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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

maumarti

Member
Ciao Felix, premetto soltanto una cosa e ti rispondo.
....
Ovviamente come dice anche Captain questa è la mia umilissima opinione sullo sbarco. Tutto ciò, sottolineo, non esclude che sia tutta di Schettino la responsabilità del disastro.

Sorry, è' un po' che non partecipo ma leggendo sento il bisogno di dire la mia, anche un po' per sfogo emotivo:
le tue considerazioni di per sè sono ragionevoli, o comunque sono rispettabilissime, anche perchè dimostrano che sono frutto di ragionamento e non di "sparate" tanto per dire.
Solo che secondo me nel contesto non stanno in piedi; basta quanto segue per dimostrarlo (tutte cose probabilmente ripetute tante volte, ma non importa ;) ):

1. mi pare che pure se fosse sceso dalla nave solo per non essere schiacciato, penso non c'era nessuno che gli avrebbe impedito di risalire...: circostanze ignote, stato d'animo, destino... non c'entrano nulla: tu sei il comandante, tu risali sulla nave e ci stai fino alla fine. Punto.

2. il fatto che si sia cambiato d'abito, secondo te, era per stare più comodo intanto che aiutava gli altri a sbarcare???

3. MA SOPRATTUTTO: quel signore non doveva essere lì con quella nave, e questo già taglia le gambe a qualsiasi attenuante: avesse pure salvato lui personalmente tutti gli oltre 4000 naufraghi scampati alla morte (e naturalmente non è assolutamente andata così...), con la sua presenza non giustificata al Giglio questo qua ne ha uccisi ormai direi 33, vale a dire 33 DI TROPPO

Le altre considerazioni a mio avviso sono solo accessori.
In casi come questo va bene valutare tutte le sfaccettature, ma io ritengo che un popolo con un po' di spina dorsale dovrebbe essere anche capace di esporsi, prendere posizioni con un minimo di fermezza invece di cercare attenuanti. L'alternativa, che purtroppo è quello che accadrà come sempre, è che si faranno processi eterni, appelli e cassazioni, libri e comparsate televisive per anni (Franzoni docet...), buone solo a far fare cassa a Vespa, agli avvocati, magari pure a Schettino e al suo editore; ma tra opinioni e contro-opinioni, la vera giustizia nei confronti di chi è morto e non doveva morire, basata sul fatto che c'è stato CATEGORICAMENTE un comportamento inqualificabile da parte di uno pseudo-comandante (e pure una serie di consuetudini altrettanto inqualificabili che, magari giuridicamente lecite, hanno consentito che tale schifo accadesse), probabilmente non sarà mai fatta.
 

alleja

New member
Sino a ieri in questo thread le uniche persone che hanno affermato che dalla posizione in cui si trovava Shettino poteva o abbandonare la nave o rimanerci sotto, siamo state io, Mauri, Goethe e Rodolfo, tra chi mi ricordo (se sbaglio correggete).

Presente.
Però una domanda, ma io veramente lo sapevo (da varie info, non ho "poteri speciali", basta leggere) da tempo che da dritta oltre mezzanotte nessuno poteva stare su. Mica è una novità di ieri.
Personalmente ritengo che il problema non è essere finito su quella lancia. E' "esserci rimasto" (nel senso di inattività).
 

alleja

New member
Si, un codardo schifoso perché DOVEVA essere l'ultimo a scendere dalla nave.

Io non so chi sia tu, cosa faccia nella vita, in quali e quante situazioni di reale pericolo di vita ti sia trovato. Però, con tutto il rispetto, ti dico che secondo me ci si dovrebbe andare piano con gli epiteti. Riflessione personale.
 
