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- Vento d'Oceano e seduzioni andaluse - MSC Opera - 4 Gennaio 2020 -

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

giada50

Well-known member
Scesi dalla nave (praticamente è in centro citta) ci siamo diretti verso il teatro romano (non posto foto sarebbero solo doppioni di quelli di Oriana) e una volta visitato con una breve passeggiata siamo saliti sul punto più alto di Cartagena dove si trova il Castillo de la Conception costruito sul sito di un antico tempio romano e successivamente, nel XII° secolo, trasformato in una fortificazione moresca sotto il dominio musulmano. Dopo la riconquista cristiana della Spagna, fu trasformato in una fortezza medievale ed è stato usato fino alla guerra civile spagnola anche come deposito munizioni.

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Lungo il percorso, costruito sul fianco della collina appena sopra il teatro romano, troviamo l’Auditorio Parque Torres utilizzato principalmente in estate per proiezioni cinematografiche o durante il festival “Mar de Musicas”.

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Arrivati in cima alla collina troviamo un po’ di persone in fila davanti l’ingresso; la fila non scorreva abbastanza veloce e per evitare di far tardi decliniamo con rammarico decidendo di tornare indietro non senza prima aver dato uno sguardo dall’alto alla città.

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Il teatro romano con i resti della cattedrale Santa Maria la Mayor

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La nostra nave

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Gianni
 
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giada50

Well-known member
Vicino l’ingresso del castello si trova il busto di Astrubale fondatore di Cartagena nel 229 a.C.

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Ridiscendiamo verso la città dalla parte opposta della collina attraversando il Parque Torres un parco molto curato e con vegetazione variegata

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Gianni
 
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giada50

Well-known member
All’interno del parco troviamo la Torre Linterna risalente al IX secolo utilizzata come torre faro ma che fungeva anche da torre di guardia dato che era parte integrante del sistema difensivo della città contro le invasioni.

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ed il monumento ad Alfonso Torres (da cui prende il nome il parco) un ingegnere e politico spagnolo , sindaco di Cartagena 1923-1930, durante la dittatura di Primo de Rivera. Fu assassinato nel 1936 all'inizio della guerra civile.

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Gianni
 
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giada50

Well-known member
Ci addentriamo nella città per conoscerla meglio e devo dire che è stato piacevole passeggiare per le sue stradine ed ammirare le splendide facciate dei vari palazzi che le contornano.

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Il monumento agli eroi di Cavite nella piazza omonima che commemora gli spagnoli morti nella guerra spagnolo-americana

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Gianni
 
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giada50

Well-known member
Quel giorno (domenica) c’era una specie di festa con diverse attività e la città era molto animata.
Una corsa di moto di piccola cilindrata


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moto un pò particolari

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una piccola sfilata di carrozzelle

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e in un angolo della piazza del Comune si potevano ammirare esposti abiti da cerimonia

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Insomma c’era tanta allegria in giro.

Gianni
 
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giada50

Well-known member
La giornata è trascorsa veloce ed il tempo a disposizione va esaurendosi quindi ci dirigiamo verso il porto per tornare di nuovo a bordo. Più tardi la Opera salpa e lentamente si allontana da Cartagena.
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Gianni
 

Didi

Well-known member
Mmentre Gianni è in nave , io nel frattempo ho ritrovato le foto sia del Teide che quelle vecchissime di Tangeri e come promesso le propongo.

il Teide senza nuvole




un bello spettacolo da vedere. Consiglio di fare questa escursione perchè è molto bello attraversare il bosco di pini col pullman e quando si giunge ai 2200 metri lo spettacolo che si gode da lassù credo sia migliore che visto dalla cima

la pineta attraversata sottostante e l'isola di gran Canaria all'orizzonte

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la valle sotto il Teide dove la vegetazione si fa più bassa e poi si trasforma ancora in rocce e sabbia

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L'escursione prosegue scendendo verso porto della Cruz dove abbiamo l'occasione di mangiare in hotel e vedere le piscine Martianez. .

