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COSTA FASCINOSA Capitali del Baltico 21/06/22-30/06/22

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

MARIMIKI

Member
RIGA
Ripercorriamo Brivibas bulvaris e giriamo a destra verso la chiesa di Santa Gertrude; alle spalle della chiesa ci si immerge nel quartiere dell’ART NOUVEAU; diverse strade portano in Elizabetes iela (n°10B) e in Alberta iela dove ci sono i palazzi più interessanti (al n° 2A-4-8-13…al 12 c’è il museo d’art nouveau). Tornando verso l’ESPLANADE ci imbattiamo nel MUSEO NAZIONALE DELLE BELLE ARTI e l’ACCADEMIA D’ARTE; poco dopo rientriamo nel parco della COLLINA del BASTIONE con resti delle vecchie fortificazioni; attraversiamo Krisjana Valdemara iela, a sinistra in Zigfrida Meierovica bulvaris, a destra in Smilsu iela 20, arriviamo alla TORRE DELLE POLVERI che al suo interno ospita il MUSEO DELLA GUERRA LETTONE (visitabile gratuitamente). Vicino c’è l’antica caserma di Jacob, che inizia con una parete piena di stemmi delle città e dei rioni lettoni, ora con tanti caffè, ristoranti, pub. Seguiamo le mura sulla sinistra in Torna iela, che porta alla PORTA SVEDESE. La torre delle polveri e la porta svedese sono gli unici edifici originali di Riga; a causa dei bombardamenti, quasi tutti i palazzi e i monumenti sono andati distrutti e poi ricostruiti fedelmente agli originali. Sulla porta svedese ci sono molte leggende, ma pare che porti fortuna alle coppie attraversarla, partendo da Aldaru iela. Quindi torniamo indietro per questa via, giriamo a sinistra in Smilsu iela e poi a destra in Maza Smilsu iela e incrociamo Meistaru iela, sulla destra troviamo la CASA DEL GATTO. Altro palazzo caratteristico, soprattutto per i due gatti situati sulle due torri laterali e per ciò che si racconta del suo costruttore. I due gatti sono rivolti verso la GRANDE GILDA, in Amatu iela al n°6. Poco più in là ci troviamo in PIAZZA LIVU, con le sue case colorate, i giardini fioriti, insegne molto attraenti sui locali che la circondano. In continuità con le case colorate, c’è la PICCOLA GILDA, oggi locale per eventi musicali e culturali. Soddisfatti, ma stanchissimi, ci avviamo verso il porto attraversando ancora qualche via e riportandoci sul lungo fiume In nave facciamo in tempo a fare la merenda che viene distribuita dalle 16 alle 17 al ponte 9. A bordo ci aspetta lo spettacolo a base di pop-rock alle 19.30 in teatro, poi la cena e ci riposiamo in cabina.
 

MARIMIKI

Member
SETTIMO GIORNO 27/6/22 KLAIPEDA

Dalla Lettonia alla Lituania: arrivo a Klaideda per le 10, entrando piano piano nella laguna che separa la terraferma dalla penisola di Neringa (curlandese), aldilà della quale c’è il Baltico. Anche qui ci accolgono dei suonatori con abiti folkloristici e in punta al molo c’è la statua di un ragazzo che sventola un berretto in segno di saluto e il suo cane mette la zampa sulla scritta “Ama, credi e aspetta” (porta fortuna a chi viaggia in mare). Fuori dai cancelli del porto, si costeggia il fiume Danè e si arriva davanti ad un edificio a graticcio: è l’hotel Old Mill, accanto al quale c’è un ponte girevole (da attraversare obbligatoriamente), azionato a mano da due uomini e che permette il passaggio ogni mezz’ora. Ma ciò che attira la nostra attenzione è la statua del Black Ghost che emerge dal ponte. Alla sinistra del fantasma si possono vedere i resti delle fondamenta dell’antico castello di Klaipeda ricoperte d’erba. Si prosegue dritti fino al ponte stradale che attraversa il fiume. Aldilà del ponte c’è la città. Noi, invece, dal ponte, ripercorriamo la sponda opposta per arrivare all’imbarco dei battelli che portano sulla penisola curlandese a Smiltynè. Abbiamo deciso di arrivare fino a Nida per vedere la DUNA DI PARNIDIS. I biglietti si acquistano ai distributori con le monete (2,60 euro due biglietti andata e ritorno). Sul molo opposto a dove ha attraccato Costa Fascinosa troviamo la scultura della ragazza che manda un bacio a tutti i viaggiatori. Ce l’avevano detto che Klaipeda è la città delle sculture! Una volta traghettati, andando a sinistra si raggiunge una spiaggetta con dei ristoranti (molte persone, armate di borse frigo, ombrelloni e teli si sono dirette in questa direzione). Andando a destra si raggiunge il capolinea del bus che attraversa tutta la penisola curlandese fino al confine con il territorio russo (la penisola è per un tratto lituana e per l’altro si è al confine con Kaliningrad). L’autobus c’è ogni ora e quindi dobbiamo aspettare fino alle 11,10. I biglietti si fanno dall’autista ( 5 euro a persona all’andata e 5 al ritorno); per arrivare a Nida occorre un’oretta, piacevole, perché si attraversa il parco nazionale di Neringa con tanti boschi e i piccoli villaggi dove il bus ferma. Una di queste fermate è Juodkrantè, ovvero la collina delle streghe (un percorso nel bosco legato alle leggende e rappresentato da sculture di legno raffiguranti personaggi più o meno inquietanti). Col tempo a disposizione e con gli orari dei mezzi, abbiamo preferito saltare questa tappa. All’arrivo a Nida, il bus ferma proprio di fronte all’ufficio del turismo, dove riceviamo informazioni sul percorso per le dune con tanto di mappa. Sotto il sole caldo di mezzogiorno, costeggiando la laguna, abbiamo intrapreso il percorso didattico indicato sulla mappa, che inizia un po’ fuori dal paese (abbiamo saputo poi che dal paese è possibile prendere un sentiero che attraversa il bosco, si sta al fresco, ma si perde la bellezza del paesaggio). Si entra nella zona sabbiosa, pur rimanendo a tratti fra gli alberi e inizia la salita. Lungo il sentiero ci sono panchine con punti di osservazione e pannelli informativi; questo tratto viene chiamato “Valle del silenzio”. Poi inizia una lunga scalinata e il percorso si snoda su apposite passerelle, che è vietato lasciare. Col tempo le dune, che sono vive, si sono spostate e viene tutelata la loro esistenza (si dice che l’antico paese di Nida sia sepolto dalla sabbia della duna di Parnidis, come pure altri villaggi). Siamo nel Sahara della Prussia orientale, così viene chiamato questo luogo, e lo spettacolo che si apre ai nostri occhi è incantevole: la sabbia è interrotta da poca vegetazione e da strane staccionate fatte di rami intrecciati, a perdita d’occhio si vede la sabbia modellata come se non finesse mai. In cima alla scalinata e dopo un altro tratto di passerella, si giunge alla monumentale meridiana e ad una balconata da cui la vista sulla Valle della Morte è imperdibile. Siamo sulla duna più alta d’Europa, quasi 60 metri, e oltre si vede la laguna curlandense. Si fa ora di ritornare in paese perché il prossimo bus per Smiltynè è alle 14 e l’altro alle 17. E volendo conoscere anche Klaipeda, rinunciamo a visitare Nida, non prima di aver attraversato alcune viette con delle
casette graziosissime, con giardini pieni di ornamenti e di fiori. Sappiamo che a Nida ci sono il museo dell’ambra e la casa-museo di Thomas Mann, che ha scelto questo luogo come sua dimora…pazienza. Riprendiamo il bus di fronte a dove lo abbiamo lasciato e torniamo a Klaipeda.
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MARIMIKI

