Costa Fascinosa 19 Aprile 2013 arrivo a Istambul.
Noi arrivati ad istambul poichè avevamo quasi l'intera giornata(dalle 7,30 alle 18,00) abbiamo provato ad arrivare in centro a piedi dall'arrivo del terminal Costa anche per cercare di viverci la vera Istambul.Appena scesi c'è stato l'assalto dei taxisti che ti proponevano questo o quell' itinerario.Lo stesso poco dopo per alcuni venditori di profumi .Abbiamo attraversato la strada e ci siamo diretti verso il centro città alla ricerca di una banca perchè non avevamo le lire turche. Abbiamo deciso di seguire la linea del Tram T1 che porta alla fermata del centro città Sultanahmet che però abbiamo abbandonato subito dopo il ponte di Galata seguendo le indicazioni degli abitanti della città. Dalla nave per arrivare al ponte di Galata ci abbiamo messo circa 20/25 minuti (molto carino perchè ha i negozi,prevalentemente ristoranti, sotto lo stesso) dove abbiamo trovato una ventina di pescatori con la canna che avevano il secchio pieno di pesciolini. Il ponte
di galata(Probabilmente porta al quartire del Galatasary impotante squadra di calcio) è il punto di riferimento per chi arriva dalla nave. Dopo il ponte abbiamo chiesto indicazioni per Topkapi (Nome che il cui nome in turco è simile al nostro meno la i e ci hanno indicato di andare sulla destra in quelle stradine che iniziano a salire. Abbiamo trovato la banca che era aperta siamo entrati per cambiare 50 euro ma la guardia ci ha indicato una cambiavalute li vicino. Abbiamo cambiato 50 euro e ci hanno dato 116 lire turche. 1 euro = 2,32 lire turche. Abbiamo incontrato una libreria
li vicino che aveva dei libri su istambul ed abbiamo chiesto se ne avesse uno in italiano e il costo.
Costava 15 lire turche(6,50 euro) che abbiamo acquistato. Di li venivano indicate le moschee piu belle e i monumenti piu importanti della città. Alla fine della strada ci siamo ritrovati alla prima moschea che a quell'ora aveva solo un sorvegliante che ci ha invitato a toglierci le scarpe e ci ha consentito di fare le foto.
Accanto c'era l'ingresso al gran bazar ma avevamo deciso di visitarlo dopo e cosi ci siamo diretti all'area di Sultanahmet dove per primo abbiamo visitato la moschea blu, che da come ci era stata presentata ci ha un po deluso. Molto estesa , moltissimi turisti, una delle poche con con 6 minareti ma all'interno se ne puo trovare di piu carine. Dopo usciti da li ci siamo diretti a Santa Sofia.Fila di 5/10 minuti abbiamo pagato i biglietti 25 lire turche(10,45 euro a persona).Dopo aver letto la storia
molto affascinante, siamo entrati al piano terra. Una parte della exchiesa/exmoschea e ora museo era in ristrutturazione. Affascinante e imponente con la parte piu famosa dei mosaici al primo piano che è per arrivarci ha un percorso di scale interne senza gradini ma in pietra molto fascinoso. Al primo piano i due mosaici bellissimi e famosissimi simbolo di Istambul . All'uscita da fare la prova del giro della mano senza lasciare mai il pollice dalla presa sulla colonna rivestita di ottone fatta per portafortuna. Dopo ci siamo diretti verso il Topkapi dove abbiamo fatto la visita del palazzo
senza la visita dell' Harem costo sempre 25 lire turche(Con l’ harem il biglietto costava 40) Per gli amanti dei musei era possibile anche fare un' abbonamento valido per i maggiori musei cittadini al costo di 72 lire turche cha valeva 48 ore. Nel museo del Tokapi abbiamo trascorso il maggior tempo, bella la sala delle armi, quella degli orologi ma soprattutto le sale dove sono custoditi i tesori dei sultani tra cui il famoso diamante di 86 carati ma sono molti i tesori custoditi da questo museo. Molto ben tenuto all'interno , le aiuole con i tulipani di vari colori, gli alberi secolari pienissimo
di scolaresche di tutte le età e data la posizione bella postazione per fare delle belle foto ricordo della città.All'uscita ci siamo incamminati per tornare verso il lungomare e dopo aver preso una stradina in discesa in direzione del museo archeologico che abbiamo saltato perchè oramai stanchi e pieni di cultura incamerata per questa giornata, siamo rientrati nella parte di strada
che era attraversata dalla linea T1 del tram quella che eventualmente ci avrebbe riportato verso la nave al bisogno.
Per prendere il tram ci sono dei tornelli stile metropolitanana che rilasciano gettoni di plastica e il biglietto del tram costa 3 lire turche.
Dopo aver attraversato un'arco in discesa direzione mare, questa stradina era piena di negozi e ristoranti dove i prezzi dei suvenir erano piu a buon mercato rispetto a quanto trovato al gran bazar, abbiamo visto in vetrina una bella ragazza che preparava al momento delle specie di piadine che cuoceva su un forno a forma semicircolare e poichè era piena di gente abbiamo individuato il posto dove ritornavamo per il desinare che si chiamava Capadocia e probabilmente questo era un mangiare tipico di questa regione. Abbiamo continuato a passeggiare ancora un po lungo questa strada nella ricerca random di ulteriori ristoranti che ci ispirassero piu simpatia ma dopo un breve giro nei dintorni siamo ritornati li.
All'ingresso ci ha chiesto se volevamo accomodarci nei tavoli tipici cioè no su sedie ma su cuscini con tavoli delle stesse dimensioni ma piu bassi oppure nei tavolini normali che erano in minoranza, Abbiamo deciso per quelli tipici e anche se un po piu scomodi è stata un'esperienza simpatica. Non abbiamo aspettato tanto per mangiare, abbiamo preso quel piatto che ci ha incuriosito io
ripena con spinaci che costava 10 lire turche ,mia moglie con ripieno misto spinaci, funghi e formaggio tipico che costava 16 euro lire. Poi abbiamo ordinato un caffè tipico turco, molto bollente gia zuccherato e denso che ci hanno portato con un bicchiere di acqua minerale sigillato,
e che mia moglie ha detto troppo denso per il suo gusto al costo di 10 lire turche totale pranzo 49 lire turche compreso acqua e servizio che abbiamo pagato con carta di credito. Alla fine siamo continuati a scendere per quella strada dove abbiamo trovato un negozio di souvenir dove c'era un ragazzo dalle sembianze cinesi che parlava un ottimo inglese che sa mia moglie e ci ha raccontato la sua avventura di profugo afgano in questa città , che era ancora senza documenti che gli permettevano di uscire dalla Turchia ed è stato molto simpatico e li abbiamo acquistato 75 lire turche di souvenir, basati principalmente dal portafortuna tipico turco, con l'occhio perchè dicono loro che "occhio scaccia malocchio" e magliette ricordo e cappellini tipici da riportare a parenti
e amici.Dopo erano quasi le 15,00 abbiamo continuato il nostro giro che aveva come tappa successiva la moschea principale della città detta Yeni Cami nei pressi del lungomare
la piu grande e forse piu carina anche senza tanta storia adosso. Qui c'erano molte persone che si stavano lavando in attesa della preghiera, ci hanno consegnato dei sacchetti tipo frutta del supermercato per tenerci le scarpe con noi durante la visita dove abbiamo scattato le foto ricordo. La tappa successiva era il mercato delle spezie situato li acanto che abbiamo attraversato
nella strada principale, per andare a vedere anche il gran bazar. Nel frattempo rispetto alla mattina le strade si sono riempite di gente, Il tempo che ci rimaneva non era molto e anche la strada grande in salita che collega il bazar delle spezie con il gran bazar è piena di negozi si alimentari che di prodotti tipici. In particolare una stradina piena di qualsiasi tipo di bottone possibile, molti di abbigliamento riprodotto delle grandi marche, profumi e tanto e tanto altro. Volevamo riportare un tipico coltello da cucina a forma di mezzaluna che loro usano dappertutto ma in nave ci avevano vietato di fare questi acquisti. Dopo 500/600 metri in salita arriviamo al gran bazar ma guardando l'orologio, ci ha permesso solo una breve visita in due o tre strade ma chiedendo e confrontando i prezzi dei suvenir che avevano anche loro tipo i nostri ci siamo resi conto che avevamo acquistato a prezzi migliori. Il gran bazar con 4000 negozi tutti al coperto, è di costruzione antica, ben pulito perlomeno e all'interno abbiamo visto alle due uscite due poliziotti locali che controllavano.
Un'ora prima del tutti a bordo ci siamo rincamminati verso la nave, prendendo le stradine in discesa piene di altri negozi di cui tanti di abbigliamento. In precedenza avevamo avuto un'episodio simpatico e umano. Poiche volevamo assaggiare delle ciambelline dolci ci siamo soffermati in un piccolo bar che aveva un'espositore all'esterno e li faceva 1 lira turca quelli dolci
molto dolci al sapore di miele che abbiamo deciso di assaggiare. Si è soffermata con noi una bambina che mendicava e uno lo ha dato anche a lei per niente. A sentire che eravamo italiani ci ha detto che anche lui ha la mamma italiana e il padre bulgaro
Era giovane ci ha spiegato un po della sua attività e di come si trova a Istambul ci ha detto che si chiamava Toto ci ha messo la canzone l'italiano di Toto Cutugno e anche sul bigliettino da visita che ci ha regalato ci ha scritto oltre al nome Toto anche Cutugno e abbiamo cantato insieme. Ci ha offerto 2 the al limone ha detto che non voleva niente che lo aveva fatto solo per parlare un po d'italiano al che oltre a pagare la ciambellina gli abbiamo acquistato anche una scatola del famoso the alla mela che ci avevano detto tipico di istambul.e ci avevano consigliato di acquistare. Dal Gran bazar in discesa per le stradine stracolme di negozi, riscesi in direzione del ponte di Galata e da qui sempre a piedi in direzione della nave dove siamo arrivati circa 10/15 minuti prima del tempo limite.