fandelmare
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Amici, faccio seguito alla mia diretta da bordo arricchita così bene dall'amico Manlio con foto che lui magistralmente, di volta in volta, inseriva oltre che dai commenti di chi l'ha seguita e con questo diario che cercherà di sintetizzare gli spunti e le emozioni che questa mia terza transatlantica mi ha offerto spero di interessare qualcuno disposto a seguirmi nel racconto.
In genere non sono schematico nell'esposizione, non sono bravo a fare la pagella a nave e crociera ma raccolgo i mie ricordi e le impressioni soprattutto in relazione ad aspetti attinenti all'itinerario soffermandomi un po' meno sulle caratteristiche della nave e degli aspetti propriamente alberghieri della stessa comunque mi adeguo fornendo qualche personale opinione al riguardo prima di passare alla parte descrittiva del viaggio.
Le caratteristiche di Costa Serena sono ormai ben conosciute non essendo tra le ultime arrivate in Costa, sul sito c'è da documentarsi al riguardo; la cabina 8280 premium con balcone ponte 8 mi ha ospitato confortevolmente in posizione centrale, servizievole e gentile il cabinista. Per la cena ero al ristorante di poppa, servizio talvolta un po' lento nei primi giorni ma quando ciò è accaduto il personale si è scusato forse perfino oltre il dovuto.
Cibo: nella media considerando però che alcune lamentele sentite a bordo non mi sembravano troppo pertinenti quando si riferivano al fatto che alcune derrate non fossero di provenienza italiana o europea, la nave infatti era nel distretto sudamericano da mesi. Buffet abbondante ma talvolta un po' ripetitivo (il test però valuta 21 giorni di crociera e non una settimana), ottima la cena gustata al risto Club.
Palestra ben dotata per quanto mi riguarda e sauna un forse un po' piccoletta (mi mancava la bella vetrata sul mare come su Atlantica e Mediterranea).
Samsara: questa volta non ci sono stato forse anche perché in una crociera dal clima caldo mi piace godere soprattutto gli esterni.
Animazione: allegra e spesso "latino-americana", dato l'itinerario davo per scontato il prevalere di certi ritmi che peraltro sono molto coinvolgenti.
Spettacoli: proprio niente male! Balletti con validi professionisti, si è distinto un trio di flamenco, ballerini di tango, un trio di tenori con tanto di repertorio classico internazionale, insomma più di quanto mi aspettassi, peccato aver perso qualche spettacolo per l'orario (prima di cena per chi come me era al 2° turno)
Inoltre il pubblico molto caldo contribuiva a caricare gli artisti.
Quanto ai croceristi, a bordo netta prevalenza di argentini, alcuni uruguaiani qualche brasiliano, spagnoli, francesi, i tedeschi che ormai si trovano ovunque, non molti italiani, tengo a precisare comunque un pubblico tranquillo e gradevole, la nave non era a pieno carico, personalmente non ho riscontrato problemi per un lettino sul ponte o per approvvigionarmi al buffet; tutto piuttosto tranquillo.
Da Costa mi è stato assegnato un volo diretto da Fiumicino a Buenos Aires con Aereolineas Argentinas, siamo partiti con leggero ritardo se ricordo bene verso le 19 e siamo giunti a Buenos Aires di buon mattino verso le 6,30. Volo tranquillo, (14 ore) buon servizio e vitto (ottimo ed abbondante vino) ero in economy ma con 2 poltrone vuote accanto alla mia e avanti ad un passo dalla busines. Pare sia stato fortunato, alcuni croceristi si sono lamentati invece del volo con Alitalia proprio per questioni di trattamento e vitto a bordo.
Unico neo all'arrivo grande affluenza in aeroporto e formalità di dogana un po' lunghe. Tutto sommato però ho trovato più agevole un imbarco da Buenos Aires rispetto ad uno da Santos con volo dall'Italia per San Paolo; quel volo è più breve di un'ora circa ma poi tocca fare 2 ore circa di bus per raggiungere la nave.
Detto questo finalmente pulmino Costa e dopo poco più di tre quarti d'ora: terminal crociere!!!
Buenos Aires mi accoglie con una bellissima giornata di sole, inutile starmene lì a vegetare fino ad ora di pranzo che poi sarebbe l'ora per l'imbarco, mi prendo un taxi e me ne vado a Puerto Madero; conosco la città in cui sono stato precedentemente e preferisco stazionare in un posto più tranquillo per rinfrancarmi e godere di aria e sole. Non ho cambiato in moneta locale né intendo riceverne in resto e guarda un po', il simpaticissimo tassista, ritenendo troppo generosa per la tratta la mia banconota da 20 dollari mi compra un panino con salame al bar del terminal ed una minerale; ovviamente ho gradito e sorriso! Che modo di dare il resto!