F

Felix73

Guest
Deliziosa, ti ringrazio per la risposta. Decisamente argomentata.
Premessa: la mia idea su Schettino non è mai cambiata dalla notte dei tempi. Per me la nave non la doveva abbandonare. Senza se e senza ma.
Si è trovato a dritta nel momento sbagliato? Concordo che in quel momento non poteva fare altro. Ma lui li non ci si sarebbe dovuto trovare. Questo l'ho sempre sostenuto (argomentandolo) anche prima dei post di Captain.
Perchè? Perchè il lato di dritta era già "coperto" da tanti ufficiali (tra cui il suo secondo), ed in quanto ultimo ad abbandonare la nave, lui doveva stare con i 200/300 passeggeri sul lato di sinistra. L'ultimo di essi. Da Comandante.
Ed è qui la maggior differenza tra me e te. E' nella visione del ruolo di comandante che differiamo. Tu parli di Schettino come se fosse un ufficiale qualsiasi, o un quasiasi membro dell'equipaggio. Stava a dritta con gli altri, etc etc etc. Va bè, pazienza e per te la storia finisce li.
Per me non è così. Schettino era il Comandante. Con un ruolo e degli obblighi ben definiti dal Diritto. Ed in mente avrebbe dovuto avere come un'ossessione il fatto di gestire e dirigere i soccorsi, la salvaguardia della vita dei suoi passeggeri, ed il fatto di dover ABBANDONARE PER ULTIMO la nave.
E secondo te, un Comandante che ha questo in mente, prima di lasciare il ponte di comando, và tranquillamente a cambiarsi in cabina senza dire niente a nessuno, va nell'unico lato della nave dove era possibile sbarcare sapendo delle centinaia di passeggeri sul lato di sinistra e nonostante su quel lato di dritta ci fossero già la maggior parte degli ufficiali che pensavano ai passeggeri (di Schettino li A DRITTA NON C'ERA BISOGNO), e cade fortuitamente su di una lancia, e non fa neanche mezzo tentativo successivamente di rientrare a bordo tornando con la sua lancia sul lato di sinistra (come hanno fatto altri ufficiali DOPO l'abbattimento della nave? e guarda caso, che sfortuna, lui si trova sbarcato ed asciutto all'isola del Giglio).
Deliziosa, ma anche sforzandosi, ma dove caspiterina lo vedi in lui un COMANDANTE? Lo vedi dal suo dinamismo? Lo vedi nella caparbietà di voler adempiere ai propri compiti fino in fondo tornando indietro con la sua lancia ed assistendo perlomeno allo sbarco dei passeggeri rimasti aggrappati ad una biscaglina??
Vedi in lui UN COMANDANTE quando entra nella sua cabina per cambiarsi e prepararsi A SBARCARE? Con ancora centinaia di passeggeri sul lato a sinistra?
Io vedo un tragico filo logico in tutti i suoi comportamenti. Dall'inizio alla fine. Tutti INADEGUATI, tutti. Tu invece ci vedi una sfortunata e casuale sequenza di eventi fortuiti che lo hanno costretto all'abbandono della nave.
Io in lui vedo solo un soggetto totalmente travolto in maniera tragicamente passiva dagli eventi.
E tanto coraggio ed attaccamento alla professione da parte della maggior parte dell'equipaggio. Ma non di Schettino.

Un saluto
 
Ultima modifica:

maumarti

Member
Io non so chi sia tu, cosa faccia nella vita, in quali e quante situazioni di reale pericolo di vita ti sia trovato. Però, con tutto il rispetto, ti dico che secondo me ci si dovrebbe andare piano con gli epiteti. Riflessione personale.

Neppure io so chi sia tu, né se hai mai provato a veder perire un familiare in una circostanza come quella di cui stiamo parlando, ma ogni volta che vedo l’immagine di quella nave sdraiata che ha ucciso delle persone, se penso che è lì perché qualcuno ce l’ha portata e NON DOVEVA portarcela, di epiteti me ne vengono un gran numero, e tra questi CODARDO è ancora un complimento.
Nulla di personale, ma a fronte di quanto appena esposto faccio fatica a capire coloro che gli epiteti non li pensano…
 

vladimir72

New member
Io in lui vedo solo un soggetto totalmente travolto in maniera tragicamente passiva dagli eventi.

