), sabbia bianca e bagni in un mare splendido. Puntualissimo, una mezz’ora prima delle 5 compare il nostro autista che si mette a disposizione per il viaggio di ritorno, ed in mezz’ora siamo di nuovo alla nave per l’escursione prenotata ad Altos de Chavon. Altri invece sono andati con un pulmino locale spendendo 4 dollari, poi un ragazzo gli ha fatto fare una visita per il borgo per 20 dollari (erano in due e la visita è durata 20 minuti: la sconsigliano). Contrattando, meglio se siete in gruppo, pare meriti la visita il fiume Chavon dove hanno girato King Kong e Rambo (noi non siamo andati). Tornati al porto siamo andati a La Romana. Eravamo un po’ tesi anche perchè il posto magari non ispira molta tranquillità, siamo andati al mercatino locale dove abbiamo fatto diversi acquisti. Anche qui si contratta: ci sono molte cosine in legno, sigari, quadri…i venditori sono un po’ pressanti ma alla fine vale la pena.
Escursione Altos de Chavon (19 euro): un villaggio creato sullo stile di un pueblo spagnolo del Cinquecento. L‘organizzazione Costa ci mette a disposizione pullman che partono ogni 30 minuti dal porto e noi, correndo un po’, riusciamo a prendere quello delle 18 che in un quarto d’ora circa ci porta a destinazione. All’interno del villaggio si trova un grande anfiteatro con una capacità di 5 mila persone dove, con cuscini alla mano, prendiamo posto ed alle 18.30 ci attende un bellissimo spettacolo composto da un mix di salsa, merenghe e samba, con numerosi ballerini e costumi variopinti. Dopo lo spettacolo, nella piazza di quello che poi si rivelerà un vero e proprio paesino sulle rive del fiume Rio Chavon (sulle cui rive hanno girato numerose scene del film ApocalypseNow) con tanto di Chiesa, locali e negozi, assistiamo ad uno spettacolo pirotecnico accompagnato dalle percussioni di un gruppo musicale che suona tamburi vari e qualunque altra cosa si possa percuotere. Ci concediamo quindi un breve giro per il villaggio e poi ritorniamo alla nave con il pullman, oggi l’orario di ritorno è libero in quanto Costa Luminosa passerà la notte in porto per poi partire domani mattina alla volta di Catalina; ormai il nostro turno x il ristorante è passato da un pezzo e quindi ci dirigiamo alla pizzeria della nave.

