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La ripresa

Rodolfo

Super Moderatore
Oramai è da un anno che le navi sono pressochè ferme, con scarsa se non nulla manutenzione. Per riprendere il servizio, sempre più procrastinato, non basterà stabilire una data, "girare la chiave" e rimetterle in moto; molte avranno bisogno di bacino e dei relativi interventi di ripristino. Un conoscente si è così espresso per delle navi di una rinomata Compagnia da tempo alla fonda: "Ora le navi son dotate anche di "campo da golf", tanta è la vegetazione che si è sviluppata sulla carena". Più la navigazione è ridotta, più gli indesiderati organismi attaccano gli scafi, specialmente in acque calde.

Anche questo dovrà rientrare in calcoli economici di rilievo e di disponibilità dei relativi cantieri attrezzati.
 

Didi

Well-known member
A proposito di fermo nave ho sentito oggi al tg della Liguria che é stato venduto all'asta giudiziaria lo yacht che fu sequestrato a Briatore.
prezzo di vendita 7 milioni e rotti. Pare ne valga più del doppio.
La barca sarebbe rimasta ferma 10 anni. Quanto ne costerà a rimetterla in esercizio?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Dipende da come era stata conservata; se abbandonata o messe in essere tutte le condizioni per preservarla al meglio, dalle strutture ai motori. Hai mai visto grandi Yacht "incartati"? Considerato che era in conservazione giudiziaria, facile fosse pressochè abbandonato.

L'ha acquistata Bernie Eclestone, grande amico di Briatore...............:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Dipende da come era stata conservata; se abbandonata o messe in essere tutte le condizioni per preservarla al meglio, dalle strutture ai motori. Hai mai visto grandi Yacht "incartati"? Considerato che era in conservazione giudiziaria, facile fosse pressochè abbandonato.

L'ha acquistata Bernie Eclestone, grande amico di Briatore...............:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

Magari ha fatto da prestanome! Leggevo pero’ che per tutto il 2019 e’ stato charterizzato e veniva affittato, a nome dello Stato Italiano, per coprire le spese di mantenimento, quindi si potrebbe suppore che la manutenzione sia stata regolarmente fatta. In pratica e’ rimasto fermo solo nel 2020.
 
Ultima modifica:

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Quanto alla ripresa, oggetto della discussione: purtroppo anch’io sto perdendo l’ottimismo sul riprendere, ma soprattutto sulla sorte delle compagnie.
Mi do tempo ancora fino a luglio/agosto per vedere cosa succede ma se dovesse esserci ancora la situazione attuale, mi aspetto fallimenti a catena con conseguenze disastrose anche per tutto l’indotto. Chi ne fara’ le spese saranno soprattutto i lavoratori: forse per Costa la situazione sarebbe anche peggiore, perche’ e’ l’unica compagnia con maritttimi con contratti di continuita’ che danno diritto ai trattamenti di fine rapporto, cifre importanti per chi da decenni lavora in compagnia.
Poi ve le immaginate, decine e decine, o forse centinaia di navi in giro per i mari: chi le governerebbe, dove andrebbero, chi se le prenderebbe in carico...sorgerebbe forse qualche nuova compagnia con navi acquistate qui e la, magari con qualche armatore miliardario sconosciuto che nel lungo termine fiuterebbe l’affare?
Davvero questo virus riuscira’ a far finire uno dei comparti del turismo piu’ apprezzato e piu’ profittevole? Vorrei sperare di no, ma il tempo che passa mina sempre di piu’ le mie convinzioni.
Sarei veramente felice se i fatti mi dicessero che ho sbagliato! Comunque attendiamo fiduciosi!
Voi come vedreste la situazione compagnie se a fine anno fossimo ancora in un’empasse simile a quella odierna? Ad oggi tutte le compagnie sono estremamente indebitate ed il debito continua a salire, inesorabilmente: quale futuro e quale soluzione possibile?
 

lulap

Member
Anch'io ho le stesse tue preoccupazioni...
Non solo per le compagnie di navigazione, ma per tutto il comparto turistico.
Se non si potrà riprenderà a breve, in sicurezza, temo per la sorte di molte compagnie aeree, tour operators, strutture ricettive, guide turistiche, agenzie di viaggi.....
Per quanto tempo si può resistere senza lavorare ?
Molti miei colleghi, agenti di viaggio, hanno già alzato bandiera bianca e hanno chiuso l'attività.
Più si prolunga il fermo delle attività e più il danno macroeconomico diventa esponenziale.
 
Ultima modifica:

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Anch'io ho le stesse tue preoccupazioni...
Non solo per le compagnie di navigazione, ma per tutto il comparto turistico.
Se non si potrà riprenderà a breve, in sicurezza, temo per la sorte di molte compagnie aeree, tour operators, strutture ricettive, guide turistiche, agenzie di viaggi.....
Per quanto tempo si può resistere senza lavorare ?
Molti miei colleghi, agenti di viaggio, hanno già alzato bandiera bianca e hanno chiuso l'attività.
Più si prolunga il fermo delle attività e più il danno macroeconomico diventa esponenziale.

Piu’ si va avanti e piu’ si avvicina un punto di non ritorno: so che ci sono agenzie di viaggio praticamente monotematiche che vivono solo di crociere, con fatturati veramente importanti. Se non hai dipendenti, sei sul mercato da molti anni, se hai lavorato bene nel pasato, forse puoi permetterti economicamente di restare in stad by anche 2/3 anni, altrimenti penso diventi impossibile.
Ma per le crociere vedo una situazione ancora piu’ grave rispetto al comparto alberghiero, dove magari si accolgono anche altre tipologie di ospiti.
 
Ultima modifica:

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Un segbale di allarme potrebbe già essersi manifestato con Norwegian.

Infatti! Gia’ da mesi era stata definita come la piu’ debole economicamente fra tutte.
Dipendera’, un po’ per tutte, fino a quando i grandi investitori continueranno a sostenerle. Visto che qualcuno ha investito moltissimi soldi, in tempi buoni e quindi prezzi per azione alti, prima di perdere tutto vogliano tentare il tutto per tutto. Per ora il prezzo delle azioni resta abbastanza costante, quindi vuol dire speranza, ma tutto potrebbe cambiare dall’oggi al domani.
 

pitt76

Active member
Secondo me si potrebbe avere una svalutazione pesante e capitali freschi da parte di investitori grandi/medi per dare ossigeno e pianificare il rientro dei debiti...

Tutto ciò rigorosamente "in continuità", altrimenri nessuno farà un passo in questo senso, troppo rischioso. La continuità dell'attività è imprescindibile, in qualsiasi modo, sennò sono seri dolori.
 

Blueyes

Well-known member
Se già far ripartire un autoveicolo dopo un anno è un terno al lotto, figuriamoci una nave.
Altre spese, che poi si ripercuoteranno inesorabilmente sul biglietto.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Se già far ripartire un autoveicolo dopo un anno è un terno al lotto, figuriamoci una nave.
Altre spese, che poi si ripercuoteranno inesorabilmente sul biglietto.

Importanti figure di bordo mi dicevano che una nave lasciata ferma, proprio ferma, quindi si spegne tutto e la si lascia ormeggiata in banchina, per 5/6 mesi, alla fine sara’ da buttare perche’ si forma un mucchio di muffa negli interni, e non solo, che la rende inutilizzabile e con una puzza da non essere piu’ recuperabile.
Da tener presente che la nave non potra’ mai essere abbandonata a se’ stessa, ma 10/12 persone dell’equpaggio dovranno sempre essere presenti per eventuali emergenze ma non alloggeranno a bordo ma in hotels o altre strutture a terra nei pressi della nave.
Credetemi su una nave ferma e con tutto apento, in inverno, fa veramente un freddo cane... esperienza personale fatta per 2 gg.. in bacino a Marsiglia!
 

Dani97

Well-known member
Argomento molto interessante. Da tener presente che diverse navi da crociera avevano dei dry dock in programma durante questo periodo di fermo.
Giusto per far qualche nome: MSC, Royal, NCL, Celebrity, Princess stanno comunque mandando (o hanno già mandato) le navi in bacino, mentre Costa/Carnival stanno rimandando.
Ovviamente, più si rimanda, più lungo sarà il tempo e più dispendiose saranno le risorse per far tornare la nave in condizioni efficienti.
Ho avuto l'occasione di vedere una parte di scafo di una nave mercantile rimasta completamente ferma per 3 mesi in rada, seppur operativa di sistemi ed equipaggiamenti ed in servizio effettivo. Oltre alla vegetazione e molluschi, si formano anche i cosiddetti "denti di cane", cioè dei crostacei che si attaccano e si incrostano sullo scafo. Tutto ciò influisce inevitabilmente sulla navigazione e sui consumi con i conseguenti costi: la velocità di crociera diminuisce e i consumi aumentano per contrastare la diminuzione. Nemmeno la navigazione a medie/alte velocità riesce a ripulire completamente lo scafo. Arrivati a quel punto, sono necessari degli interventi in dry dock.
Mi viene da pensare a navi come: Celestyal Experience (ex Costa neoReomantica) ferma al Pireo da agosto scorso, la ex P&O Oceana ferma a Patrasso da quasi lo stesso tempo, l'ex Pacific Aria ferma da novembre al Pireo, Grand Classica (già prima non in ottime condizioni di scafo) ferma a Freeport da agosto, Celestyal Olympia e Crystal ferme al Pireo rispettivamente da settembre e marzo 2020.
Che fine faranno tutte queste navi? E quanto converrà rimetterle in condizioni di servizio? La ripresa è ancora lunga, come avete scritto, così come sarà ancora lunga la lista delle navi che andranno in demolizione.
 

Rodolfo

Super Moderatore
L'ho aperto di proposito questo argomento Dany, perché più tempo passa nell'immobilismo delle navi più lento e parzializzato sarà il loro rientro in servizio. Gli aspetti tecnici diventeranno fondamentali alla ripresa, tradotto, spese in aumento, ricerca di bacini di carenaggio, ulteriori prolungamenti del fermo, e qualche altra nave che verrà avviata allo spiaggiamento perché non più conveniente a rimetterla in attività.
 
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