Come non essere d'accordo... Quello che lascia veramente perplessi e ci spinge a giudizi che possono sembrare sommari è che non c'è indicazione di nemmeno una singola azione che denoti coraggio o almeno dedizione al proprio ruolo. Il massino che si puó fare è invocare il dubbio per tentare di giustificarlo. Vista la portata del disastro, peraltro probabilmente provocato da lui stesso, ha una posizione veramente difficilmente difendibile.
Un saluto,
Vladimir
 

La76

New member
Deliziosa, ti ringrazio per la risposta. Decisamente argomentata.
Premessa: la mia idea su Schettino non è mai cambiata dalla notte dei tempi. Per me la nave non la doveva abbandonare. Senza se e senza ma.
Si è trovato a dritta nel momento sbagliato? Concordo che in quel momento non poteva fare altro. Ma lui li non ci si sarebbe dovuto trovare. Questo l'ho sempre sostenuto (argomentandolo) anche prima dei post di Captain.
Perchè? Perchè il lato di dritta era già "coperto" da tanti ufficiali (tra cui il suo secondo), ed in quanto ultimo ad abbandonare la nave, lui doveva stare con i 200/300 passeggeri sul lato di sinistra. L'ultimo di essi. Da Comandante.
Ed è qui la maggior differenza tra me e te. E' nella visione del ruolo di comandante che differiamo. Tu parli di Schettino come se fosse un ufficiale qualsiasi, o un quasiasi membro dell'equipaggio. Stava a dritta con gli altri, etc etc etc. Va bè, pazienza e per te la storia finisce li.
Per me non è così. Schettino era il Comandante. Con un ruolo e degli obblighi ben definiti dal Diritto. Ed in mente avrebbe dovuto avere come un'ossessione il fatto di gestire e dirigere i soccorsi, la salvaguardia della vita dei suoi passeggeri, ed il fatto di dover ABBANDONARE PER ULTIMO la nave.
E secondo te, un Comandante che ha questo in mente, prima di lasciare il ponte di comando, và tranquillamente a cambiarsi in cabina senza dire niente a nessuno, va nell'unico lato della nave dove era possibile sbarcare sapendo delle centinaia di passeggeri sul lato di sinistra e nonostante su quel lato di dritta ci fossero già la maggior parte degli ufficiali che pensavano ai passeggeri (di Schettino li A DRITTA NON C'ERA BISOGNO), e cade fortuitamente su di una lancia, e non fa neanche mezzo tentativo successivamente di rientrare a bordo tornando con la sua lancia sul lato di sinistra (come hanno fatto altri ufficiali DOPO l'abbattimento della nave? e guarda caso, che sfortuna, lui si trova sbarcato ed asciutto all'isola del Giglio).
Deliziosa, ma anche sforzandosi, ma dove caspiterina lo vedi in lui un COMANDANTE? Lo vedi dal suo dinamismo? Lo vedi nella caparbietà di voler adempiere ai propri compiti fino in fondo tornando indietro con la sua lancia ed assistendo perlomeno allo sbarco dei passeggeri rimasti aggrappati ad una biscaglina??
Vedi in lui UN COMANDANTE quando entra nella sua cabina per cambiarsi e prepararsi A SBARCARE? Con ancora centinaia di passeggeri sul lato a sinistra?
Io vedo un tragico filo logico in tutti i suoi comportamenti. Dall'inizio alla fine. Tutti INADEGUATI, tutti. Tu invece ci vedi una sfortunata e casuale sequenza di eventi fortuiti che lo hanno costretto all'abbandono della nave.
Io in lui vedo solo un soggetto totalmente travolto in maniera tragicamente passiva dagli eventi.
E tanto coraggio ed attaccamento alla professione da parte della maggior parte dell'equipaggio. Ma non di Schettino.