ISOLA CATALINA (Rep.Dominicana)
L'Isola Catalina è un'isola privata che si staglia, difesa da una barriera corallina imponente, poco lontano dalla costa della Repubblica Dominicana, che si può certamente definire un ambiente molto esclusivo. Isola Catalina è un'autentica isola-paradiso caratterizzata oltreché dalla barriera corallina anche dalle palme ad alto fusto che sono una difesa naturale dal calore dei raggi del sole. La vita qui, per qualche ora, ci restituisce la delicatezza del "dolce far niente" tra un salsa, un merengue e un calypso che costituiscono la colonna sonora di un'isola dove l'unica certezza è il divertimento.
Escursione Isola di Saona: Qui su consiglio del responsabile dell'agenzia viaggi abbiamo fatto una loro escursione all'isola di Saona e alle piscine naturali (durata 7 ore)...Una vera perla! Effettivamente qui l'organizzarsi da soli porta via troppo tempo in trasferimenti a terra e via mare!.
Escursione Isola di Saona/esperienza due : Quest’oggi ci aspetta un’escursione all’isola di Saona che abbiamo acquistato con Costa per 90 euro a testa, il prezzo è alto ma non ci siamo fidati ad andare con le barchette dei locali che dalla spiaggia di Baiahybe ieri si erano offerti di accompagnarci per 12 euro. La nave oggi parte alle 7 del mattino per Catalina quindi alle 6.45 ci troviamo al punto d’incontro stabilito per la nostra escursione e scendiamo dalla nave per prendere il motoscafo per Saona. Poco dopo la partenza della nave arriva il nostro motoscafo che spinto da 3 potenti motori vola letteralmente sulle onde… facendoci la doccia! Dopo 45 minuti circa arriviamo sull’isola di Saona e, manco a dirlo siamo i primi ... visto che sono 8.30 del mattino! Saona è un’isola situata nel mar dei Caraibi, in posizione parallela all'estremità sud orientale delle Repubblica Dominicana, e fa parte di una zona protetta e santuario naturale nel Parco Nazionale dell'Est. Al nostro arrivo il cielo è coperto pertanto l’isola non ci appare nel suo massimo splendore ma è comunque notevole con palme a non finire e un mare turchese che degrada dolcemente. Di umore cupo come il cielo che ci sovrasta procediamo comunque a posizionarci nell’area dedicata alla nostra escursione dotata di sdrai, tavoli per il picnic e zona per il barbecue di mezzogiorno. Facciamo quindi un giro per le bancarelle di souvenir dove acquistiamo l’immancabile calamita e altri piccoli regalini da portare a casa. Nelle 10.30 cominciamo a vedere qualche spiraglio di sole e in mezz’ora il cielo diventa azzurro e i colori letteralmente esplodono … palme verdi, sabbia bianchissima e un mare da favola turchese vicina alla costa fino ad arrivare al blu cobalto delle acque più profonde. L’orizzonte si punteggia di catamarani e barche a vela e noi ci godiamo questa splendida isola che incarna tutto quello che si vorrebbe trovare ai tropici, in solitaria visto che ancora non sono arrivate altre escursioni e noi rimaniamo comunque un gruppetto esiguo x spazi così grandi. Arriva ora di pranzo e mangiamo qualcosa per tamponare la fame, qualità del cibo buona anche se nessuna prelibatezza; alcuni compagni di escursione acquistano aragoste dai pescatori locali che vengono cucinate direttamente sul barbecue ma vi confesso che noi non le abbiamo assaggiate … colpa della nostra fissazione per le procedure igieniche! Comunque nei pranzi e cene in nave i crostacei e le aragoste non mancano quindi queste le posso saltare! Dopo pranzo abbiamo tempo per crogiolarci un altro po’ al sole, che ora è veramente splendente, ed alle 14.30 siamo pronti per ripartire con destinazione le piscine naturali ovvero una zona dove il mare non arriva oltre la cintura creando un’immensa piscina turchese in cui sguazzare. L’orario di partenza si è rivelato ottimo poiché dalle 13 in poi l’isola ha cominciato ad affollarsi sempre di più perdendo parte del suo fascino e divenendo un po’ simile a Rimini ad agosto (ma con i colori più belli). Dopo un breve tragitto in motoscafo arriviamo quindi alle piscine naturali e ci tuffiamo in un vero paradiso azzurro, giusto qualche palma verde all’orizzonte ci fa notare la differenza tra mare e cielo. Un’altra nota di colore è dato dal rosso delle stelle marine che punteggiano la sabbia bianca e, visto che sono più grandi della mia mano si vedono da lontano. I nostri accompagnatori locali ci offrono quindi rum e coca da consumare rigorosamente in acqua: happy hour perfetto. Ormai il sole comincia ad abbassarsi e noi abbiamo ancora un’ora circa di motoscafo per arrivare alla nave che ci aspetta ancorata in rada a Catalina, quindi anche a se a malincuore, si parte! E via che si vola sulle onde con doccia assicurata! Il motoscafo ci accompagna al molo dell’isola di Catalina, ormai sono le 17.00 pertanto non facciamo in tempo a vedere nulla dell’isola perché alle 17.30 si salpa per la prossima tappa. Con i tender della nave facciamo quindi ritorno a bordo, andiamo a fare una bella merenda con te e pasticcini e poi ci godiamo la partenza dal balcone della nostra cabina.
Isola di Soana/3: Unica escursione per cui vale la pena affidarsi a loro è quella dell'isola di Saona (Repubblica Domenicana, porto di sbarco la Romana......già a Catalina) e sinceramente era ben organizzata e ottimizzava i tempi a disposizione.
Fai da te: Tappa successiva isola Catalina dove la Costa ha la propria spiaggia e si scende gratis!
Interessante il mercatino (anche qui si compra bene), la spiaggia è bianca ed il mare turchese. Per gli amanti dello snorkeling a ridosso degli scogli si vedono molti pesci colorati. La Costa organizza anche un bel bbq sulla spiaggia. Fai da te/2: Nessuna escursione, l'intera nave si trasferisce a terra, in quanto è un'isola privata che costa ha in concessione! E'una piccola saona! con palme, sabbia bianca e mare.....fantastico

