marcocrociera
Member
SMARRIMENTO BAGAGLI E DISSERVIZI MSC MAGNIFICA – CROCIERA TERRA DI GHIACCIO E FUOCO 27.06.2014 / 08.07.2014. Offerta scoprici + volo.
PREMESSA
Essendo grandi appassionati di crociere (questa è la quarta e la seconda con MSC), per le nostre vacanze abbiamo scelto, attirati dall’itinerario, la crociera che aveva come momento più importante la visita dell’Islanda. Abbiamo optato per l’opzione “scoprici + volo”. Di conseguenza abbiamo acquistato da MSC sia la crociera che il volo. MSC, infatti, ci ha venduto la vacanza in un unico pacchetto. Ci è parsa una buona idea dato che in questo modo MSC si sarebbe occupata dall’inizio alla fine della nostra vacanza.
QUESTIONE BAGAGLI: IL DISAGIO, LA SCORTESIA E LA DISORGANIZZAZIONE DI MSC
La vacanza inizia però subito male; partiamo da Roma il 27 giugno 2014, facciamo scalo a Francoforte e finalmente arriviamo ad Amburgo, città dal cui porto prenderemo la nave. Ad Amburgo dopo aver aspettato per circa mezz’ora davanti al nastro del ritiro bagagli cominciamo a capire che qualcosa è andato storto. Siamo circa 30/40 italiani. Nessuno riesce a recuperare il suo bagaglio. Ad accoglierci, per il transfer aeroporto-nave compreso nel pacchetto, ci sono due addetti MSC di cui uno non parla una parola in italiano, mentre un’altra riesce a dire qualche parola nella nostra lingua. In questo momento di puro panico (nessun crocierista trova il suo bagaglio) non abbiamo nessuna informazione chiara; i due incaricati di MSC sono impacciati, indecisi, inesperti, non sanno cosa fare. Siamo lasciati allo sbando nell’aeroporto tedesco…circa 40 persone da sole.
Per fortuna tra i crocieristi italiani c’è una signora di origine tedesca che riesce, sostituendosi ai due incaricati di MSC, a capire cosa sta succedendo e a farci dirigere all’ufficio “lost e found” di Lufthansa per la denuncia dello smarrimento dei bagagli. Qui ancora enormi difficoltà. Siamo in pochi che parliamo inglese. Tra noi viaggiatori ci aiutiamo per poter fare la denuncia. Mai in nessun caso gli assistenti MSC si avvicinano per aiutarci. Lascio solo immaginare il caos che si è creato: molte persone erano anziane e non parlavano una parola di inglese. Un inferno e noi, insieme a qualche buon samaritano, a fare da traduttori. MSC è da subito assente, dall’inizio.
Fatta la denuncia, circa due ore dopo, rassegnati all’assenza dei bagagli, ci fanno salire su un autobus per il porto di Amburgo; ci imbarchiamo sulla nave. Lì ancora una volta non riceviamo degna assistenza: anche in questo caso c’è un gran caos. Tutti noi ci dirigiamo alla reception. Grande confusione. Qualcuno ci comunica che la nave partirà in ritardo per provare a recuperare i bagagli. Vengono alla fine trovati circa 23 bagagli. Per quel che ci riguarda viene trovato il bagaglio a me intestato; con nostra grande delusione il bagaglio intestato a mia moglie non viene recuperato. La nave deve però partire. E infatti alle 20.30 circa parte. Noi rimaniamo senza un bagaglio. Ci ritiriamo nella nostra cabina. La nostra vacanza è iniziata nel peggiore dei modi, tra disagio, tristezza, angoscia, panico e delusione. Primo giorno rovinato!!!
Il giorno dopo non veniamo contattati; tutti i passeggeri senza bagagli, compresi noi, si dirigono alla reception ma nessuno sa darci informazioni concrete. Dalla reception ci dicono: “Non abbiamo novità”, “non sappiamo”, “il bagaglio risulta smarrito”. Cominciamo a lamentarci in modo insistente; non abbiamo nessuna assistenza, nessuna comprensione umana per il disagio. Anzi, solo superficialità, incomprensione e soprattutto maleducazione!