Un saluto

Ragionamenti e considerazioni che non si può fare altro che condividere, dal primo all'ultimo...
 

alleja

New member
Neppure io so chi sia tu, né se hai mai provato a veder perire un familiare in una circostanza come quella di cui stiamo parlando, ma ogni volta che vedo l’immagine di quella nave sdraiata che ha ucciso delle persone, se penso che è lì perché qualcuno ce l’ha portata e NON DOVEVA portarcela, di epiteti me ne vengono un gran numero, e tra questi CODARDO è ancora un complimento.
Nulla di personale, ma a fronte di quanto appena esposto faccio fatica a capire coloro che gli epiteti non li pensano…

Un familiare no. Altre persone si. Una sola singola volta un amico caro, per un soccorso andato male. E di gente bloccata o non lucida per il panico, o che collassava sotto il peso delle proprie responsabilità, ne ho vista svariate volte. Altre volte ne ho vista di reattiva e pronta.
Il coraggio o la codardia, per quello che è la mia esperienza, non c'entrano niente.
C'entra il trovarcisi. Lì sul momento, nelle stesse condizioni.
Coraggio e Codardia, sono azioni lucide. Entrambe. Altrimenti sono riflessi automatici.
Sono il "click" che si chiude nel cervello e ti fa agire in un modo o in quello opposto. E molto difficilmente ci puoi fare qualcosa. Molto difficilmente.

Sempre a mio parere personale, perchè sono tutti pareri personali, Schettino lo si può criticare professionalmente sotto svariati punti di vista. Come Comandante ha mancato ampiamente, in svariati momenti quella sera. Ma oltre quello, penso che in termini di codardia e coraggio, ovvero su quello che Doveva o Non Doveva fare, *a nostro parere* e come *uomo* in pochi ne possano parlare. E quei pochi, mi sembra, non lo facciano.

Anche da parte mia, nulla di personale. Solo riflessioni.
 

pmanlio

Active member
E' tantissimo che non seguo questa discussione, che sicuramente è di alto livello..
Me ne scuso, ma in parte non la seguo perchè nel momento in cui l'ho lasciata si è accresciuta di parecchio, in parte perchè ho il groppo in gola ogni volta che sento parlare di Concordia..

Cercherò di recuperare la parte che ho perso, però sbirciando ho visto che si è un po' tornati al discorso De Falco/Schettino..

Sinceramente, vi chiedo, se foste oggi Schettino, a mente fredda e dopo un bel po' di tempo dall'accaduto, come dormireste la notte, e perchè?

A me Schettino, in tutta onestà, non sembra questo grande uomo: fa bene a sparire dalla visibilità sia chiaro, ma in qualche modo, per via dei suoi avvocati, della moglie, di chi vi pare, avrebbe almeno dovuto lasciare un pensiero per chi ha perso la vita..

Sarà difficilissimo da fare, sarà una cosa che richiede un tatto eccezionale, sarà una cosa che verrà attaccata dai media, ma lo dovrebbe fare..
In fondo basta dire che al processo chiarirà la propria posizione, ma intanto è sinceramente dispiaciuto di tutto, e vicino a chi ne ha sofferto, e che non voleva abbandonare nessuno..

Invece il poco che lo abbiamo sentito da Schettino è fatto solo da qualche osservazione su cose che non avrebbero funzionato, su responsabilità altrui e basta..

Su chi è perito due parole obbligate e fine dei giochi..

Ora non siamo su una nave, non c'è pericolo, non c'è una testa in black out, ora ormai c'è l'uomo così come è..

Come giudicate voi questa persona?

Un saluto
Manlio
 

La76

New member
Come giudicate voi questa persona?

Manlio...e hai ragione!

Prima di essere un comandante è un uomo...mi sembra che in entrambi i ruoli si è comportato...[smilie=non_parlo[1:

Un pensiero per le vittime e un rammarico per l'accaduto avrebbe benissimo potuto averlo, non avrebbe di certo influito sulle indagini e non sarebbe necessariamente stata un ammissione di colpa.
...e non è che stando zitto dimostri di essere innocente.

Invece come dici tu, il poco che ha detto è stato solo per scagionare sè stesso e cercare attenuanti...se andiamo vedere, da comandante, non ha neanche avuto una parola di ringraziamento per il suo equipaggio, per il modo encomiabile in cui ha lavorato e per quelli che purtroppo non ce l'hanno fatta...per un comandante il personale di bordo dovrebbe essere una seconda famiglia.


