Eccomi tornato dalla crociera panorami d’oriente.
E’ andato tutto ok, nessun imprevisto, mare calmo e tempo ottimo.
Alle 11.40 della domenica arriviamo a Venezia, consegniamo i bagagli, ci viene consegnato il numero di imbarco (numero 9) e andiamo al parcheggio prenotato per lasciare l’auto (costo per 8 giorni 75 euro).
Raggiunto il terminal di imbarco chiedo per il check in (lo avevo fatto online) e mi dicono che avendolo fatto tramite internet mi posso mettere tranquillamente a sedere e aspettare l’imbarco .
Prima di mettermi a sedere vado al costa club dove cambio il numero 9 con il numero 4 (imbarco privilegiato).
Nel giro di 30 minuti siamo sulla nave…..bella….di impatto forte (come detto da molti) ma molto “luccicosa”.
Le prime ore in attesa della partenza le passiamo a pranzare e poi a giro per la nave.
Ci imbattiamo ben presto nel simulatore di formula 1 e in pratica lo inauguriamo noi: 1 test per mio cugino e uno per me. Al termine viene rilasciato un certificato con il miglior tempo e la maggiore velocità raggiunta.
Proseguendo il giro per la nave arriviamo alla cioccolateria Juventas (un nome un po’ sinistro per me fiorentino :lol. Mia moglie e mia cugina non si lasciano sfuggire l’occasione e assaggiano subito della fragola imbevuta nella fontana di cioccolata (sarà un rito che si ripeterà spesso). Il costo di un pezzetto di frutta nella fontana di cioccolata è di 90 centesimi (un giorno sarà in offerta a 60).
Nel frattempo ci vengono consegnate le cabine e mentre mia moglie e mia cugina vanno a sistemare i bagagli io e Stefano (marito di mia cugina) espletiamo alcune formalità e quindi andiamo a registrare la carta di credito, dal maitre per avere la conferma del tavolo da 4 e a fare i pacchetti che ci siamo prefissati di fare: 1) caffe 2) acqua e vino 3) bevande analcoliche.
La partenza da venezia è veramente affascinante ed è un susseguirsi di foto e video.
A bari decidiamo di non scendere e ci godiamo la nave in lungo e in largo. Infatti in questo giorno c’è un ricambio di più di 1000 persone e molte sono scese anche per le escursioni. In pratica siamo in pochi e allora….piscina e idromassaggi a gogo (ad un certo punto ero da solo nelle 2 piscine idromassaggi…..)
Per chi non ha figli consiglio la piscina a poppa (quella dietro per intendersi) al ponte 9 che è riservata solo agli adulti. E’ vero che ogni tanto qualche bambino c’è ma la vigilanza, abbastanza solerte, interviene quasi sempre. Inoltre i ponti a poppa (il 9 e il 10) sono molto più tranquilli rispetto alla piscina “principale” dove vengono fatti giochi c’è musica alta e molta gente (dipende dai gusti…..noi cercavamo relax e riposo).
A Katakolon ci facciamo un giro per il paese. Carino, pieno di negozi e di bar ristoranti sul mare.
In massimo 2 ore si gira tranquillamente.
A Izmir (Smirne) scendiamo a piedi e raggiungiamo il centro (circa 40 minuti di passo da “turista”).
Il giorno dopo siamo ad Istanbul….che dire…..eccezionale…..stupenda…fantastica!
Optiamo anche li per il fai da te. Scendiamo dalla nave e nel giro di 10 minuti siamo sul ponte Galata che, una volta attraversato, ci porta quasi in centro. Visitiamo il Topkapi, Santa Sofia, la Moschea Blu e la Cisterna, il Gran Bazar e il Mercato delle Spezie. Un giorno è troppo poco ma siamo soddisfatti per il giro fatto. Anche il Gran Bazar lo giriamo tranquillamente e non siamo per niente infastiditi dai venditori. Certo che se uno si ferma a vedere delle cose esce subito il commerciante ed inizia la trattativa sul prezzo. Facciamo diversi acquisti e tutti trattando tranquillamente il prezzo.