Per sfortuna conosciamo la responsabile della reception (secondo quanto intuito), che non ci dà nessuna informazione concreta, ci fa compilare un modulo con la denuncia del bagaglio smarrito ma niente di che; anzi. La signora si rivolge in malo modo, è maleducata, impaziente, indisponente, scontrosa. Questo ci fa innervosire ancora di più poiché ci fa capire che MSC non se ne importa nulla del nostro bagaglio e ancor meno della nostra serenità.
Le nostre proteste sono sempre più forti e dalla reception, ci dicono alcuni nostri compagni di sventura, rispondono in malo modo. Due sono gli episodi davvero spiacevoli. Una signorina della reception, quando una crocierista senza bagaglio dice che MSC si sta comportando male, risponde: “Signora se vuole ci sono tante compagnie di crociera, la prossima volta può anche sceglierne un’altra” (!!!); poi quando un’altra crocierista dice: “con Costa non sarebbe mai capitato un disservizio e una mancanza di assistenza del genere”, una signorina della reception risponde : “in effetti abbiamo visto come è finita Costa…è affondata!”…rimaniamo basiti; non solo non viene difesa la propria azienda ma si attacca un “rivale” commerciale offendendo vilmente le 32 vittime di una delle disgrazie del mare più gravi della storia. Rimaniamo a bocca aperta! C’è disumanità e cattiveria!
Nel frattempo in modo non preciso, non chiaro, non sicuro, veniamo informati che “forse” avevamo una assicurazione che copriva fino a 400,00 € per poter acquistare beni e vestiario di primissima necessità; ma l’informazione non è certa. Facciamo conoscenza con il signor M. O., altro responsabile dei passeggeri, l’unica persona un po’ più disponibile rispetto agli altri; ci mette la buona volontà ma anche questi non riesce a risolvere il problema o a dare informazioni precise. Siamo delusi, spaesati, agitati e pentiti di aver avuto fiducia di una compagnia, la MSC, che si credeva seria, attenta, professionale e senza pari. Tutto crolla. Così come il sogno di una vacanza (molto costosa) e che sarà difficile rifare in futuro. Un insieme di soldi e sogni bruciati.
Il giorno dopo in cabina ci arriva una lettera in cui MSC dice che si sta impegnando ma non ci dà nessuna informazione concreta. Rimaniamo senza bagaglio; ci viene dato un misero kit (su nostra richiesta) con una maglietta, un rasoio, un pettine e un assorbente…neanche fossimo sbarcati a Lampedusa: offensivo e umiliante dal momento che durante i “giochini” di animazione venivano regalati con facilità zaini, magliette, felpe e vario materiale marchiato MSC…a noi invece viene dato un misero kit di sopravvivenza… Inutile e offensivo.
Con il passare dei giorni l’assenza del bagaglio si fa sentire. Mia moglie, il cui bagaglio è perso, non ha vestiti per le escursioni, non ha scarpe, non ha niente di pesante con cui coprirsi. E la nave sta dirigendosi sempre più a nord. In questa giornata scendiamo in Scozia a Lerwick. Le presto io qualche maglione e una giacca a vento. Le do il mio cappello di lana di cui io me ne privo ma mia moglie non può farne a meno dato che ha problemi di ernia cervicale. Non ci rinunciamo… Non si va a Lerwick ogni giorno!!! Durante l’escursione soffriamo il freddo. Ritornati in nave mia moglie ha fortissimi dolori di testa e sta male. Rimane l’intero pomeriggio stesa sul letto, colpita da dolori e nausea. Un’altra giornata di crociera rovinata e tanta ansia per la salute di mia moglie. Per la sera è prevista la cena di gala: mia moglie sta poco bene e ha lo stesso jeans della partenza da Roma; partecipa alla sera di gala con i jeans e una maglia che aveva messo nel bagaglio a mano: umiliante. Una serata trascorsa fra vergogna, imbarazzo e malumore.
Il giorno dopo, 30 giugno, siamo in navigazione e non abbiamo ancora nessuna informazione; ci viene inviata un’altra lettera di scuse in cui viene scritto che MSC si sta impegnando. Ma nulla di fatto e ai nostri occhi nulla di più falso. Ci dirigiamo alla reception per avere maggiori ragguagli. Nessuno però sa darci informazioni più precise. Incontriamo il sig. M.O. che ci dice che c’è una piccola possibilità che i nostri bagagli vengano riconsegnati in Islanda. Ma non si sa niente di certo.
