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Petrolio

Rodolfo

Super Moderatore
Il prezzo del petrolio ha nuovamente superato la soglia dei 100 $, 102,59. Il Brent è quasi a quota 112, e continua salire.
 
F

Felix73

Guest
Grave. Molto grave.
Anche perchè sta avvenendo in un contesto di mancata crescita economica.
Ergo, se l'effetto perdurasse, ci potremo trovare di fronte ad una ripresa inflattiva senza che vi sia un incremento del reddito pro-capite.
In soldoni, saremo tutti più poveri (estremizzando.....ma mica tanto però...)

un saluto
 

checco78

Member
e tantoper gradire da gennaio si vocifera un altro aumento delle accise sui carburanti, il terzo in meno di dodici mesi...
 

diver67

Active member
e tantoper gradire da gennaio si vocifera un altro aumento delle accise sui carburanti, il terzo in meno di dodici mesi...

Non si vocifera, è sicuro, l'aumento è molto basso, benzina di 1 millesimo al litro per la verde e gasolio dal 2012 e di mezzo millesimo dal 2013. Fa parte delle misure che sono inserite nel patto di stabilità. Di pro c'è che sempre dal 2012 si potrà pagare con qualsiasi carta di debito senza vedersi appioppare la commissione acquisto carburanti che variava da 0.70 a 1.50 €, sia per i clienti che per noi, l'importante che l'importo sia inferiore a 100 €.
 

RIC

Well-known member
ragazzi il petrolio continuerà sempre a crescere e sarà sempre peggio...scusate il pessimismo ma il consumo è in crescita e le risorse diminuiscono...sapete una cosa che potrebbe diminuire la crisi del petrolio? una diminuzione notevole del consumo mondiale di plastica...vaglielo però a spiegare al mondo...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Petrolio nuovamente a livelli quasi storici; oltre 107 $ per il WTI e oltre 125 $ per il Brent. Il carburante più "scadente" per le navi IFO 380, supera abbondantemente i 700 $ la tonnellata, mentre quello più raffinato ha sfondato di parecchio il muro dei 1000 $.

Considerato il prezzo del combustibile, la crisi dell'euro, l'economia in picchiata di alcuni Stati, l'instabilità politica di alcune aree, l'effetto "dopo Concordia", direi che il quadro del mondo crociere presenta più di qualche ombra.
 

aspirante mozzo

New member
Dobbiamo rassegnarci a questi aumenti ingistificati, almeno sino a che il dollaro usa non raggiungera' la parita' con l'euro.
 
Ultima modifica:
S

sciguetto

Guest
E mi permetto di aggiungere: e finchè, quando dovrebbe diminuire, ci si dice (eh sì, tutto il mondo è paese...) eeeeehhhh, ma ci sono le tasse, non può scendere tanto. Poi però quando sale di colpo, di tasse che bloccano il costo non se ne parla più.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ma il fatto è che la situazione non riguarda solo l'Italia; uno dei prezzi più elevati, lo troviamo proprio dove viene prodotto, a Fujairah, 743,5 $ contro i 717,5 di Rotterdam. Oltretutto questo esempio smentisce categoricamente qualcuno che diceva che Costa ci lucra perchè nei Paesi Arabi il petrolio lo "regalano".
 

lulap

Member
Mi pare di aver letto recentemente che ogni 5 barili estratti, si scopre un nuovo barile.
Quindi i giacimenti conosciuti ed esplorati calano inesorabilmente.
Per poter sostenere questo ritmo di estrazione si dovrà trivellare sempre più in profondità, e quindi a costi maggiori.
Tiriamo le somme:
disponibilità: in propsoettiva sempre minore
costi di estrazione: in prospettiva sempre maggiori.

In questa situazione il prezzo del greggio potrà subire fluttuazioni, anche con momentanei ribassi dovuti a momentanee stagnazioni della domanda, ma il trend non può che essere "a salire".

Rassegnamoci.
 
F

Felix73

Guest
Mi pare di aver letto recentemente che ogni 5 barili estratti, si scopre un nuovo barile.
Quindi i giacimenti conosciuti ed esplorati calano inesorabilmente.
Per poter sostenere questo ritmo di estrazione si dovrà trivellare sempre più in profondità, e quindi a costi maggiori.
Tiriamo le somme:
disponibilità: in propsoettiva sempre minore
costi di estrazione: in prospettiva sempre maggiori.

In questa situazione il prezzo del greggio potrà subire fluttuazioni, anche con momentanei ribassi dovuti a momentanee stagnazioni della domanda, ma il trend non può che essere "a salire".

Rassegnamoci.

C'è un ulteriore fattore importante da tenere in considerazione: la tecnologia.
Oggi è possibile raggiungere giacimenti che fino a poco tempo fa non era conveniente economicamente sfruttare. Proprio per una questione di costi.
Concordo, in linea di principio, sul trend futuro (anche in un'ottica di maggiore richiesta da parte dei paesi in via di sviluppo)

Un saluto
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
In effetti la tecnologia fa la parte del "gigante"; gli attuali offshore sarebbe stato impensabile sfruttarli negli anni 70, ed altri scoperti, ma non ancora sfruttabili, sono lì che aspettano.
 

lorenzo

New member
Certo, qualsiasi carburante oliocombustibile deriva dal petrolio, però sarebbe interessante capire, nella catena di "lavorazione" dei vari carburanti, quanto incide questo aumento del petrolio. Mi spiego meglio. Durante la ricostruzione che i giornalisti fanno, e che hanno fatto sullo svuotamento dei serbatoi della Concordia, ho scoperto, (non lo sapevo) che la nave aveva 2 tipi di carburante a bordo. Un tipo meno inquinante e quindi più liquido, per quando la nave entra nei porti, e l'altro più denso per quando è in mare aperto. Può essere che il carburante che usano le navi sia cosi grezzo da costare poco?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Lorenzo ho avuto modo più volte di spiegarlo nel Forum. Non so se ricordi la vecchia nafta usata in passato per il riscaldamento domestico; il cioccolato in tazza è liquido al confronto. Prima di essere utilizzato deve essere riscaldato, centrifugato, filtrato proprio per renderlo utilizzabile dai motori (ricordi che hanno dovuto riscaldarlo per essere pompato dai serbatoi del Concordia), rilasciando nel contempo notevoli residui inutilizzabili, morchia, e liberando nell'aria, dopo la combustione, sostanze inquinanti, soprattutto anidride solforosa. Molte sostanze inquinanti presenti derivano anche dal suo luogo di origine; Golfo Persico piuttosto che Mare del Nord.

Anche lo scarico all'esterno rilascia oltre i soliti inquinanti, consistenti quantità di residui "solidi" che vanno a depositarsi sui ponti superiori, è facile notarli soprattutto verso poppa, in particolare dopo le periodiche "soffiature" dei condotti di scarico.

In genere si usa l'IFO 380 per la navigazione in mare aperto e l'MDO per la navigazione in ambito portuale, senza contare che in Nord Europa nelle cosidette aree SECA, sono obbligatori combustibili con bassissimi contenuti di Zolfo.
 
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