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i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

elenamaria

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Che bei ricordi hai risvegliato....Questo, è tra i libri che mio nonno mi leggeva, uno dei primi ricordi, dovevo essere molto piccola....
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Sto preparando le valigie per un po' di vacanza e ci metto dentro la solita paccata di libri che poi non sempre leggo ma mi danno sicurezza; se volete, senza nessun obbligo, vi dico prossimamente cosa porto con me, tutte cose leggerine ed estive comunque.

Comincio con un libro ambientato a Lisbona, città meravigliosa, che ha poco di delittuoso ma molto di misterioso, la Lisbona d'autore, quella solare di Saramago e quella dei vicoli del quartiere Alfama ( mia foto) di Pessoa.
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Traggo e riporto dalla presentazione del recente libro I CASI DEL DOTTOR ABILIO QUARESMA. ROMANZI E RACCONTI POLIZIESCHI di Pessoa:
"Frutto delle più recenti e sorprendenti scoperte tratte dal famoso baule lasciato dal poeta portoghese, in questa edizione appare l'insieme dei brevi romanzi e racconti polizieschi di Fernando Pessoa. Questi testi, per lo più inediti, ebbero poca attenzione da parte della critica e non furono mai pubblicati unitamente, come invece lo stesso Pessoa desiderava. La scrittura di quest'opera si è prolungata per varie decadi ed è durata fino alla morte del poeta, nel 1935. Quale protagonista di queste storie poliziesche, Fernando Pessoa ha creato il dottor Abílio Quaresma, l'infallibile decifratore di enigmi; figura che oltrepassa la forma del semplice personaggio e occupa un luogo nella galleria dei suoi famosi eteronimi. Il rapporto di grande affezione che Fernando Pessoa ha mantenuto nel corso della vita con il genere poliziesco è ben documentato nei diari e nelle lettere. Il poeta, nell'anno della sua morte, in una lettera scritta al famoso critico Adolfo Casais Monteiro, manifestò esplicitamente l'intenzione, addirittura, di anteporre la pubblicazione di queste storie a quella della sua poesia"
 

elenamaria

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Di Pessoa ricordo una poesie che parla di lettere d'amore e che, dice il poeta, come tutte le lettere d'amore sono ridicole...
A Lisbona hai visto il caffè La Brasileira con davanti la statua che lo ritrae?
PS: dove andrai di bello, se non sono troppo indiscreta?
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

elenamaria ha detto:
Di Pessoa ricordo una poesie che parla di lettere d'amore e che, dice il poeta, come tutte le lettere d'amore sono ridicole...
A Lisbona hai visto il caffè La Brasileira con davanti la statua che lo ritrae?
PS: dove andrai di bello, se non sono troppo indiscreta?
Il caffè la Brasileira è l'unico posto dove ho discusso a Lisbona....e non ho un caratteraccio :mrgreen: :mrgreen:
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

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Mi porto da leggere ROSSOAMARO di Bruno Morchio -psicologo genovese – che scrive dei romanzi gialli con protagonista l’investigatore privato Bacci Pagano che, fatte le debite proporzioni, ricorda un po’ il Pepe Carvalho di Vazquez Montalban.
Bacci (Giovanni Battista) Pagano vive tra i carruggi della vecchia Genova, in un centro storico cantato da De Andrè, nelle sue indimenticabili canzoni, ha una vita incasinata, ha perso per strada i sogni della sua gioventù, la moglie lo ha lasciato e gli ha allontanato la figlia, ha pochi amici come il commissario della Mobile, il napoletano Pertusiello. Finora ho letto tutti i libri cominciando dal primo poiché c’è una evoluzione delle vicende personali che conviene seguire e mi sono piaciuti, leggerò l’ultimo.
Prima citavo Montalban ( porto con me anche l’ultimo suo libro postumo di cui vi parlerò) ecco mi ha colpito la differenza tra Bacci che legge un nuovo libro ed uno vecchio contemporaneamente per apprezzarlo a distanza di anni, mentre Pepe Carvalho brucia i libri letti per evitare il rischio di leggerli una seconda volta, cosa che lo farebbe sentire vecchio.
Chi avrà più ragione?
 