Decidiamo di comprare un cappello di lana pesante affinché mia moglie possa tenere la testa al caldo durante le escursioni e durante i suoi amatissimi momenti sul balcone (avevamo scelto il balcone per ammirare quei paesaggi… ma senza abbigliamento adatto è stato impossibile) e dei trucchi per potersi sentire più adatta e curata (nonostante gli stessi jeans e maglietta) durante le serate in cui tutti erano eleganti…
Giorno 1 luglio siamo in Islanda; il freddo è ancora più pungente, il vento ancora più forte. Scendiamo per l’escursione che sarà rovinata dalle condizioni atmosferiche che in particolare colpiscono mia moglie. E’ uno strazio. Ritorniamo sulla nave. Mia moglie è costretta a rimanere a letto perché non ha potuto usufruire di quegli indumenti adatti presenti nella valigia smarrita acquistati anche su consiglio del medico che la segue per i problemi già indicati. Si sente umiliata. Scendiamo alla reception e solo dopo nostre insistenze ci viene concessa la lavanderia gratuita. Nessuno aveva pensato prima d’ora di contattarci e proporci questo servizio gratis. Uno scandalo!
Ci viene concesso finalmente un altro incontro con la responsabile della reception (che come al solito si fa attendere in un lungo anticamera di 15/20 minuti); concede a noi e ad un’altra passeggera di telefonare dalla nave alla Lufthansa per chiedere informazioni sui nostri bagagli. La Lufthansa ci dice che i bagagli sono a Reykjavick. Intanto noi contattiamo la nostra agenzia di fiducia che ci conferma che i bagagli sono arrivati nella capitale islandese. Ci poniamo la domanda sul perché questa telefonata non l’abbia fatta il personale di MSC! Perché la responsabile della reception o il signor M.O. non hanno fatto questa chiamata? Oppure l’hanno fatta e sapevano sin dall’inizio che i bagagli erano a Reykjavik e semplicemente non volevano farceli portare a Akureyri, prima tappa in Islanda? Rimaniamo sconcertati. Ormai la fiducia per MSC e per tutto ciò che è ad essa legato è persa per sempre!
Siamo all’epilogo: il giorno dopo, 2 luglio, la nave non fa tappa a Isofjordur per il maltempo e decide di proseguire per Reykjavik. Facciamo l’escursione serale con il solito disagio per l’abbigliamento ma tornati sulla nave intorno alle ore 23.30 finalmente ritroviamo la nostra valigia: dopo 6 lunghissimi giorni!
L’assenza del bagaglio ha rovinato moralmente l’intera vacanza e, nella pratica 6 giorni su 12. l’aspetto grave non è solo l’accaduto in sé, ma soprattutto la netta e palpabile sensazione e constatazione che MSC, rappresentata dal personale di bordo, non abbia mai cercato di risolvere il problema e non se ne sia realmente occupata; ha solo tamponato le nostre veementi richieste di assistenza; ancora peggio, non ha intrapreso nessuna azione concreta, non ci è venuta incontro in nessun modo e, anzi, ha chiaramente mal tollerato le nostre giuste richieste di assistenza; la sig.ra Richter era più preoccupata di non fare brutta figura con gli altri passeggeri (qualcuno di noi ha urlato) che rispondere e dare assistenza a noi crocieristi senza bagaglio.
ESCURSIONI:
Oltre al disagio dei bagagli smarriti riportiamo anche quello riguardante le escursioni; appena arrivati sulla nave, nonostante il problema bagagli, ci dirigiamo verso l’ufficio escursioni per prenotare quelle che ci interessano; con nostra sorpresa scopriamo che sono quasi tutte esaurite. Ma come? Uno fa migliaia di chilometri per visitare l’Islanda o la Scozia e MSC non assicura un numero di escursioni adeguate? E’ incredibile come si sia palesata l’inefficienza di MSC; pochissime ore dopo l’imbarco è già tutto sold out…e cosa ci siamo venuti a fare in Islanda e Scozia se MSC non riesce a garantirci le escursioni nei posti più caratteristici? Siamo quindi obbligati a scegliere le escursioni di secondo piano con grande nostra delusione e rabbia.
Crediamo che una Società seria (ci sbagliavamo nel pensare questo e non la consiglieremo a nessuno!) dovrebbe comunque riservare una percentuale di posti disponibili per ogni escursione, a disposizione di chi si imbarca senza avere avuto il tempo o le idee chiare per prenotarle con così largo anticipo.
Non solo; avendo avuto la MSC tante prenotazioni con largo anticipo e avendo visto che alcune erano esaurite, mentre altre erano assolutamente vuote (perché poco interessanti), perché, avendo tutto il tempo per poterlo fare, non ha incrementato il numero dei bus e delle guide sulle escursioni più richieste?
Inoltre, ciliegina sulla torta, le escursioni, comunque molto costose, che riusciamo ad effettuare sono male organizzate: i tragitti in pullman sono lunghi e le soste brevissime. Un esempio: alle magnifiche cascate di Godfoss sostiamo per 20 miseri minuti; ripeto 20 miseri minuti con la continua ansia e paura di perdere il pullman per il ritorno in nave. Abbiamo fatto migliaia di chilometri, abbiamo speso migliaia di euro per vedere l’Islanda e poi le soste durano 20 minuti, massimo 30. Un altro esempio: siamo stati nella zona dei Gyser per 25 minuti; il clou, il simbolo della crociera goduto per solo 20/25 minuti. Incredibile. Questa è una vera e propria “fregatura”.
RISTORANTE: MA MSC AMA LA MALEDUCAZIONE?
Al ristorante subiamo un’altra umiliazione davanti a tutti i nostri commensali. Uno dei giorni della crociera arriviamo in ritardo di circa 45/50 minuti al nostro turno di cena; ci rendiamo conto del ritardo ma ci sediamo soprattutto per salutare i nostri simpaticissimi compagni di cena senza pretendere nulla … ma dopo 5 minuti accorre al nostro tavolo il maître di sala C. V. che, in modo ironico e sarcastico, ad alta voce (tanto che attira l’attenzione della gente seduta ai tavoli vicini) ci prende in giro dicendo con accento e utilizzando in parte il dialetto napoletano: “vi siete addormentati?!, Guaglio’ (ma chi lo conosce e perché tutta questa confidenza!?!) ma è tardi, le cucine sono chiuse, ma vi siete dimenticati dell’orario? Io vi posso portare solo piatti freddi”. Noi, basiti per la reazione e per la maleducazione, rimaniamo senza parole; facciamo cenno per alzarci ma, con inopportuna confidenza, il signore mette le sue mani con forza sulla spalla e sul braccio di mia moglie mentre spinge me rimettendomi seduto e dice “ma che fai, mi vuoi offendere? Vuoi andare via? Non mi faccia rimanere male. Vi faccio mangiare, non vi preoccupate”. Tutto ciò ad alta voce, nel ristorante pieno, umiliandoci davanti a tutti e prendendosi delle confidenze che nessuno gli aveva concesso. Per la cronaca ci porta dei gamberetti con un po’ d’insalata. Non ci viene neanche servita l’acqua. Noi, già vittime di un disagio enorme, anche derisi per la figuraccia! Mi moglie trascorre le ore successive senza proferire parola, ammutolita, intimorita di tutto e con un enorme desiderio di tornarsene a casa!
ALTRE CONSIDERAZIONI:
Rispetto al disagio del bagaglio perso, all’assenza e alla disorganizzazione delle escursioni, tutto il resto passa in secondo piano. Ma vanno accennati alcuni problemi:
I fotografi troppo invadenti, insistenti e maleducati quando gli si rispondeva di “no”.
Gli spettacoli troppo brevi e ripetitivi; in particolare anche gli orari degli spettacoli sono assurdi. Non sarebbe meglio farli dopo cena?
L’animazione troppo debole e le informazioni riguardo l’animazione sono in pratica nulle.
La direttrice di crociera assente e monotona.
CONCLUSIONI:
La crociera da noi sognata e tanto attesa è stata un incubo; non abbiamo potuto effettuare una serena crociera e l’inefficienza, l’impreparazione e la freddezza del personale di MSC ha peggiorato la situazione. Siamo profondamente delusi. Ma ormai, per quest’anno, non possiamo permetterci più vacanze… Il badget raccolto e messo da parte con enormi sacrifici e stato buttato al vento!
Per concludere… io consiglierei ad MSC di non costruire navi sempre più grandi… ma di scegliere per il personale a bordo, grandi uomini! E intanto… Mai più MSC!
PREMESSA
Essendo grandi appassionati di crociere (questa è la quarta e la seconda con MSC), per le nostre vacanze abbiamo scelto, attirati dall’itinerario, la crociera che aveva come momento più importante la visita dell’Islanda. Abbiamo optato per l’opzione “scoprici + volo”. Di conseguenza abbiamo acquistato da MSC sia la crociera che il volo. MSC, infatti, ci ha venduto la vacanza in un unico pacchetto. Ci è parsa una buona idea dato che in questo modo MSC si sarebbe occupata dall’inizio alla fine della nostra vacanza.
QUESTIONE BAGAGLI: IL DISAGIO, LA SCORTESIA E LA DISORGANIZZAZIONE DI MSC
La vacanza inizia però subito male; partiamo da Roma il 27 giugno 2014, facciamo scalo a Francoforte e finalmente arriviamo ad Amburgo, città dal cui porto prenderemo la nave. Ad Amburgo dopo aver aspettato per circa mezz’ora davanti al nastro del ritiro bagagli cominciamo a capire che qualcosa è andato storto. Siamo circa 30/40 italiani. Nessuno riesce a recuperare il suo bagaglio. Ad accoglierci, per il transfer aeroporto-nave compreso nel pacchetto, ci sono due addetti MSC di cui uno non parla una parola in italiano, mentre un’altra riesce a dire qualche parola nella nostra lingua. In questo momento di puro panico (nessun crocierista trova il suo bagaglio) non abbiamo nessuna informazione chiara; i due incaricati di MSC sono impacciati, indecisi, inesperti, non sanno cosa fare. Siamo lasciati allo sbando nell’aeroporto tedesco…circa 40 persone da sole.
Per fortuna tra i crocieristi italiani c’è una signora di origine tedesca che riesce, sostituendosi ai due incaricati di MSC, a capire cosa sta succedendo e a farci dirigere all’ufficio “lost e found” di Lufthansa per la denuncia dello smarrimento dei bagagli. Qui ancora enormi difficoltà. Siamo in pochi che parliamo inglese. Tra noi viaggiatori ci aiutiamo per poter fare la denuncia. Mai in nessun caso gli assistenti MSC si avvicinano per aiutarci. Lascio solo immaginare il caos che si è creato: molte persone erano anziane e non parlavano una parola di inglese. Un inferno e noi, insieme a qualche buon samaritano, a fare da traduttori. MSC è da subito assente, dall’inizio.
Fatta la denuncia, circa due ore dopo, rassegnati all’assenza dei bagagli, ci fanno salire su un autobus per il porto di Amburgo; ci imbarchiamo sulla nave. Lì ancora una volta non riceviamo degna assistenza: anche in questo caso c’è un gran caos. Tutti noi ci dirigiamo alla reception. Grande confusione. Qualcuno ci comunica che la nave partirà in ritardo per provare a recuperare i bagagli. Vengono alla fine trovati circa 23 bagagli. Per quel che ci riguarda viene trovato il bagaglio a me intestato; con nostra grande delusione il bagaglio intestato a mia moglie non viene recuperato. La nave deve però partire. E infatti alle 20.30 circa parte. Noi rimaniamo senza un bagaglio. Ci ritiriamo nella nostra cabina. La nostra vacanza è iniziata nel peggiore dei modi, tra disagio, tristezza, angoscia, panico e delusione. Primo giorno rovinato!!!
Il giorno dopo non veniamo contattati; tutti i passeggeri senza bagagli, compresi noi, si dirigono alla reception ma nessuno sa darci informazioni concrete. Dalla reception ci dicono: “Non abbiamo novità”, “non sappiamo”, “il bagaglio risulta smarrito”. Cominciamo a lamentarci in modo insistente; non abbiamo nessuna assistenza, nessuna comprensione umana per il disagio. Anzi, solo superficialità, incomprensione e soprattutto maleducazione!
Per sfortuna conosciamo la responsabile della reception (secondo quanto intuito), che non ci dà nessuna informazione concreta, ci fa compilare un modulo con la denuncia del bagaglio smarrito ma niente di che; anzi. La signora si rivolge in malo modo, è maleducata, impaziente, indisponente, scontrosa. Questo ci fa innervosire ancora di più poiché ci fa capire che MSC non se ne importa nulla del nostro bagaglio e ancor meno della nostra serenità.
Le nostre proteste sono sempre più forti e dalla reception, ci dicono alcuni nostri compagni di sventura, rispondono in malo modo. Due sono gli episodi davvero spiacevoli. Una signorina della reception, quando una crocierista senza bagaglio dice che MSC si sta comportando male, risponde: “Signora se vuole ci sono tante compagnie di crociera, la prossima volta può anche sceglierne un’altra” (!!!); poi quando un’altra crocierista dice: “con Costa non sarebbe mai capitato un disservizio e una mancanza di assistenza del genere”, una signorina della reception risponde : “in effetti abbiamo visto come è finita Costa…è affondata!”…rimaniamo basiti; non solo non viene difesa la propria azienda ma si attacca un “rivale” commerciale offendendo vilmente le 32 vittime di una delle disgrazie del mare più gravi della storia. Rimaniamo a bocca aperta! C’è disumanità e cattiveria!
Nel frattempo in modo non preciso, non chiaro, non sicuro, veniamo informati che “forse” avevamo una assicurazione che copriva fino a 400,00 € per poter acquistare beni e vestiario di primissima necessità; ma l’informazione non è certa. Facciamo conoscenza con il signor M. O., altro responsabile dei passeggeri, l’unica persona un po’ più disponibile rispetto agli altri; ci mette la buona volontà ma anche questi non riesce a risolvere il problema o a dare informazioni precise. Siamo delusi, spaesati, agitati e pentiti di aver avuto fiducia di una compagnia, la MSC, che si credeva seria, attenta, professionale e senza pari. Tutto crolla. Così come il sogno di una vacanza (molto costosa) e che sarà difficile rifare in futuro. Un insieme di soldi e sogni bruciati.
Il giorno dopo in cabina ci arriva una lettera in cui MSC dice che si sta impegnando ma non ci dà nessuna informazione concreta. Rimaniamo senza bagaglio; ci viene dato un misero kit (su nostra richiesta) con una maglietta, un rasoio, un pettine e un assorbente…neanche fossimo sbarcati a Lampedusa: offensivo e umiliante dal momento che durante i “giochini” di animazione venivano regalati con facilità zaini, magliette, felpe e vario materiale marchiato MSC…a noi invece viene dato un misero kit di sopravvivenza… Inutile e offensivo.
Con il passare dei giorni l’assenza del bagaglio si fa sentire. Mia moglie, il cui bagaglio è perso, non ha vestiti per le escursioni, non ha scarpe, non ha niente di pesante con cui coprirsi. E la nave sta dirigendosi sempre più a nord. In questa giornata scendiamo in Scozia a Lerwick. Le presto io qualche maglione e una giacca a vento. Le do il mio cappello di lana di cui io me ne privo ma mia moglie non può farne a meno dato che ha problemi di ernia cervicale. Non ci rinunciamo… Non si va a Lerwick ogni giorno!!! Durante l’escursione soffriamo il freddo. Ritornati in nave mia moglie ha fortissimi dolori di testa e sta male. Rimane l’intero pomeriggio stesa sul letto, colpita da dolori e nausea. Un’altra giornata di crociera rovinata e tanta ansia per la salute di mia moglie. Per la sera è prevista la cena di gala: mia moglie sta poco bene e ha lo stesso jeans della partenza da Roma; partecipa alla sera di gala con i jeans e una maglia che aveva messo nel bagaglio a mano: umiliante. Una serata trascorsa fra vergogna, imbarazzo e malumore.
Il giorno dopo, 30 giugno, siamo in navigazione e non abbiamo ancora nessuna informazione; ci viene inviata un’altra lettera di scuse in cui viene scritto che MSC si sta impegnando. Ma nulla di fatto e ai nostri occhi nulla di più falso. Ci dirigiamo alla reception per avere maggiori ragguagli. Nessuno però sa darci informazioni più precise. Incontriamo il sig. M.O. che ci dice che c’è una piccola possibilità che i nostri bagagli vengano riconsegnati in Islanda. Ma non si sa niente di certo.