Member
KLAIPEDA
Lasciato il traghetto, torniamo sul ponte stradale ed entriamo nella città vecchia. Poco più avanti si volta a sinistra e si segue Teatro gatve che porta direttamente nella principale PIAZZA del TEATRO con la STATUA DI ANNCHEN von THARAU (la ragazza di cui si innamorò il poeta Simon Dach). Non è l’originale, che è stata rubata. Intorno tante bancarelle ed edifici in vari stili. Proseguiamo lungo via Sukileliu, a sinistra in via Darzu, a sinistra in via Aukstoji e a destra in via Didzioji Vandens per ammirare quanto rimane originale delle più antiche case di Klaipeda, edifici a graticcio, i vecchi magazzini, casette colorate, strade ciottolate, murales colorati, addirittura sulla parete di un edificio c’è la mappa dell’antica città. Una di queste case a graticcio è il CENTRO CULTURALE DELLE COMUNICAZIONI E IL CENTRO DI CULTURA ETNICA, dove si concentrano gli eventi culturali della città; nel cortile c’è l’esposizione di una mostra e, guardandosi intorno si respira il profumo dell’arte. Si prosegue lungo via Didzioji e si gira a sinistra in via Vezeju, una strada stretta dove ci appare la scultura del DRAGONE ROSSO. Le lastre di bronzo in tre lingue raccontano la leggenda che lo riguarda. Gironzoliamo nelle vie vicine (via Turgaus, una delle strade più importanti, via Pasiuntiniu, via Jono), capitiamo in una piazza dove è installata una grande scacchiera con tanto di pedine. Più avanti fra Via Kurpiu e via Kepeju, sull’angolo di un giardinetto troviamo la statua del TOPO D’ORO: è magico, realizza i desideri di chi glieli sussurra alle orecchie! Alla sua base la scritta dice:- Trasforma i tuoi pensieri in parole. Le parole diverranno magiche. Nella via parallela, via Kalviu, c’è il GATTO CON LA FACCIA DA GENTILUOMO, sul bordo di un muretto sotto un albero: toccandogli la coda si esprime un desiderio (se è lo stesso espresso al topo, pare che abbia più possibilità di realizzarsi). Klaipeda è la città delle fontane e delle aiuole fiorite, ce ne sono molte di varie forme. Ora ci portiamo verso il canale e lo costeggiamo fino a quando ci appare il veliero MERIDIANAS, una volta una nave scuola, ora un ristorante. Lì di fronte, in via Kurpiu al n°17 sul tetto del Rory pub vediamo la scultura dello SPAZZACAMINO; sulla parete sotto la scultura c’è il bottone gigante dello spazzacamino circondato da tantissimi altri bottoni. Anche questo è un posto con la sua magia: toccare il grosso bottone porta fortuna. Lungo il canale, sull’angolo con via Tiltu, prima di attraversare il ponte, c’è un edificio giallo: è stato la prima banca della città; sul retro troviamo un’altra scultura: UNA PENTOLA PIENA DI MONETE D’ORO. Attraversiamo il ponte Birzos e sulla destra ci troviamo davanti un ARCO DI GRANITO con una colonna rossa: rappresenta l’unificazione della Lituania. Appare in alto una scritta che significa: “Siamo una nazione, una terra, una Lituania”. Si sta facendo tardi, così riprendiamo la strada per il porto, costeggiando il fiume Danè e sbirciando dentro i locali che incontriamo. Nell’ultimo tratto percorriamo via Zveju e poco prima di giungere al ponte mobile, notiamo ancora sculture un po’ astratte in ferro. Siamo stanchi ma soddisfatti; Klaipeda è una graziosa cittadina vista con gli occhi del turista; la nostra passeggiata, seppur interrotta a tratti da numerosi lavori stradali, ci ha permesso di conoscerne i lati più caratteristici. Abbiamo notato che le ex repubbliche sovietiche si sforzano di somigliare alle loro nuove sorelle europee, ma hanno ancora tanto da recuperare e spesso lo sviluppo spropositato dei nuovi centri viene fatto in modo disordinato. Ora abbiamo bisogno di una bella doccia e un po’ di riposo. Stasera in nave prima di cena al bar Amarcord al ponte 3, ci sarà un tributo agli Abba. Stanotte rimettiamo le lancette indietro di un’ora, così domattina si dorme un’ora in più.
 

dalsnibba

Super Moderatore
Staff Forum
...e anche per Riga e Klaipeda abbiamo l'escursione bella e pronta....:)
...a parte gli scherzi, anche io ho praticamente gli stessi POI ,
giusto per Klaipeda, non ho potuto considerare la DUNA DI PARNIDIS ( per il poco tempo a disposizione, 07-16)
ma aggiungendo una visita piu' approfondita della città e la fabbrica / esposizione dell'ambra...;).
Grazie ancora Marimiki per lo splendido diario, bello e particolareggiato!
 

edith

Member
Che diario spettacolare!
Non vedo l'ora di fare lo stesso giro anche io fra un mesetto a fine agosto!!!
 

Gabriele C.

Well-known member
Letto solo adesso questo bellissimo diario, così ricco di belle foto e tanti interessanti particolari. Senza nulla togliere agli altri scali, non ho mai trovato nei vari altri diari così tante notizie e descrizioni su Tallinn come in questa recensione!

Proseguo la lettura con molto interesse.
 
Stato
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