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Venezia; navi da crociera sì, navi da crociera no?

Rodolfo

Super Moderatore
Sarebbe il momento buono per i lavori con il traffico del porto crocieristico azzerato. Invece si deciderà di non decidere in attesa di una decisione decisiva, che deciderà un rinvio di ogni decisione.
 

pierberio

Member
Per completezza di informazione questo è lo stralcio da comunicato presente sul sito di VTP relativamente a maxi-yacht e crociere:

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PROGETTI PER GLI YACHT E LE CROCIERE

L’Assemblea dei Soci ha inoltre discusso dei progetti di sviluppo di due importanti traffici marittimi per la città: quello degli yacht e quello delle crociere. VTP ha infatti depositato nel mese di ottobre 2019 all’Autorità di Sistema Portuale e alle autorità competenti due project financing dettagliati perché possano essere sottoposti a gara con evidenza pubblica. Due progetti del valore rispettivamente di 11,8 milioni di euro per lo sviluppo del settore yachting e di 66 milioni di euro per lo sviluppo del settore crociere, che garantirebbero uno sviluppo armonioso dei due traffici con la città, nonché un ulteriore volano per l’economia portuale dell’intero Nordest.

Il Progetto VTP-Yacht prevede la gestione congiunta e sinergica delle cinque strutture di ormeggio del centro storico della Città di Venezia (San Basilio/Santa Marta, Adriatica, Salute, San Biagio e Riva 7 Martiri), dove ospitare mega – yacht e, solo nel terminal di San Basilio, navi da crociera di lusso di piccole dimensioni. Un progetto di riqualificazione dell’intero water front cittadino che comporta investimenti per un valore di circa 11,8 milioni euro, che riguardano, in particolar modo, l’elettrificazione di tutti gli ormeggi delle banchine di San Basilio e Santa Marta e posizionando il porto di Venezia come destinazione di eccellenza nel Mediterraneo. Una volta approvato il progetto ed esperita la gara pubblica, esso consentirebbe anche di risolvere una volta per tutte i problemi del rumore nelle adiacenze di San Basilio, che pure negli ultimi anni sono stati già ridotti con provvedimenti operativi concertati con AdSP e Capitaneria di Porto di Venezia.
.... omissis ......
Il Progetto VTP-Cruise, dedicato alla crocieristica, ha come obiettivo quello di mantenere la centralità della Marittima preservando un mercato che rappresenta un irrinunciabile volano economico per l’area cittadina, grazie all’integrale spostamento delle navi con stazza superiore alle 40.000 tonnellate dall’attuale percorso Canale di San Marco-Giudecca al nuovo percorso attraverso il Canale dei Petroli e il Canale Vittorio Emanuele III.

Un progetto del valore complessivo di 66 milioni di euro che richiede, in primis, la risagomatura del Canale Vittorio Emanuele III come previsto dal vigente Piano Regolatore Portuale. Il progetto include anche il miglioramento di alcune strutture dell’attuale stazione marittima e ha una forte valenza ambientale con opere di compensazione per ripristinare l’equilibrio idrogeologico della laguna da valutare e realizzare assieme alle Autorità competenti.

La presentazione dei due Project financing rappresenta anche un’occasione per concordare un riequilibrio economico finanziario della concessione vigente tra VTP e Autorità di Sistema Portuale, un ri-equilibrio utile anche per tener conto dell’effetto del pesante del lockdown imposto dal Governo che anche dei limiti imposti negli anni alle navi, il tutto sempre nel rispetto delle leggi vigenti.

Dal momento che questo progetto ha un orizzonte temporale di 4-5 anni, VTP – consapevole dell’urgenza di ottemperare al più presto ad una riduzione dei transiti delle navi nel Canale della Giudecca- aveva predisposto un progetto per l’immediato spostamento delle navi da crociera più grandi già dalla stagione 2020. Il cosiddetto “Contingency plan” – anch’esso presentato ad ottobre 2019 all’AdSP ed altri enti competenti contestualmente al Project VTP-Cruise – individua infatti soluzioni provvisorie per l’accosto di navi da crociera a Marghera spostando da subito le navi di dimensioni più importanti dal canale della Giudecca. In proposito, erano già in corso e continuano contatti molto avanzati con il Ministro delle Infrastrutture e con il Governo, oltre che ovviamente con le Autorità locali, per dare vita alla proposta spostando almeno due o tre navi ogni weekend in alcune banchine non operative di Marghera secondo anche le indicazioni dell’AdSP, del Comune e della Regione Veneto. Il tutto per non intralciare il traffico commerciale e salvaguardare quello croceristico.

