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- L'angolo dei ricordi più belli .... ciò che ricordo con particolare piacere. -

Gabriele C.

Well-known member
JDN7qZ6.jpg

Che bravo ometto molto protettivo con la cuginetta vedendo come la tieni bene stretta per mano.

...Latin lover ante litteram...
 

Didi

Well-known member
Blu mi hai fatto piangere per il gran ridere nel leggere la tua avventura.

Anch'io a 14 ho partecipato al furto di un piccolo motoscafo della zia di una mia amica. Un pomeriggio trovata la chiave la mia amica mi invitò a fare un giro “Ma lo sai guidare chiesi? ma certo mi rispose.” Così salimmo sulla barca e via. Eravamo ad Alassio , incominciammo a fare un bel giro verso il molo, poi a tutta birra puntammo verso la Cappelletta, un luogo vicino al porticciolo. Quando eravamo quasi arrivati la mia incosciente amica urló, aiutami non so frenare ...il muro del porticciolo era lì davanti e si avvicinava sempre più. Ringraziando il cielo io che non avevo idea di come si guida una barca ebbi l'idea geniale di togliere la chiave dal cruscotto e a 10 m.dal muro ci fermammo.
Mai raccontato a nessuno!
 

Gabriele C.

Well-known member
Il mio ricordo risale agli anni 90 quando misi piede per la prima volta su una nave da crociera...
Arrivati all'imbarco un Ufficiale mi prese la valigia, era di tessuto marrone, e mi accompagno' al Deck 5 in una cabina con finestra, la porta della cabina era in metallo e si apriva con la chiave...
Bel racconto, dell'epoca delle crociere non ancora "di massa", quando ti accompagnavano in cabina e il Comandante aveva possibilità di essere molto più disponibile con gli ospiti.
Ti ricordi il nome della nave, e tutti gli scali dell'itinerario? da quelli che hai citato, si tratta proprio di un bel giro...
 

Miryam

Well-known member
Bel racconto, dell'epoca delle crociere non ancora "di massa", quando ti accompagnavano in cabina e il Comandante aveva possibilità di essere molto più disponibile con gli ospiti.
Ti ricordi il nome della nave, e tutti gli scali dell'itinerario? da quelli che hai citato, si tratta proprio di un bel giro...

Guarda vado a memoria con l'itinerario ma non in ordine cronologico: sono partita da Venezia e poi non ricordo bene se il giorno di navigazione era subito dopo, o al ritorno a Venezia - le soste erano Atene - Kusadasi - Patmos - Istanbul.
Tra l'altro non c'era il porto ad Istanbul ed è venuta a prenderci una barca a motore partita dal porto; la guida era venuta a prenderci a bordo ed era salita con noi sulla barca, ed ho visto Istanbul in lungo ed in largo con pranzo in un ristorante tipico e danza del ventre.

Mi ricordo pero'.....che la nave era passata nel Canale di Corinto, ed il Comandante aveva invitato gli ospiti della sera prima a cena, a fare colazione con lui nella sua cabina per poter poi ammirare il passaggio nel Canale .Andammo da lui alle 5 del mattino, una levataccia....qui forse ho le foto senza pubblico:D

La nave....e....la memoria mi manca, ricordo il nome Queen e poi era seguito da un altro nome che non ricordo.
Cerco le foto se le trovo, solo per dirti il nome, non le posto , perchè all'epoca avevo fatto solo foto con il gruppo, e per privacy preferisco ometterle.
 
Ultima modifica:

Gabriele C.

Well-known member
Poteva essere la Orient Queen?

La ex Bolero di Festival, poi passata alla Louis...Può essere.
Un'altra nave che partiva da Venezia e percorreva lo stretto di Corinto era la Azur, prima della Chandris poi della Festival, ma faceva crociere di 7 notti senza spingersi fino a Istanbul.

Un'altra era la "Perla"...
 

Gabriele C.

Well-known member
Ecco, ora ricordo....sì, era Orient Queen.....grazie!Hai notizie di questa nave?Esiste ancora?

Non naviga più, è stata demolita ad Alang nel 2018 con il nome "Aegean Queen". Prima si chiamava "Louis Aura".
Nave molto longeva, ha navigato ben 49 anni!
Si distingueva perchè aveva due fumaioli a poppa, aggettanti all'indietro, e una grande veranda che copriva e circondava la piscina su tre lati.
Miryam, ti corrisponde?