elenamaria

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Io non riuscirei mai a bruciare un libro! E poi mi piace rileggere quelli che mi hanno colpita di più: alcuni li conosco quasi a memoria....proprio a memoria no, però quasi....starò invecchiando come dice il protagonista?
Serbet, hai mai letto "Casa fatta di alba" di Scott Momaday ?; credo proprio che ti piacerebbe....
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

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Francis Scott Fitzgerald è lo scrittore che ha rappresentato nei suoi libri l'America degli anni venti, l'età del jazz e speakeasy, le bevute e l'emancipazione femminile.
I suoi libri più famosi sono IL GRANDE GATSBY, BELLI E DANNATI, GLI ULTIMI FUOCHI, DI QUA DAL PARADISO, RACCONTI DELL'ETA' DEL JAZZ libri piacevoli e di facile lettura, poi ce n’è uno che si intitola TENERA E’ LA NOTTE che avevo già cominciato ma poi l’ho lasciato, ora voglio riprovarci.
Pare che molti abbiano letto le prime 70 pagine, pochi fino alla fine perché chi è abituato a leggere con voracità deve rassegnarsi a rallentare il ritmo, perdendosi nella sua tormentata vicenda.

D’altronde nel 1934 alla pubblicazione di "Tenera è la notte", il romanzo forse più complesso e sofferto di Fitzgerald (ci sono almeno 4 stesure) lo stesso pubblico aveva accolto il romanzo con un certo distacco, e le vendite non erano state al meglio.
Però, se si riesce a trovare la giusta concentrazione come scrive la Pivano nell’introduzione al libro, si tratta di uno dei capolavori letterari tra le due guerre, la storia del brillante psichiatra Dick Diver che inizia nella dorata Costa azzurra francese, tra alberghi lusso e feste e finisce medicone negli sperduti villaggi americani per essersi lasciato corrompere dal miraggio di una vita ricca e potente. Una storia che è in realtà la denuncia che Fitzgerald formula su esperienze della propria vita, da quando venne respinto dal fidanzata per mancanza di soldi a quando per guadagnarli sprecò un talento eccezionale con racconti da poco imposti dall’editore.
In questo libro l’autore ha condensato come in un testamento la cronaca del naufragio di una generazione (quella che Gertrude Stein ha chiamato la generazione perduta), la storia di un amore divorante, la denuncia della seduzione del denaro.
E’ il libro più impegnativo che mi porto, oltre ad altri più leggeri, ma penso sia giunto il momento di leggerlo perché come c’è un tempo per scegliere quel luogo e quel certo viaggio ce n’è uno per leggere quel certo libro.

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Con questo vi saluto per non annoiare ( elenamaria grazie, leggo libri di psicologia e romanzi non molto altro, ma se andrò in America...) arrivederci a fine agosto e serene vacanze a tutti
 

elenamaria

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Buone vacanze, caro Serbet! E buona lettura! Hai ragione, "Tenera è la notte" è uno dei libri più "complicati" che abbia mai letto....
 

marilù

Well-known member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Si, ma è meraviglioso, uno di quei libri ... che non puoi dimenticare :D :D
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

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questo è un mio sentito omaggio a Fernanda Pivano, che mi ha introdotto a letture importanti nella mia giovinezza