Sono stati studiati tutti gli ormeggi disponibili e sono state condotte apposite simulazioni presso il centro navale di Almere (Olanda) del gruppo Carnival e presso l’Istituto pubblico Force di Copenaghen per testare la possibilità di accesso delle navi fino ad un massimo di 300 metri di lunghezza (le più grandi tra quelle che già oggi scalano Venezia), alla presenza dei comandanti di flotta delle principali compagnie di crociera, della Capitaneria e dei Piloti del porto di Venezia, su preventiva autorizzazione del MIT.

Il progetto prevede un investimento immediato di ulteriori 5 milioni di euro che VTP ha già reso disponibili per la risistemazione degli approdi individuati.

Non abbiamo altro tempo da perdere. Lo spostamento della crocieristica dal Canale della Giudecca è da troppi anni oggetto di dibattito senza che si giunga ad una reale soluzione del problema. VTP ha ritenuto di mettere a disposizione fondi ed esperienza nel settore per la realizzazione di progetti concreti ed immediatamente realizzabili. Eravamo pronti con il Contingency Plan già per la stagione 2020, abbiamo davanti poco meno di un anno per realizzare questo progetto per essere pronti nel 2021. Abbiamo la straordinaria occasione di farlo in un periodo di traffici rallentati (o assenti) a causa della pandemia, sfruttiamo questa opportunità per fare investimenti e guardare al futuro della nostra città. VTP è pronta a fare la sua parte, nel rispetto delle istituzioni locali e nazionali e mettendo a disposizione di tutti il suo know-how. È necessario sfruttare al massimo questo periodo di inattività dovuto al COVID-19, inattività che per noi si protrarrà probabilmente per tutto il primo semestre 2021, per avviare i lavori del Contingency Plan ed essere pronti a spostare le navi sin dal marzo 2021”, ha concluso il Presidente Spagna.

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Questo è il pensiero di VTP, poi bisognerà vedere cosa penseranno le Autorità competenti.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Beh, tRoma conferma anche da parte di VTP che questo sarebbe il momento migliore per i lavori sfruttando le conseguenze del covid19.
 

paolocecchi

Well-known member
Per errore invece di leggere gli ultimi intervento ho aperto senza accorgermi alla pagina iniziale ....in questo forum si parla di questo dal 2011...e chissa' per quanti anni ancora.
 

pierberio

Member
......in questo forum si parla di questo dal 2011...e chissa' per quanti anni ancora.

Eh già, si parla di una durata complessiva del progetto stimata in 4/5 anni ai quali potrebbero aggiungersi lungaggini per ricorsi sul progetto, assegnazione degli appalti, opposizioni varie, fanghi inquinati/inquinanti, salvaguardia dell' eco-sistema lagunare ecc.ecc.
 

Rodolfo

Super Moderatore
La stampa locale riporta la notizia che entro la fine del corrente mese di ottobre, massimo i primi giorni di novembre, il Comitatone deciderà per la soluzione delle navi da crociera in laguna.
 

capricorno

Super Moderatore
Sarebbe ora si, che prendano seriamente il problema non si può aspettare oltre.
Per quanto si parli di partenze da altri porti nulla è al confronto della logistica e delle strutture che offre la città. Se non si interviene ampiamente su tutta l'area, porto e città compresa, le strutture e tutti i mezzi compreso la forza lavoro subiranno pesanti perdite, oltre ciò che già sta causando il fermo obbligato dalla situazione mondiale. Non credo neppure che le compagnie stiano tanto a guardare ben presto abbandoneranno l'area adriatica. Trieste è mal collegata con tutto il resto d'Italia e difficilmente raggiungibile, idem per Ravenna, pur tenendo conto che hanno molto da offrire, in uno scalo ma non come home Port.
 

tiziano

Well-known member
Oriana, a mio modesto parere Trieste e Ravenna possono diventare città da visitare, inserite in una crociera, ma farle home Port, la vedo difficile soprattutto a livello di collegamenti di treni e aeroporto, Trieste è più "fortunata" con l'autostrada ma è sempre in "manutenzione'.:p
 

Rodolfo

Super Moderatore
Se risolveranno il problema, le compagnie non abbandoneranno mai Venezia, anzi porteranno anche quelle di taglia "XXL".
 
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