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in seguito faremo una passeggiata al fresco di un giardino botanico
 
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capricorno

Super Moderatore
Intanto, grazie ad entrambi per le bellissime foto!... aspetto che Anna termini per commentare questi bellissimi luoghi.

Un saluto.
 

Didi

Well-known member
Tangeri al nostro arrivo

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Mi fa molto piacere Oriana che tu abbia visto una Tangeri pulita ed ordinata.
Per noi la buona impressione ricevuta all'arrivo già a terra circondati da marocchini nei loro tabarrani luridi e puzzolenti che allungavano le mani per tirarci di qua e di là per convincerci a seguirli si tramutò in uno schifo.
Io invece capisco perfettamente le lamentele di chi faceva scalo in questa città perchè io sono letteralmente scappata dopo un giorno di stretto digiuno per quanto avevo visto intorno.
Parlo di 53 anni fa, altri tempi in cui anche in IItalia ed in Spagna c'erano luoghi che non brillavano per pulizia , ma come Tangeri non avevo mai visto nulla.
Arrivati al porto con l'aliscafo ci dirigemmo verso la casbah . Qui sotto i nostri occhi una donna che mostrava esclusivamente occhi mani e piedi perchè tutta pudicamente coperta , si ferrmò in mezzo alla strada e rialzate di poco le sottane lasciò andare una pipì che scorreva bellamente tutta lungo la discesa. Non ho la foto perchè non sarebbe stato opportuno fotografarla nell'atto, ma la traccia di quanto descritto l'abbiamo immortalata. E non fu la sola.

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Il negozio dove si vendevano le carni erano infestate da mosche e il cibo si presentava come un ammasso nero vivente. Ciò mitolse la voglia di mangiare.

Terminato il giro nella casbah ci dirigemmo verso il mare dove c'era una splendida passeggiata e una grande spiaggia.

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Gironzolammo un poco e poi ci sedemmo sulle panchine e qui assistetti all'ultimo impensabile spettacolo. Un marocchino teneva in mano una grossa latta di olio per macchina, svuotata e con un fil di ferro che fungeva da manico ne aveva fatto un secchio. Questo secchio improvvisato contenva dell'acqua che lui vendeva.
il bicchere era una lattina pure svuotata dove all'esterno faceva bella mostra la dicitura dell'olio Fiat.. Ad ogni compratore con questo bicchiere buttava fuori le mosche che galleggiavano nel secchio e poi porgeva la lattina piena di acqua "da bere"facendola pagare.
Eravamo seduti proprio di fronte a un grande e lussuoso albergo che alle porte presentava due guardie in divisa del luogo. Se non ricordo male l'holtel apparteneva alla famosa catena del Mansour.
Mio marito aveva fame e voleva andare a mangiare ma io schifata di quello che avevo visto mi rifiutai di entrare in quel albergo anche se di estremo lusso perchè pensavo che il cibo prima di entrare lì era stato nel mercato.
Un'ora prima che arrivasse l'aliscafo ero pronta al porto per paura di rimanere a terra.. Mi consolai sentendo i due spagnoli seduti in aliscafo dietro a noi dire ....senza mangiare nè bere, avevano fatto la nostra stessa scellta.

Ci dissero che eravamo stati fortunati quel giorno perchè era una festa speciale e molti marocchni arrivavano dall'interno e il folclore era tanto. Sui loro bus viaggiavano in compagnia di polli vivi, altri pennuti e persino una capra.
qui sono alla stazione degli autobus in piedi e per terra , se la foto riproducesse anche gli odori vi garantisco non sareste qui ad ammirarla

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Didi

Well-known member
Nel ricercare queste diapositive trasformate in foto ho trovato anche il passaggio dalla rocca di Gibilterra.Non ricordavo piùdi averle-

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datata 1968 in questa seconda foto si vede quello che era incredibilmente un aeroporto militare
 

capricorno

Super Moderatore
Didi

Anna, il tuo reportage è un vero tuffo nel passato. Complimenti per i ricordi rimasti indelebili dopo molti anni, segno che i viaggi restano per sempre impressi nella memoria.
La Tangeri di allora non è quella che si presenta oggi. Fa impressione vedere la contrapposizione dei costumi specie nelle immagini che ritraggono le donne, coperte da capo ai piedi. Ora fortunatamente non è più così, anche se credo che in posti remoti del paese qualche eccezione ci sia.