TORTOLA (Isole Vergini Britanniche)
Tortola,Road Harbour altro non è che il porto di Road Town, la capitale di Tortola, che è poi anche la cittadina dove vive la maggior parte dei 17 mila abitanti delle Isole Vergini Britanniche Tortola è un'isola ventosa il cui clima, tipicamente temperato, è mitigato dalle brezze e anche dalle correnti favorite, appunto, dalle montagne. Un'isola splendida che si può ammirare, salite permettendo, sia a piedi sia in bici sia in fuoristrada, raggiungendo angoli appartati e affascinanti degni in una cartolina illustrata ..
Fai da te: Oggi arriviamo a Tortola, che fa parte delle isole vergini britanniche, ed alle 9.00 in punto scendiamo dalla nave nel porto di Road Town pronti per la nostra escursione “fai da te” all’isola di Virgin Gorda. Qui lo stile Brithsh si fa sentire e crea un meraviglioso connubio con le bellezze naturali caraibiche, tutto è bello, ordinato e pulito cosa che raramente abbiamo incontrato finora. Al punto di informazioni turistiche del porto una gentile signora ci da tutte le informazioni per raggiungere il ferry che effettua i collegamenti di linea tra le isole vergini, con tanto di cartina, orari e costi … viva lo stile british. Usciamo quindi dal porto a piedi e, dirigendoci all’imbarco del ferry, notiamo che la guida è a sinistra come ci aspettavamo ma anche le auto hanno la giuda a sinistra, come le nostre, in questo modo il volante è posizionato dalla parte del ciglio della strada … in quanto a circolazione stradale sembrano piuttosto confusi e chissà come fanno a vederci qualcosa quando devono sorpassare!? Durante la breve camminata (10 minuti) numerose persone locali ci propongono taxi per il giro dell’isola o barche per qualunque destinazione desideriamo ma noi preferiamo usare il ferry di linea e continuiamo fino alla stazione marittima dove alle 10 partiamo puntuali per Virgin Gorda spendendo 38 dollari in cui è compreso anche il taxi per arrivare nella spiaggia più famosa dell’isola (The Bath). Dopo una mezz’ora circa arriviamo a Spanish Town e il taxi prontamente ci porta a The Bath dove x 3 dollari entriamo in una sorta di zona protetta composta da 2 spiagge. Dal punto di partenza, raggiungibile appunto in taxi, un sentiero scende per 320 metri circa dalla collina verso la spiaggia, unica nel suo genere e caratterizzata da uno strano agglomerato di massi enormi di granito che arrivano direttamente nell’acqua creando piccole piscine ed uno scenario veramente particolare. Tempo di stendere il telo da mare e partiamo per esplorare la spiaggia e gli anfratti creati da questi enormi massi tondeggianti facendo bellissime foto. Indossiamo poi maschera e pinne e ci fiondiamo in acqua per un meraviglioso bagno; la corrente è piuttosto forte ed il fondale diventa profondo in 2 passi ma comunque non abbiamo grossi problemi ed esploriamo il fondale dove vediamo qualche corallo e diversi pesci tropicali dai colori vivaci. Una volta tornati a terra constatiamo con rammarico che sono arrivate anche le escursioni organizzate da Costa e la spiaggia si è trasformata in un immenso telo mare di colore verde, ovvero quelli forniti dalla nave. Raccogliamo quindi le nostre cose ed attraverso un percorso molto caratteristico tra le enormi rocce che formano grotte ed anfratti, raggiungiamo la spiaggia successiva ovvero Devil’s Beach. Molto simile alla precedente anche questa spiaggia è bellissima; ci concediamo comunque un bel bagno e poi ci sistemiamo al sole per consumare qualche panino che stamattina abbiamo preparato durante la colazione sulla nave (ndr TANIA DOCET!!!). Dopo il pranzo decidiamo di tornare al punto di raccolta taxi dove, cartina alla mano chiediamo al punto di informazioni turistiche come raggiungere una terza spiaggia che ci ha consigliato il nostro agente di viaggio. Una volta ottenute le info richieste ci incamminiamo (circa 15 minuti lungo la strada) ed addentrandoci in un complesso di case vacanza arriviamo in una spiaggia da sogno, veramente una meraviglia, ci contiamo e siamo in 12 … tutta un’altra cosa da quelle precedenti! Posizioniamo quindi i nostri teli su una roccia, maschera, pinne e via in acqua per l’ultimo bagno della giornata; anche qui il fondale è simile ai precedenti ma l’assenza di altre persone rende il posto particolarmente magico. Ci stendiamo quindi al sole e ci godiamo l’ultima ora in relax ascoltando solo la risacca delle onde e facendo un sacco di foto. Torniamo quindi a piedi al punto di arrivo dei taxi dove ne troviamo uno che prontamente ci riporta al porto dove aspettiamo il ferry delle 16 per il ritorno a Tortola; una volta arrivati ci rimane circa 1 ora per lo shopping nei numerosi negozietti che si snodano lungo la strada tra l’attracco del ferry ed il porto turistico. Alle 17.30 è previsto il “tutti a bordo” ed alle 18 si parte x Antigua.
Fai da te/2: Scesi dalla nave andiamo al porto (fatelo subito i traghetti partono alle 10) prendiamo il traghetto che ci porta a Virgin Gorda....la navigazione nell'arcipelago toglie il fiato e non vi dico questa isola...un parco naturale.....dall'attracco prendiamo il taxi che ci porta all'ingresso del Devil's Bay National Park! Qui prendiamo un sentiero e arriviamo a Devil's Bay...acqua cristallina sabbia e grandi rocce che finiscono nel mare.....una piccola seychelles ai caraibi! solo con il costume facciamo il percorso tra e rocce e le piscine naturali e arriviamo alla spiaggia di Baths! Risaliamo in taxi (il gruppo costa che partecipa all'escursione se ne era già andato via prima) e il tassista ci regala un giretto nel punto più stretto dell'isola dove si vede la spiaggia di Savvanah Bay......e un panorama! Costo della nostra escursione: 41 dollari/persona comprensivo di tutto......escursione costa tra i 90 e i 100 euro/persona