Avrebbe benissimo potuto...hai detto bene...chiediamoci perchè non l'ha fatto...
 

maumarti

Member
Un familiare no. Altre persone si. Una sola singola volta un amico caro, per un soccorso andato male. E di gente bloccata o non lucida per il panico, o che collassava sotto il peso delle proprie responsabilità, ne ho vista svariate volte. Altre volte ne ho vista di reattiva e pronta.
Il coraggio o la codardia, per quello che è la mia esperienza, non c'entrano niente.
C'entra il trovarcisi. Lì sul momento, nelle stesse condizioni.
Coraggio e Codardia, sono azioni lucide. Entrambe. Altrimenti sono riflessi automatici.
Sono il "click" che si chiude nel cervello e ti fa agire in un modo o in quello opposto. E molto difficilmente ci puoi fare qualcosa. Molto difficilmente.

Sempre a mio parere personale, perchè sono tutti pareri personali, Schettino lo si può criticare professionalmente sotto svariati punti di vista. Come Comandante ha mancato ampiamente, in svariati momenti quella sera. Ma oltre quello, penso che in termini di codardia e coraggio, ovvero su quello che Doveva o Non Doveva fare, *a nostro parere* e come *uomo* in pochi ne possano parlare. E quei pochi, mi sembra, non lo facciano.

Anche da parte mia, nulla di personale. Solo riflessioni.

Il ns parere forse non è poi così distante: sono tra quelli che pensa che lo stato mentale di panico successivo all'impatto abbia contribuito alla maggior parte dei suoi comportamenti discutibili. Ma se permetti in quello stato confusionale ci si è trovato mica perchè è arrivato il mago Zurlì a fargli il malocchio: era sufficiente che tenesse un comportamento consono al suo ruolo quando ancora non era accaduto nulla, e non ci sarebbe neppure un topic come questo sul forum: un comandante con 4000 persone a bordo la nave la tiene dove deve stare. È chiaro che poi dopo che combini un disastro e realizzi che sei l'unico pistola che lo ha fatto completamente "a gratis" poi non capisci più niente. Ma AVEVA SOLO DA NON COMBINARLO IL DISASTRO; per questo dico: attenuanti ZERO, insulti QUANTI NE VOLETE, anche se tanto non riportano nessuna nave a galla nè alcuna persona in vita...
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Oggi, sulle sue azioni di "oggi"? Compreso l'annuncio fatto che darà alle stampe in un futuro un suo libro? Molto male.

Pure.. ci mancava solo il suo di libro.. :(

Manlio...e hai ragione!

[..]

Faccio notare che anche il Comandante del Titanic rimase come in bambola dopo l'incidente, ma non solo un minimo lo fece, si rifiutò anche di salvarsi la vita..

A parte parlare di persone come Calamai, ma credo che molte delle persone che scrivono qui, se si trovassero a comandare una nave che ha dei problemi, e facessero totalmente il proprio dovere, anzi molto di più.. perdendo magari una sola persona di quelle a bordo, non ci dormirebbero per molte notti..

Che poi nel momento del pericolo si possa reagire in molti modi, una volta da eroi, un'altra da vigliacchi, una con grande lucidità ed un'altra perdendo la testa conta poco, il dopo dovrebbe essere quello..