Puerto Madero
In genere non sono schematico nell'esposizione, non sono bravo a fare la pagella a nave e crociera ma raccolgo i mie ricordi e le impressioni soprattutto in relazione ad aspetti attinenti all'itinerario soffermandomi un po' meno sulle caratteristiche della nave e degli aspetti propriamente alberghieri della stessa comunque mi adeguo fornendo qualche personale opinione al riguardo prima di passare alla parte descrittiva del viaggio.
Le caratteristiche di Costa Serena sono ormai ben conosciute non essendo tra le ultime arrivate in Costa, sul sito c'è da documentarsi al riguardo; la cabina 8280 premium con balcone ponte 8 mi ha ospitato confortevolmente in posizione centrale, servizievole e gentile il cabinista. Per la cena ero al ristorante di poppa, servizio talvolta un po' lento nei primi giorni ma quando ciò è accaduto il personale si è scusato forse perfino oltre il dovuto.
Cibo: nella media considerando però che alcune lamentele sentite a bordo non mi sembravano troppo pertinenti quando si riferivano al fatto che alcune derrate non fossero di provenienza italiana o europea, la nave infatti era nel distretto sudamericano da mesi. Buffet abbondante ma talvolta un po' ripetitivo (il test però valuta 21 giorni di crociera e non una settimana), ottima la cena gustata al risto Club.
Palestra ben dotata per quanto mi riguarda e sauna un forse un po' piccoletta (mi mancava la bella vetrata sul mare come su Atlantica e Mediterranea).
Samsara: questa volta non ci sono stato forse anche perché in una crociera dal clima caldo mi piace godere soprattutto gli esterni.
Animazione: allegra e spesso "latino-americana", dato l'itinerario davo per scontato il prevalere di certi ritmi che peraltro sono molto coinvolgenti.
Spettacoli: proprio niente male! Balletti con validi professionisti, si è distinto un trio di flamenco, ballerini di tango, un trio di tenori con tanto di repertorio classico internazionale, insomma più di quanto mi aspettassi, peccato aver perso qualche spettacolo per l'orario (prima di cena per chi come me era al 2° turno)
Inoltre il pubblico molto caldo contribuiva a caricare gli artisti.
Quanto ai croceristi, a bordo netta prevalenza di argentini, alcuni uruguaiani qualche brasiliano, spagnoli, francesi, i tedeschi che ormai si trovano ovunque, non molti italiani, tengo a precisare comunque un pubblico tranquillo e gradevole, la nave non era a pieno carico, personalmente non ho riscontrato problemi per un lettino sul ponte o per approvvigionarmi al buffet; tutto piuttosto tranquillo.
Da Costa mi è stato assegnato un volo diretto da Fiumicino a Buenos Aires con Aereolineas Argentinas, siamo partiti con leggero ritardo se ricordo bene verso le 19 e siamo giunti a Buenos Aires di buon mattino verso le 6,30. Volo tranquillo, (14 ore) buon servizio e vitto (ottimo ed abbondante vino) ero in economy ma con 2 poltrone vuote accanto alla mia e avanti ad un passo dalla busines. Pare sia stato fortunato, alcuni croceristi si sono lamentati invece del volo con Alitalia proprio per questioni di trattamento e vitto a bordo.
Unico neo all'arrivo grande affluenza in aeroporto e formalità di dogana un po' lunghe. Tutto sommato però ho trovato più agevole un imbarco da Buenos Aires rispetto ad uno da Santos con volo dall'Italia per San Paolo; quel volo è più breve di un'ora circa ma poi tocca fare 2 ore circa di bus per raggiungere la nave.
Detto questo finalmente pulmino Costa e dopo poco più di tre quarti d'ora: terminal crociere!!!
Buenos Aires mi accoglie con una bellissima giornata di sole, inutile starmene lì a vegetare fino ad ora di pranzo che poi sarebbe l'ora per l'imbarco, mi prendo un taxi e me ne vado a Puerto Madero; conosco la città in cui sono stato precedentemente e preferisco stazionare in un posto più tranquillo per rinfrancarmi e godere di aria e sole. Non ho cambiato in moneta locale né intendo riceverne in resto e guarda un po', il simpaticissimo tassista, ritenendo troppo generosa per la tratta la mia banconota da 20 dollari mi compra un panino con salame al bar del terminal ed una minerale; ovviamente ho gradito e sorriso! Che modo di dare il resto!
Puerto Madero