(fonte :Wikipedia)
 
Ultima modifica:

Miryam

Well-known member
Non naviga più, è stata demolita ad Alang nel 2018 con il nome "Aegean Queen". Prima si chiamava "Louis Aura".
Nave molto longeva, ha navigato ben 49 anni!
Si distingueva perchè aveva due fumaioli a poppa, aggettanti all'indietro, e una grande veranda che circondava la piscina su tre lati.
Miryam, ti corrisponde?

(fonte :Wikipedia)

I fumaioli non saprei, ma la veranda me la ricordo eccome!
Gli interni erano molto belli ed eleganti, i tavoli per la cena erano in un grande salone tutti vicini alle vetrate,ed in fondo un'orchestrina con musica in sottofondo.
Al centro c'era un enorme spazio per poter ballare dopo cena.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Non mi ritrovo; Orient Queen ce n'è stata più di una, ma negli anni 90 non doveva esserci una Orient Queen.
Gabriele quella che dici tu era la ex Starward, IMO 6821080, 1968, diventata poi Bolero e nel 2012 Orient Queen. L'altra era la ex Vistamar, 1989, IMO 8701193 diventata Orient Queen nel 2018 e tuttora attiva.
 

Luca*

Well-known member
Un'altra nave che partiva da Venezia e percorreva lo stretto di Corinto era la Azur, prima della Chandris poi della Festival.
Confermo, io ho attraversato il canale di Corinto proprio con la Azur, ricordo che in alcuni punti si passava con poco spazio libero ai lati. Non vorrei confondermi (ma basta che vada a vedere le foto per avere conferma) ma mi pare ci fosse del legno apposta per le grattatine poco sopra la linea di galleggiamento
 

Rodolfo

Super Moderatore
Bluyes sai che il Sirius era affondato la vigilia di Natale del 70 in Bacino San Marco? Voi almeno avete superato k'onda.
 

Blueyes

Well-known member
Bluyes sai che il Sirius era affondato la vigilia di Natale del 70 in Bacino San Marco? Voi almeno avete superato k'onda.

Sul Sirius ci giocavo spesso e ci andavo a pescare, visto che attraccava sul pontiletto a 15 metri dalla porta di casa mia.
Non lo avevo mai saputo del naugragio, però non mi stupisce ^__^

Ne conosci le cause?

PS: A riveder bene la foto, dietro c'è un fumaiolo Costa?

Sirius~0.jpg
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sì. Era notte e stava rimorchiando in uscita un mercantile panamense. Pressapoco davanti alla Punta Della Dogana, il motivo vero non so se sia Nai stato accertato, il cavo di rimorchio è andato in bando, o la nave ha accelerato o il Sirius ha rallentato per un qualche motivo, e la prua della nave lo ha colpito fino a farlo affondare. Sei persone di equipaggio e due persero la vita; Direttore di Macchina e Nostromo. Per qualche giorno la crocetta dell'albero rimase emersa a testimoniare il luogo del naufragio.
Potrebbe essere l'Enrico C. di sicuro tra Costa e Sirius sta transitando l'Ammiana.
 