Ripartiamo da Istanbul con un po’ di emozione nel vedere scivolare dai nostri occhi questa magnifica città.
Il giorno di navigazione lo passiamo in Samsara, al casino e….a mangiare….
Nella Samsara (prezzo 38 euro al giorno e mai c’è stata l’offerta per il solo pomeriggio) non facciamo massaggi ma ci godiamo i 2 piani in lungo e in largo.
Entriamo prima nel tiepidarium una sala con lettini in pietra riscaldati (una gioia per la mia schiena spesso dolorante) poi entriamo nel bagno turco e dopo una breve doccia nella piscina di talassoterapia. All’inizio siamo solo noi 4 ma anche dopo non c’è molto affollamento). Saliamo quindi le scale per andare al giardino di inverno. Qui lettini con splendida vista sulle coste greche e tè alla frutta ( e sonnellino a seguire)
Prima di rientrare nelle camere passiamo anche dalla sala con le lampade abbronzanti.
L’accesso alla samsara è autorizzato solo a chi ha naturalmente pagato (o ha la cabina samsara) e le persone si riconoscono da un braccialetto. Ho visto anche persone senza e lo abbiamo fatto presente alla reception ma, pur dandoci ragione, non hanno fatto niente. Naturalmente nel questionario lo abbiamo scritto e sarebbe bello se altri seguissero il ns. esempio se non altro per tutelare chi paga regolarmente e che non è certo meno furbo degli altri e per migliorare il servizio.
A Dubrovnik scendiamo con le lance e visitiamo il paesino circondato dalle mure e adatto per gli ultimi souvenir.
Sia in turchia (dove abbiamo prelevato al bancomat senza problemi) che in croazia accettano l’euro.
Molto utile il pacchetto con gli smile che per 40 euro permettono di prendere 20 bibite o succhi di frutta o spremute o cocktail analcolici (la sera al teatro abbiamo sempre preso il cocktail)
Non vado oltre….avrei altre cose da dire….ma mi rendo conto di essere stato anche troppo lungo.
Se avete domande….sono a disposizione.
E’ andato tutto ok, nessun imprevisto, mare calmo e tempo ottimo.
Alle 11.40 della domenica arriviamo a Venezia, consegniamo i bagagli, ci viene consegnato il numero di imbarco (numero 9) e andiamo al parcheggio prenotato per lasciare l’auto (costo per 8 giorni 75 euro).
Raggiunto il terminal di imbarco chiedo per il check in (lo avevo fatto online) e mi dicono che avendolo fatto tramite internet mi posso mettere tranquillamente a sedere e aspettare l’imbarco .
Prima di mettermi a sedere vado al costa club dove cambio il numero 9 con il numero 4 (imbarco privilegiato).
Nel giro di 30 minuti siamo sulla nave…..bella….di impatto forte (come detto da molti) ma molto “luccicosa”.
Le prime ore in attesa della partenza le passiamo a pranzare e poi a giro per la nave.
Ci imbattiamo ben presto nel simulatore di formula 1 e in pratica lo inauguriamo noi: 1 test per mio cugino e uno per me. Al termine viene rilasciato un certificato con il miglior tempo e la maggiore velocità raggiunta.
Proseguendo il giro per la nave arriviamo alla cioccolateria Juventas (un nome un po’ sinistro per me fiorentino :lol. Mia moglie e mia cugina non si lasciano sfuggire l’occasione e assaggiano subito della fragola imbevuta nella fontana di cioccolata (sarà un rito che si ripeterà spesso). Il costo di un pezzetto di frutta nella fontana di cioccolata è di 90 centesimi (un giorno sarà in offerta a 60).
Nel frattempo ci vengono consegnate le cabine e mentre mia moglie e mia cugina vanno a sistemare i bagagli io e Stefano (marito di mia cugina) espletiamo alcune formalità e quindi andiamo a registrare la carta di credito, dal maitre per avere la conferma del tavolo da 4 e a fare i pacchetti che ci siamo prefissati di fare: 1) caffe 2) acqua e vino 3) bevande analcoliche.