Manlio
 

deliziosa64

New member
Sorry, è' un po' che non partecipo ma leggendo sento il bisogno di dire la mia, anche un po' per sfogo emotivo: le tue considerazioni di per sè sono ragionevoli, o comunque sono rispettabilissime, anche perchè dimostrano che sono frutto di ragionamento e non di "sparate" tanto per dire. Solo che secondo me nel contesto non stanno in piedi; basta quanto segue per dimostrarlo (tutte cose probabilmente ripetute tante volte, ma non importa ;) ):
1. mi pare che pure se fosse sceso dalla nave solo per non essere schiacciato, penso non c'era nessuno che gli avrebbe impedito di risalire...: circostanze ignote, stato d'animo, destino... non c'entrano nulla: tu sei il comandante, tu risali sulla nave e ci stai fino alla fine. Punto. 2. il fatto che si sia cambiato d'abito, secondo te, era per stare più comodo intanto che aiutava gli altri a sbarcare??? 3. MA SOPRATTUTTO: quel signore non doveva essere lì con quella nave, e questo già taglia le gambe a qualsiasi attenuante: avesse pure salvato lui personalmente tutti gli oltre 4000 naufraghi scampati alla morte (e naturalmente non è assolutamente andata così...), con la sua presenza non giustificata al Giglio questo qua ne ha uccisi ormai direi 33, vale a dire 33 DI TROPPO Le altre considerazioni a mio avviso sono solo accessori.
In casi come questo va bene valutare tutte le sfaccettature, ma io ritengo che un popolo con un po' di spina dorsale dovrebbe essere anche capace di esporsi, prendere posizioni con un minimo di fermezza invece di cercare attenuanti. L'alternativa, che purtroppo è quello che accadrà come sempre, è che si faranno processi eterni, appelli e cassazioni, libri e comparsate televisive per anni (Franzoni docet...), buone solo a far fare cassa a Vespa, agli avvocati, magari pure a Schettino e al suo editore; ma tra opinioni e contro-opinioni, la vera giustizia nei confronti di chi è morto e non doveva morire, basata sul fatto che c'è stato CATEGORICAMENTE un comportamento inqualificabile da parte di uno pseudo-comandante (e pure una serie di consuetudini altrettanto inqualificabili che, magari giuridicamente lecite, hanno consentito che tale schifo accadesse), probabilmente non sarà mai fatta.

Leggo che il mio ragionamento pur se rispettabile "non sta in piedi", va bene, vediamo a che proposito. Poi leggo i tuoi punti, io non li ho nemmeno toccati. Il mio era un discorso molto circoscritto come ho premesso. Il tuo è uno sfogo in generale? ok

Presente.
Però una domanda, ma io veramente lo sapevo (da varie info, non ho "poteri speciali", basta leggere) da tempo che da dritta oltre mezzanotte nessuno poteva stare su. Mica è una novità di ieri.
Personalmente ritengo che il problema non è essere finito su quella lancia. E' "esserci rimasto" (nel senso di inattività).
Giusto ci mancherebbe che tu non lo sapessi. :)
 

maumarti

Member
E' tantissimo che non seguo questa discussione, che sicuramente è di alto livello..
Me ne scuso, ma in parte non la seguo perchè nel momento in cui l'ho lasciata si è accresciuta di parecchio, in parte perchè ho il groppo in gola ogni volta che sento parlare di Concordia..

Cercherò di recuperare la parte che ho perso, però sbirciando ho visto che si è un po' tornati al discorso De Falco/Schettino..

Sinceramente, vi chiedo, se foste oggi Schettino, a mente fredda e dopo un bel po' di tempo dall'accaduto, come dormireste la notte, e perchè?

A me Schettino, in tutta onestà, non sembra questo grande uomo: fa bene a sparire dalla visibilità sia chiaro, ma in qualche modo, per via dei suoi avvocati, della moglie, di chi vi pare, avrebbe almeno dovuto lasciare un pensiero per chi ha perso la vita..

Sarà difficilissimo da fare, sarà una cosa che richiede un tatto eccezionale, sarà una cosa che verrà attaccata dai media, ma lo dovrebbe fare..
In fondo basta dire che al processo chiarirà la propria posizione, ma intanto è sinceramente dispiaciuto di tutto, e vicino a chi ne ha sofferto, e che non voleva abbandonare nessuno..

Invece il poco che lo abbiamo sentito da Schettino è fatto solo da qualche osservazione su cose che non avrebbero funzionato, su responsabilità altrui e basta..

Su chi è perito due parole obbligate e fine dei giochi..

