capricorno
Super Moderatore
Palermo più o meno tutti la conosciamo, ha tra le sue bellezze gioielli di piazze spettacolari per non parlare di teatri, chiese, teatri. Ma per assaporare il vero volto della città, per inebriarsi di colori,profumi e sapori, non c'è che andare......al mercato!
Sono il cuore saporito della città!!
Sapori, odori, colore è tanta vita ed il modo per potare a casa un po' dell'anima di questa città è tuffarsi tra i suoi banchi di mercato.
Quattro luoghi, quattro nomi degli storici mercati di Palermo : Vucciria, Capo, Ballarò e Borgo Vecchio.
Per chi arriva in treno, Ballarò è non lontano dalla stazione centrale, a due passi dal capolavoro barocco della Chiesa di Casa Professa. Ballarò rimane immutato nel tempo, con i suoi banchi variopinti nei vicoli stretti, e le grida dei venditori sempre uguali nel passare degli anni.
Gioia per gli occhi e per la gola è anche la Vucciria, che ispirò il famoso dipinto di Guttuso.
L'origine del nome di questo mercato deriva dall'antica Bocceria, l'antico macello dedicato alla vendita delle carni, si trova tra via Roma e Corso Vittorio Emanuele, cuore pulsante della vecchia Palermo.
Per godere delle atmosfere del Capo, basta fare un salto al Teatro Massimo , girarci attorno ed entrare dalla trecentesca Porta Carini. Qui in un tripudio di sapori, colori e profumi, avrete modo di addentrarvi nel cuore più antico e arabo della città.
Infine, Borgo Vecchio è alle spalle del salotto della cittadino di Piazza Politeama, molto vicino al porto.
Per ognuna di queste realtà sarà sicuramente un'esperienza da vivere che non si dimentica. Lo street food locale qui dà il meglio di sé. Tra banchi di pesce fresco si possono gustare i cibi cotti e fragranti del pescato, così come gustare le tipiche panelle, i crocche' e i panini con la " meusa".
Sono il cuore saporito della città!!
Sapori, odori, colore è tanta vita ed il modo per potare a casa un po' dell'anima di questa città è tuffarsi tra i suoi banchi di mercato.
Quattro luoghi, quattro nomi degli storici mercati di Palermo : Vucciria, Capo, Ballarò e Borgo Vecchio.
Per chi arriva in treno, Ballarò è non lontano dalla stazione centrale, a due passi dal capolavoro barocco della Chiesa di Casa Professa. Ballarò rimane immutato nel tempo, con i suoi banchi variopinti nei vicoli stretti, e le grida dei venditori sempre uguali nel passare degli anni.
Gioia per gli occhi e per la gola è anche la Vucciria, che ispirò il famoso dipinto di Guttuso.
L'origine del nome di questo mercato deriva dall'antica Bocceria, l'antico macello dedicato alla vendita delle carni, si trova tra via Roma e Corso Vittorio Emanuele, cuore pulsante della vecchia Palermo.
Per godere delle atmosfere del Capo, basta fare un salto al Teatro Massimo , girarci attorno ed entrare dalla trecentesca Porta Carini. Qui in un tripudio di sapori, colori e profumi, avrete modo di addentrarvi nel cuore più antico e arabo della città.
Infine, Borgo Vecchio è alle spalle del salotto della cittadino di Piazza Politeama, molto vicino al porto.
Per ognuna di queste realtà sarà sicuramente un'esperienza da vivere che non si dimentica. Lo street food locale qui dà il meglio di sé. Tra banchi di pesce fresco si possono gustare i cibi cotti e fragranti del pescato, così come gustare le tipiche panelle, i crocche' e i panini con la " meusa".
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