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Onde

Rodolfo

Super Moderatore
Le onde del mare possono essere di varia origine, come quasi tutti abbiamo avuto modo di vedere. Le onde sono delle oscillazioni della superficie del mare che possono essere provocate da effetti gravitazionali, le onde di marea, da effetti impulsivi, dal semplice lancio di una pietra nell'acqua, che provoca un "treno" di onde, alle più devastanti causate da terremoti, eruzioni vulcaniche che si materializzano nei tsunami, o infine provocate dall'effetto vento.
Ai fini della navigazione, quelle che interessano di più, sono quelle causate dal vento. Senza perdersi nell'origine dei venti, quello che interessa, è l'influenza che hanno questi ultimi sullo stato del mare. