RIC
Well-known member
Ciao a tutti, chi ha visto la puntata speciale di Annozero ieri sera su rai Due dedicata al mare? Si intitolava “l’assassinio del mare” (potete rivederla sul sito della trasmissione…). Per chi ama il mare c’era da piangere a vedere certe immagini…pesci morti ributtati in mare perché senza valore, pesci in via d’estinzione pescati comunque…distruzione del fondo marino…siamo arrivati ad un punto illogico, che solo la pazzia umana può raggiungere…Di seguito Vi estrapolo un articolo molto bello che spiega bene l’attuale situazione dei nostri mari:
“Il mare violentato e depredato di pesce non ne ha più. Lo dicono i pescatori già da tempo, lo dicono i dati scientifici. E adesso lo vediamo tutti, in pescheria. Pescare senza criteri, senza limiti, senza pianificazione, peggio, senza mai pensare al domani, intenti solo al “tutto e subito”, ha dato i suoi frutti. Frutti vuoti, immangiabili. Tecniche sempre più raffinate, tecnologie sempre più capaci, motori sempre più potenti: quello che c'era da prendere, lo si è preso. Secondo gli scienziati la colpa è della pesca intensiva. Secondo i pescatori, ma va?, è colpa dell'inquinamento (però come si è visto dal report su Rai Due i pescatori non rispettano le regole pescando entro i limiti imposti dalla legge! e superando le quote individuali!)… E adesso si corre ai ripari, o meglio si vorrebbe farlo: ma i buoi, anzi i pesci, sono scappati da un pezzo. Si parla di raddoppiare i fermo pesca… Palliativi. E' come chiudere una falla col nastro adesivo. Bisognerebbe dare tempo ai pesci, e a tutto l'ecosistema, di riprendersi, di recuperare. E' vero, ma ne serve molto. Non diamogli solo del tempo, diamogli anche dello spazio. Individuiamo e allestiamo da subito un sistema di ampie aree protette, lungo tutto l'Adriatico. Lì dentro non si pesca, anzi, non ci si va per niente. Polmoni dove il mare recupera se stesso, aree di protezione dove il pesce si rifugia e si riproduce. Difficile? Certo. Anche perchè non esiste area protetta se non si ha la possibilità di sorvegliarla e controllarla, e farlo in mezzo al mare non è certo semplice. Eppure, sembra un'ottima soluzione. Nel 2001, 161 scienziati firmarono una petizione richiedendo un'azione urgente affinchè si creasse un network di aree protette nei mari del mondo. I firmatari facevano notare come la vita marina migliora velocemente e sensibilmente, una volta che un'area protetta è stata realizzata. In un anno o due la densità di popolazione cresce del 91%, la taglia dei pesci sale del 31%, e la diversità di specie del 20%. Ovviamente, con ottimi benefici anche per la pesca, nelle acque lì intorno…”
Esistono poi tanti altri problemi che scaturiscono da tutto questo, ne elenco alcuni:
- diminuzione misure dei pesci
- diminuzione aree di riproduzione
- diminuzione mangiare per uccelli-mammiferi marini-tartarughe
Altra cosa scandalosa emersa dal filmato è la completa mancanza di vigilanza su quello che combinano i pescatori, perché nessuno li controlla, perché si sa cosa combinano ma nessuno fa niente? Dove è il governo?
Altri argomenti trattati dalla puntata: la costruzione del Mose a Venezia che sembrerebbe aver ucciso tutti i pesci dell’area e cambiato il suo ecosistema/correnti.
Ora in tutto questo mi piacerebbe sentire i Vostri pareri, come me amate le crociere ed amate il mare…
Un saluto a tutti. Ric.
“Il mare violentato e depredato di pesce non ne ha più. Lo dicono i pescatori già da tempo, lo dicono i dati scientifici. E adesso lo vediamo tutti, in pescheria. Pescare senza criteri, senza limiti, senza pianificazione, peggio, senza mai pensare al domani, intenti solo al “tutto e subito”, ha dato i suoi frutti. Frutti vuoti, immangiabili. Tecniche sempre più raffinate, tecnologie sempre più capaci, motori sempre più potenti: quello che c'era da prendere, lo si è preso. Secondo gli scienziati la colpa è della pesca intensiva. Secondo i pescatori, ma va?, è colpa dell'inquinamento (però come si è visto dal report su Rai Due i pescatori non rispettano le regole pescando entro i limiti imposti dalla legge! e superando le quote individuali!)… E adesso si corre ai ripari, o meglio si vorrebbe farlo: ma i buoi, anzi i pesci, sono scappati da un pezzo. Si parla di raddoppiare i fermo pesca… Palliativi. E' come chiudere una falla col nastro adesivo. Bisognerebbe dare tempo ai pesci, e a tutto l'ecosistema, di riprendersi, di recuperare. E' vero, ma ne serve molto. Non diamogli solo del tempo, diamogli anche dello spazio. Individuiamo e allestiamo da subito un sistema di ampie aree protette, lungo tutto l'Adriatico. Lì dentro non si pesca, anzi, non ci si va per niente. Polmoni dove il mare recupera se stesso, aree di protezione dove il pesce si rifugia e si riproduce. Difficile? Certo. Anche perchè non esiste area protetta se non si ha la possibilità di sorvegliarla e controllarla, e farlo in mezzo al mare non è certo semplice. Eppure, sembra un'ottima soluzione. Nel 2001, 161 scienziati firmarono una petizione richiedendo un'azione urgente affinchè si creasse un network di aree protette nei mari del mondo. I firmatari facevano notare come la vita marina migliora velocemente e sensibilmente, una volta che un'area protetta è stata realizzata. In un anno o due la densità di popolazione cresce del 91%, la taglia dei pesci sale del 31%, e la diversità di specie del 20%. Ovviamente, con ottimi benefici anche per la pesca, nelle acque lì intorno…”
Esistono poi tanti altri problemi che scaturiscono da tutto questo, ne elenco alcuni:
- diminuzione misure dei pesci
- diminuzione aree di riproduzione
- diminuzione mangiare per uccelli-mammiferi marini-tartarughe
Altra cosa scandalosa emersa dal filmato è la completa mancanza di vigilanza su quello che combinano i pescatori, perché nessuno li controlla, perché si sa cosa combinano ma nessuno fa niente? Dove è il governo?
Altri argomenti trattati dalla puntata: la costruzione del Mose a Venezia che sembrerebbe aver ucciso tutti i pesci dell’area e cambiato il suo ecosistema/correnti.
Ora in tutto questo mi piacerebbe sentire i Vostri pareri, come me amate le crociere ed amate il mare…
Un saluto a tutti. Ric.