Ora non siamo su una nave, non c'è pericolo, non c'è una testa in black out, ora ormai c'è l'uomo così come è..

Come giudicate voi questa persona?

Un saluto
Manlio

Mi associo: al di là del tempo a disposizione, il magone per questa nave è una delle ragioni per cui me ne distacco…
Così come, per rispondere alla tua domanda, mi fa venire il magone constatare che quello pseudo-comandante non abbia dimostrato di essere un uomo neppure a mente fredda, con del tempo a disposizione per ragionare e mettere insieme le idee.
Io lo vedo come un uomo di cui dubito che abbia preso piena coscienza della tavanata che ha fatto, un uomo schiacciato da una responsabilità talmente grande, in quanto il principale vero mandante ed esecutore della tragedia, da non capire più nulla neppure dopo…
Oppure talmente irresponsabile da credere davvero di poter cercare attenuanti per una cosa che di attenuanti non ne ha.
O ancora un uomo che ha perso definitivamente lucidità, a causa del tormento dato da un peso così grande come 60000 tonnellate affondate e diverse persone uccise.

Comunque faccio davvero fatica a considerarlo degno di essere chiamato Persona.
 

La76

New member
Che poi nel momento del pericolo si possa reagire in molti modi, una volta da eroi, un'altra da vigliacchi, una con grande lucidità ed un'altra perdendo la testa conta poco, il dopo dovrebbe essere quello..

Vero in parte...possono sempre esserci casi eccezionali ma è anche vero che il vero "valore" di una persona normalmente lo vedi nei momenti difficili, non in quelli facili...e non è questione di essere eroi, nessuno pretende questo.

Comunque sul dopo "a mente fredda" come dici tu non ci sono scusanti...ma anche qui, mi viene spontaneo dire che se non l'ha fatto è perchè non gli interessava...:(
 

alleja

New member
Giusto ci mancherebbe che tu non lo sapessi. :)

No, dicevo sul serio. Che quando la nave si sia abbattuta chi era a dritta dovesse per forza buttarsi, non credo sia in dubbio.
Sull'orario, girava già dal 18 gennaio questo post di uno dei ragazzi dei soccorsi:

"Intorno a mezzanotte la nave sbanda ulteriormente ed improvvisamente a dritta e resta completamente al buio, le operazioni di imbarco si spostano sulla sinistra della nave, mentre sulla dritta, ormai inagibile, non solo non vedo la famigerata lancia di "comando e coordinamento", ma non c'è proprio più nessuna scialuppa! "

Tratto da:
http://www.gommonauti.it/ptopic48945.html&postdays=0&postorder=asc&start=690

Poi qui e là, in internet, si trovano varie testimonianze che parlano sempre di orari intorno alla mezzanotte.
Pensavo che anche in questo forum fosse cosa acclarata da tempo.
 

maumarti

Member
Leggo che il mio ragionamento pur se rispettabile "non sta in piedi", va bene, vediamo a che proposito. Poi leggo i tuoi punti, io non li ho nemmeno toccati. Il mio era un discorso molto circoscritto come ho premesso. Il tuo è uno sfogo in generale? ok

Posto che il “non sta in piedi” è un mio parere, non ho alcuna presunzione di dire cose più giuste di altri, e quindi confermo che rispetto quello che tu pensi.
Quello che un po’ per sfogo e un bel po’ per convinzione intendevo, è che secondo me si possono fare ragionamenti circoscritti se si vuole prendere il comportamento di Schettino come “caso di studio”, ma trovo difficile che qualsiasi ragionamento possa in alcun modo alleggerire l’opinione sulla gravità del suo operato.
Ho inteso dal tuo post che invece proponessi delle attenuanti (se ho inteso male mi scuso, se ho inteso bene sei naturalmente libera di pensarla così pur non essendo d’accordo con te ;) )
 

