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Costa Luminosa - Gran tour d’Europa - agosto 2016

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

artemide

Well-known member
In merito al menu di Barbieri, vorrei fare una precisazione, perché credo che ci sia stato un equivoco: non ho detto che non mi è piaciuto: ho detto che me ne sono completamente scordata! E' diverso.. e la cosa mi fa rammaricare non sapete quanto!
Del menu se ne era parlato a lungo qui sul forum e francamente mi incuriosiva tantissimo.
Non ricordo nemmeno cosa ho preso... ricordo solo che insieme a mia sorella si era deciso di prendere tutte le alternative dei piatti per poi poter assaggiare ognuna da quello dell'altra, ad eccezione del dolce che ha preso solo lei perché a me il cioccolato non piace...
Lei ricorda bene i piatti che ha preso quindi per deduzione so cosa ho preso io ma non ricordo nulla sui sapori.
L'opinione finale era comunque positivo ma lo posso dire solo perché se lo ricorda lei...
Un vuoto di memoria preoccupante a cui non ho trovato spiegazione (sono astemia... se è questo quello che avete pensato! sono una veneta un po' anomala!).
Quella sera comunque a tavola abbiamo riso molto per le battute dei vari commensali e forse questo non ci ha fatto concentrare molto sui piatti... non so.
Comunque mi rincuora che anche dantan non si ricordi cosa ha preso. A differenza di lui, io ricordo all'incirca cosa ho mangiato le altre sere, però.....soprattutto i 'morzeddhu alla catanzarisi'

Attendiamo il seguito...
 

LuigiB

Well-known member
In effetti Artemide non c'è da preoccuparsi, mi pare che le portate fossero in linea con gli altri delle altre sere e a dire il vero non ricordo neanche io cosa ho preso, visto che lo avevo preso su NeoClassica, ho preso le cose che mi erano piaciute a giugno più quello che dicevano i nostri amici fossero buoni.
Di solito faccio le foto alle portate della cena, ma sono rimasto un po' deluso per il fatto che il menu serale era lo stesso di NeoClassica ogni sera con le regioni. Forse i menu sono gli stessi in tutti le navi Costa, Barbieri compreso.

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LuigiB

Well-known member
A proposito quindi di cena, la sera di Copenhagen, essendo per la prima volta perla nel costa club, si dovrebbe avere una cena gratis al ristorante costa club che di fatto non c'è più in questa nave come in tante altre, qui quello che era prima il ristorante costa club, al piano superiore del buffet, adesso era l'area riservata alle suite e ai perla diamante, mentre quello che doveva essere il ristorante costa club era stato inserito all'interno del ristorante samsara, nel senso che il samsara era sia samsara che costa club. Ci poteva andare chiunque per avere un menu particolare e un'area riservata a soli 30 euro a persona.
Mentre prima nelle scorse crociere vedevo i miei amici che appena a bordo andavano a prenotare il giorno per andare gratis in questo ristorante, a noi è stato detto che non c'era bisogno, ci sarebbe arrivato l'invito in cabina con il giorno stabilito e non potevamo cambiarlo se no per ragioni molto valide. Così quella sera arriviamo li alle 19.15, sarebbe il primo turno, già qui eravamo messi male, come dico sempre in Sicilia alle 19 facciamo merenda con un arancino, quindi troppo presto, vabbè chi sen frega. Poi scopriamo che il menu del costa club free era con una portata in meno, a posto di scegliere fra 3 antipasti, primi e secondi, erano 2 antipasti primi e secondi, sono rimasto un po' così... solita strategia Costa.
Ho fatto solo tre foto, due nostre prima di ordinare e una portata.
Giudizio: Non ci saremmo ritornati più neanche se ci davano 30 euro a noi, figuriamoci a pagarli, scarsa scelta, ho rimosso dai ricordi cosa ho preso, ricorso solo che non ci è piacito per niente.

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Gtl1983

Member
Aggiungo pure la mia sul menù Barberi. Sicuramente non si può giudicare un menù preparato per 2mila persone, ma tutto sommato i sapori erano più che sufficienti. Magari uno si attende il Barbieri come uno stellato, però non sei nel contesto adatto, secondo me. Nelle foto, ecco l'arancino che, a dire il vero e da buon siciliano, era più una polpetta di riso.

 

LuigiB

Well-known member
Artemide penso che da oggi alle 17 avrai finito di ballare. non ti stancare troppo che devi continuare con il diario, vabbè nel frattempo faccio quattro salti anch'io.
[smilie=festa_02[1]:
Dopo Copenhagen c'era un giorno di navigazione, come mio solito lo dedico a relax a 360°, visto che avevo sospeso la palestra per i motivi di cui sopra, non restava che la spa, qualche sonnellino in più tra cabina, tepidarium e lettini della spa, qualche stuzzichino tanto per tenere acceso l'appetito, giusto per caricare le batterie in vista del tour de force con Amsterdam, Londra e Parigi senza un attimo di sosta.
Anche Amsterdam l'avevamo già vista altre volte, Van Gogh, fabbrica di diamanti, giro in barca dei cacali... cosa facciamo stavolta? Visto che non eravamo mai andati in Piazza Dam, optiamo per questa destinazione da fare in completa libertà.
La giornata era segnata da un sole a tratti anche un po' forte per la città dov'eravamo, non potevamo avere di meglio, non solo qui ma in tutta la crociera. Fortuna? La quarta volta che vado al nord Europa, sempre giornate così, ma allora che dicono che in estate al nord piove spesso! :D
Non c'è bisogno di sapere la strada che dal porto va verso la stazione da dove si può partire a esplorare la città, perché c'è un flusso continuo di persone che vanno verso quella direzione, appena superato il ponte ferroviario la prima cosa che ci fa restare esterrefatti per l'ennesima volta sono la quantità abnorme di biciclette parcheggiate nei pressi della stazione.
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Proseguendo per Piazza Dam ammiriamo l'architettura della città, tra canali e case strette, alte e col gancio in sommità che, come ci spiegò la guida anni orsono, le case antiche sono strette perché il terreno dove costruirle era molto caro e si compravano lotti piccoli per cercare di sfruttare in altezza, ma non potendo fare scale grandi per non sprecare spazi, si metteva quel gancio in cima dove si attaccava la carrucola per salire la mobilia.
In una foto qui sotto ho messo un ingrandimento dove oltre a vedersi il gancio che dicevo, sono esposti tante pezze di formaggio quello tipico di Hamsterdam, che poi in un negozio più avanti assaggiamo in tutte le sue varietà.
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Arrivati a Piazza Dam diamo una sbirciatina a De Nieuwe Kerk sin dove si può senza pagare biglietto, per poi passare alla Magna Plaza una specie di centro commerciale ricavato in un bel edificio storico.
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Ci rifocilliamo e continuiamo il giro, incontriamo anche Franco Franco con la sua simpatica famiglia nel loro solito giro programmato in autonomia, ritornando verso il porto mi ero ripromesso di passare dal museo Nemo, non tanto per visitarlo perché a fine giro era improponibile, ma per salire nella terrazza a gradoni che lo ricopre, anche perché è gratuita e dicono che è bella. Non prima però di fare una foto a quel caminetto giallo con la "C" che conosciamo e vediamo sbucare tra i palazzi del porto.
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Da li arrivare alla nave è un balzo, salutiamo Amsterdam con una foto con uno zoccolo gigante.
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carlo zeta

New member
Eccomi!! Luigi dove corri?? ho capito che nelle giornate di navigazione c'è poco da scrivere, e può anche capitare di ripetersi, ma date un cenno che si vuole andare avanti ed uno si organizza. prima di Amsterdam ho cercato di scrivere qualcosina sulla seconda giornata di navigazione della nostra navigazione. Approfitto di questi buchi temporali per raccontare qualche mia considerazione. Personalizzo un po il racconto, poi lo dovrò riciclare, mica ne posso scrivere uno diverso per la mia biblioteca. Un abbraccio circolare a tutti.

Capitolo 6: Navigazione nel mare del Nord.

La felicità e le gioie della vita non sono mete, ma un viaggio.
Lavora, come se non avessi bisogno di soldi.
Ama, come se non dovessi mai soffrire.
Balla, come se nessuno ti guardasse.

Cit. Crystal Boyd

Oggi è navigazione, non ho neanche iniziato a stancarmi e già mi tocca riposare. Sveglia a mezza mattinata, tenda semiaperta e sguardo perduto nel mare del Nord.

La serata precedente ero stato al casinò. Il tavolo della roulette mi piace, mi affascina e mi fa divertire. Quando ero più giovane ed abitavo in Piemonte, spesso capita di fare un giro a Saint-Vincent per una serata un po diversa. A quei tempi, mettevo 100 mila lire in tasca (vi ricordate come erano fatte??? Bello no?), pieno di gasolio alla macchina e 15 mila lire nel cruscotto per ripagarmi il caffè e l’autostrada del ritorno. Non portavo nulla di più, tanto sarebbero finiti sul tavolo anche quelli. Torniamo ai giorni d’oggi, ahimè, niente più lire e, ancora peggio niente più giovane età. Avevo deciso che, durante tutta la crociera, avrei fatto 2 serate al casinò. Budget sobrio, giusto per divertirsi un po, 50 euro a serata. Principalmente le volevo fare prima del giorno di navigazione, non si sa mai fossi fortunato e riesco a non perdere subito e quindi tiro lungo fino a tarda sera. Un suggerimento a Costa, il casinò mettetelo spostato in un ponte poco frequentato, magari a prua, così da non doverci passare continuamente al suo interno e farsi venire la tentazione di giocare, o forse sarà proprio per questo che lo hanno messo al centro del ponte 2?? Certo come no!!! Comunque la serata si mette subito bene, azzecco un paio di numeri di seguito e faccio una bella montagna di fiches davanti a me. Gioco tutta la serata con alti e bassi. Sono sempre al limite ma non riesco a superare il gradino di 300 euro nette di vincita, obiettivo che mi ero prefissato per alzarmi e andare via. Cambiano i croupier e cambia la mia sorte, pian piano scende il gruzzolo. Gioco fino alla fine e vado via con 80 euro. Piccola vincita. Non voglio riprendere l’argomento in altri capitoli del diario quindi riassumo anche le puntate seguenti. Dopo qualche giorno con le mie 80 euro di fiches, mi risiedo al tavolo. Anche la seconda serata inizia bene e prosegue con discrete vincite seguite da numerose puntate infruttuose. Comunque anche in questa serata riesco a giocare fino alla chiusura del casinò. Gli 80 euro diventano 100, di cui ancora ci sono i miei 50 iniziali. Un modesto giocatore del mio livello, è naturalmente contento se si alza avendo vinto qualche cosa ma, credetemi, non è certo la cosa più importante. Conta di più, e vi assicuro che è la cosa più difficile in assoluto, riuscire ad alimentare il conto con vincite frequenti e quindi riuscire a giocare e divertirti per tutta la serata. Riuscire a puntare una decina di euro a giro, partendo con solo 50 euro, per tutta la serata, è una soddisfazione maggiore che alzarsi dal tavolo con una piccola vincita. Doverti alzare dopo 10 minuti perché hai perso quanto avevi stanziato, è frustrante. L’ultimo giorno di navigazione vado nel pomeriggio. Mi siedo con le mie fiches, e mi rialzo poco prima di cena dopo parecchie ore di intense puntate e vincite ripetute. Certo non posso dire che mi dispiaccia del fatto che avevo 330 euro in tasca. Non capita spesso di andare 3 volte di seguito al casinò ed alzarti sempre vincente. Questa crociera continua a dare delle piccole perle di soddisfazione.