Escursione Virgin Gorda/Devil’s Beach: Qui abbiamo fatto una gita (organizzata da Costa al prezzo di 96 euro a testa!!!) a Virgin Gorda. Il posto è mozzafiato: per accedere alla spiaggia bisogna infilarsi in mezzo alle rocce ma alla fine si viene ricompensati da una vista indescrivibile. Le rocce ricordano un po’ la Sardegna, il mare è turchese con alle spalle una fitta vegetazione tropicale: il paradiso. Facendo questa escursione da soli dei nostri amici hanno speso 33 Dollari
Escursione Virgin Gorda/Devil’s Beach/2: “Per non rischiare di non godere della vista di quella che tutti descrivono come la più bella spiaggia della crociera, abbiamo prenotato l’escursione “Una giornata all inclusive a Virgin Gorda” della durata di circa sette ore… perché cinque ci sembravano davvero poche! E avevamo perfettamente ragione!" "Appena arrivati siamo rimasti tutti a bocca aperta! Virgin Gorda è una spiaggia molto particolare, fatta di sabbia bianca con acque turchesi circondate da enormi rocce granitiche e palme… La vista toglie il fiato! Le spiagge da visitare in questo miracolo della natura sono due: “the baths” e “devil’s bay”. Ad entrambe si arriva attraverso un percorso che parte dal parcheggio auto vicino al ristorante, ma si può anche passare da una spiaggia all’altra con un percorso di grotte misteriose e pozze di acqua salata. È difficile spiegare con le parole questo paesaggio… lascio posto alle foto che sicuramente ci riescono meglio di me."
N.B: Il percorso tra le rocce è fattibile per i bimbi? Io ci sono stato a gennaio 2011 con 2 bambine, quella di 6 anni ha fatto tutto da sola con qualche aiuto in alcuni punti dove bisogna tenersi con la corda ed i sassi sono un po' scivolosi, quella di 2 anni l'ha fatta in braccio alla mamma ... devo dire che con alcune contorsioni ce l'hanno fatta anche se qualche zuccata contro la roccia non è mancata. Se la bambina si lascia trasportare è fattibile ma se si dimena non ce la fai. Laltezza dell'acqua dipende dalle maree e dal mare più o meno mosso. A pomeriggio, quando sono andato io, l'acqua arrivava alla caviglia ed il mare non era mosso. Volendo è possibile arrivare a Devil's Bay anche da una strada secondaria che parte dal parcheggio ... è meno suggestiva ma più facile e si usa anche il passeggino.

