Re: Charlottetown
Sintesi della nostra giornata in città!
La capitale nonché unico vero nucleo urbano della Prince Edward Island, venne fondata nel 1765 dal britannico capitano Holland per sostituire la preesistente capitale francese ed in onore della consorte del re Giorgio III.
L’isola, la più piccola provincia del Canada, fa parte insieme alla Nova Scotia, Newfoundland e New Brunswick delle Provincie Marittime del Canada, è famosa per essere stata la culla della Confederazione. Infatti presso Charlottetown ebbe luogo un incontro fra i politici delle Maritimes cui fecero irruzione alcuni rappresentanti del British Nord America Act per evidenziare la necessità di creare una confederazione di tutte le colonie con poteri centrali da Ottawa ma forti poteri locali. Tale decisione fu sancita dal British Nord America Act del 1867, anche se l’isola ne entrò a far parte solo nel 1873. Chiamata anche provincia giardino vive per lo più di agricoltura, turismo e pesca.
E’ divisa naturalmente in tre zone: la parte orientale (Kings County) con spiagge appartate e piccoli villaggi di pescatori, la parte centrale (Queen County) con la campagna verdeggiante celebrata dalla scrittrice Lucy Maud Montgomery e la parte occidentale (Prince County) noto per la storia degli Acadiani e degli indigeni mi’kmaq
Lo sbarco avviene in lancia, essendo già in porto due navi. Usciamo con comodo quando sono terminate le uscite delle escursioni guidate senza fare la fila. Le strutture del porto turistico sono a pochi metri dalla Founder Hall, vecchia stazione ferroviaria in mattoni rossi a fianco dall’ufficio turistico.
La nostra intenzione principale era vedere il Confederation Bridge, il ponte marino a campata continua più lungo del mondo (13 chilometri su acque soggette a gelo ed alto 60 metri per consentire il passaggio delle navi) una fantastica opera di ingegneria che collega l’isola con la terraferma dal 1997, quindi andare dall’altra parte dell’isola per vedere le famose spiagge di arenaria rossa. Alla fine abbiamo rinunciato alle opere dell’uomo a favore dello spettacolo della natura e con due signore di Milano abbiamo noleggiato un taxi per 3 ore (per 50 $cad a coppia) e ci siamo riempiti gli occhi per il fascino bucolico e l’atmosfera rilassata dell’isola. Seguendo strade deserte della campagna centrale siamo arrivati a Cavendish, nel parco nazionale più piccolo del Canada, che si snoda in una stretta fascia lunga 40 chilometri sulla costa settentrionale. Le dune spesso sono raggiungibili tramite passerelle per non rovinare l’ecosistema e sono caratterizzate dal colore rosso scuro dell’arenaria e da altre rocce sedimentarie e friabili che in molti punti cedono facilmente attraverso l’erosione del mare. Appena dietro le dune ci sono laghi salmastri, foreste e paludi e balza all’occhio il contrasto tra l’arenaria, il verde scuro delle foreste ed i campi verdeggianti coltivati ed immensi campi da golf. Cavendish è anche famoso per aver dato i natali alla scrittrice Montgomery autrice del personaggio di Anna dai capelli rossi , il cui ricordo è diventato più che altro una potente operazione di marketing commerciale!
Rientriamo in città e continuiamo la visita dopo esserci ristoranti con un enorme cappuccino bollente al caramello (era la medium size!). La città ha conservato il disegno urbano originario, con la planimetria a scacchiera. C’è il sole ma tira un forte vento, passeggiamo lungo il Victoria Park, dove si erge il neoclassico e candido edificio della Governement House, residenza del Vicegovernatore e da dove vediamo in lontananza la nostra nave, quindi rientriamo in centro dove il vento è meno impetuoso. Dei gentilissimi vigili del Fuoco ci aprono le porte della loro stazione per ammirare da vicino i “bestioni rossi”. Visitiamo la basilica di St. Dunstan di fronte alla Province House , il Parlamento Provinciale e passeggiamo per le vie con i palazzi di mattoni rossi in stile vittoriano.
La cittadina si può tranquillamente girare a piedi. La lancia arriva porpio a circa 100 metri dall'ufficio informazioni!