Eccomi qua a scrivere un diario dopo essere rientrata dalla mia prima crociera per condividere con voi quest’esperienza fantastica, dovrei dire Splendida, che è stata la mia prima crociera.
Imbarco a Civitavecchia (dove siamo arrivati con un treno da Bologna a Roma Ostiense in due ore e mezza, cambiato con un treno “per pendolari” fino a Civitavecchia, in un’ora): siamo arrivati in anticipo rispetto all’orario previsto per l’imbarco e siamo stati ospitati in una grande struttura con posti a sedere, vari banchetti con le promozioni offerte da Msc e con un banchetto che offriva acqua, succhi ecc. Abbiamo effettivamente aspettato un bel po’ prima di salire in nave, non senza aver prima fatto la foto di rito con il timone. A bordo siamo stati solo capaci di guardarci intorno e stupirci di ogni cosa. Appena passato il metal detector, un’addetta ci ha preso in consegna e ci ha portato fin nella nostra cabina (fuori dalla porta c’erano già i bagagli) e ci ha fatto vedere il bagno, il balcone e si è premurata di chiedere se tutto ok. Dal punto di vista della cabina, devo dire che siamo stati più fortunati di altri in quanto ci hanno assegnato una cabina per disabili, di conseguenza avevamo a nostra disposizione molto più spazio. Solo due minuti in camere perché la voglia di vedere tutto e subito è troppo grande! Ci avventuriamo verso i ponti superiori, e qui devo fare un piccolo appunto agli ascensori, anzi agli utilizzatori degli ascensori, spesso si perde tanto tempo ad aspettare un ascensore perché in altri piani ci sono persone che continuano a schiacciare il pulsante di chiamata ancora prima che l’ascensore sia partito e di conseguenza lo fermano, poi ci sono persone (di solito bambini) che non appena l’ascensore si ferma schiacciano subito il pulsante di chiusura porta senza darti il tempo di arrivare davanti alla porta (ma questi bambini non hanno dei genitori?). Ok, per due/tre/quattro piani a piedi non ti stanche anzi ti fa bene, però rimane una nota negativa! Arriviamo al buffet che è enorme rischi di perderti ….e quante cose da mangiare… fa venir fame anche ad un inappetente, ne sono certa! Mangiamo qualcosa (eufemisticamente parlando) e poi via di corsa a curiosare in giro. La nave è davvero grande, davvero bella! stiamo in giro fino all’ora della prova dei giubbotti di salvataggio che si tiene in teatro. Noi arriviamo puntuali con i nostri giubbotti, come da istruzioni ricevute ma vediamo che non tutti si soffermano su questi dettagli, ci sono persone che arrivano senza giubbotto, altre che si affacciano sulla porta del teatro e poi se ne vanno, altre (tante) che non si presentano proprio! Mah, la gente è proprio strana! Finita la dimostrazione e riposti i giubbotti continuiamo l’esplorazione, che finirà solo a fine crociera: è così bello gironzolare per la “barchetta”. Si avvicina l’ora della partenza e quasi senza che ce ne accorgiamo la nave molla gli ormeggi e si dirige verso Genova. Rientriamo nella nostra cabina e in corridoi incontriamo la nostra cabinista, persona di una gentilezza e disponibilità infinita, che ci dà il suo benvenuto a bordo, si informa se è tutto di nostro gradimento e su quale è il nostro turno per la cena. Ci prepariamo per la cena e ci dirigiamo al ristorante dove ceneremo da soli (i nostri compagni di “ristorante” ci raggiungeranno più avanti nel corso della settimana). Dopo cena visitiamo un po’ i vari bar per vedere le varie atmosfere. Sarà stata l’emozione della partenza, ma decidiamo di andare a letto molto presto.
Prima tappa: Genova
Arrivati a Genova, scendiamo dalla nave ed usciamo dal terminal. Decidiamo per fare un giro su un autobus turistico a due piani che ci porterà a conoscere la città e poi una visita all’Acquario. Il giro in autobus dura quasi un’oretta e ci lascia davanti all’ingresso dell’acquario, con già il biglietto fatto! Siamo entrati subito in quanto non c’era coda. L’Acquario è veramente molto bello e ci sono innumerevoli vasche con tanti pesci e altri animali da osservare. I miei preferiti (forse perché i più “giocherelloni”) sono stati i Lamantini, i pinguini, le foche e i delfini. Usciti dopo due ore e mezza circa, facciamo un giretto da Eataly e ci mangiamo una bella fetta di focaccia genovese. Decidiamo di risalire a bordo visto il caldo che cominciava a farsi sentire eccessivamente. Il resto del pomeriggio trascorre abbastanza in tranquillità tra piscina, libro, giornale eccetera. E qui veniamo ad un altro punto dolente: la parte di poppa del 14° (se non sbaglio) ponte, chiamata Zen Area, è una parte dove i bambini non sono ammessi, peccato che ad un certo punto del pomeriggio in piscina e nelle due vasche idromassaggio di fossero quasi esclusivamente dei bambini. Io capisco che la nave fosse piena visto il periodo, che i bambini abbiamo il diritto anche di fare confusione (ma senza eccessi, secondo me) ma se un’area è riservata agli adulti, per la miseria, gli adulti genitori di quei bambini perché devono far “subire” ad altri i propri figli?!?!?!? Uno va in vacanza anche per rilassarsi, ma con venti e più bambini che saltano in acqua, si tuffano, urlano e corrono, in una zona a loro interdetta, come si fa??? bhè pazienza, ci vuole davvero tanta pazienza! Il pomeriggio volge al termine e non ci resta che fare due passi, prepararci per lo spettacolo e la cena. Alle otto tutti in teatro! Devo fare i miei complimenti a tutto lo staff degli spettacoli, acrobati, ballerini, maghi, giocolieri e cantanti. Ogni sera uno show diverso e tutti molto bravi! Cena al ristorante dove incontriamo i nostri compagni di cena: una simpatica famiglia siciliana il cui figlio, grande appassionato di crociere, ci darà utilissime e dettagliate informazioni su navi, destinazioni, caratteristiche. Una fonte davvero interessante di informazioni! Il dopo cena trascorre tra una passeggiata, un po’ di musica ecc.
Seconda tappa: Barcellona
Arrivo a Barcellona verso ora di pranzo, purtroppo pochissimo tempo da dedicare a questa grande città. Scendiamo dalla nave e con un taxi raggiungiamo la piazza con la colonna di Colombo. da qui prendiamo il solito autobus turistico a due piani che ci scorrazzerà in giro per Barcellona spiegandoci (con audio guida in italiano) quello che vedevamo. Fermata Sagrada Familia, scendiamo per ammirare l’opera più da vicino. Davvero immensa e affascinante (visita solo dell’esterno perché la coda era di due ore o più!!!). Allora decidiamo di mangiarci una paella accompagnata da una caraffa di sangria con vista sul portale della Sagrada: davvero notevole. Rientro in nave. A cena, dopo il solito bellissimo spettacolo, ci fanno compagnia due ragazzi napoletani, giovanissimi, con i quali trascorriamo davvero una piacevole serata.
Giornata di navigazione
Il giorno trascorre piacevolmente tra la piscina, l’idromassaggio, il lettino a prendere il sole, un pochino di ombra per leggere. Che relax! E finalmente a cena il nostro tavolo al gran completo.
Terza tappa: Tunisi
Arriviamo di buon ora nel porto di Tunisi e ci ritroviamo al punto d’incontro per l’escursione organizzata da Msc per Cartagine e Medina. Sbarchiamo e saliamo sul nostro autobus. La nostra guida si presenta e ci fornisce le informazioni logistiche che servono e poi inizia a raccontarci il programma dell’escursione. Prima sosta alle terme di Cartagine ma prima di arrivare al sito archeologico facciamo un giro panoramico per vedere l’acquedotto romano e le cisterne. In lontananza avvistiamo anche una cattedrale molto bella. In Tunisia convivono effettivamente più religioni. Facciamo un bel giro delle terme dopo un’esaustiva spiegazione da parte della nostra guida. Risaliamo sull’autobus e ci dirigiamo verso Tunisi. La nostra guida ci accompagna per un giro dentro la Medina partendo dal mercato dell’oro, proseguendo per vicoli e vicoletti fino ad un negozio dove ci hanno fatto vedere dei tappeti e ci hanno anche offerto il loro tè alla menta. Non essendo molto portata alla trattativa sul prezzo, ho comprato un tappeto, magari l’ho pagato più di quello che in realtà vale ma a noi piace e poi i colori sono perfetti per il nostro salotto. Abbiamo continuato il nostro giro in un negozio di essenza, dove un signore tunisino molto pittoresco ci ha fatto sentire alcune essenze particolari. Poi ancora un giretto per la Medina dove sono anche riuscita ad acquistare un vestito per la mia mamma. Poi nuovamente sull’autobus e via verso la nave, passando per la parte più povera di Tunisi e davanti al lago salto di Tunisi dove abbiamo anche avvistato uno storno grandissimo di fenicotteri rosa (purtroppo lontani). Lungo il tragitto di ritorno la nostra guida ci intrattiene ancora parlando di pregi e difetti del suo paese, della vita nel suo paese, della gente del suo paese. Bravissima la nostra guida, innamorato della Tunisia e molto, molto preparato. Grazie ancora S. Saliamo a bordo e ci concediamo un altro pomeriggio di relax. Serata passata piacevolmente cenando al buffet, e poi bevendo qualcosa in uno dei bar della nave.
Quarta tappa: Malta
Anche da lontano si vedono le costruzioni gialline dell’isola di Malta. Appena scesi dalla nave di dirigiamo verso il solito autobus scoperto che ci porta alla scoperta della parte meridionale dell’isola, caratterizzata da un susseguirsi di paesini e di campi coltivati delimitati da muri a secco. Paesaggi molto belli, cittadine leggermente troppo “fitte” ma piacevoli da girare. Verso l’una inizia a fare troppo caldo per continuare a girare e quindi dopo una breve passeggiata a La Valletta decidiamo di ritornare sulla nave, dove passiamo alcune ore in tranquillità in una delle piscine, questo sì che è essere in vacanza!
Quinta tappa: Messina
Sveglia all’alba per vedere l’arrivo a Messina, come da consigli letti sul forum, che è davvero spettacolare, ti sembra di poter toccare la Calabria con una .mano e la Sicilia con l’altra. Scendiamo prestissimo dalla nave e iniziamo a girare per la città, ci fermiamo dentro al duomo, con i suoi splendidi soffitti decorati. Fuori dalla chiesa ci aspetta il nostro autobus turistico che per un’oretta ci porta in giro. Scendiamo e decidiamo per proseguire con la nostra passeggiata. Ci fermiamo in un bar per la tipica granita al caffè con brioche, che non avevamo mai mangiato, assolutamente da provare. Decidiamo di portare a casa i dolcetti in pasta di mandorle, anche questi da provare. Risaliamo poi a bordo per goderci quello che sarà il nostro ultimo pomeriggio. Come mi mancherà la “nostra” nave….. Ultimo spettacolo, quasi toccante in alcuni passaggi (mi commuovo anche con la pubblicità!), ultima serata, di gala, tutti al ristorante, tutti insieme, piacevolmente a chiacchierare. Poi a preparare i bagagli che devono essere lasciati fuori dalla stanza entro l’una. E poi a nanna presto perché la sveglia suonerà molto presto per liberare definitivamente la stanza entro le sette.
Ultimo porto: Civitavecchia
Il nostro orario di sbarco è alle nove e mezza, abbiamo ancora il tempo di fare un ultimo giretto per la nave, per la Splendida nave che ci ha ospitato per questa settimana. Poi via, di nuovo verso casa, conun briciolo di malinconia ma con il cuore pieno di bellissimi ricordi.
Mi piacerebbe ringraziare uno per uno tutte le splendide persone che hanno duramente lavorato per noi questa settimana, la cabinista e il suo assistente, i camerieri, lo staff, nessuno escluso. Fanno tutti un lavoro eccellente e si meritato la nostra gratitudine. Anche se ho notato che alcuni passeggeri sembrano neanche vederli. Io non ho mai detto così tante volte grazie come in questi sette giorni, ma l’ho detto sempre con un sorriso sulle labbra per rispetto nei confronti di chi stava rendendo unica la mia prima crociera. La gente dovrebbe davvero imparare ad essere più educata e rispettosa di chi sta lavorando!
Grazie e scusate se mi sono dilungata in questo racconto.
Imbarco a Civitavecchia (dove siamo arrivati con un treno da Bologna a Roma Ostiense in due ore e mezza, cambiato con un treno “per pendolari” fino a Civitavecchia, in un’ora): siamo arrivati in anticipo rispetto all’orario previsto per l’imbarco e siamo stati ospitati in una grande struttura con posti a sedere, vari banchetti con le promozioni offerte da Msc e con un banchetto che offriva acqua, succhi ecc. Abbiamo effettivamente aspettato un bel po’ prima di salire in nave, non senza aver prima fatto la foto di rito con il timone. A bordo siamo stati solo capaci di guardarci intorno e stupirci di ogni cosa. Appena passato il metal detector, un’addetta ci ha preso in consegna e ci ha portato fin nella nostra cabina (fuori dalla porta c’erano già i bagagli) e ci ha fatto vedere il bagno, il balcone e si è premurata di chiedere se tutto ok. Dal punto di vista della cabina, devo dire che siamo stati più fortunati di altri in quanto ci hanno assegnato una cabina per disabili, di conseguenza avevamo a nostra disposizione molto più spazio. Solo due minuti in camere perché la voglia di vedere tutto e subito è troppo grande! Ci avventuriamo verso i ponti superiori, e qui devo fare un piccolo appunto agli ascensori, anzi agli utilizzatori degli ascensori, spesso si perde tanto tempo ad aspettare un ascensore perché in altri piani ci sono persone che continuano a schiacciare il pulsante di chiamata ancora prima che l’ascensore sia partito e di conseguenza lo fermano, poi ci sono persone (di solito bambini) che non appena l’ascensore si ferma schiacciano subito il pulsante di chiusura porta senza darti il tempo di arrivare davanti alla porta (ma questi bambini non hanno dei genitori?). Ok, per due/tre/quattro piani a piedi non ti stanche anzi ti fa bene, però rimane una nota negativa! Arriviamo al buffet che è enorme rischi di perderti ….e quante cose da mangiare… fa venir fame anche ad un inappetente, ne sono certa! Mangiamo qualcosa (eufemisticamente parlando) e poi via di corsa a curiosare in giro. La nave è davvero grande, davvero bella! stiamo in giro fino all’ora della prova dei giubbotti di salvataggio che si tiene in teatro. Noi arriviamo puntuali con i nostri giubbotti, come da istruzioni ricevute ma vediamo che non tutti si soffermano su questi dettagli, ci sono persone che arrivano senza giubbotto, altre che si affacciano sulla porta del teatro e poi se ne vanno, altre (tante) che non si presentano proprio! Mah, la gente è proprio strana! Finita la dimostrazione e riposti i giubbotti continuiamo l’esplorazione, che finirà solo a fine crociera: è così bello gironzolare per la “barchetta”. Si avvicina l’ora della partenza e quasi senza che ce ne accorgiamo la nave molla gli ormeggi e si dirige verso Genova. Rientriamo nella nostra cabina e in corridoi incontriamo la nostra cabinista, persona di una gentilezza e disponibilità infinita, che ci dà il suo benvenuto a bordo, si informa se è tutto di nostro gradimento e su quale è il nostro turno per la cena. Ci prepariamo per la cena e ci dirigiamo al ristorante dove ceneremo da soli (i nostri compagni di “ristorante” ci raggiungeranno più avanti nel corso della settimana). Dopo cena visitiamo un po’ i vari bar per vedere le varie atmosfere. Sarà stata l’emozione della partenza, ma decidiamo di andare a letto molto presto.
Prima tappa: Genova
Arrivati a Genova, scendiamo dalla nave ed usciamo dal terminal. Decidiamo per fare un giro su un autobus turistico a due piani che ci porterà a conoscere la città e poi una visita all’Acquario. Il giro in autobus dura quasi un’oretta e ci lascia davanti all’ingresso dell’acquario, con già il biglietto fatto! Siamo entrati subito in quanto non c’era coda. L’Acquario è veramente molto bello e ci sono innumerevoli vasche con tanti pesci e altri animali da osservare. I miei preferiti (forse perché i più “giocherelloni”) sono stati i Lamantini, i pinguini, le foche e i delfini. Usciti dopo due ore e mezza circa, facciamo un giretto da Eataly e ci mangiamo una bella fetta di focaccia genovese. Decidiamo di risalire a bordo visto il caldo che cominciava a farsi sentire eccessivamente. Il resto del pomeriggio trascorre abbastanza in tranquillità tra piscina, libro, giornale eccetera. E qui veniamo ad un altro punto dolente: la parte di poppa del 14° (se non sbaglio) ponte, chiamata Zen Area, è una parte dove i bambini non sono ammessi, peccato che ad un certo punto del pomeriggio in piscina e nelle due vasche idromassaggio di fossero quasi esclusivamente dei bambini. Io capisco che la nave fosse piena visto il periodo, che i bambini abbiamo il diritto anche di fare confusione (ma senza eccessi, secondo me) ma se un’area è riservata agli adulti, per la miseria, gli adulti genitori di quei bambini perché devono far “subire” ad altri i propri figli?!?!?!? Uno va in vacanza anche per rilassarsi, ma con venti e più bambini che saltano in acqua, si tuffano, urlano e corrono, in una zona a loro interdetta, come si fa??? bhè pazienza, ci vuole davvero tanta pazienza! Il pomeriggio volge al termine e non ci resta che fare due passi, prepararci per lo spettacolo e la cena. Alle otto tutti in teatro! Devo fare i miei complimenti a tutto lo staff degli spettacoli, acrobati, ballerini, maghi, giocolieri e cantanti. Ogni sera uno show diverso e tutti molto bravi! Cena al ristorante dove incontriamo i nostri compagni di cena: una simpatica famiglia siciliana il cui figlio, grande appassionato di crociere, ci darà utilissime e dettagliate informazioni su navi, destinazioni, caratteristiche. Una fonte davvero interessante di informazioni! Il dopo cena trascorre tra una passeggiata, un po’ di musica ecc.
Seconda tappa: Barcellona
Arrivo a Barcellona verso ora di pranzo, purtroppo pochissimo tempo da dedicare a questa grande città. Scendiamo dalla nave e con un taxi raggiungiamo la piazza con la colonna di Colombo. da qui prendiamo il solito autobus turistico a due piani che ci scorrazzerà in giro per Barcellona spiegandoci (con audio guida in italiano) quello che vedevamo. Fermata Sagrada Familia, scendiamo per ammirare l’opera più da vicino. Davvero immensa e affascinante (visita solo dell’esterno perché la coda era di due ore o più!!!). Allora decidiamo di mangiarci una paella accompagnata da una caraffa di sangria con vista sul portale della Sagrada: davvero notevole. Rientro in nave. A cena, dopo il solito bellissimo spettacolo, ci fanno compagnia due ragazzi napoletani, giovanissimi, con i quali trascorriamo davvero una piacevole serata.
Giornata di navigazione
Il giorno trascorre piacevolmente tra la piscina, l’idromassaggio, il lettino a prendere il sole, un pochino di ombra per leggere. Che relax! E finalmente a cena il nostro tavolo al gran completo.
Terza tappa: Tunisi
Arriviamo di buon ora nel porto di Tunisi e ci ritroviamo al punto d’incontro per l’escursione organizzata da Msc per Cartagine e Medina. Sbarchiamo e saliamo sul nostro autobus. La nostra guida si presenta e ci fornisce le informazioni logistiche che servono e poi inizia a raccontarci il programma dell’escursione. Prima sosta alle terme di Cartagine ma prima di arrivare al sito archeologico facciamo un giro panoramico per vedere l’acquedotto romano e le cisterne. In lontananza avvistiamo anche una cattedrale molto bella. In Tunisia convivono effettivamente più religioni. Facciamo un bel giro delle terme dopo un’esaustiva spiegazione da parte della nostra guida. Risaliamo sull’autobus e ci dirigiamo verso Tunisi. La nostra guida ci accompagna per un giro dentro la Medina partendo dal mercato dell’oro, proseguendo per vicoli e vicoletti fino ad un negozio dove ci hanno fatto vedere dei tappeti e ci hanno anche offerto il loro tè alla menta. Non essendo molto portata alla trattativa sul prezzo, ho comprato un tappeto, magari l’ho pagato più di quello che in realtà vale ma a noi piace e poi i colori sono perfetti per il nostro salotto. Abbiamo continuato il nostro giro in un negozio di essenza, dove un signore tunisino molto pittoresco ci ha fatto sentire alcune essenze particolari. Poi ancora un giretto per la Medina dove sono anche riuscita ad acquistare un vestito per la mia mamma. Poi nuovamente sull’autobus e via verso la nave, passando per la parte più povera di Tunisi e davanti al lago salto di Tunisi dove abbiamo anche avvistato uno storno grandissimo di fenicotteri rosa (purtroppo lontani). Lungo il tragitto di ritorno la nostra guida ci intrattiene ancora parlando di pregi e difetti del suo paese, della vita nel suo paese, della gente del suo paese. Bravissima la nostra guida, innamorato della Tunisia e molto, molto preparato. Grazie ancora S. Saliamo a bordo e ci concediamo un altro pomeriggio di relax. Serata passata piacevolmente cenando al buffet, e poi bevendo qualcosa in uno dei bar della nave.
Quarta tappa: Malta
Anche da lontano si vedono le costruzioni gialline dell’isola di Malta. Appena scesi dalla nave di dirigiamo verso il solito autobus scoperto che ci porta alla scoperta della parte meridionale dell’isola, caratterizzata da un susseguirsi di paesini e di campi coltivati delimitati da muri a secco. Paesaggi molto belli, cittadine leggermente troppo “fitte” ma piacevoli da girare. Verso l’una inizia a fare troppo caldo per continuare a girare e quindi dopo una breve passeggiata a La Valletta decidiamo di ritornare sulla nave, dove passiamo alcune ore in tranquillità in una delle piscine, questo sì che è essere in vacanza!
Quinta tappa: Messina
Sveglia all’alba per vedere l’arrivo a Messina, come da consigli letti sul forum, che è davvero spettacolare, ti sembra di poter toccare la Calabria con una .mano e la Sicilia con l’altra. Scendiamo prestissimo dalla nave e iniziamo a girare per la città, ci fermiamo dentro al duomo, con i suoi splendidi soffitti decorati. Fuori dalla chiesa ci aspetta il nostro autobus turistico che per un’oretta ci porta in giro. Scendiamo e decidiamo per proseguire con la nostra passeggiata. Ci fermiamo in un bar per la tipica granita al caffè con brioche, che non avevamo mai mangiato, assolutamente da provare. Decidiamo di portare a casa i dolcetti in pasta di mandorle, anche questi da provare. Risaliamo poi a bordo per goderci quello che sarà il nostro ultimo pomeriggio. Come mi mancherà la “nostra” nave….. Ultimo spettacolo, quasi toccante in alcuni passaggi (mi commuovo anche con la pubblicità!), ultima serata, di gala, tutti al ristorante, tutti insieme, piacevolmente a chiacchierare. Poi a preparare i bagagli che devono essere lasciati fuori dalla stanza entro l’una. E poi a nanna presto perché la sveglia suonerà molto presto per liberare definitivamente la stanza entro le sette.
Ultimo porto: Civitavecchia
Il nostro orario di sbarco è alle nove e mezza, abbiamo ancora il tempo di fare un ultimo giretto per la nave, per la Splendida nave che ci ha ospitato per questa settimana. Poi via, di nuovo verso casa, conun briciolo di malinconia ma con il cuore pieno di bellissimi ricordi.
Mi piacerebbe ringraziare uno per uno tutte le splendide persone che hanno duramente lavorato per noi questa settimana, la cabinista e il suo assistente, i camerieri, lo staff, nessuno escluso. Fanno tutti un lavoro eccellente e si meritato la nostra gratitudine. Anche se ho notato che alcuni passeggeri sembrano neanche vederli. Io non ho mai detto così tante volte grazie come in questi sette giorni, ma l’ho detto sempre con un sorriso sulle labbra per rispetto nei confronti di chi stava rendendo unica la mia prima crociera. La gente dovrebbe davvero imparare ad essere più educata e rispettosa di chi sta lavorando!
Grazie e scusate se mi sono dilungata in questo racconto.