La temperatura è ancora bassa, non si può andare fuori in piscina e quindi, dopo una bella sauna, passiamo il pomeriggio sul ponte della piscina coperta, tra un drink e qualche risata con i giochi ed altre attività del ponte.

Questa è la serata di Gala e quindi è previsto abbigliamento elegante. Ho letto nei vari forum di croceristi scandalizzati in quanto, per questa serata, c’era gente che andava in giro con dei vestiti non consoni all’importanza dell’invito fatto sul diario di bordo. Qualche amico del gruppo, invece, mi ha suggerito di non fossilizzarmi troppo sull’eleganza visto che non è un obbligo imposto e vista anche la mancata uniformità di tutti gli ospiti. Mi dicono che una volta, nella serata di gala, il Comandante cenava al centro del ristorante, tutti i commensali facevano i brindisi di augurio e magari venivano anche organizzate feste ad hoc. Questo non mi sembra che sia successo, poco male, non sono per carattere un adulatore di personalità. Comunque, prima crociera e viaggio di anniversario, vuoi che sia proprio ad essere trasandato? Mi sono organizzato ed ho portato un vestito elegante di colore blu, una camicia nuova color fragola e conseguente cravatta. Quindi ero vestito adeguatamente o almeno coerente con le indicazioni dettate dal cerimoniale. Mia moglie e mia figlia erano, se fosse mai possibile, ancora più incantevoli, ..ops.. scusate ma in questo caso sono di parte.

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Alle 20.00 andiamo al teatro per vedere lo show “Acrobatic Romantic Dreams”. Non ho un buon ricordo dello spettacolo, abbastanza noioso.

Alle 21.00 cena di gala con menù dell’Emilia Romagna. Al tavolo troviamo, arrotolato, un elegante menù in pergamena da portare a casa per ricordo. Ho fatto una cena a base di pesce, tutto abbastanza buono e gradito. I tavoli erano accerchiati di fotografi che continuavano a fare scatti in tutte le salse.

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Dopo cena tutti al piano Bar Antares ad ascoltare il Karaoke, c’erano le audizioni per il concorso di The Voice of the Sea. Cerco di propormi fregiandomi di un titolo vinto un po di mesi addietro. Con un punteggio di gran lunga superiore al secondo arrivato, avevo vinto il titolo alla manifestazione The Karaoke Contest 2015. Primo classificato categoria "San Stonato". Vani sono stati i miei tentativi, mi hanno sgamato al volo e quindi mi tengono lontano dal palco. Pazienza, sarà per la prossima volta. Quella sera scopriamo, invece, che Carla ha una bella voce e ci fa ascoltare una bella canzone che la fa passare di diritto alla fase finale del concorso che si terrà successivamente.
Dopo aver sorseggiato un cognac in compagnia, ci accingiamo ad andare a letto, domani si arriva ad Amsterdam, che ritengo sia una delle tappe più affascinanti, e quindi abbiamo bisogno di tutte le proprietà cognitive e di un buon riposo.

Considerazione sull’abbigliamento di Gala. Per quanto mi riguarda, ho già scritto in precedenza quindi adesso mi limito a dare il mio punto di vista da osservatore, non casuale, visto che senza farlo di proposito mi sono trovato ad avere un punto di osservazione privilegiato. Finito il teatro, come ero solito fare, sono andato a sedermi su un divano al Bar Libre, all’entrata del ristorante per intenderci, ad ascoltare un po di musica live intanto che si faceva ora del mio turno a cena. Di conseguenza mi son visto il defilé di tutti quelli che finivano il primo turno di cena e di tutti quelli che iniziavano al secondo turno, io ero solito entrare tra gli ultimi, ed in particolare mi sono gustato gli abiti delle signore. Ecco, se odiate uno stilista, alla Valentino o Armani per capirci, al punto tale che anche la sua morte vi sembrerà troppo poco, legatelo ad un palo davanti al divano dove ero seduto io, e vi assicuro che le sofferenze saranno atroci. Mi viene in mente la scena mitologica di Ulisse legato all’albero maestro della sua nave che impazziva al canto delle sirene e supplicava il suo equipaggio di liberarlo. Una cosa indicibile, gravemente atroce oltre che comica. Io di solito cerco di essere tollerante e senza pregiudizi verso il modo di fare degli altri, “Balla, come se nessuno ti guardasse”, è uno stile di vita in cui cerco sempre di rispecchiarmi, ma quello che ho visto quella sera rasenta l’incredibile. Gente con vestiti pomposi ed orrendi nello stesso tempo, accostamenti di colori indicibili, abiti di una volgarità unica che venivano sfoggiati con atteggiamenti attizosi e con goffi tentativi di marcia cercando di copiare uno stile tipo sfilate di moda sulle passerelle di Milano. Non si riusciva a vedere qual’era il confine tra la parte comica e quella tragica. Non voglio infierire, ma cercando di analizzare le regioni del mondo di provenienza delle top, mi sembra che lo scettro se lo contendessero delle attempate signore tedesche con altre rappresentati che dovevano essere di nazionalità russa. Spettacolo nello spettacolo, e voi mi volevate far perdere tutto questo??

Buonanotte, Amsterdam arrivo.
 

Gtl1983

Member
Ecco il 2° giorno di navigazione...

23 agosto 2016

Altro giorno di navigazione che passa tranquillo, un po’ come il primo. Di mattina si svolge il controllo di immigrazione inglese, controllo obbligatorio per tutti (leggo sul Diario di bordo, che mi ricorda anche che è stata la prima serata di gala). Avete notato, guardate questa foto, questa manovra che avremmo fatto durante il pomeriggio? Forse è un errore di gps? Io ho fatto subito lo screenshot!

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Parliamo di ristorazione, intanto. Parto dal ristorante, per parlare del cibo ma vi dico subito che ho avuto una chiara e netta impressione. Fino allo scalo di Le Havre la cucina non mi è sembrata buonissima. Dopo il livello si è alzato, e anche tantissimo. A cosa sia dovuto non lo saprei dire ma per esempio ricordo che solo agli ultimi giorni sono arrivati gamberoni e pesce al buffet. Ma comunque, parliamo del ristorante. Tavolo 77, piano 2, serviti dai gentilissimi Christopher e Sonny. Siamo in 8 al tavolo e con noi c’è anche una ragazza che scopriremo avere alcune incompatibilità alimentari che la porteranno ad avere un menù speciale da sera a sera (con raccomandazione al maitre, perché è giusto che con la salute delle persone non si ci scherzi). Nel giro di 13 sere la confidenza coi camerieri aumenta sempre e loro si dimostrano simpatici, alla mano e disponibili. Non siamo di quelli che strafanno e che pensano di essere serviti e riveriti. E questo loro lo capiranno sin da subito. Abbiamo chiesto qualche bis, qualche volta, oppure un doppio piatto, oltre alle patatine fritte praticamente ogni sera. Quando qualcosa non ci piaceva, subito ci chiedevano se volevamo cambiarli. Sulla qualità e quantità vale quanto detto sopra: normale fino a Le Havre, bene dopo. Dispiace però che siano stati aboliti i consommé, ormai inseriti tra i primi (ma eravamo liberi di prenderli anche se prenotavamo un piatto di pasta) e il gelato finale. Ma del resto è un po’ come con la pizza: se l’hanno messa a pagamento non possono dartelo gratis. Infine bella posizione del tavolo: eravamo sulla scia. Un nostro compagno di viaggio compieva gli anni durante la crociera e la sera ci hanno portato una torta speciale e anche buona. Qualche nota stonata, però, nella ripetizione dei piatti. Soprattutto i dolci, capitava di averli giù visti al buffet. Ah dimenticavo, non ricordo quando, ma il maître ci ha confessato che alla fine dovevano consumare tutto quello che avevano a bordo prima dell’inizio del giro del mondo.

Discorso molto simile per il buffet: l’unica costanza è stata la colazione. L’ho trovata completa, anche se per quella internazionale bisogna scendere al ristorante. C’era l’opportunità comunque di avere sia salato (affettati, bacon, uova e formaggi) che dolce (cornetti, crostate e via dicendo). Dispenser con acqua calda e latte, e succhi di frutta. Niente da ridire sulla colazione. Abbiamo pranzato 7 volte in nave: Stoccolma, Copenaghen, Barcellona e i 4 giorni di navigazione, cercando di arrivare alle 14.45 proprio all’ultimo. In generale ci è sempre andata bene come file e posti a sedere. Mangiare variegato, compreso il grill vicino alla piscina coperta. Un po’ ripetitivo nella prima settimana, decisamente meglio nella seconda. Ovviamente non c’è più la pizza, sostituta dalla focaccia: se te la danno a pagamento, non possono darla gratis al buffet. Abbiamo passeggiato al buffet anche la sera in qualche occasione e anche in quei casi l’offerta è stata varia e comunque positiva (anche se di fatto anticipava quanto avremmo trovato al ristorante) Oltre a colazione, pranzo e cena, al buffet consumavamo anche la merenda: buoni i biscotti, buona la frutta (non di grande sapore ma comunque rinfrescante) e buoni, ma forse troppo pesanti, i piccoli sandwich. Non mi sento di bocciare Costa e la cucina che ho provato su Luminosa. Ritengo che una cosa sia giudicare con 4 crociere alle spalle, una cosa valutare le aspettative, un’altra considerare i propri gusti. E considerando che sono rientrato con 3 chili in più, non posso dire di aver mangiato male. Per esempio la notte: su Msc c’era la pizza (gratis) non ricordo fino a che ora, qui non c’è nemmeno l’opportunità di una tazza calda di the (non dico di cioccolata perché vale lo stesso ragionamento di pizza e gelato: c’è l’angolo a pagamento e non possono mettertela gratis).
Ci leggiamo per Amsterdam…

Continua...
 

artemide

Well-known member
Ah.. meno male ... non ce la facevo più a ballare, dalla festa anni '70 del 22 agosto!