ANTIGUA (Antille)

Antigua è l'isola caraibica più ricca di storia, abilmente restaurata dalle autorità Britanniche. English Harbour è, a tutt'oggi, l'attrazione più famosa e più visitata di Antigua: si tratta di un fortino eretto a protezione dei traffici commerciali dell'isola. Da qui passò anche Orazio Nelson, il celebre ammiraglio, del quale resta, oltre a un monumento, anche il celebre Dockyard, un porticciolo ricchissimo di attività commerciali e artigianali uno degli scorci più belli dell'isola. Abbandonato dalla marina reale alla fine del 1800 e completamente restaurato, con molti interventi durati oltre vent'anni, ospita yacht e velieri d'altura tra i più belli del mondo, mentre il Museo di Antigua e Barbuda consente di apprezzare (con tanto di cartelli "Touch please !") l'artigianato e i manufatti degli indiani e i fossili che risalgono a oltre 35 milioni di anni fa.
Escursione “bagno delle razze” (70 euro) : Alle 9.45 ci riuniamo quindi al punto d’incontro previsto per la nostra escursione ed una volta scesi dalla nave ci suddividono in piccoli gruppi e con pulmini ci dirigiamo verso un piccolo porticciolo distante circa 15 minuti dal porto turistico. Dopo un rapido breefing sul comportamento da tenere in acqua ci imbarchiamo su piccoli motoscafi ed in 10 minuti attracchiamo a diverse piattaforme galleggianti nei pressi di un’immensa secca protetta dalla barriera corallina. Indossiamo quindi maschera e boccaglio e, dalla piattaforma galleggiante, scendiamo in acqua da una comoda scaletta; l’acqua non supera mai il metro e venti di altezza ed io, che sicuramente non sono un gigante, tocco sempre il fondo. Attirate dai calamari offerti dagli istruttori le razze ci passano tranquillamente in mezzo alle gambe sfiorandoci ed accarezzandoci senza paura con la loro pelle vellutata. Sono veramente degli animali splendidi, maestosi ed eleganti. ed assolutamente non pericolose, l’unica accortezza è non pestarle se sono nascoste sotto la sabbia e per evitare questo gli istruttori ci hanno consigliato di non camminare normalmente da di trascinare i piedi. Rimaniamo quindi un’ora a sguazzare con questi meravigliosi animali che, rabboniti dai calamari si lasciano fotografare senza problemi. Riguadagnamo quindi Costa Luminosa facendo il percorso inverso rispetto al mattino e saliamo sulla nave con una fame esagerata che decidiamo di placare con un bell’hamburger e patatine fritte che troviamo al grill del ponte 9. Ci rilassiamo quindi al sole per un’oretta e nelle 16 scendiamo nuovamente a terra per curiosare un po’ x la capitale dell’isola ed approfittarne per fare l’ultimo shopping della vacanza. Alle 17.30 il “tutti a bordo” di riporta sulla nave con destinazione Guadalupe dalla quale purtroppo si ripartirà x Milano.
Fai da te: Qui abbiamo deciso di farci portare da un taxi su una bella spiaggia (Jolly Harbur) , anche se pare che ce ne fossero di migliori: la sabbia è molto fine, quindi viene mossa dal mare e non dà quel senso di trasparenza all’acqua. In compenso ci siamo mangiati un’aragosta da applauso.
Fai da te/2: Le cartoline e le immagini del web sono vere! Anche qui taxi da 12 persone (sempre lo stesso gruppo) 32 dollari a coppia e da ST. John's ci dirigiamo verso una delle 365 spiagge di antigua!
La prima è Jolly Beach in cui passiamo la mattina e nel pomeriggio il taxi (lo stesso) arriva e ci porta a Turner's Beach! anche qui troviamo i gruppi costa! che arrivano dopo e partono prima di noi!

