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Costa Concordia: Ipotesi di recupero

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Cokj72

New member
le prime 4 righe sono fantastiche ....

Costa Crociere, entro marzo il piano operativo per la rimozione intera dello scafo della Costa Concordia

Non si possono escludere sin d'ora slittamenti, data la complessità dell'operazione, ha precisato la compagnia
 

Cokj72

New member
entro Marzo il piano (più o meno 60 giorni per decidere cosa fare)
sempre che non ci siano slittamenti.

Io non scrivo, aspetterò il giorno della decisione e quello della pulizia.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Non per decidere, ma per elaborare il piano. O fra una quindicina di giorni si presentano sul posto con un po' di mezzi e ci provano?
 

Giovanni84

Member
Sentir dire da Foschi qualche giorno fa che l'assicurazione sta per dichiarare totalmente persa la nave è stato un colpo al cuore. Sarebbe bello vederla tornare a navigare anche per un'altra compagnia, ma non sarebbe lo stesso di vederla nuovamente con il fumaiolo giallo.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Non voglio polemizzare, ma avete visto le ultime immagini di Concordia? Il mare ha cominciato in maniera evidente la sua opera di, diciamo "trasformazione silenziosa". La fiancata è già segnata dalle "alghe" e la ruggine comincia colare.

Aggiungo: dalle ultime rilevazioni strumentali si è evidenziato che la nave si sta deformando sotto l'urto delle onde e del suo peso. (se più avanti dovesse anche spezzarsi, non ditemi che sono votato alla tragedia).
 
Ultima modifica:

Magellano

Utente livello Platinum
Anch'io la penso così

Ma i gigliesi hanno anche espresso il desiderio che, nonostante i guadagni di questo periodo, di tornare alla normalità entro il più breve tempo possibile. Ed io vorrei la stessa cosa: i guadagni sulla pelle delle persone non mi piacciono.
 

CostaMagica

Super Moderatore
Rodolfo, avevo notato presenze di ruggine, non di alghe invece... ed ho sentito che la nave sta subendo torsioni.
Immagino che l'idea di portarla via "integra" e galleggiante possa rischiare seriamente di essere compromessa.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Mi faccio una domanda.

Oggi pomeriggio ho visto un filmato di alcuni tecnici che continuano a misuarare con sofisticatissimi strumenti, gli spostamenti dello scafo. Si sposta di un millimetro l'ora verso il "precipizio", ma la cosa che mi ha fatto pensare è che la prua si sposta in maniera più sensibile della poppa:

Quindi, se la prua si sposta verso l'abisso ben più della poppa, vorrebbe dire che lo scafo si sta flettendo e se si flette troppo?
 
F

Felix73

Guest
Mi faccio una domanda.

Oggi pomeriggio ho visto un filmato di alcuni tecnici che continuano a misuarare con sofisticatissimi strumenti, gli spostamenti dello scafo. Si sposta di un millimetro l'ora verso il "precipizio", ma la cosa che mi ha fatto pensare è che la prua si sposta in maniera più sensibile della poppa:

Quindi, se la prua si sposta verso l'abisso ben più della poppa, vorrebbe dire che lo scafo si sta flettendo e se si flette troppo?
O si adatta al fondo roccioso in cui è adagiata e smette di flettersi...o si spezza....
 

Mate

Active member
Le navi di oggi sono progettarsi per potersi flettere fino ad un certo livello... dopo mi sa crack se non si sbrigano...
 

AlbySy

New member
Forse c'è già una risposta ma nella marea di informazioni sul Concordia me la sono persa.

Nei primi giorni dopo l'incidente si era parlato (scritto) che si sarebbe cercato di ancorare la nave alla terraferma.
Se non ricordo male si è parlato anche di un ordine fatto da Costa a Fincantieri di particolari cavi d'acciaio.
Ma è stata abbandonata questa idea? Perché infattibile o per altri motivi?
 

masmaxi

Active member
Rodolfo, avevo notato presenze di ruggine, non di alghe invece... ed ho sentito che la nave sta subendo torsioni.
Immagino che l'idea di portarla via "integra" e galleggiante possa rischiare seriamente di essere compromessa.

La cosa più grave di tutta questa situazione è che tutte queste ditte espertissime in queste situazioni poi così esperte non sembrano visto che ogni giorno la situazione cambia e anche i pieni fatti vengono messi in continua discussione, non mi spiego con le centinaia di navi anche più grandi che navigano i mari come sia possibile che la tecnologia della rimozione non si sia evoluta di pari passo, questa situazione ci stà confermando una cosa molto grave e cioè che navigare con queste navi mette in continuo pericolo le coste ed i poveri paesi che loro malgrado vengono coinvolti, sembra quasi che le navi meglio che affondino in alto mare almeno non ci si pone il problema.
In tutte le opere colossali fatte dall'uomo prima di solito si pensa ai potenziali danni che possono produrre sull'ambiente ed alla loro risoluzione e poi si fabbrica quello che si può sino ad arrivare ai limiti del possibile in sicurezza, ora sembra che si è andati oltre (penso alla Oasis of the sea), cosa sarebbe accaduto se fosse stato quel mostro a naufragare????
 

Rodolfo

Super Moderatore
Nemmeno io ne ho più sentito parlare Alberto. Non so se l'idea è stata abbandonata o meno. Credo, comunque, si dovrebbero predisporre dei solidi ancoraggi a terra, non come qualcuno ha detto di attaccare i cavi alle rocce, mentre sulla nave sarebbe relativamente più facile, saldando dei solidi "golfari" su più punti opportuni dello scafo.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Direi che i piani non sono ancora stati fatti, visto che le dieci compagnie più specializzate al mondo, hanno tempo fino a marzo per predisporre la loro "proposta" di piano di recupero.

Poi se si ascoltano le continue boutade di cronisti, "esperti" vari, gente che parla senza conoscere gli argomenti, certo che si crea confusione. Credo che ogni incaglio/affondamento, oltre ad essere un'operazione molto difficile da risolvere, sia nel contempo una diversa dall'altra con tutte le complicazioni che comporta.

Un affondamento di una nave come Oasis potrebbe essere più "semplice" da risolvere che non quello di Concordia allo stato attuale.
 
Stato
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