L'ho sperimentato di recente in Egitto, dove tra Luxor ed Assuan, che pur essendo due città estremamente popolate con i commerci in sviluppo costante, ho trovato diversità di costumi segno che più ci si addentra nel cuore del paese, più si trovano limitazioni e diversità di pensiero...oltre ad un radicale attaccamento alle tradizioni.

Il Teide! Bhe...., le immagini parlano da sole. La giornata veramente splendida ed avete avuto una fortuna sfacciata!!!

Grazie!
 

capricorno

Super Moderatore
Scesi dalla nave (praticamente è in centro citta) ci siamo diretti verso il teatro romano (non posto foto sarebbero solo doppioni di quelli di Oriana) e una volta visitato con una breve passeggiata siamo saliti sul punto più alto di Cartagena dove si trova il Castillo de la Conception costruito sul sito di un antico tempio romano e successivamente, nel XII° secolo, trasformato in una fortificazione moresca sotto il dominio musulmano. Dopo la riconquista cristiana della Spagna, fu trasformato in una fortezza medievale ed è stato usato fino alla guerra civile spagnola anche come deposito munizioni.



Lungo il percorso, costruito sul fianco della collina appena sopra il teatro romano, troviamo l’Auditorio Parque Torres utilizzato principalmente in estate per proiezioni cinematografiche o durante il festival “Mar de Musicas”.



Arrivati in cima alla collina troviamo un po’ di persone in fila davanti l’ingresso; la fila non scorreva abbastanza veloce e per evitare di far tardi decliniamo con rammarico decidendo di tornare indietro non senza prima aver dato uno sguardo dall’alto alla città.
Il teatro romano con i resti della cattedrale Santa Maria la Mayor




La nostra nave



Gianni

Ecco lì non ci sono arrivata e sicuramente lo metto in conto per una eventuale prossima volta.

Avrei voluto spendere più tempo attorno al teatro, siamo saliti fin oltre gli spalti più alti e abbiamo visto dei camminamenti alti, ancor più sopra il teatro, ma non ho ben capito da che parte ci sia l'entrata... ritornerò prima o poi.

Le facciate, sono veramente dei piccoli gioielli di arte, belle foto Gianni!

Ne aggiungo un paio...si fa per dire :rolleyes:


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Gabriele C.

Well-known member
In questo bel diario scritto a quattro mani ammiro anche le belle foto di Gianni, in particolare quelle riprese a Cartagena.

Per i ricordi riportati da Didi su Tangeri, mi viene in mente la tipica battuta di Stanlio e Ollio: "...molto pittoresco...!"
 

capricorno

Super Moderatore
Si parte così tra uno svolazzare di gabbiani e i saluti delle persone giunte ad ammirare la nave da vicino, molto vicino. Infatti appena Opera molla gli ormeggi e si allontana dal molo che la ospitava, i cancelli del porto vengono aperti e le persone possono così avvicinarsi alla riva....


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...e li ritroveremo anche sulle due estremità della diga del porto....


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....Opera sfila velocemente in un turbinio di colori che precedono il tramonto....


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Con rotta verso Est, ci dirigeremo verso Civitavecchia passando per lo stretto di Bonifacio...










Il Viaggio continua....
 

Gabriele C.

Well-known member
Si parte così tra uno svolazzare di gabbiani e i saluti delle persone giunte ad ammirare la nave da vicino, molto vicino. Infatti appena Opera molla gli ormeggi e si allontana dal molo che la ospitava, i cancelli del porto vengono aperti e le persone possono così avvicinarsi alla riva....


