Attraversare il Tower Bridge di Londra con la Silver Wind

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Interessante anche l'installazione permanente dell'artista danese Olafur Eliasson: un anello di vetro che copre l'intero tetto del museo e prende il nome di "Rainbow Panorama". Si può percorrere dall'interno godendo di una vista spettacolare e cangiante perché nel cammino la parete vetrata assume tutti i colori dell'arcobaleno

 

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Museo a parte, Aarhus è una cittadina poco conosciuta ma merita anche una passeggiata in centro con la splendida cattedrale; c'è anche una zona vicina al canale con localini affollati e gradevoli per una sosta. Facciamo tutto il giro a piedi perché l'attracco della nave è davvero vicino. A terra in un tendone per l'accoglienza ci sono volontari del luogo che danno ogni tipo di informazioni e offrono ai crocieristi anche dolci e altre squisitezze fatte in casa.

Sarà che da queste parti navi da crociera se ne vedono poche, ma alla partenza c'è anche la banda per salutarci dalla banchina...

 

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La prossima tappa è Goteborg, seconda città della Svezia con oltre mezzo milione di abitanti, la città della Volvo e dei canali, fondata agli inizi del 1600 sul fiume Gota. Uno shuttle gratuito ci porta dalla nave a una delle piazze principali del centro (Gustav Torg) vicina al Canal Grande

 

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Dalla piazza inizia il viale principale ed elegantissimo dal nome impronunciabile (Kungsportsavenyn), comunemente noto anche per i residenti come Avenyn. La strada è in effetti l'equivalente degli Champs Elysees di Parigi: il cuore della città con negozi, gallerie d'arte, teatri ma anche bar e caffetterie, le principali chiese e musei

 

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Sulla Avenyn si aprono anche i due parchi cittadini. E per questa estate era in corso una serie di installazioni botaniche che abbelliscono l'arredo urbano fino alla piazza che conclude la Avenyn con la statua di Poseidon (in questa piazza si trova il principale museo, il Konstmuseet con opere di Rubens, Van Gogh e Rembrandt). La passeggiata è insomma gradevolissima e uno spettacolo di per sè...

 

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Se vi capita di passare da queste parti per più giorni con bambini, ricordate che nelle vicinanze c'è il Liserberg, uno dei parchi divertimento più grandi d'Europa. Dalla Avenyn si può raggiungere con un tram dedicato

 

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Tornando indietro fino alla piazza di partenza, esploriamo poi il mercato al coperto cittadino che colpisce per l'ordine e la pulizia

 

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La nave rimane in porto fino alle 19, quindi abbiamo il tempo anche di conoscere la parte più antica di Goteborg che è quella intorno al vecchio municipio. Qui l'amministrazione ha compiuto opere di risanamento e vecchi locali sono stati ristrutturati e affidati a botteghe artigiane (tra cui maestri cioccolattai...). La zona ora è animata anche da bar e pub e molto frequentata di sera

Praticamente sconosciuta ai crocieristi italiani, Goteborg riserva molte piacevoli sorprese e merita davvero un ulteriore soggiorno

 

[agra]

Grazie per portarvci con voi in ogni tappa. Goteborg sarà una delle mete della crociera dell'anno prossimo. Mi sono già annotata tutto. Alla prossima tappa ...

angela

 

[luni59]

Grazie per questa bella narrazione corredata da stupende foto!!!

 

[CARMEN7973]

Grazie Prof, ogni tuo diario è una delizia! Itinerari mai banali e soprattutto raccontati con dovizia di particolari.

 

[prof]

Grazie ad Angela, luni59 e Carmen e benvenuti tra i lettori di questo diario

 

[prof]

La tappa successiva è Oslo. Altre volte abbiamo toccato la bella capitale norvegese, per questa occasione puntiamo su due attrazioni finora trascurate: la Fortezza e la Opera House, i due simboli del vecchio e del nuovo di una città elegante e affascinante

 

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La Fortezza (Akershus Slott) si trova su uno sperone roccioso proprio a difesa del porto. La costruzione iniziò nel 1299 con molti suggestivi rimaneggiamenti. Oggi ospita ancora molte cerimonie, il mausoleo reale, alcuni spazi museali ed è circondato da un bellissimo parco a disposizione di tutti. la Silver Wind attracca nei pressi e quindi raggiungiamo a piedi la Fortezza e ammiriamo il cortile rinascimentale, creato dopo un incendio nel 1527

 

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All'interno numerose sale spettacolari con arazzi e arredi che rievocano il passato

Ecco la sala di Cristiano IV, oggi usata per ricevimenti governativi

E il mausoleo con le tombe dei sovrani

 

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La nuova Opera House di Oslo è stata inaugurata nel 2008 e realizzata dallo studio norvegese di architetti Snøhetta (quelli per intenderci che hanno realizzato anche la nuova biblioteca ad Alessandria d'Egitto). E' stata utilizzata una enorme quantità di marmo bianco di Carrara e di granito nelle parti più basse che possono venire a contatto con l'acqua. Non ci sono spigoli ortogonali ma sghembi, a creare l'effetto di lastre di ghiaccio che si sovrappongono. L’intento dei progettisti è di ricreare un frammento di pack artico, una sorta di candido spezzone di banchisa. Un volume architettonico definito da una serie di piani inclinati per lo più praticabili come terrazze pubbliche rivolte verso la baia (compreso il soffitto). L'accesso libero agli spazi e le pendenze non eccessive fanno da stimolo all’incontro e all’aggregazione della gente. Persino lo spiovente che finisce nel mare ha una inclinazione tale da diventare una sorta di solarium dove norvegesi e turisti possono anche distendersi a prendere il sole.

Spettacolare la vista dall'alto

 

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Ed ecco il solarium spiovente...da cui si può anche ammirare la Wind attraccata nelle vicinanze

 

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Oltre al marmo di Carrara (ditte italiane specializzate hanno collaborato alla costruzione della Opera House) c'è un altro ingrediente del nostro Paese che concorre a creare il fascino di questo angolo di Oslo. Nel 2010 è stata infatti inaugurata l'installazione "She lies" ("Lei giace") di Monica Bonvicini, vincitrice di un concorso internazionale con 157 partecipanti. La scultura rappresenta idealmente una nave prigioniera del pack e si ispira al quadro "Il mare di ghiaccio" (in tedesco Das Eismeer) del pittore romantico Caspar David Friedrich (1824), attualmente custodito presso la Kunsthalle di Amburgo. L'artista ha quindi "tradotto" il dipinto in un'opera scultorea monumentale con una base di 13 x 13 metri dalla quale si innalza una costruzione in acciaio e vetro di 16 metri. Le variazioni delle condizioni meteo si riflettono sull'opera. E lo spettatore può ammirare l'installazione sempre da una prospettiva diversa, in quanto è in continuo movimento e può ruotare attorno al suo asse a seconda dello spirare del vento e del moto delle onde.
Ecco l'installazione

e il quadro a cui si ispira

 

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A sorpresa, all'interno la sala principale dell'Opera House si presenta invece con i toni caldi del legno. L'ambiente è dominato dalla presenza dei listelli di quercia, composti a formare rivestimenti dall’andamento sinuoso.

 

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A poca distanza dalla Fortezza, si incontra la strada principale e più elegante di Oslo, la Karl Johans Gate: una passeggiata piacevolissima, tenuta sotto controllo da poliziotti a cavallo, che si conclude con una piccola salita che porta al Palazzo Reale