“Quando andai a Cuba nel 1956, Hemingway era in alto mare in cerca di pesci spada e stava per andare a cercarli al largo del Perù: stava girando Il vecchio ed il mare.
(….) Aveva preso il Nobel due anni prima, quinto americano, ma non era andato a ritirarlo in Svezia perché era più malconcio di quanto volesse far sapere alla stampa, dopo l’incidente d’Africa. (…)
L’autista Jean mi portò sulla spiaggia dove stava per approdare la Pilar con Hemingway in arrivo dalla pesca. Era una lunga, larga spiaggia dorata, bordata di palme e di banani con un pontile pericolante che si spingeva nel tiepido mare. Provinciale com’ero, in quel mio primo contatto con i tropici, rimasi ad aspettare in macchina ascoltando le lodi che Jean mi faceva dei finestrini che si potevano aprire e chiudere schiacciando un bottone; finchè da molto lontano comparve un punto e il punto si avvicinò adagio, pareva sempre più adagio e diventò una barca d’alto mare e approdò al pontile e scese lui, il Grande saggio del mondo, con la barba già bianca ed i bermuda sorretti per miracolo sotto lo stomaco teso dal gin. (...)
Quel giorno, nitido fino alla crudezza quando il Grande Saggio sbarcò elastico dalla sua barca e si avviò lentamente verso di me con passi guardinghi e precisi sulla sabbia, finchè mi fu vicino e mi abbracciò come si abbraccia un parente che ha attraversato un oceano per venirci a trovare, mi sentii d’improvviso molto solida, molto sicura; molto consapevole che la morte era in attesa ma non importava granchè dato che era l’unica cosa realmente pura che possa accadere nella cosiddetta vita.
In quel momento vidi le sue braccia stringere e rassicurare come me tutti i suoi personaggi solitari e carichi d’amore alla deriva lungo le vie del disastro, senza sapere ( ma abbastanza saggi da non chiedesi) il perché e percome; e vidi tutti i suoi personaggi consolati e sicuri sotto la sua protezione e la sua inesauribile umanità: sotto la sua comprensione infallibile di tutto ciò che è vero, al di là dei falsi idoli e dei simboli dai piedi d’argilla, al di là della coltre soffocante dei rapporti cosiddetti sociali, al di là della barriera del silenzio che ci impedisce di comunicare.”

1972


dal capitolo dedicato ad Hemingway, Mostri degli anni venti di Fernanda Pivano, la Tartaruga edizioni
 

elenamaria

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Ciao, Serbet!! Ma tu, mi leggi nel pensiero? Questo è ciò che sto leggendo in questi giorni....sono molto contenta di "rivederti".....
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

questione di feeling.
Ah, ah, ah, ah... Ah, ah, ah, ah...
questione di feeling, solo di feeling.
...............
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

001img0044.jpg



dedicato ai sei giovani militari uccisi, un frammento scritto 2600 anni fa da Mimnermo poeta greco

COME LE FOGLIE
Come le foglie che fa germogliare la stagione di primavera
ricca di fiori, appena cominciano a crescere ai raggi del sole,
noi, simili ad esse, per un tempo brevissimo godiamo
i fiori della giovinezza, né il bene né il male conoscendo
dagli dèi. Oscure sono già vicine le Kere,
l'una avendo il termine della penosa vecchiaia,
l'altra della morte. Breve vita ha il frutto
della giovinezza, come la luce del sole che si irradia sulla terra.
E quando questa stagione è trascorsa,
subito allora è meglio la morte che vivere.
Molti mali giungono nell'animo: a volte, il patrimonio
si consuma, e seguono i dolorosi effetti della povertà;
sente un altro la mancanza di figli,
e con questo rimpianto scende all'Ade sotterra;
un altro ha una malattia che spezza l'animo. Non v'è
un uomo al quale Zeus non dia molti mali.


ci ricorda l'altra famosa lirica di Giuseppe Ungaretti:

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Grazie Serbet; una riflessione su ciascuna riga del frammento del poeta greco.
 

fandelmare

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Senza nulla voler togliere all'ispirazione poetica...ma che quadro tragico di quella che oggi viene chiamata la terza età :( :!: A mio avviso ed ovviamente, vicende personali a parte, ogni stagione della vita può dispensare gioie e dolori, preoccupazioni e soddisfazioni, purchè si accettino i connotati ed i limiti di ogni età. Inoltre, augurarsi addirittura di morire giovani per non conoscere la vecchiaia lo definirei quasi patologico in termini psichiatrici :shock: . Se la vecchiaia indubbiamente deve, salvo casi eccezionali, fare i conti con il decadimento fisico, anche la fase giovanile può non mancare di aspetti problematici: formazione ed affermazione della personalità, individuazione e realizzazione di un progetto di vita, difficoltà correlate agli studi ed al lavoro, complessi ed insicurezze ecc. ecc. Insomma non è detto affatto che adolescenza e giovinezza siano come l'età dell'oro e così pure anche il "viale del tramonto" può riservare non solo tristezze, acciacchi e rimpianti ma anche, quando è il caso, il senso di avere costruito qualcosa ed un prezioso scrigno di ricordi legati ad un'esistenza piena e vissuta. Oggi in particolare, poi, guardandomi intorno scorgo spesso volti più che maturi e segnati dagli anni, ma dallo sguardo sereno se pur velato talvolta da un'ombra di stanchezza e malinconia ed osservo tristemente visi di giovanissimi che sembra ce la mettano tutta per non arrivare alla vecchiaia :roll: . Le fasi più delicate del volo sono certamente il decollo, che richiede il massimo sforzo e l'atterraggio che talvolta mette paura. Personalmente, come tanti, mi auguro di restare in quota il più a lungo possibile a velocità di crociera e senza troppe turbolenze e vuoti d'aria e spero di giungere a destinazione con un atterraggio morbido condotto da un "Pilota" in cui confido particolarmente e di cui non faccio il nome, ma vi asicuro che è "Uno che fa miracoli" :wink: Ciao a tutti.
 

serbet

New member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

o amico mio, ho citato Menandro per consolare, se potessi, i giovani caduti ed i loro parenti ma ti parla un "giovane" sessantenne e figurati se non sono d'accordo con te.
Che ne dici di questo elogio della età avanzata di Catone:

ego minus habeo virium quam vestrum utervis,Laeli et Scipio.Ne vos quidem TPonti centurionis vires habetis;num idcirco est ille praestantior? Cursus est certus aetatis et una via naturae eaque simplex,suaque cuique parti aetatis tempestivitas est data,ut et in infirmitas puerorum et ferocitas iuvenum et gravitas iam constantis aetatis et senectutis maturitas naturale quiddam habeat,quod suo tempore percipi debeat.Non sunt in senectute vires:ne postulantur quidem vires a senectute. Potest autem exercitatio et temperantia etiam in senectute conservare aliquid pristini roboris. Ut petulantia,ut libido magis est adulescentium quam senum,nec tamen omnium adulescentium,sed non proborum,sic senilis stultitia,quae deliratio appellari solet,senum levium est,non omnium.Habet senectus praesertim honorata tantam auctotitatem ut pluris sit quam omnes adulescentiae vires

Io ho meno forze dell'uno e dell'altro fra voi due, Lelio e Scipione. Neppure voi avete le forze del centurione T. Ponzio; ma forse, perciò, egli vale di più? C'è un corso preciso della vita , ed ciascun momento della vita è stata attribuita una caratteristica propria, sicché la debolezza dei fanciulli, la baldanza dei giovani, la serietà di un'età ormai formata e la maturità della vecchiaia hanno un certo carattere naturale che deve essere colto al tempo suo proprio. Nella vecchiaia non ci sono forze, ma neppure sono richieste forze dalla vecchiaia. L'esercizio e la temperanza però possono anche in vecchiaia conservare qualche cosa del primitivo vigore. Come la sfacciataggine, la passione sfrenata sono più dei giovani che dei vecchi, e nondimeno non di tutti i giovani ma di quelli immorali, così la stoltezza senile, che viene di solito detta delirio, è propria dei vecchi dissennati. In particolare una vecchiaia onorata ha una autorevolezza così grande che vale di più di tutte le forze della giovinezza.
 

pmanlio

Active member
Re: i migliori scatti della nostra vita: sezione ALTRO

Hola!!
In due giorni ho dormito quattro ore!!
Non posso leggere con attenzione il post, ma visto io nome 'Serbet' come non salutare!!
Un solo rimpianto, ci fossi stato ai tempi della 'diretta' di Magellano..

http://www.crociereforum.it/viewtopic.php?f=124&t=12136

Elena e fan del mare sanno che sono in difficoltà ed ho poco tempo, ma provero ad esserci..

Salutoni!
Manlio
 
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