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Bellissima foto, di altri tempi...di veri appassionati dell'andar per mare! Quando era possibile avvicinarsi sottobordo, vedere da vicino la nave salpare...
Pensare che adesso ti proibiscono anche di fotografare da dietro i cancelli...

Un plauso all'Autorità portuale di Cartagena, che ha permesso questa possibilità alla gente del posto, garantendo comunque la sicurezza.
 

capricorno

Super Moderatore
Lo stesso mio pensiero Gabriele. Da noi non è possibile tutto ciò e le nostre amate navi le possiamo vedere solo da lontano.
 

capricorno

Super Moderatore
13 Gennaio 2020 - Navigazione





" Siamo tutti velisti solitari
con l'anima che tende sempre al volo

come la prora della barca a vela
che in parte è immersa

greve e prigioniera
nel " mare della vita",

ma in gran parte
alta s'eleva al Cielo
e a lui sospira"


da il canto del marinaio
di F.Paolucci.


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Siamo giunti così all'ultimo giorno intero di navigazione di questa nostra crociera. Tempo di bilanci, positivi naturalmente per me. Forse la crociera più rilassante delle ultime che ho fatto e totalmente appagante per ciò che ho visto. Se escludiamo quella fatta tanto tempo fa in un itinerario speciale che oramai è e resterà un sogno nel tempo che verrà, mi riferisco alla crociera verso il Mediterraneo Orientale con incluse le Meteore. Itinerario che spero si possa un tempo ripristinare. Itinerario forse più di nicchia per i luoghi e le escursioni proposte, ma credo che anche per i non amanti in particolar modo dell'arte antica, dei siti archeologici, dei musei e quant'altro, possono trovare dei bellissimi momenti tra le specialità dei luoghi e le atmosfere dei paesaggi.

Ma torniamo a noi....

Questo itinerario è assolutamente da ripetere magari inserendo altri scali....sogno lo so, ma mi piacerebbe che i tour operator che redigono le escursioni in nave prendessero in considerazione altro; o che le compagnie stesse allargassero i propri orizzonti cercando di contemplare magari altre isole che non sempre le stesse, anche se pur bellissime, Tenerife e Gran Canaria. Ci sono un'infinità di luoghi che valgono veramente molto e che danno molto,ad esempio nella piccolissima isola De Las Palmas, Hierro, Fuerteventura e Lanzarote. Potrebbero alternare gli scali ogni 10 giorni ad esempio. Queste isole offrono un ambiente unico, quasi incontaminato e selvaggio.

Per quanto riguarda il Marocco, ecco...vista la vicinanza con Cartagena, avrei auspicato un po' più di tempo a Tangeri ad esempio, ciò avrebbe significato la possibilità di raggiungere due particolari cittadine nel vicino entroterra: Tetouan ( che comunque la compagnia ne aveva data la possibilità con un'escursione) e Chefchaouen, molto più lontana ma che con più tempo a disposizione sarebbe potuto essere.

Come dicevo all'inizio di questo viaggio, la nave non ha molte pretese. Opera non ha quello che le nuove unità della compagnia offrono, ma in fatto di accoglienza, attenzione al cliente, alla pulizia e tant'altro non è da meno. Occupazione quasi al completo e come sperimento già da diversi anni su crociere di lunga durata rispetto alle classiche di sette giorni, vi è una presenza massiccia di ospiti stranieri. Nel nostro caso a differenza di altri anni, pochi quasi nulli i tedeschi, ma di altri provenienti da Stati uniti, Russia, Asia in numero più cospicuo e naturalmente in ordine sparso Francia e il resto d'Europa. Questo non ha implicato nessun problema né nessun disguido, come spesso leggo di cambiamento di menù per adeguarsi ai loro gusti ed esigenze .Su Msc la prevalenza è l'approccio per menù internazionale, con una particolare attenzione alla cucina italiana...perchè, parliamoci chiaro, lo straniero che viene in Italia Vuole soprattutto la cucina italiana e l'accoglienza che solo il nostro Paese sa dare.