Decidiamo di comprare un cappello di lana pesante affinché mia moglie possa tenere la testa al caldo durante le escursioni e durante i suoi amatissimi momenti sul balcone (avevamo scelto il balcone per ammirare quei paesaggi… ma senza abbigliamento adatto è stato impossibile) e dei trucchi per potersi sentire più adatta e curata (nonostante gli stessi jeans e maglietta) durante le serate in cui tutti erano eleganti…
Giorno 1 luglio siamo in Islanda; il freddo è ancora più pungente, il vento ancora più forte. Scendiamo per l’escursione che sarà rovinata dalle condizioni atmosferiche che in particolare colpiscono mia moglie. E’ uno strazio. Ritorniamo sulla nave. Mia moglie è costretta a rimanere a letto perché non ha potuto usufruire di quegli indumenti adatti presenti nella valigia smarrita acquistati anche su consiglio del medico che la segue per i problemi già indicati. Si sente umiliata. Scendiamo alla reception e solo dopo nostre insistenze ci viene concessa la lavanderia gratuita. Nessuno aveva pensato prima d’ora di contattarci e proporci questo servizio gratis. Uno scandalo!
Ci viene concesso finalmente un altro incontro con la responsabile della reception (che come al solito si fa attendere in un lungo anticamera di 15/20 minuti); concede a noi e ad un’altra passeggera di telefonare dalla nave alla Lufthansa per chiedere informazioni sui nostri bagagli. La Lufthansa ci dice che i bagagli sono a Reykjavick. Intanto noi contattiamo la nostra agenzia di fiducia che ci conferma che i bagagli sono arrivati nella capitale islandese. Ci poniamo la domanda sul perché questa telefonata non l’abbia fatta il personale di MSC! Perché la responsabile della reception o il signor M.O. non hanno fatto questa chiamata? Oppure l’hanno fatta e sapevano sin dall’inizio che i bagagli erano a Reykjavik e semplicemente non volevano farceli portare a Akureyri, prima tappa in Islanda? Rimaniamo sconcertati. Ormai la fiducia per MSC e per tutto ciò che è ad essa legato è persa per sempre!
Siamo all’epilogo: il giorno dopo, 2 luglio, la nave non fa tappa a Isofjordur per il maltempo e decide di proseguire per Reykjavik. Facciamo l’escursione serale con il solito disagio per l’abbigliamento ma tornati sulla nave intorno alle ore 23.30 finalmente ritroviamo la nostra valigia: dopo 6 lunghissimi giorni!
L’assenza del bagaglio ha rovinato moralmente l’intera vacanza e, nella pratica 6 giorni su 12. l’aspetto grave non è solo l’accaduto in sé, ma soprattutto la netta e palpabile sensazione e constatazione che MSC, rappresentata dal personale di bordo, non abbia mai cercato di risolvere il problema e non se ne sia realmente occupata; ha solo tamponato le nostre veementi richieste di assistenza; ancora peggio, non ha intrapreso nessuna azione concreta, non ci è venuta incontro in nessun modo e, anzi, ha chiaramente mal tollerato le nostre giuste richieste di assistenza; la sig.ra Richter era più preoccupata di non fare brutta figura con gli altri passeggeri (qualcuno di noi ha urlato) che rispondere e dare assistenza a noi crocieristi senza bagaglio.
ESCURSIONI:
Oltre al disagio dei bagagli smarriti riportiamo anche quello riguardante le escursioni; appena arrivati sulla nave, nonostante il problema bagagli, ci dirigiamo verso l’ufficio escursioni per prenotare quelle che ci interessano; con nostra sorpresa scopriamo che sono quasi tutte esaurite. Ma come? Uno fa migliaia di chilometri per visitare l’Islanda o la Scozia e MSC non assicura un numero di escursioni adeguate? E’ incredibile come si sia palesata l’inefficienza di MSC; pochissime ore dopo l’imbarco è già tutto sold out…e cosa ci siamo venuti a fare in Islanda e Scozia se MSC non riesce a garantirci le escursioni nei posti più caratteristici? Siamo quindi obbligati a scegliere le escursioni di secondo piano con grande nostra delusione e rabbia.
Crediamo che una Società seria (ci sbagliavamo nel pensare questo e non la consiglieremo a nessuno!) dovrebbe comunque riservare una percentuale di posti disponibili per ogni escursione, a disposizione di chi si imbarca senza avere avuto il tempo o le idee chiare per prenotarle con così largo anticipo.