deliziosa64

New member
Deliziosa, ti ringrazio per la risposta. Decisamente argomentata.
Premessa: la mia idea su Schettino non è mai cambiata dalla notte dei tempi. Per me la nave non la doveva abbandonare. Senza se e senza ma. Si è trovato a dritta nel momento sbagliato? Concordo che in quel momento non poteva fare altro. Ma lui li non ci si sarebbe dovuto trovare. Questo l'ho sempre sostenuto (argomentandolo) anche prima dei post di Captain.
Perchè? Perchè il lato di dritta era già "coperto" da tanti ufficiali (tra cui il suo secondo), ed in quanto ultimo ad abbandonare la nave, lui doveva stare con i 200/300 passeggeri sul lato di sinistra. L'ultimo di essi. Da Comandante.
Ed è qui la maggior differenza tra me e te. E' nella visione del ruolo di comandante che differiamo. Tu parli di Schettino come se fosse un ufficiale qualsiasi, o un quasiasi membro dell'equipaggio. Stava a dritta con gli altri, etc etc etc. Va bè, pazienza e per te la storia finisce li. Per me non è così. Schettino era il Comandante. Con un ruolo e degli obblighi ben definiti dal Diritto. Ed in mente avrebbe dovuto avere come un'ossessione il fatto di gestire e dirigere i soccorsi, la salvaguardia della vita dei suoi passeggeri, ed il fatto di dover ABBANDONARE PER ULTIMO la nave. E secondo te, un Comandante che ha questo in mente, prima di lasciare il ponte di comando, và tranquillamente a cambiarsi in cabina senza dire niente a nessuno, va nell'unico lato della nave dove era possibile sbarcare sapendo delle centinaia di passeggeri sul lato di sinistra e nonostante su quel lato di dritta ci fossero già la maggior parte degli ufficiali che pensavano ai passeggeri (di Schettino li A DRITTA NON C'ERA BISOGNO), e cade fortuitamente su di una lancia, e non fa neanche mezzo tentativo successivamente di rientrare a bordo tornando con la sua lancia sul lato di sinistra (come hanno fatto altri ufficiali DOPO l'abbattimento della nave? e guarda caso, che sfortuna, lui si trova sbarcato ed asciutto all'isola del Giglio). Deliziosa, ma anche sforzandosi, ma dove caspiterina lo vedi in lui un COMANDANTE? Lo vedi dal suo dinamismo? Lo vedi nella caparbietà di voler adempiere ai propri compiti fino in fondo tornando indietro con la sua lancia ed assistendo perlomeno allo sbarco dei passeggeri rimasti aggrappati ad una biscaglina?? Vedi in lui UN COMANDANTE quando entra nella sua cabina per cambiarsi e prepararsi A SBARCARE? Con ancora centinaia di passeggeri sul lato a sinistra?
Io vedo un tragico filo logico in tutti i suoi comportamenti. Dall'inizio alla fine. Tutti INADEGUATI, tutti. Tu invece ci vedi una sfortunata e casuale sequenza di eventi fortuiti che lo hanno costretto all'abbandono della nave. Io in lui vedo solo un soggetto totalmente travolto in maniera tragicamente passiva dagli eventi. E tanto coraggio ed attaccamento alla professione da parte della maggior parte dell'equipaggio. Ma non di Schettino. Un saluto
Ciao Felix, purtroppo oggi ho una giornata piena e ti posso dare solo una breve risposta, magari poi ne riparliamo se ti va.
Per ora ti dico che penso tu abbia colto nel segno quando dici che la differenza nel nostro modo di ragionare dipende da una diversa visione del ruolo di comandante. Anzi ti dirò di più, probabilmente la mia visione di comandante non è diversa, ma del tutto assente. Ho provato a pensarci leggendo il tuo scritto, ma non riesco, per quanto mi possa sforzare, ad immedesimarmi in quel ruolo. E' troppo distante da me, anche il concetto di scendere per ultimo lo vedo certo molto importante se legato a soccorsi, aiuti e via dicendo, ma da solo mi appare come un concetto astratto. E vedo quindi Schettino come un uomo abbattuto dagli eventi che lui stesso ha causato, un uomo distrutto che sbaglia. Ma non vedo in lui malafede.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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