23 Agosto
Come si diceva, è di navigazione e con un mare discretamente mosso, unica occasione in tutta la crociera.
Come ricordava glt1983, c'è stato anche una curiosa manovra di cui non riusciremo a conoscere il motivo. L'ho notato solo dalla mappa di navigazione della app Costa
quando ormai eravamo ben oltre la zona.
Un mio commensale dice di essersi accorto della manovra: io personalmente non ho notato nulla.
Al mattino mi sveglio come al solito alle 6.00 ... cosa alquanto seccante perché essendo andata a dormire ben oltre l' 1 ed essendo questa una giornata di navigazione
contavo di svegliarm per l'ora di pranzo ma tant'è...
Il sole è già alto e quindi... mi vesto e faccio un giro per i ponti alti a godermi il vero, l'unico protagonista di ogni mia crociera: il mare.
Se poi lo si vive così con il silenzio e la tranquillità è ancora più bello...

Dopo colazione (al buffet, dove arrivo praticamente per prima all'apertura) solito giro di attività fisica:
ore 8.00 addominali in saletta fianco palestra
ore 8.45 camminata della salute (praticamente è come fare il tapis roulant ai ponti alti e soprattutto all'esterno)
0re 9.15 ginnastica rilassante con l'istruttore Alberto.

Tempo di una doccia e dopo aver fatto il controllo passaporto, partecipo al gioco 'Indovina i colori' al Gran Bar Elettra (ponte 2) senza vincere nulla perché 'cado'
su un colore che proprio non ricordo: quello dello sfondo nel logo della Lamborghini. Miseriaccia! Come faccio a non ricordarmelo! E dire che ce l'ho in garage ...[smilie=bugiardo_02:
Però il gioco a quiz mi piace e mi inviterà a partecipare anche nei giorni successivi con maggiore successo e con diversi allegri concorrenti (sempre gli stessi in verità)
che incontreremo spesso chiamandoci per nickname.

Dopo il pranzo al ristorante e una doverosa pennichella, al solito Lido Dorado ponte 9 partecipo alla lezione di Samba con il Latin Dance Group e poi al ballo 'fusion' dell'animazione,
in attesa della ginnastica oggi denominata 'Fitness Time' delle 17.15 col solito Alberto, che già ormai ci chiama per nome tanto siamo i soliti quattro gatti...quattro sì ma tosti...

La mia preparazione per la serata di gala richiede un po' di tempo... e quindi mi perdo lo spettacolo di acrobati romantici (???) che mia sorella, che l'ha visto, giudicherà carino e
con qualche scena comica.
Che la serata di gala abbia inizio!!
Premesso che non sono affatto una fashion victim (anzi) ma che porto tutto il rispetto per chi lo è oppure che ritiene l'apparire di così grande importanza da sovrastare tutto il resto, devo ammettere che questa
volta mi sono guardata intorno pure io ed ho fatto qualche pensiero sul genere di quello di carlo zeta circa le mise di molte signore...
Dall'alto della mia ignoranza in materia, una volta a casa sono andata a sbirciare su qualche sito delle maison più 'blasonate' arrivando alla conclusione che certi accostamenti di colore,
certe stramberie, certe impiumate (come altro definirle?), insomma certe bizzarrie le avevano pensate proprio quegli stilisti lì, magari destinandole alle taglie 38-40 più che alle più normali 46-48-50-..
Personalmente, ritengo che se proprio si volesse dare un bel castigo a certi stilisti, bisognerebbe farli assistere a queste sfilate 'di vere persone' dicendo loro: 'Venga dotto', venga a vede' che ha combinato!''

Parlando della cena di gala, (a parte che il salmone cosa c'entri con l'Emilia Romagna non l'ho capito)... ho scelto i piatti veramente di tradizione emiliana.
Sentivo i commenti di gtl1983 riguardo la cucina. Non ho notato differenze di sorta tra la prima parte della crociera e la seconda.
Semmai posso dire di aver apprezzato di più i piatti di certe regioni rispetto alle altre, ma questo è soggettivo.
Ad ogni modo questa scelta di menù regionali alla lunga stanca: è la seconda volta che lo trovo e ormai tutto diventa troppo prevedibile...
Devo ammettere che è già dal 2012 che le navi presentano menu quasi identici: ormai non ci sono novità che stupiscano un pochino... questo magari mi piacerebbe che succedesse...
Però la qualità è sempre assestata su un buon valore, secondo il mio giudizio.

Capitolo casinò... non pervenuto.
Gli unici momenti in cui l'ho frequestato è stato quando da socia Pearl avevo 10 euro di bonus. La mia laurea in matematica me lo impedisce... ho sempre davanti agli occhi
l'immagine del mio professore di calcolo d.p. che ci ricordava che l'unico a vincere è il banco...[smilie=vecchietto[:

se in effetti il casinò costituisce la maggior fonte di introito per la nave, un motivo ci sarà...ma io comunque non contribuisco alla 'causa'.
Buona notte
 

LuigiB

Well-known member
Ma non ho capito, ma quella strana manovra l'abbiamo fatta o è un giochino del gps, io non mi sono accorto di nulla!
Il menu è assolutamente identico alla crociera che ho fatto a giugno su Neo Classica, direi che contrasta col fatto che di fatto ti obbligano a fare più crociere durante l'anno per mantenere certi livelli del Costa Club, che barba a mangiare sempre le stesse cose.
Poi togliendo pizza e gelato hanno dato un colpo agli italiani, però i fedelissimi Costa resteranno sempre, per quelli indecisi come me è un incentivo considerevole per optare dall'altra parte.
La pizza a pagamento è diversa, è una pizza, quella dei buffet era a tranci e di due massimo tre gusti.
Questa è la pizzeria e panineria.
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carlo zeta

New member
Toc Toc!!! ci siete?? compagni di viaggio siete già stanchi??? Peccato!!

Capitolo 7: Amsterdam
Alcuni turisti pensano che Amsterdam sia la città del peccato, ma in realtà è la città della libertà. E nella libertà la maggior parte della gente vede il peccato.
John Green – Colpa delle Stelle

La sveglia è prevista per le 7.00, ma quando suona è già parecchio che mi sto gustando la traversata del canale che porta in città. La chiusa penso che l’avremo passata molto presto ma ho modo di ammirare alcune zone residenziali che si alternano con zone prettamente industriali, per lo più grossi depositi di prodotti petroliferi.
Amsterdam è una delle tappe che mi incuriosisce di più, quindi sono trepidante. Non ho prenotato l’escursione e quindi organizzazione free.

La fama che accompagna la città e di quelle che spesso non mette d’accordo i più. I giudizi sono diversi e molto dipende con quali occhi la si vuol vedere. Personalmente ne sono rimasto affascinato in maniera positiva. Mi è sembrata molto anticonformista, ti dà una sensazione di libertà che, specialmente per i più giovani, significa socializzare e vivere tutti gli aspetti e le occasioni che la città ti offre. Penso che abbia la capacità di far convivere in modo armonioso, visto l’aria di tolleranza che si respira andando in giro, persone provenienti da ogni parte del mondo, siano essi di mentalità puritana o trasgressiva. Sono anche andato a curiosare in un Coffee shop, dove si consumano legalmente droghe leggere, ma sulla loro funzione sociale, luogo di aggregazione, utilità o comunque modalità con cui si ritiene di poter tenere sotto controllo l’uso delle sostanze stupefacenti leggere, penso che ci sarebbe tanto da discutere e difficilmente si potrebbe arrivare ad avere univoco pensiero, le ragioni che si potrebbero mettere in campo sono tante e spesso contrastanti tra di loro. Oltretutto fuori dai locali ci sono sempre presenti un nugolo di gente dall’aspetto poco rassicurante. Ragionamento simile si potrebbe fare per i quartieri a luci rosse che sono certamente meglio dello squallido spettacolo che possiamo vedere in tutte le nostre città, ma l’Olanda non ospita il Papa e quindi certe decisioni si possono prendere senza ipocrisia, e comunque anche su questo si potrebbe dire tanto senza mai concordare sul giudizio finale. Comunque la città mi è piaciuta molto dal punto di vista architettonico e molta particolarità gli viene data dagli intrecci tra i canali e le sue numerose piste ciclabili. Per quanto riguarda l’uso della bici, è qualcosa d’incredibile, non c’è strada che non abbia accanto una pista ciclabile, anzi in centro ho visto dei percorsi esclusivamente percorribili in bici. Come già detto nel capitolo di Copenaghen, la loro concezione dello spostamento ecologico è agli antipodi dalla nostra.

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Ma descriviamo la giornata. Arriviamo puntuali all’ormeggio proprio a ridosso del centro città ed alle 09.00 iniziamo a sbarcare. In base ai miei programmi, s’inizia con una bella passeggiata dal terminal del porto alla stazione centrale per andare a prendere il tram. Sono poco più di 1 km da fare costeggiando il canale centrale. Prima della stazione si passa sotto una piccola galleria e si spunta sulla grande piazza della stazione, dove si può già ammirare la bellezza della stazione stessa. L’imponente costruzione ha nella sua parte centrale due torri gemelle che, insieme alla campata centrale, riportano numerose decorazioni. Da questa piazza partono numerosi tram che portano sino alle principali destinazioni turistiche della città.

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Noi prendiamo il tram nr. 2 in quanto la nostra prima destinazione è museumplein ovvero la piazza dei musei. Il biglietto lo facciamo direttamente in tram al costo di 2,90 euro (finalmente di nuovo gli euro) e vale un’ora dal momento del’emissione. I tram sono nuovi e dotati di display che ti indica sempre la fermata successiva. Scendiamo proprio affianco al museo di Van Gogh e ci giriamo attorno. Se dovete andarci vi consiglio l’acquisto dei biglietti, che sono compresi di salta fila, su internet. Il costo è di 17 euro per i maggiorenni, mentre i minorenni entrano gratis. L’audio guida, molto utile, costa 5 euro e 3 per i minorenni. Averli prenotati su internet vi permette di non fare le lunghe file alla biglietteria. All’entrata del museo non c’era nessuno in fila e quindi entravi subito, mentre per acquistare i biglietti c’era da perdere parecchio tempo. Essendo ancora presto, sono neanche le 10.00, ed io avevo prenotato l’entrata alle 11.00 ci facciamo un giro per la piazza che è in fermento visto che stanno preparando un palco per qualche concerto e stanno montando un sacco di stand. Comunque andiamo verso la famosa scritta “I amsterdam”, slogan e motto della città e dei suoi abitanti, dove facciamo le classiche foto di rito.

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Subito dietro, abbiamo modo di vedere la splendida facciata del museo nazionale denominato Rijksmuseum che è anche il più grande museo Olandese. Sono stato tentato di privilegiarne una visita a discapito del Van Gogh in quanto ospita numerose collezioni interessanti ed in particolare ero attirato dalla collezione di Rembrandt. Amsterdam è una città dove non solo ci sono tanti musei, ma ce ne sono molti di altissimo livello che dovrebbero essere visitati. Completiamo il giro della piazza e, con un po di anticipo sull’orario previsto, ci presentiamo all’entrata del Van Gogh, ci fanno entrare senza problemi. L’audio guida in Italiano è fatta molto bene e non ti da il tempo di annoiarti, le 3 ore necessarie per la visita approfondita passano velocemente. Ti spiega tutto dalle origini della sua pittura fino alle evoluzioni artistiche degli ultimi anni di vita quando era diventato schizofrenico, malattia che lo porterà al suicidio. Se avete possibilità vedetelo, ne vale veramente la pena, ci sono opere spettacolari.

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Usciamo dal museo che è l’ora di pranzo ed allora ci fermiamo ad un chiosco li vicino e pranziamo a base di hot dog con bacon e formaggio, non male. Anche qui le bibite costano parecchio, una bottiglietta da ½ litro costa 3 euro. Dopo la sosta ci indirizziamo, seguendo un percorso che avevo evidenziato sulla mia mappa di google, verso Piazza Dam, circa 2 km di passeggiata. Se non avete particolarmente fretta, lo consiglio nella maniera più assoluta, il percorso è molto bello quindi niente mezzi pubblici.
Passando accanto la Biblioteca di storia dell’arte, varie gallerie d’arte ed il casinò della città, attraversiamo il canale da un ponte pedonale che s’inoltra in una piccola zona commerciale dove, tra l’altro, c’è l’Hard Rock cafè, e quindi tappa obbligata di mia figlia. Imbocchiamo la Leidsestraat, una bella via commerciale e, sorseggiando una specie di caffè-cappuccino preso da Starbucks coffie, passeggiamo verso il centro non disdegnando qualche sosta per comprare qualche souvenir della città. Passiamo sul canale dove ha inizio il mercato dei fiori le signore avrebbero volentieri fatto un giro lungo tutta la via, ma il tempo è tiranno e quindi si accontentano di un paio di bancarelle. Proseguendo per le splendide vie della città arriviamo alla piazza più importante della città. Su Piazza Dam, primeggia il sontuoso palazzo reale, la facciata mi sembra sobria e molto armoniosa nella sua sostanziosa ampiezza.

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Al centro della piazza c’è un obelisco che, secondo il mio opuscolo, è dedicato alle vittime della seconda guerra mondiale. Alle spalle abbiamo il Madame Tussauds, un museo che ripercorre la storia della città anche con rappresentazioni di personaggi in cera. Ci fermiamo un poco ad ammirare la piazza, e poi riprendiamo il percorso verso il porto, visto che siamo con il tempo agli sgoccioli.
Risaliti sulla nave, doccia rinfrescante, e subito sui ponti alti ad ammirare la città mentre la nave, mogia mogia, si appresta ad uscire dal canale per ributtarsi nel mare del nord. Spettacolo nello spettacolo.

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Il museo di Rijksmuseum, la casa di Anna Frank, il quartiere a luci rosse, Heineken museum, i mulini a vento e altre vie importanti della città, troppe cose ho trascurato e che invece mi piacerebbe visitare con maggior tempo ed attenzione. Pazienza, sarò “costretto” a ritornare per approfondire la visita, ma non certo con un solo giorno di tempo a disposizione.
Sin dalla mattina, le notizie tragiche che arrivavano dall’Italia non ci permettevano di stare con la mente libera orientata al divertimento. Il terremoto che nella notte aveva colpito Amatrice ed altri comuni vicini, la conta dei morti, ancora provvisoria, e le immagini che arrivavano tramite il cellulare, ci davano delle batoste emotive non indifferenti. Cadenzavo un po gli accessi ad internet perché allora veramente si rischiava di andare in depressione. La sera in nave non si parlava d’altro. Il Comandante, giustamente, in segno di lutto, ha deciso di annullare tutti gli spettacoli previsti per la serata. Dopo la cena, menù dedicato al Veneto, siamo rimasti a discutere al bar, un po delle cose viste durante la giornata e molto su quanto stava succedendo in Italia. L’umore era afflitto dagli eventi sismici, di strada sotto un sole cocente ne avevamo fatta parecchia e quindi iniziava ad affiorare una certa stanchezza, e di conseguenza ad un’ora adeguata ci siamo ritirati in cabina a riposare.
 

Gtl1983

Member
Ti seguo a ruota...ecco il racconto di Amsterdam...

24 agosto 2016
Arriviamo ad Amsterdam alle 9 e avevamo in mente la visita alla casa di Anne Frank e un giro in centro. Nonostante avessi previsto di prendere il bus 26 dal terminal crociere alla stazione centrale, non trovando la fermata decidiamo di andare a piedi. Arriveremo in 15 minuti e qui prendiamo i biglietti giornali Gbv: 7,5 a persona. Ci serviranno per raggiungere Westmarkt e la casa di Anne Frank, dove abbiamo prenotato l’ingresso alle 10.15. Arriviamo puntuali col bus 17 e poi ci immergiamo per quasi un’ora in una atmosfera unica come quella del rifugio in cui la famiglia Frank si nascondeva dalle persecuzioni naziste. Avevamo prenotato on line nei giorni prima (9,5 a testa): i biglietti anche se non sono disponibili possono tornarlo e quindi vi invito sempre a controllare. Concludiamo la visita intorno alle 11 e poi da Westmarkt prendiamo il bus 14 per andare a piazza Dam. Foto di rito, sguardo intorno e via verso la piazza dei musei per la foto con l’inconfondibile scritta “I’amsterdam”. Pranziamo all’Hard Rock Caffè, acquistiamo i souvenir (tra cui anche i biscotti alla cannabis) e poi rientriamo verso il mercato dei tulipani, sempre coi mezzi pubblici (comprateli qui i souvenir che costano meno!!!). Piacevole passeggiata tra tulipani e formaggi, e poi tiriamo dritto verso la stazione centrale e infine prendiamo il 26 (stavolta l’ho trovato) per rientrare in nave. Sfrutteremo il Wi-Fi del terminal crociere fino all’ultimo secondo disponibile, dimenticheremo i souvenir sulla sedia e per fortuna li ritroveremo lì 5 minuti dopo (ce ne siamo accorti prima dei controlli di sicurezza) e poi in nave attenderemo la navigazione in uscita dal canale di Amsterdam, con grande curiosità per la chiusa. Di notte si sposta l’orologio un’ora indietro.

Ecco un po' di foto...





Continua...
 

artemide

Well-known member
24 agosto - Amsterdam

Questa è la mia 'terza visita' in questa città: la prima in crociera nel 2013 con MSC Magnifica, la seconda con un viaggio con la famiglia al completo e ora di nuovo in crociera.

Il passaggio lungo il canale IJ e la chiusa lo ricordavo bene solo nella direzione di uscita, avvenuto con la Magnifica nel tardo pomeriggio, mentre nella direzione di ingresso,
in quell'occasione, nonostante la sveglia puntata alle 5, me l'ero perso...
Decido così di mettere la sveglia presto anche stavolta ma non so come la spengo e mi giro dall'altra parte [smilie=testata[1].:
Poi mi sveglio per conto mio, come al solito alle 6, e mi rendo conto cha la nave è ferma....aaaahh ! Velocissimamente mi vesto e raggiungo i ponti superiori quando ormai si sta aprendo la chiusa!

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Il sole capriccioso sembra voler rubare la scena alle placide acque dell'IJ

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Raggiunta la cabina per potermi adeguatamente preparare per la colazione, apprendo dalla tv la drammatica notizia del terremoto in Centro Italia...
Il mio pensiero corre verso l'Abruzzo, dove in quel momento si trovano mio marito e le mie figlie, esattamente in paesino della Marsica vicino ad Avezzano raso al suolo
nel 1915 da un terribile terremoto...
La connessione telefonica c'è, riesco a sentire mio marito, che ha avvertito leggermente il terremoto, e che mi informa che lì da loro è tutto a posto.
Questo mi fa tirare un gran sospiro di sollievo, anche se non attenua certo il dolore per le tante vite stroncate nella notte.
Come gesto di rispetto e vicinanza al dolore per la tragedia, sulla nave si osserverà nel pomeriggio un minuto di silenzio e in serata verranno annullati tutti gli spettacoli programmati.

Come dicevo, ho già visitato Amsterdam altre due volte: nella prima occasione fu un 'toccata e fuga' che comprese comunque una visita al RijksMuseum ed una lunga passeggiata lungo i canali.
La seconda volta fu una visita più approfondita, risiedendo in città per 4 notti con la mia famiglia, nel giugno scorso.
Essendo io l'organizzatrice e la 'guida familiare', mi ero prima informata su quello che avremmo potuto visitare, soprattutto con l'obiettivo
di effettuare le scelte giuste nel gran panorama di offerte culturali della città e di rendere il tutto adatto ad una visita con le figlie (di 16 e 10 anni).
La mia scelta alla fine è stata di vedere la città partendo dalla conoscenza della sua storia: uno dei musei pù interessanti in questo senso è l'Amsterdam Museum, dove vengono chiaramente
illustrate con video e immagini interattive le fasi salienti della fondazione e crescita della città intorno al suo nucleo sulle rive del fiume Amstel, passando per le vicende
storiche della guerra contro gli oppressori spagnoli (e la relativa intolleranza religiosa), il 'secolo d'oro' dell'espansione fisica, economica ed artistica della città,
fino ad arrivare a quello che vediamo oggi; emergono qui, chiaramente, i quattro valori cardine con cui si è sviluppata la città: imprenditorialità, libero pensiero, convivenza civile e creatività.
Un altro interessantissimo museo visitato da noi è stato 'Ons’ Lieve Heer op Solder' (Nostro Signore nel sottotetto): una soffitta trasformata in una Chiesa Cattolica in un periodo in cui,
cacciati gli Spagnoli, le autorità protestanti vietavano 'ufficialmente' il rito cattolico, ma chiudevano poiun occhio in ossequio alla politica di Amsterdam di tollerare le diverse fedi che prosperavano in città.
Dopo il Rijksmuseum, è la più antica istituzione museale di Amsterdam: davvero definisce lo spirito della città.
Parlando di musei, beh, secondo me non si può dire di aver visitato Amsterdam se non si è visitato il RijksMuseum: è come andare a Roma e non visitare San Pietro, Londra senza vedere il Big Ben, Parigi senza vedere la Tour Eiffel...
Non mi spiego il motivo per cui venga così snobbato dalle guide turistiche (come pure dalle escursioni della Costa!) che preferiscono tutte il vicino Van Gogh Museum (senza nulla togliere a quest'ultimo!).
Eppure il RijksMuseum racconta tutto di questa città attraverso gli artisti che l'hanno vissuta e resa illustre con le loro opere.
In esso, la visita abraccia proprio tutta la vita e le caratteristiche degli artisti olandesi ma anche della città, la descrive attraverso le allegorie o le immagini dirette,
ne racconta gli artisti, ...
Si rimane talmente trasportati dall'emozione, che quando esci dal museo, questo signore qui (!!!):
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quasi ti prende a braccetto e ti accompagna per il giro sui canali per mostrarti la SUA Amsterdam... ....non so se ho reso l'idea...
Uno dei più bei musei mai visti proprio per questo.
Le mie figlie ne sono ancora oggi entusiaste e ammettono di volerci ritornare, in una prossima visita ad Amsterdam.

Durante quel viaggio con la mia famiglia avevo deliberatamente tralasciato, per diversi motivi, il Van Gogh Museum, ed ora, arrivando in crociera, è giunto il momento di visitarlo.
Come gli altri, anch'io arrivo in tram ed entro prima dell'ora convenuta dalla prenotazione online del biglietto, quando fuori dal museo ci sono ancora pochissime persone, nessuno in fila per l'acquisto...
Il Van Gogh Museum si presenta interessante: molti particolari della sua breve e travagliata esistenza li conoscevo molto bene, altri li apprendo qui.
Le opere esposte sono molte e ripercorrono le vicende umane e il percorso artistico di Vincent, ma l'artista qui ad Amsterdam ha vissuto pochissimo e la sua 'crescita' è avvenuta altrove...
E' un artista olandese, ma artisticamente questo museo a lui dedicato sembra non avere alcun legame con questa città: secondo me è molto fuori contesto...
Forse per questo, forse perché Van Gogh è esposto anche in altre gallerie e musei già visitati e quindi creo uno scudo emotivo troppo forte per non lasciarmi commuovere dal dolore
della sua travagliata esistenza...non so...non riesco a trovare una spiegazione: è un fatto soggettivo, naturalmente, ma da tanti punti di vista il museo non mi ha emozionato.

All'uscita, facciamo un rapido spuntino e poi un giro sui canali, per ammirare il museo a cielo aperto che è questa città:

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e dopo aver visitato il Begijnhof, uno dei luoghi più incantevoli di Amsterdam, (dove mi attengo al divieto di scattare foto), facciamo ritorno alla nave precorrendo il Rokin e il Damrak.
Ritornati a bordo, dopo cena ci incontreremo con gli altri forumisti per scambiarci un po' di immpressioni e raccontarci le escursioni effettuate oggi e quelle che faremo domani a Dover.

A presto.
 

LuigiB

Well-known member
Le tre giornate Amsterdam/Londra/Parigi sono state davvero massacranti, sveglia al mattino presto anche se la sera si è fatto tardi, e poi tutto di corsa, Londra e Parigi sono distanti dal porto, oltre le due ore entrambe, quindi alla frenesia della visita della città si aggiunge il viaggio in pullman.
I miei programmi per la Tappa di Dover prevedevano la visita a Londra con l'escursione di Costa "Londra in libertà" che già avevo provato con MSC e mi era risultata benissimo, allora volevamo andare alla Cattedrale, sbagliammo e andammo a finire a visitare il parlamento che sicuramente è stato meglio. Mi sono detto stavolta andiamo alla Cattedrale di Westminster, ma essendo proprio Londra in libertà eravamo liberi di andare dove ci pareva, così lungo il tragitto da Dover a Londra ci fu un cambiamento di programma.
In questo giro ci siamo uniti con Tania che era con suo figlio e altri due ragazzi figli di amici che erano rimasti in nave, più le mie figlie eravamo tre adulti e cinque ragazzi, indovinate chi ebbe la meglio.
Per chi non ha ragazzi a cui badare, porto a conoscenza che la moda del momento sono le "youtubers", sarebbe una nuova forma di pubblicità attraverso i canali internet di Youtube che i ragazzi seguono e vengono indottrinati attraverso soggetti che registrano un video di quello che fanno quotidianamente, ai quali aziende affidano prodotti da reclamizzare. Il risultato è "papà dobbiamo andare da uno Starbox Coffe a Londra a comprare una tazza" papà dobbiamo andare...", almeno "qualche volta" bisogna accontentare i ragazzi e avendone ben cinque appresso, addio cattedrale e vai col giro "teenage tour of london". [smilie=bandiera_bi:

[img]http://i.imgur.com/2WCj8e4.jpg[/img]

Con Londra in libertà Costa lascia a Jubilee Gardens, praticamente sotto la ruota panoramica, si hanno tre ore e mezza per andare dove ti pare.
Con il tempo a disposizione la ruota la vediamo da sotto e ne approfittiamo per una foto con lo sfondo di Westminster e il Big Ben.

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E si parte per la maratona, foto veloce sotto il grande orologio di Londra e via a prendere la metropolitana in direzione Buckingham Palace, non tanto per il palazzo in se, ma perché a un passo, o meglio qualche centinaio di passi c'è l'Hard Rock Cafe London.

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Ultimati gli acquisti riprendiamo la metropolitana in direzione zona tipica zeppa di negozi, Oxford st, lungo il percorso qualche personaggio tipico londinese.

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Gtl1983

Member
Aggiungo il racconto su Dover/Londra.

25 agosto 2016

Ha ragione LuigiB quando dice che i 3 giorni consecutivi di escursione sono stati piuttosto pesanti, però secondo me ci volevano, considerando nei primi 4 giorni di crociera eravamo scesi solo a Copenaghen (imbarcandoci prima di pranzo il 20 agosto ho avuto la sensazione di aver fatto un giorno in giorno in più di navigazione). Detto questo, ecco il riassunto della giornata a Londra. Premetto a chi può interessare che c’è una navetta portuale (costo 7 euro) che collega porto, centro città e castello di Dover. Per lo scalo britannico abbiamo deciso di affidarci ad Ancora Tours e, come già scritto nell’apposita discussione, l’esperienza è stata molto positiva. Portato l’orologio avanti di un’ora di notte, l’appuntamento con la guida Pino sotto la nave è alle 8.30 e devo dire che l’intero gruppo che aveva scelto Ancora Tours e l’escursione a Londra è stato puntualissimo. Arriveremo a Londra alle 10.30 e Pino ci terrà compagnia nel viaggio raccontando e spiegando un po’ di tutto. A Londra veniamo lasciati liberi prima in zona Westiminster/Big Ben fino alle 11.10, poi ci spostiamo a piedi verso Buckingham Palace, dove assisteremo al cambio della guardia. Rientriamo in pullman e raggiungeremo la zona di Piccadilly, attraversando Trafalgar Square e dopo una breve visita panoramica in bus della città. A Piccadilly la guida Pino ci lascerà liberi per circa un’ora, tempo che vola via tra la ricerca di qualche ricordino e la necessita di uno spuntino al volo. Risaliti sul bus, destinazione cattedrale di San Paolo, dove non si può entrare gratis. Altro tempo libero a disposizione (pochi minuti) e poi rientro sul bus per passare dal London Bridge e dalla Torre di Londra. Il traffico, però, ci gioca un brutto scherzo e non ci resta che ammirare il ponte da lontano poco prima di ripartire verso Dover. Pino ci lascia intorno alle 16.30 e proseguiamo con Dave, l’autista, verso il porto. Restiamo imbottigliati nel traffico per molti minuti e nel bus la paura di perdere l’appuntamento col tutti a bordo (fissato alle 19.30) cresce di minuto in minuto per poi diminuire quando abbiamo sorpassato alcuni pullman Costa. Arriveremmo a Dover alle 19.20. Solito passaggio dal Wi-Fi del terminal e poi direttamente in nave perché l’indomani c’è un’avventura da tentare: arrivare a Mont Saint Michel noleggiando una macchina. I nostri amici, invece, avevano deciso di partecipare all’escursione verso Canterburry e Leeds. Recensioni positive, ma una guida un po’ assente (mi hanno riferito). Di notte l’orologio torna un’ora avanti.

Le solite foto...

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Continua...
 

carlo zeta

New member
Eccoci nell'isola Inglese. Con Ottavio abbiamo fatto la stessa escursione quindi, per forza di cose, alcune parti del racconto saranno in comune.

Capitolo 8: Dover/Londra

“Londra è una moderna Babilonia.
Benjamin Disraeli

Avevamo portato gli orologi un’ora indietro, di conseguenza si dormiva un po di più. Ho pensato che fosse per questa ragione che, stranamente, avevo aperto gli occhi prima che suonasse la sveglia. C’è un totale silenzio, vorrei quasi rigirarmi e cercare di dormire ancora un poco, ma non ci riesco, c’è qualcosa, una sensazione, che non mi fa appisolare. Poi ho spostato la tenda ed ho capito. La crociera mi stava regalando uno dei più bei risvegli di tutto il viaggio. In assoluto questo è stato il momento che più ho apprezzato di essere in una cabina con il balcone.

Faceva caldo, ero senza maglietta e pian piano per non svegliare gli altri, apro il balcone ed esco fuori. Davanti a me uno spettacolo incredibile. Stava albeggiando ed i colori del cielo sembravano pennellate che andavano in maniera graduale dall’indaco al rosso. La nave andava estremamente piano, non c’era assolutamente vento, mi siedo, apro bene gli occhi e riesco a vedere uno spettacolo della natura con pochi eguali. Le meravigliose bianche scogliere di Dover. Le avevo viste in foto e sul pc, ma queste non gli fanno giustizia perché solo vedendole di presenza si percepisce il fascino di quelle candide pareti. Mi voglio godere lo spettacolo ma sento che manca ancora qualcosa. C’è troppo silenzio, ecco! serve un’adeguata colonna sonora di quest’alba. Mi serve un pezzo adatto all’occasione, ci penso solo un attimo, ma non posso sbagliarmi. Prendo il cellulare, metto le cuffiette e inizio ad ascoltare un brano dell’immenso Ezio Bosso, “Clouds, the mind on the (re) wind”, da far venire la pelle d’oca. L’atmosfera adesso è di un’inebriante bellezza. Davanti a me guardo i bordi delle pareti che sembrano degli angoli di un puzzle e provo ad immaginare i vari pezzi che andrebbero perfettamente ad incastro. Su in cima si vede il faro del sud, anch’esso bianchissimo che sembra quasi finto, come se fosse appoggiato con l’unico scopo di far fare delle belle foto solo ai turisti. Finisce la musica ed alla mia sinistra inizio a vedere sempre più vicina, le prime luci della città che si sta risvegliando. E’ ora che rientro in cabina e sveglio il resto della truppa.

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Colazione e preparazione di qualche panino da portare a seguito e poi, alle 08.00, pronti sul ponte 2 per scendere ed iniziare la mia visita a Londra. Dopo aver ammirato le scogliere ed anche il castello di Dover, ben visibile dal porto, mi sono chiesto se non fosse interessante rimanere in città per fare anche il percorso sulla scogliera, ma non era possibile, Londra non l’ho mai vista quindi la scelta era scontata.
Scendo dalla Luminosa e trovo subito un ragazzo con la barbetta, si chiama Pino, più tardi ci dirà che è originario della provincia di Taranto, si fa subito riconoscere come la guida di Ancora tour. Dopo l’arrivo di tutti i partecipanti piuttosto puntuali per tutta la visita, mi sembra che in totale fossimo 38, saliamo su un moderno pullman, fornito di bagno fruibile grazie anche alla benevolenza di Dave l’autista, ed iniziamo il viaggio. Partiti quasi in anticipo rispetto all’orario previsto arriviamo poco prima delle 10.30 grazie anche al poco traffico di quell’ora. Pino si è dimostrato da subito molto preparato, sin dalla partenza ha iniziato a darci spiegazioni, dalla regione del Kent alle zone che si susseguivano, raccontandoci la storia e gli aneddoti delle zone attraversate, dalle guerre dei potenti all’agricoltura attuale, dagli usi e costumi alle attività lavorative prevalenti. Abbiamo subito intuito che eravamo stati fortunati nell’avere Pino come guida anche se il meglio lo ha riservato per Londra. Sin dall’accesso in città ha iniziato ad inondarci di notizie. Non c’era sobborgo che non ti sapesse descrivere, ti diceva persino chi erano stati gli ospiti più illustri degli alberghi che incontravamo. Per tutti i palazzi storici che incontravamo ci raccontava gli accadimenti passati dalle varie generazioni di monarchi in lotta con tutto e anche tra di loro, a volte si aveva anche difficoltà, almeno per i meno avvezzi alla storia antica Inglese, a capire la parentela tra i vari protagonisti. Non raccontava solo il fatterello ordinario, ma entrava nel merito degli eventi esprimendo giudizi che evidenziavano anche un amore viscerale per la storia e la letteratura Inglese. Non si poteva pretendere di più. Siamo entrati dalla zona est della città, passando davanti a Billingsgate market, il mercato principale del pesce a Londra, per poi attraversa la city con i sui meravigliosi grattacieli “del potere” economico della città. La nostra destinazione è il quartiere di Westminster ed infatti il pullman ci lascia proprio di fronte l’abbazia di Westminster. L’abbazia anglicana ha una bella facciata, composta da 2 torre campanarie ed al centro, sopra il portale, abbiamo diverse statue sormontate da un’ampia vetrata. A fianco troviamo la chiesa di Santa Margherita, detta anche la chiesa del Parlamento e subito dopo arriviamo sotto il magnifico palazzo dove hanno sede le due camere del parlamento del Regno Unito. Il palazzo di Westminster è anche molto conosciuto in quanto ospita la torre del Big Ben. Molto bello e di notevole estensione.

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Dopo qualche foto, ci dirigiamo a Buckingham Palace, passando per il parco di St James’s, dove assistiamo al cambio della guardia. Cerimoniale molto particolare ed interessante.

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Risaliamo sul pullman e ci dirigiamo, per un’altra sosta in zona Piccadilly Circus. La zona è molto elegante con meravigliosi palazzi. Mangiamo qualcosa e compriamo qualche souvenir, vado anche in un supermercato dove oltre a thè inglesi ed infusi vari, riesco a comprare un paio di bottiglie d’acqua da 1 litro e mezzo, alla modica somma di 65 centesimi l’una, ci sembrava un miraggio visto i prezzi trovati in nord Europa. Evito di cambiare i soldi in sterline e pago tutto comodamente con la carta di credito.

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A fine sosta ci dirigiamo verso la cattedrale di San Paolo dove ci fermiamo per circa un quarto d’ora. Sobria ma abbastanza carina con le sue colonne e, come ho potuto vedere in foto, sarebbe stato altrettanto bello ammirarla al suo interno, anche se l’accesso è a pagamento.

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Sulla strada del rientro ci dirigiamo sul ponte di London Bridge dove siamo scesi per fare qualche foto avendo sullo sfondo il Tower Bridge. Mentre ci muoviamo per la città, passiamo davanti a numerosi monumenti e palazzi importanti che, il buon Pino, ci descrive nei dettagli.

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La città è impressionante, immensa e cosmopolita, penso che non ci sarà mai tempo di viverla a sufficienza per capirla nelle sue mille sfaccettature. Londra è una moderna Babilonia mi sembra la definizione che più le si addice. Finita la visita alla città, si inizia a ripercorrere la strada del rientro, e qua iniziano un po di disavventure. Da premette che Londra è un cantiere a cielo aperto. Stanno costruendo, tra altri lavori, un’imponente nuova linea della metropolitana e quindi non si contano le strade chiuse, parzialmente interrotte oppure a corsie uniche ed alternate. Pino decide di scendere lungo il tragitto visto che passiamo vicino casa sua. Lo ringraziamo con un applauso e ci salutiamo calorosamente. Ripartiamo in direzione Dover, le 16.00 sono passate da poco. Probabilmente becchiamo anche il traffico di fine giornata lavorativa ma dopo 2 ore non siamo ancora riusciti ad uscire da Londra, imbottigliati tra mille semafori. Alle 19.30 era previsto il tutti a bordo con partenza della nave alle 20.00, la nave non aspetta mai i ritardatari se non sono con pullman della Costa stessa. Arriviamo alle 19.20 dopo un po d’ansia, sparita solo calata dopo che abbiamo visto che anche qualche pullman Costa era in ritardo, e mille peripezie dell’autista che continuava a cercare strade alternative per recuperare tempo. E’ andata bene. Però non si è denotata un po di disorganizzazione da parte dell’Ancora tours relativamente al rientro. Tutto bene ciò che finisce bene e ampia soddisfazione per la giornata passata.
Puntuale alle 20.00 la nave lascia Dover e prosegue nel canale della manica in direzione di Le Havre dove ci aspetta un’altra giornata intensa.
Intanto che la nave si rimette in movimento noi ci apprestiamo a raggiungere il teatro dove è previsto lo spettacolo “I Have A Dream” eseguito dai componenti dell’equipaggio. Gli amici croceristi mi dicono che vale la pena andarci perché di solito fanno dei numeri divertenti. Quindi aperitivo e noccioline e mi siedo in poltrona ad ammirare questa specie di corrida di cuochi e camerieri. In effetti alcune rappresentazioni sono anche simpatiche e goliardiche ma niente di più. A cena stasera abbiamo il menù delle Marche e, come ieri sera, concluderemo con una bella torta. Racconto l’episodio. Ieri sera era il compleanno di Ciro e la moglie gli aveva prenotato una torta per festeggiare quindi, a fine cena, come avevamo visto fare a tanti altri, ci sarebbero stati 5/6 camerieri che arrivavano in fila canticchiando “Happy birthday to you” con la torta in mano e candelina da soffiare. Tutto normale se non fosse, e qui Costa è stata una delusione perché non si capisce come possano accadere alcuni disguidi, che l’agenzia che ci aveva curato la prenotazione della crociera, aveva segnalato che entrambe le coppie festeggiavamo l’anniversario di nozze e ci avevano dedicato una torta. Ebbene, sono stati capaci di fare arrivare 3 torte nella stessa serata, incredibile. Possibile che nessuno, prima della cena, si stava accorgendo che tutte e 3 le torte erano allo stesso tavolo??? Dopo un po di confusione e panico, al quale stavamo assistendo esterrefatti, d’accordo con il metre di sala, si decide di festeggiare il 24 agosto il compleanno ed il giorno successivo gli anniversari di matrimonio.

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Alla fine, qualche passo di ballo in sala, e poi a letto che stavolta l’orologio bisogna spostarlo in avanti e quindi si dorme meno.
 

artemide

Well-known member
25 agosto -- Dover

Indovinate un po' a che ora mi sono svegliata quella mattina? Sì, proprio alle 6... il mio orologio interno tiene conto perfino del fuso orario!
Non c'è verso di dormire di più. Del resto con questo spettacolo di una natura bizzarra e selvaggia come è possibile dormire ancora?
Salita sui ponti alti per apprezzare ancora meglio:

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Vediamo il castello che sarà la nostra prima meta di oggi:

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Con la navetta raggiungiamo dapprima il castello, la cui visita richiede più di due ore e mezza.
All'ingresso viene consegnata una mappa per orientarsi ma noi non seguiamo esattamemte il percorso di visita suggerito.
Vi lascio qualche immagine:

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Un saluto alla Luminosa:

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Una volta uscite del castello, con la navetta ritorniamo al centro per riprendere un'altra navetta con direzione Dover Cliffs,
le bianche scogliere di gesso e calcare, composte principalmente dal depositarsi, sul fondale marino, di una specie fossile di protozoi,
succesivamente erosa dal mare e dal vento.

All'ingresso del parco una mappa suggerisce i percorsi di visita: noi scegliamo quello più lungo fino al faro:

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Arrivate a Fan Bay decidiamo di tornare indietro perché purtroppo il caldo ed il gran sole ci fanno rischiare un'insolazione...
Facciamo ritorno alla nave verso le 16.

Nel pomeriggio, dopo una merenda veloce, come ogni giorno partecipo alla camminata della salute delle 17.45 e alla ginnastica
rilassante delle 18 al ponte 9.. siccome in giornata non avevo fatto attività fisica ...
Anch'io vedo lo spettacolo 'I have a dream', secondo me molto bravi i cantanti (soprattutto la 'cantante').
Dopo cena ero intenzionata a partecipare alla festa 'twist boogie e rock'n roll' ma ha la meglio la stanchezza e quindi mi ritiro prima del solito...
Domani si arriva a Le Havre e bisogna un po' recuperare il sonno... tanto lo so che l'indomani mi sveglierò alle 6 anche se dormiremo un'ora in meno!
Un saluto!
 

Gtl1983

Member
Vorrei aggiungere la mia personale opinione sulla questione "crociere di riposizionamento"...

Sinceramente io i limiti di budget non li ho avverti proprio, anzi, al contrario. Ho avuto però la netta sensazione di ritrovarmi su una nave che stava finendo un determinato periodo (quello delle crociere al nord) e che si preparava a un altro periodo (il giro del mondo). Una sensazione che mi è stata confermata da alcune considerazioni/affermazioni..
- al ristorante è stato proprio il maitre a lasciarsi scappare una frase del tipo "dobbiamo finire tutto quello che c'è in conserva/dispensa"
- ecco spiegato perché in certe occasioni, soprattutto al buffet, ho visto ripetere alcune pietanze e altre erano veramente abbondanti (così su 2 piedi mi vengono in mente i gamberoni e le chele di granchio).
- al contrario, invece, cito l'esempio dei negozi di bordo. Quello tipo duty free, per intenderci, l'ho trovato vuoto e con pochi prodotti. Le ultime 2 sere era chiuso per rinnovo locali.
- aggiungo, ma penso che questo non cambi la sostanza, anche la corsa della compagnia a sbarazzarsi dei souvenir dell'itinerario precedente. Ho visto gente correre per accappararsi felpe o giubboni al 75% (io non ci ho manco pensato perché in Sicilia non avrei che farmene).
- un altro aspetto mi ha colpito molto. Ho visto molti del personale scendere a terra come se per loro fosse l'ultima parte della stagione lavorativa. E in parte questa cosa mi è stata confermata. Per esempio l'animatore brasiliano Thiago mi raccontava che lui sarebbe sceso con noi a Savona, per poi riprendere dopo una settimana su Pacifica. La ballerina Anna, che ho beccato su Instagram, si è fermata dopo Savona ed è salita adesso su Deliziosa. Il capitano Sinisi, invece, è sceso a Savona, lasciando il ponte di comando al capitano Fava. Sinisi l'ho beccato più volte in escursione con la moglie e i 2 figli. Viceversa c'era anche chi era appena salito. Un animatore (Emanuele) e lo stesso direttore di crociera Gaetano.

Concordo alla stragrande con con i consigli di LuigiB. La crociera di riposizionamento ha un target diverso, per certi versi è molto simile a una crociera light. Nel senso che in comune hanno il porto di imbarco diverso da quello di sbarco (scusate il gioco di parole). E questo inevitabilmente rischia di far alzare i costi da sostenere per parteciparvi. Anche per questo, secondo me, in percentuale il prezzo di una crociera di riposizionamento spesso è più conveniente rispetto alla classica crociera di 7 giorni (e ora che sto organizzando quella del 2017 me ne rendo conto sempre di più).

Certo che in fase di prenotazione ognuno deve valutare i pro e i contro e le proprie necessità o opportunità. Prenotare con largo tempo non è per tutti possibile, ma è un bene osservare eventuali offerte periodiche. Ad esempio io la prenotai ad aprile 2015 (sì, con oltre un anno di anticipo) sfruttando la promo "avant première", ovvero ti assegnavano una cabina al prezzo di quella con categoria inferiore. All'epoca non c'era nemmeno il bacchetto bevande incluso (ma non ne feci un dramma: non bevo, beviamo). Fondamentale, secondo il mio punto di vista, ma so bene che può variare da persona a persona, riuscire a staccare la crociera dal volo.

Noi prenotammo direttamente dal sito Costa e ce la dava già senza volo. Certo, prenderla col volo da un lato ti lascia libero di dover pensare solo a cosa mettere in valigia e farti trovare pronto il giorno della partenza, al contrario bisogna mettersi al lavoro per studiare tutti i dettagli del trasferimento. Noi che partivamo dalla Sicilia ci eravamo visti chiedere da Costa 400 euro a persona per organizzarci il Catania-Fiumicino-Stoccolma. Bene, grazie a un colpo di fortuna, nel senso che proprio il venerdì, giorno prima della partenza di Luminosa da Stoccolma, Norwegian Air prevede un diretto Catania-Stoccolma che ho cominciato a monitorare (con orari 2015) già dal giorno dopo la prenotazione della crociera. A gennaio, appena sono usciti gli orari 2016, l'ho subito bloccato, aggiungendo ovviamente il trasferimento dall'aeroporto all'hotel (flygbussarna), una notte in hotel (Comfort Hotel, spazi piccoli ma basta e avanza per una sera) e, l'indomani, il trasferimento verso il porto (trasporto pubblico). Per andare alla sbrigativa, a fronte degli 800 euro che voleva Costa, noi ce ne siamo usciti con 186 euro di volo (con doppio bagaglio in stiva), 22 di flygbussarna, 76 di notte in hotel e altri 7 euro per raggiungere il porto l'indomani. Totale: 291 euro, risparmio netto di quasi 500. Certo però che l'Etna ce l'ha mandata bene: non oso immaginare cosa sarebbe successo se avessimo perso il volo di andata.

Concludo con un altro aspetto da non sottovalutare: il Gran Tour d'europa verso sud con Luminosa di quest'anno partiva praticamente a cavallo di Ferragosto, quasi in alta stagione. Cosa che difficilmente accade (provate a vedere i rientri dai mari del nord del prossimo anno!). Scusate se mi sono dilungato, a presto con la descrizione dell'avventura a Mont Saint Michel!
 

carlo zeta

New member
E siamo in terra Francese. Parigi è forse la tappa che maggiormente mi attraeva e mi incuriosiva. Non mi sbagliavo.

Capitolo 9: Parigi/Le Havre

- Questo è un sogno?
– Il più bello dei sogni, amore mio.
– Sì, ma perché qui? Perché ora?
– Perché qui? Perché ora? Quale posto migliore di Parigi per sognare?”

(dal film: Ratatouille).”

Lo devo ammettere, Parigi è proprio la città per sognare!!! Più di quanto mai potessi immaginare. Più di ogni sensazione sentita raccontare.

Nonostante le 2 ore e mezzo di distanza da le Havre, non avrei mai rinunciato all’escursione in questa città di cui ho sempre subito un certo fascino e per cui ho sempre avuto ammirazione. L’ho sempre immaginata un po incantata, con un atmosfera magica e coinvolgente. La città dell’Amore, dell’arte, della trasgressione, della bellezza ma, ahimè, ultimamente anche del terrore.

Prenoto con Ancora tours, 65 euro a testa per un giro della città in pullman con poche soste e nessuna visita all’interno di monumenti, chiese o musei. Non c’è tempo. E’ come un viaggio virtuale fatto al pc ma con le immagini dalle dimensioni reali. Prendere o lasciare. Ci tornerò, lo so che lo farò e ci dedicherò il tempo che merita, ma intanto cerchiamo di goderci la giornata.

Ops…Mi accorgo solo adesso che sto scrivendo che non ho conservato nessuna traccia audio. In quasi tutte le tappe, al rientro in nave, registravo sul cellulare qualche impressione della giornata, avendo cura di elencare i posti dove ero stato ed i monumenti visti, ma non so perché di Parigi non mi ritrovo nulla, e vai così, al massimo farò una cronologia non perfetta degli accadimenti, non penso sia grave, in fondo a chi importa veramente se non a me, quindi perdono me stesso della mancanza!!

Alle 07.00 sbarchiamo nel Porto di le Havre, nottata tranquilla ma l’ora in meno di sonno la sentivo tutta, speriamo in un pullman riposante. La guida di Ancora tours si chiama Simone. Nulla di eccezionale ma comunque un bravo ragazzo, abbastanza preparato e anche molto tollerante. Per una parte della giornata avevamo qualche ritardatario, specialmente uno con un’imponente macchina fotografica che spariva sempre per farsi una miriade di foto con la famiglia che, penso, avremo modo di vedere in questi post vero Luigi?? Il viaggio è stato tranquillo, quasi tutta autostrada con sosta di servizio in un autogrill, anche perché obbligati visto che, a differenza di Londra, questo autista non permetteva l’utilizzo della toilette del pullman. A proposito, del pullman e dell’autista, al porto mi ero un po insospettito sulle qualità di entrambi visto che il pullman era targato tedesco e l'autista non era Francese ma originario dell'est Europa, sembrava tutto molto low cost. Invece il mezzo era sufficientemente comodo e l'autista si è rivelato molto in gamba a guidare in stradine strettissime a Parigi. Simone ci aveva avvisato subito del poco tempo a disposizione per le soste, quindi cercava di anticipare la descrizione dei posti che stavamo vedendo ai lati della strada. Ogni tanto si fermava il pullman per meglio farci vedere ma non si scendeva. Entriamo in una trafficata Parigi passando dal più grande quartiere d’affari d’Europa ovvero il moderno distretto del “La Défense” ed arrivati nella splendida Place Charles De Gaulle l’autista rallenta vistosamente per farci ammirare l’Arc de Triomphe, che rivedremo anche successivamente, dopodiché saliamo fino alla nostra prima sosta programmata dove, finalmente, scenderemo per un quarto d’ora dal pullman, ovvero Place du Trocadero, da dove possiamo ammirare il simbolo della città e, probabilmente, di tutta la Francia, ovvero la Tour d’Eiffel.