Didi

Well-known member
Uno dei più bei ricordi di un periodo della mia vita è legato ad una barchetta.
Andavamo in ferie a Pagnano, frazione di Asso, ameno luogo posto su quel promontorio la cui punta è Bellagio e divide i due rami del lago di Como. Qui avevevamo una bella compagnia, allora erano in tanti che da Miano venivano qui a villeggiare.di giorno si facevano passeggiate sui monti e alla sera si andava aballare sulla terrazza di un bar a 100 m da casa.
In particolar modo prò ervamo molto affiatati io e il mio ragazzo col vicino della villa accanto e la sua ragazza.diventati in seguito mariti e mogli.
Una calda domenica pomeriggio stavamo sfogliando riviste con la pubblicità di barche in vetroresina, e l'idea di avere una barchetta per andare al lago ci convinse che saebbe stata una bella avventura. In fondo il lago era vicino e per arrivare ad Onno avevamo solo 11 KM. da fare.
Detto fatto incominciammo a pensare dove cercare una barca che costasse poco e che così dividendola in quattro poteva raggiungere un costo fattibile...
Era il 1965, per me ed il mio ragazo era il primo anno di lavoro, avevamo lo stipendio,per i nostri due amici che facevano l'università l'unica possibilità era di ricavare i soldi dalle mance mensili che fortunatamente percepivano dal padre.
Ci mettemmo subito in cerca e casualmente alla Rinascente dove non avrei mai pensato di trovare una barca, eccola in bella mostra la nostra barchetta. In vetroresina , bella bianca lunga 3,30 di costo contenuto, £120.000 .
per la cronaca io lavoravo in banca e percepivo circa 100.000 lire al mese.
Lo sconto del 10% ottenuto tramite una amica, ci permise anche l'acquisto del portabarca per caricarla sul tetto della macchina.
£30.000 a testa e fu nostra. Andammo a ritirarla il mio amico Romano ed io e non vi dico le risate per girare in quelle viuzze strette col macchinone che lui aveva preso a suo padre.
Ci procurammo i cuscini fatti artigianalmente per spendere poco e poi la immatricolammo. Sì perchè allora anche un guscio doveva avere il suo libretto e il suo numero.
I numeri andavano posti sui lati poppieri in bella mostra, da qui la barca si chiamò POPPEA.
Per abbattere i costi che nei negozi di nautica sono altissimi, i numeri li applicammo noi facendoli direttamente con del nastro isolante nero che tenne sempre anche se ci capitò la sfortuna di dover formare un numero tutto a curve.
La domenica successiva andammao al lago in pompa magna accompagnati dai genitori di Romano,i miei, mio fratello e morosa, ed amici . Il varo fu fatto con una bottiglietta di prosecchino e tutti finimmo con le gambe sotto al tavolo per mangiare.
Quel giorno ci rendemmo conto che se anche la barca pesava solo 70 Kg. non era possibile spostarla sul portabarca i abitualmente come avevamo pensato. , quindi il proprietario del ristorante si offrì di tenercela nel suo giardino per la stagione estiva gratuitamente. Ovviamente acquistò tanti clienti, anche perchè lì si mangiava molto bene.
Alto problema ci rendemmo pure conto che non era per niente facile con quegli scalmi remare, così i due genitori presenti si misero una mano sull coscienza e il motore lo regalarono loro.
Un 7 cavalli selva, non certo una sciccheria, ma ha sempre fatto il proprio dovere per tutto il suo tempo.Peccarto non avesse il folle!

Ecco la nostra praticissima Poppea. Qui è nuda perchè i paglioli, i cuscini , i remi e il motore li portavamo avanti e indietro da casa per paura che li rubassero
Era particolarmente pratica perchè i paglioli potevano stare a terra o alzati tra i sedili formando un comodissimo piano dove sdraiarsi . Alzati permettevano anche di avere tantissimo spazio sotto dove stivare di tutto e di più.

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qui la Poppea pronta per la giornata.

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le bellissime spiaggete solitarie che raggiungevamo dove si scaricavano borse termiche , piatti, bicchieri, macchine fotografiche, mangia dischi, dischi , persino il fornelletto e l'acqua per fare la pasta asciutta fra tante risate. Cuscini, materissini teli di spugna e l'immancabie anguria che ogni tanto scappava e dovevamo riprenderla in mezzo al lago.

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costumi decisamente castigati come avete visto

E questo è uno dei panorami che trovo tra i più belli
il ramo di Lecco in inverno dal ceppo di Onno con le montagne del fondo lago.

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sempre dal Ceppo di Onno panorama versoLecco

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Sempre dal Ceppo in estate
il panettoncino che si vede in mezzo al lago è la punta di Bellagio dove il lago fa la biforcaione.

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A questa barca abbiamo legati tanti ricordi di giorni passati bordesando bordesando lungo le rive del lago ad ammirare le splendide ville, o arrivare fino a Bellagio per mangiare un gelato o stare sdraiati dopo il bagno sulle note di Santo & Jhonny.
Bei giorni bella gioventù
 
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Rodolfo

Super Moderatore
Bellissima anche questa e comunque molto ma molto più tranquilla di quella del nostro conoscente chioggiotto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Didi non aveva nemmeno la retromarcia quel Selva, bisognava ruotarlo di 180° per "frenare": un precursore di un moderno "Azipod".
 
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