Non solo; avendo avuto la MSC tante prenotazioni con largo anticipo e avendo visto che alcune erano esaurite, mentre altre erano assolutamente vuote (perché poco interessanti), perché, avendo tutto il tempo per poterlo fare, non ha incrementato il numero dei bus e delle guide sulle escursioni più richieste?
Inoltre, ciliegina sulla torta, le escursioni, comunque molto costose, che riusciamo ad effettuare sono male organizzate: i tragitti in pullman sono lunghi e le soste brevissime. Un esempio: alle magnifiche cascate di Godfoss sostiamo per 20 miseri minuti; ripeto 20 miseri minuti con la continua ansia e paura di perdere il pullman per il ritorno in nave. Abbiamo fatto migliaia di chilometri, abbiamo speso migliaia di euro per vedere l’Islanda e poi le soste durano 20 minuti, massimo 30. Un altro esempio: siamo stati nella zona dei Gyser per 25 minuti; il clou, il simbolo della crociera goduto per solo 20/25 minuti. Incredibile. Questa è una vera e propria “fregatura”.
RISTORANTE: MA MSC AMA LA MALEDUCAZIONE?
Al ristorante subiamo un’altra umiliazione davanti a tutti i nostri commensali. Uno dei giorni della crociera arriviamo in ritardo di circa 45/50 minuti al nostro turno di cena; ci rendiamo conto del ritardo ma ci sediamo soprattutto per salutare i nostri simpaticissimi compagni di cena senza pretendere nulla … ma dopo 5 minuti accorre al nostro tavolo il maître di sala C. V. che, in modo ironico e sarcastico, ad alta voce (tanto che attira l’attenzione della gente seduta ai tavoli vicini) ci prende in giro dicendo con accento e utilizzando in parte il dialetto napoletano: “vi siete addormentati?!, Guaglio’ (ma chi lo conosce e perché tutta questa confidenza!?!) ma è tardi, le cucine sono chiuse, ma vi siete dimenticati dell’orario? Io vi posso portare solo piatti freddi”. Noi, basiti per la reazione e per la maleducazione, rimaniamo senza parole; facciamo cenno per alzarci ma, con inopportuna confidenza, il signore mette le sue mani con forza sulla spalla e sul braccio di mia moglie mentre spinge me rimettendomi seduto e dice “ma che fai, mi vuoi offendere? Vuoi andare via? Non mi faccia rimanere male. Vi faccio mangiare, non vi preoccupate”. Tutto ciò ad alta voce, nel ristorante pieno, umiliandoci davanti a tutti e prendendosi delle confidenze che nessuno gli aveva concesso. Per la cronaca ci porta dei gamberetti con un po’ d’insalata. Non ci viene neanche servita l’acqua. Noi, già vittime di un disagio enorme, anche derisi per la figuraccia! Mi moglie trascorre le ore successive senza proferire parola, ammutolita, intimorita di tutto e con un enorme desiderio di tornarsene a casa!
ALTRE CONSIDERAZIONI:
Rispetto al disagio del bagaglio perso, all’assenza e alla disorganizzazione delle escursioni, tutto il resto passa in secondo piano. Ma vanno accennati alcuni problemi:
I fotografi troppo invadenti, insistenti e maleducati quando gli si rispondeva di “no”.
Gli spettacoli troppo brevi e ripetitivi; in particolare anche gli orari degli spettacoli sono assurdi. Non sarebbe meglio farli dopo cena?
L’animazione troppo debole e le informazioni riguardo l’animazione sono in pratica nulle.
La direttrice di crociera assente e monotona.
CONCLUSIONI:
La crociera da noi sognata e tanto attesa è stata un incubo; non abbiamo potuto effettuare una serena crociera e l’inefficienza, l’impreparazione e la freddezza del personale di MSC ha peggiorato la situazione. Siamo profondamente delusi. Ma ormai, per quest’anno, non possiamo permetterci più vacanze… Il badget raccolto e messo da parte con enormi sacrifici e stato buttato al vento!
Per concludere… io consiglierei ad MSC di non costruire navi sempre più grandi… ma di scegliere per il personale a bordo, grandi uomini! E intanto… Mai più MSC!
Ultima modifica da un moderatore: