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Per chi si chiede : "si devono proprio pagare le quote di servizio?"

S

sciguetto

Guest
http://www.thedailybeast.com/newswe...at-to-know-before-boarding-a-cruise-ship.html

...non fatevi sviare dal titolone di apertura,il naufragio della Concordia è solo il punto di partenza per parlare delle condizioni dei lavoratori sulle navi...

qui la traduzione:

http://www.microsofttranslator.com/...at-to-know-before-boarding-a-cruise-ship.html

Hai fatto bene a postare l'articolo. Speriamo serva, anche se, purtroppo, dubito...

Aggiungo anche che varrebbe la pena fare una ricerca su google, ne saltano fuori di tutti i colori.

Ah, gia', ma mi dimentico sempre che, come scrisse una forumista che non trovava giuste le quote servizio, "la vita e' dura per tutti". :(
 

Magellano

Utente livello Platinum
Ho letto il lungo articolo e sarò breve nel commentarlo.
Anzitutto non vedo alcun collegamento dell'incidente di Concordia con le condizioni dei lavoratori a bordo. Il taglio delle spese non influisce certo sulla preparazione del personale di bordo, costantemente addestrato. Ricordiamo che a parte il Basic Safethy Training tutti gli addestramenti avvengono a bordo e comportano quindi pochissima spesa.
Detto ciò mi permetto di non credere ad alcuni episodi citati nell'articolo. Che un cuoco con la febbre sia costretto a lavorare non è verosimile e non riusciranno, i giornalisti statunitensi, a convincermi. Su altri aspetti (lontananza da casa, orario pesante ecc) abbiamo abbondantemente discusso sul forum e possiamo continuare a farlo. Ma, siamone consci, nessuna novità...
 
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sciguetto

Guest
Ho letto il lungo articolo e sarò breve nel commentarlo.
Anzitutto non vedo alcun collegamento dell'incidente di Concordia con le condizioni dei lavoratori a bordo. Il taglio delle spese non influisce certo sulla preparazione del personale di bordo, costantemente addestrato. Ricordiamo che a parte il Basic Safethy Training tutti gli addestramenti avvengono a bordo e comportano quindi pochissima spesa.
Detto ciò mi permetto di non credere ad alcuni episodi citati nell'articolo. Che un cuoco con la febbre sia costretto a lavorare non è verosimile e non riusciranno, i giornalisti statunitensi, a convincermi. Su altri aspetti (lontananza da casa, orario pesante ecc) abbiamo abbondantemente discusso sul forum e possiamo continuare a farlo. Ma, siamone consci, nessuna novità...

Chiaro, la speranza e' che leggendo "nero su bianco" qualcuno in più si metta una mano sulla coscienza...
 

ela05

Member
Chiaro, la speranza e' che leggendo "nero su bianco" qualcuno in più si metta una mano sulla coscienza...

...proprio quello che intendevo....
...ha disturbato anche me vedere la tragedia della Concordia usata come "richiamo"per invitare alla lettura di un articolo che tratta poi un argomento sostanzialmente diverso...
...ma il mio intento era quello sottolineato da Bruno...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Io su molti aspetti sono molto scettico; per carità non nego che ci siano a bordo fenomeni di sopraffazione o coercizione e che la vita sia a volte difficile. Ma singoli esempi, anche se effettivamente accaduti, non possono diventare la normalità a bordo. A parte che il contenuto dell'articolo, quasi quasi parla più di schettino che della vita dei dipendenti, cosa vuol dire il fatto del lavoratore che ha perso i suoi risparmi di lavoro? Brutta conclusione di qualche mese di sacrifici, ma un episodio fortuito che non ha nulla a che vedere con la vita sulla nave.

Quando si vuol dipingere in maniera negativa un aspetto, non si risparmia nulla, ma è tutto vero? Si continua ancora con il cuoco che guidava la lancia o delle luci delle cinture di salvataggio con le batterie scariche.

E anche ieri è apparso un articolo su Cruise Critic, che se viene letto da uno straniero o uno che non conosce la realtà dei fatti, si traduce in una conclusione che non è vera. Fuorviante nel titolo e nei contenuti.

http://www.cruisecritic.com/news/news.cfm?ID=4917
 
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sciguetto

Guest
Io su molti aspetti sono molto scettico; per carità non nego che ci siano a bordo fenomeni di sopraffazione o coercizione e che la vita sia a volte difficile. Ma singoli esempi, anche se effettivamente accaduti, non possono diventare la normalità a bordo. A parte che il contenuto dell'articolo, quasi quasi parla più di schettino che della vita dei dipendenti, cosa vuol dire il fatto del lavoratore che ha perso i suoi risparmi di lavoro? Brutta conclusione di qualche mese di sacrifici, ma un episodio fortuito che non ha nulla a che vedere con la vita sulla nave.

Quando si vuol dipingere in maniera negativa un aspetto, non si risparmia nulla, ma è tutto vero? Si continua ancora con il cuoco che guidava la lancia o delle luci delle cinture di salvataggio con le batterie scariche.

E anche ieri è apparso un articolo su Cruise Critic, che se viene letto da uno straniero o uno che non conosce la realtà dei fatti, si traduce in una conclusione che non è vera. Fuorviante nel titolo e nei contenuti.

http://www.cruisecritic.com/news/news.cfm?ID=4917


Al di la' delle ormai ovvie esagerazioni del primo articolo penso faccia bene a determinate persone leggere gli orari di lavoro applicati e gli stipendi fissi versati.

Servira'? Come ho detto non lo so e dubito, ma perlomeno sono infornazioni che non vengono da "antagonisti".
 
S

sciguetto

Guest
magari i CEO delle compagnie

Anche, ma smettano anche certi passeggeri (e gia' leggendo qui ci si rende conto che non sono pochi, in prospettiva) di risparmiare sulla pelle di quelli che sono ancora piu' deboli di loro.

Non giustifico i vertici delle compagnie, per l'amor del cielo!, ma a me queste guerre tra poveri fanno anche un po' schifo.
 

ela05

Member
Io su molti aspetti sono molto scettico; per carità non nego che ci siano a bordo fenomeni di sopraffazione o coercizione e che la vita sia a volte difficile. Ma singoli esempi, anche se effettivamente accaduti, non possono diventare la normalità a bordo. A parte che il contenuto dell'articolo, quasi quasi parla più di schettino che della vita dei dipendenti, cosa vuol dire il fatto del lavoratore che ha perso i suoi risparmi di lavoro? Brutta conclusione di qualche mese di sacrifici, ma un episodio fortuito che non ha nulla a che vedere con la vita sulla nave.

Quando si vuol dipingere in maniera negativa un aspetto, non si risparmia nulla, ma è tutto vero? Si continua ancora con il cuoco che guidava la lancia o delle luci delle cinture di salvataggio con le batterie scariche.

E anche ieri è apparso un articolo su Cruise Critic, che se viene letto da uno straniero o uno che non conosce la realtà dei fatti, si traduce in una conclusione che non è vera. Fuorviante nel titolo e nei contenuti.

http://www.cruisecritic.com/news/news.cfm?ID=4917

Hai ragione Rodolfo,l'articolo estremizza sicuramente le difficoltà del personale a bordo,ma se servisse a far riflettere chi crede ancora che le persone che lavorano per noi sulle navi siano delle sanguisughe approfittatrici che cercano solo di estorcerci le mance e:"...non parlano nemmeno l'italiano!"(leggere con tono scandalizzato il virgolettato,prego)...non servirà a fare avere loro salari da paesi civili,ma magari a farli guardare con più comprensione da chi non sa cosa c'è dietro il lavoro dei tanti sorridenti filippini,sudamericani,cinesi,ecc che ci assistono sulle navi...
 

ela05

Member
...anche...è ovvio che se vai in crociera per 7 giorni pensione completa con 300 € qualcuno che ci rimette c'è...e non credo siano le compagnie...
 
S

sciguetto

Guest
Soprattutto se le Compagnie aumentassero le tariffe per "colmare" le retribuzioni degli addetti.

Certo, basterebbe poi vendere le crociere "tutte le tasse incluse"; ma dovrebbero farlo tutte le compagnie, e qui mi sa che casca l'asino...
 

La76

New member
Anche a me non è sembrato di leggere nessuna novità, nè sul piano dei contenuti nè sull'esposizione giornalistica...se poi a qualcuno può servire per capire, ben venga.

Comunque non è che in Italia e in altri paesi nella maggior parte delle strutture turistiche la situazione sia molto diversa...avevo un'amica che ha fatto l'animatrice in un villaggio in Calabria e spesso lavorava anche più di 12 ore al giorno, senza giorno libero, per 600 euro al mese (vitto e alloggio compresi)...quindi non è che ci si può scandalizzare solo per le crociere, per favore...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Siamo sempre lì, però. Guardiamo, giustamente, le loro retribuzioni, ma non guardiamo quelle dei nostri figli al lavoro in un Paese Civile.

800/900 euro al mese, commesso in una grande catena di distribuzione. 500 per un laureto in un Call Center. Senza essere spesato di tutto e con costi di "sopravvivenza" affitti, bollette, alimenti da capogiro.

Consideriamo l'esiguità delle loro retribuzioni, senza valutare che nel loro Paese hanno un potere di acquisto 3/4 volte rispetto al nostro.

Ho la badante a casa; 900 euro al mese, tredicesima, ferie, permessi, regolari versamenti contributivi. Sono gli stessi "soldi" che percepisce il ragazzo del Grande Magazzino qui in Italia, ma la mia Lucia, in Moldavia, vive da "Signora", ha comperato la casa, e la vita che fa qui da me non è particolarmente esaltante (forse peggio9 di chi è imbarcato), benchè sia trattata come una di famiglia. Il marito che lavora nel suo Paese come conduttore di treni, percepisce l'equivalente di 350 euro al mese. Li vogliamo considerare questi aspetti?

Dimenticavo, molti di quelli che abbracciano la causa dei crew sono quelli che poi la badante la pagano in nero, non le versano i contributi e al momento opportuno un bel "calcio" in c... e altro che liquidazione.
 
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sciguetto

Guest
Anche a me non è sembrato di leggere nessuna novità, nè sul piano dei contenuti nè sull'esposizione giornalistica...se poi a qualcuno può servire per capire, ben venga.

Comunque non è che in Italia e in altri paesi nella maggior parte delle strutture turistiche la situazione sia molto diversa...avevo un'amica che ha fatto l'animatrice in un villaggio in Calabria e spesso lavorava anche più di 12 ore al giorno, senza giorno libero, per 600 euro al mese (vitto e alloggio compresi)...quindi non è che ci si può scandalizzare solo per le crociere, per favore...

Se poi guardiamo i call center e le vendite telefoniche...
 

La76

New member
Se poi guardiamo i call center e le vendite telefoniche...

Certo Bruno...il discorso potrebbe essere ampliato a svariati settori, io mi riferivo al villaggio perchè ricordo ancora oggi i suoi racconti come un esperienza da incubo!
Devi essere sempre sorridente e disponibile con i turisti, non puoi mai prenderti un attimo di pausa...poi finito l'orario, soprattutto a inizio stagione perchè poi fortunatamente vivi di rendita ripentendo ciclicamente le stesse cose, devi provare gli spettacoli e mettere insieme le scenografie...ricordo che i primi due mesi dormiva 4 ore a notte...

Non è giusto da nessuna parte...però era per far capire che non succede solo sulle navi, anzi, a terra spesso c'è anche di peggio!
 
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