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Il panorama che si apre affacciandoci dalla terrazza del palazzo de Chaillot è sicuramente tra i più suggestivi della città. Proprio sotto abbiamo gli splendidi giardini del trocadero che terminano sulla sponda destra della Senna e subito oltre l’altra sponda si vede innalzarsi l’imponente torre d’Eiffel che con caparbia prepotenza domina tutta la scena. Abbiamo il sole in faccia, non si riescono a vedere bene i particolari della torre, i bordi e neanche le terrazze, questo non fa altro che renderla ancora più misteriosa. Alcuni particolari avremo modo di vederli meglio successivamente visto che, nel girovagare la città, ci passiamo proprio sotto e ci fermeremo per poterla meglio ammirare.

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Il giro è intenso. Ci inebriamo con il continuo divenire di opere d’arte che prima hanno la forma di palazzi e poi diventano chiese o piazze, ogni cosa sembra pregna di storia di meravigliosi stili e di arte. Tutto sembra raccontare qualcosa, una storia un avvenimento o anche la vita di un artista. Ah!! Maledetta ignoranza. Comunque, in ordine sparso passiamo accanto al museo d’Orsay per poi arrivare al Louvre che mi ha davvero impressionato, pensavo fosse di dimensioni più ridotte ed invece penso proprio che sarà favoloso un giorno poterne visitare le opere che vi sono esposte. Passiamo davanti alla splendida cattedrale di Notre Dame, a Saint Chapelle, la Coingergerie e Saint Germain des Pres. Da Ponte Alessandro III arriviamo davanti agli edifici del museo delle armi e del museo di storia contemporanea, molto belli e pieni di storia che Simone ci racconta ma che io adesso proprio non ricordo proprio.

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A Place del la Concorde facciamo una sosta più lunga per consentire di rifocillarci un poco e di comprare qualche souvenir, ci mancherebbe che non ne facciamo incetta anche qui. Pranzo a sacco, e passeggiata sullo splendido viale de gli Champs Elysées finché non si arriva l’ora dell’appuntamento al pullman. Proseguiamo il nostro tour per la città, non ricordo più tutto quello che ci hanno fatto vedere ma a volte, non finivi di ammirare un edificio che subito c’era qualche altra cosa d’interessante da vedere. Ricordo, tra le ultime cose che abbiamo visto, che mi è piaciuto parecchio il palazzo dell’Accademia nazionale della musica conosciuto anche con il nome di Palais Garnier proprio vicino alla galleria de LaFayette.

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Posso tranquillamente dire che mi sentivo ubriaco di cotanta bellezza. Grazie Parigi ci rivedremo prima o poi ed avremo modo di conoscerci più intimamente.

Al ritorno stesso tragitto autostradale e solita sosta all’autogrill per poi arrivare in perfetto orario, 16,30 se non ricordo male, alla nave che era pronta per ributtarsi a navigare nella manica in direzione della penisola iberica.
Risaliti sulla nave, doccia defaticante e poi a riposare tra letto e poltrona sul balcone. Abbiamo fatto un intenso trittico negli ultimi giorni. Meno male che domani è di navigazione e quindi riposo assoluto, c’è proprio bisogno di ricaricare le batterie.
La sera solito giro a teatro, a fine spettacolo una mezz’oretta di musica live e poi al ristorante. Per il dopo cena un po di karaoke, e chiusura della serata con la seconda tappa, di cui ho già raccontato in precedenza, al casinò. Quando sono le due passate mi ritiro in cabina, mi aspetta una lunga dormita, la stanchezza regna sovrana.
 

Gtl1983

Member
Eccoci qua a raccontare cosa è successo in Francia...

26 agosto 2016

Fino all’ultimo per lo scalo di Le Havre siamo stati indecisi. Informo subito che c’è la navetta Costa per raggiungere il centro (13 euro a persona). Esclusa Parigi, tappa che sia noi che i nostri compagni di viaggio conoscevamo benissimo, l’unica valida alternativa era Mont Saint Michel ma non volevamo cedere a Costa e alla sua escursione che ci avrebbe fatto passare quasi 3 ore in autobus a tratta. Così abbiamo deciso di avventurarci, noleggiando un’automobile e….riuscendo perfettamente nelle nostre intenzioni risparmiando alla fine quasi 73 euro a coppia (l’escursione proposta da Costa era 89 euro a persona, ovvero 178 a coppia). Un veloce riassunto, dato che i dettagli di questa avventura li ho descritti nel thread di Le Havre. Costa Luminosa è arrivata in Francia puntuale alle 7 (lancette dell’orologio nuovamente in avanti) ma il noleggio del terminal ha aperto solo alle 8. Solita prassi: consegna documento, verifica automobile, blocco cauzione di mille euro e pagamento noleggio per una Renault Clio a 5 porte (70 euro) con la formula del pieno-pieno (metteremo 72 euro di benzina, ma non è che ce l’avessero consegnata col pienone eh!). Avevamo la cartina già scaricata sui telefonini, usciamo da Le Havre, passiamo dal ponte di Normandia e via verso Msm. Arriveremo poco prima delle 11, dopo circa 200 km e 2 ore piene ma scorrevoli in autostrada, con tanto di pausa ristoro. Ci sono 3 caselli: 5,4 - 1,1 e 3,4 il pedaggio all’andata (lo stesso del ritorno ovviamente). Dopo aver lasciato la macchina al parcheggio (costo per tutta la giornata di 11,70 euro) abbiamo preso le navette gratuite che ci hanno lasciato proprio sotto l'ingresso del Msm. Abbiamo visitato l'abbazia (9 euro) e pranzato con un panino al volo a Msm, tra vedute mozzafiato e ricordini da comprare. Poco prima delle 14 ci siamo rimessi in marcia verso Le Havre, dove siamo arrivati poco prima delle 17. Il noleggio auto del porto rispetta solo alcuni orari: dalle 8 alle 10 e dalle 18 alle 20, per questo abbiamo lasciato documenti e chiave sotto il bancone, ci siamo goduti un po' di wifi libero e poi siamo saliti a bordo per riprendere la navigazione verso Vigo.

Ecco la solita carrellata di foto...

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Continua...
 

LuigiB

Well-known member
Passando da una sponda all'altra della Manica, come si sa si arriva in un'altra terra, un'altra cultura, un altro modo di vivere, basta pensare solo al lato di guida, alla moneta e soprattutto che siamo ritornati in Europa.
Mont Saint Michel visitato da Gtl1983 è molto affascinante, la prossima volta che passo da quelle parti mi piacerebbe vederlo, magari con e senza alta marea.
La nostra tappa invece è stata Parigi città, nessuno di noi c'era mai stato, anche se per solo qualche ora, altro che i quattro giorni di Maria, la nostra guida ci diceva che per vederla bene ce ne voglio almeno sette, con una guida e senza Louvre approfondito, se volessimo approfondire anche Louvre dovremmo aggiungere almeno altri quattro giorni. Meglio una crociera :D
La guida di cui parlavo è quella di Ancora Tours, perché per la prima volta ho utilizzato questa agenzia, uno degli sponsor di questo forum. Me ne hanno sempre parlato bene, qui sul forum se ne parla bene e con loro oltre Parigi ho preso anche Santiago de Compostela e Valenzia. Personalmente li ho trovati al di sopra delle mie aspettative, guide simpatiche e preparate, pullman nuovi, si paga la metà rispetto a Costa e per me che eravamo in quattro non è poco.
Certo il giro con Ancora Tours è solo un giro, non è una visita della città, molti posti li abbiamo visti dal pullman, ma è stato sufficiente a far capire l'ordine di grandezza in cui eravamo.
Chi ci è stato nel periodo non estivo mi racconta di avere preso tanto freddo e tanta acqua, in quella giornata di fine agosto il caldo invece ci correva dietro per tutta la crociera, meglio così.
I posti visitati sono i classici di Parigi e sono quelli già descritti da Carlo visto che eravamo assieme, finalmente vedo la Torre Eiffel, l'Arco di Trionfo ecc., quello che posso aggiunge potrebbe essere il mio punto di vista.
La prima tappa dove possiamo scendere dal pullman per fare qualche foto è Trocadero, per fare foto alla Torre che purtroppo era col sole contro, incomincio a notare le forze dell'ordine, che tra le altre cose uno c'è venuto anche nella foto, al McDonald invece vicino l'Arco di trionfo dove siamo entrati, controllavano gli zaini e borse di tutti.

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Cosa che non sapevo invece che a Parigi si posso affittare per solo 90 euro Ferrari e altre auto di lusso, per fare un giretto

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Altra curiosità non avevo mai visto un cespuglio a forma di arancino, sarà stata una breve manifestazione di nostalgia della Sicilia, ma noi vedevamo un grande arancino siciliano e più in la c'era anche un vassoio di arancini. :D

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Dal pullman avrò fatto qualche centinaio di foto dei soliti monumenti che tutti conoscono, purtroppo a causa dei riflessi dei vetri e del movimento di foto belle ne sono venuti quasi niente, metto solo quelle più significative e accettabili.

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Questa invece è la foto di un monumento che mi ha lasciato un senza fiato, inizialmente messo li per un altro motivo che tanto per cambiare non ricordo, oggi ricorda che al di sotto di esso c'è il tunnel dove ha perso la vita Lady D., la creatura che portava in grembo e altre due persone. Nell'attimo in cui siamo passati con il pullman, tra l'istinto di scattare qualche foto, mi passava per la testa il giorno in cui appresi la notizia, che non potrò mai dimenticare, e il fatto che proprio il giorno prima ero stato a Buckingham Palace.

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Stato
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