La partenza da venezia è veramente affascinante ed è un susseguirsi di foto e video.
A bari decidiamo di non scendere e ci godiamo la nave in lungo e in largo. Infatti in questo giorno c’è un ricambio di più di 1000 persone e molte sono scese anche per le escursioni. In pratica siamo in pochi e allora….piscina e idromassaggi a gogo (ad un certo punto ero da solo nelle 2 piscine idromassaggi…..)
Per chi non ha figli consiglio la piscina a poppa (quella dietro per intendersi) al ponte 9 che è riservata solo agli adulti. E’ vero che ogni tanto qualche bambino c’è ma la vigilanza, abbastanza solerte, interviene quasi sempre. Inoltre i ponti a poppa (il 9 e il 10) sono molto più tranquilli rispetto alla piscina “principale” dove vengono fatti giochi c’è musica alta e molta gente (dipende dai gusti…..noi cercavamo relax e riposo).
A Katakolon ci facciamo un giro per il paese. Carino, pieno di negozi e di bar ristoranti sul mare.
In massimo 2 ore si gira tranquillamente.
A Izmir (Smirne) scendiamo a piedi e raggiungiamo il centro (circa 40 minuti di passo da “turista”).
Il giorno dopo siamo ad Istanbul….che dire…..eccezionale…..stupenda…fantastica!
Optiamo anche li per il fai da te. Scendiamo dalla nave e nel giro di 10 minuti siamo sul ponte Galata che, una volta attraversato, ci porta quasi in centro. Visitiamo il Topkapi, Santa Sofia, la Moschea Blu e la Cisterna, il Gran Bazar e il Mercato delle Spezie. Un giorno è troppo poco ma siamo soddisfatti per il giro fatto. Anche il Gran Bazar lo giriamo tranquillamente e non siamo per niente infastiditi dai venditori. Certo che se uno si ferma a vedere delle cose esce subito il commerciante ed inizia la trattativa sul prezzo. Facciamo diversi acquisti e tutti trattando tranquillamente il prezzo.
Ripartiamo da Istanbul con un po’ di emozione nel vedere scivolare dai nostri occhi questa magnifica città.
Il giorno di navigazione lo passiamo in Samsara, al casino e….a mangiare….
Nella Samsara (prezzo 38 euro al giorno e mai c’è stata l’offerta per il solo pomeriggio) non facciamo massaggi ma ci godiamo i 2 piani in lungo e in largo.
Entriamo prima nel tiepidarium una sala con lettini in pietra riscaldati (una gioia per la mia schiena spesso dolorante) poi entriamo nel bagno turco e dopo una breve doccia nella piscina di talassoterapia. All’inizio siamo solo noi 4 ma anche dopo non c’è molto affollamento). Saliamo quindi le scale per andare al giardino di inverno. Qui lettini con splendida vista sulle coste greche e tè alla frutta ( e sonnellino a seguire)
Prima di rientrare nelle camere passiamo anche dalla sala con le lampade abbronzanti.
L’accesso alla samsara è autorizzato solo a chi ha naturalmente pagato (o ha la cabina samsara) e le persone si riconoscono da un braccialetto. Ho visto anche persone senza e lo abbiamo fatto presente alla reception ma, pur dandoci ragione, non hanno fatto niente. Naturalmente nel questionario lo abbiamo scritto e sarebbe bello se altri seguissero il ns. esempio se non altro per tutelare chi paga regolarmente e che non è certo meno furbo degli altri e per migliorare il servizio.
A Dubrovnik scendiamo con le lance e visitiamo il paesino circondato dalle mure e adatto per gli ultimi souvenir.
Sia in turchia (dove abbiamo prelevato al bancomat senza problemi) che in croazia accettano l’euro.
Molto utile il pacchetto con gli smile che per 40 euro permettono di prendere 20 bibite o succhi di frutta o spremute o cocktail analcolici (la sera al teatro abbiamo sempre preso il cocktail)
Non vado oltre….avrei altre cose da dire….ma mi rendo conto di essere stato anche troppo lungo.
Se avete domande….sono a disposizione.