La giornata comincia con la lentezza assoluta di un giorno in pieno sole, uno di quelli che non ti scordi facilmente perchè sono i colori che mutano all'improvviso e la percezione di essi ha qualcosa di magico...eppure è solo mare !....ma è di quelli che ti restano dentro....


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" Qui dalla finestra io vedo il mare
la dove il mare non c'è.
E all'orizzonte le barche solcare adagio
le onde.

Vedo bambini giocare accarezzati dal
vento.
Ed io tra di loro mi vedo bambino per
un momento.

Sento una brezza leggera sfiorare appena
la pelle.
Poi con un soffio improvviso, rapire i miei
pensieri.

Come granelli di sabbia misti alla
schiuma ed il sale
che un'onda dopo l'altra il mare porta
via.

Si, io dalla mia finestra vedo il mare
anche se il mare non c'è.

E quando il giorno si spegne ed il sole
s'appresta a dormire
sono i miei pensieri a volare
nell'immenso azzurro che c'è."


Anonimo









Navigheremo per tutta la giornata nel mare Mediterraneo e costeggeremo le isole Baleari dalle due di notte e saranno visibili fino alle ore 12.00 ad una distanza di venti miglia. Verso le 22.30 approcciamo Bonifacio, il passaggio delle Bocche di Bonifacio durerà più o meno due ore, ove sarà possibile vedere la Corsica sulla sinistra e la Sardegna sulla nostra dritta.

Distanza da Cartagena a Civitavecchia: 662 miglia nautiche.





Il Viaggio, continua......
 
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capricorno

Super Moderatore
- 14 Gennaio - Civitavecchia











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Arriviamo alle prime luci dell'alba e Opera rallenta notevolmente la sua andatura, è sempre così, ogni volta che arriviamo in questo porto è sempre con largo anticipo.
Non potremo comunque scendere sino all'avviso del via libera da parte delle autorità portuali.

Anche se quasi sempre Civitavecchia è contemplata come scalo, è sempre un piacere per me giungere qui, perché è motivo di ritrovare amici del Forum e passare del tempo con loro. Oggi è giornata lavorativa e non sarà possibile per loro raggiungermi.

Che fare dunque?

Un passo indietro...

Va detto che la rosa di escursioni che offre la Compagnia è ampia, ma come succede per tutte le volte che faccio scalo qui , alla fine le sole escursioni che vengono effettuate sono solo per Roma. Quindi se volete vedere Tarquinia, Bracciano o altro che non sia Roma, vi dovrete organizzare in altro modo.
Per uscire dal porto si deve utilizzare il bus portuale gratuito ( navetta ) che farà spola di continuo per tutta la giornata, tra il porto ed il piazzale dove arrivano tutte le navette. Oggi non siamo soli in porto, a differenza degli ultimi scali, qui c'è una nutrita sosta di navi, medio piccole e tutte straniere, tranne noi.
Occorrerà quindi scendere per tempo poiché la navetta si riempie subito, e tra l'andare ed il tornare una buona mezz'ora, se non più, se ne va....

Adoro Roma ma solo una volta sono andata in visita da qui e onestamente è più il tempo di percorso, che il tempo effettivo trascorso in città, per cui cerco di utilizzare meglio questa opportunità di scalo. Per meglio intendo per il tempo a disposizione e non ultimo, la zona limitrofa a Civitavecchia che, credetemi, ha molto da offrire.

Ero dell'idea di tornare a Tarquinia per ultimare ciò che non ho potuto vedere, ma poi anche perchè ne sentivo il desiderio, in più tempo permettendo, ci sarebbe saltata fuori anche una visita in un borgo lì vicino....insomma per farla breve, come qualche volta mi accade....cambio radicalmente idea, spinta e dibattuta tra un altro luogo che da tempo accarezzo......per la serie: andiamo all'avventura!!!....senza nulla di programmato, rispetto alla visita preparata a tavolino di Tarquinia...ma si, dai!!....Tarquinia può attendere, anzi, Tarquinia sarà oggetto di un discorso molto più ampio da farsi in un prossimo ( neanche molto) futuro. Tutta la Tuscia mi affascina per la particolarità del territorio, per la bellezza selvaggia ed incontaminata di scenari che si spalancano su anfratti, rupi di tufo e piccoli borghi, poi per la storia che trasuda da ogni sua roccia o pietra o qualsivoglia cosa, quindi deve avere più tempo!