St. Lucia.
Fai da te: Qui abbiamo fatto un tour organizzato da un locale (tale Peter the Great) che viene anche consigliato dal port and sh. Consultant. Il tour misto tra barca e pullman ci ha permesso di visitare la solfatara , il giardino botanico ed una bella spiaggia (oltre a vedere tutta la costa via mare). St. Lucia è una vera esplosione della natura con piante rigogliose e fiori colorati. Il tour è ben organizzato ed anche così si risparmia un po’. Facendo il tour in questo modo si ha poi un po’ di tempo per lo shopping.
 

mariaefiglio

Active member
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mi potrebbe giovare per il prossimo gennaio
anche se, le tue mete sono poche rispetto a quelle che andrò a fare io e, durante la mia crociera mi perdo ISOLA CATALINA a favore di Margarita Island (Venezuela)
 

mayla

Member
Una manna dal cielo... grazie!!! comprende qualche isola che visiterò tra novembre e dicembre con la fortuna!! :)
 

panters

Member
Ho fatto anch'io la stessa crociera ma con escursioni Costa e poi sentendo tanti fai da te il risparmio è notevole, anch'io a Gennaio farò Caraibi del sud e Isla Margarida, qualc'uno ha fatto delle escursioni in questa isola o c'è solo spiaggia?
 

marta77

Active member
Dulcinea, grazie per le tue preziose informazioni! Desidero di sapere qualcosa di più dell'isola Santa Lucia: quale spiaggia sei stata? E se ti ricordi più o meno quanto hai speso il tour? Grazie!
 

Dulcinea86

New member
Dulcinea, grazie per le tue preziose informazioni! Desidero di sapere qualcosa di più dell'isola Santa Lucia: quale spiaggia sei stata? E se ti ricordi più o meno quanto hai speso il tour? Grazie!

Ciao Marta,
purtroppo non posso aiutarti perché ha offerto sempre mia sorella i taxi! Comunque l'isola più cara era Martinica, in tutte le altre ce la siamo cavati con poco!
 

sailor13

Active member
orientativamente i tour con taxi collettivo nelle isole vengono sui 25 dollari a persona, se non ricordo male, dipende da quanta voglia di contrattare hai. Noi abbiamo siamo andati a soufriere, con varie soste per foto e panorama, visita ai giardini botanici, poi in spiaggia a Choc beach. attenzione che le strade sono strette e tortuose, quindo un pò fastidioso per chi soffre il mal d'auto. La prossima volta vorrei fare la gita con il catamarano fino a Soufriere e poi la visita dentro il cratere del vulcano.
 
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