Arriviamo al Piazzale Largo della Pace dove ci lascia la navetta e dove la ritroveremo al ritorno e da qui ci rechiamo all'autonoleggio per il ritiro dell'auto, e da qui....direzione Cerveteri!




" Ho sempre pensato; quando sarò libero, senza vincoli, viaggerò.

Ma no ho ricette per viaggiare, inciampo spesso, dappertutto.
Mi piace perdermi, faccio molte deviazioni.
Spesso decido la destinazione strada facendo, oppure cambio del tutto.

Non si può fare esperienza di troppe cose viaggiando;
penso sia meglio concentrarsi su poco, o anche nulla, non fare attenzione ai monumenti.
Ai musei, ma solo tenere gli occhi aperti ed ascoltare....

E non è così facile. "

Peter Handke









Il Viaggio continua......

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capricorno

Super Moderatore
In poco meno di venti minuti prendendo l'autostrada, siamo a Cerveteri, direzione: Necropoli della Banditaccia.

Ci accoglie il lungo viale che si inoltra nel verde della boscaglia, sino ad arrivare ad un parcheggio sterrato, solo noi e nessun altro....ma d'altronde non mi meraviglio, chi mai si avventura in siti come questo? Il turismo, quello di massa ha altre mete...

Ci rechiamo all'ufficio biglietteria, dove oltre al biglietto ci viene data una mappa del sito con un percorso segnalato attraverso i tumuli più significativi e una specie di telecomando. Questo ci permetterà di ascoltare, solo in alcuni tumuli, una spiegazione esaustiva da parte di Piero Angela. Si, proprio lui e chi meglio di lui saprebbe spiegare meglio!

Si entra dunque con quel pizzico di emozione... almeno lo è per me, attraverso la Storia....



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Vista dall'alto questa zona appare simile a tanti paesaggi dell'Alto Lazio, ma sotto questo manto verde che circonda Cerveteri, si nasconde un vero tesoro. Migliaia di tombe etrusche scavate nel tufo che si sono conservate per duemila anni.

Questi ambienti straordinari e inquietanti, sono arrivati sino a noi ancora intatti. Qui i corpi dei defunti venivano portati per il loro viaggio nell'aldilà e come per gli antichi Egizi, anche gli etruschi scavarono questi ambienti sotterranei, riempiendoli di oggetti preziosi.
Questo incredibile lavoro di scavo è stato possibile perché migliaia di anni fa, qui era tutto un ribollire di vulcani. Le eruzioni ricoprivano a più riprese di tufo tutta l'area in cui si trova ora Cerveteri.

In certi punti lo strato raggiunse lo spessore di 30 metri. Gli Etruschi lo scavarono tutto a mano, d'apprima scavando un lungo canalone e ai lati scolpirono delle strutture circolari che avrebbero ospitato le strutture delle tombe. Tutto quello che ancora oggi vediamo non è stato costruito ma bensì scavato.







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Nacque così una specie di piccola città scolpita: la città dei morti, poco lontana dalla città dei vivi e che aveva con essa molte somiglianze.
Queste grosse strutture circolari erano i tumuli, visibili da lontano destinati alle famiglie più importanti; attorno ad essi, sempre scavati nel tufo, un intreccio di strade e stradine. Ad un certo punto vennero realizzate delle tombe più piccole e più semplici, anche perché lo spazio tendeva a scarseggiare, le tombe cosiddette a " dado" e si possono vedere ai lati di vere e proprie di strade...come se fossero delle " villette a schiera".

Passando ancora del tempo e sempre per mancanza di spazio, si cominciò a scavare sempre più in profondità scendendo sotto il livello stradale e queste tombe sono i cosiddetti ipogei.





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​​​​​​​Il Viaggio continua.......
 
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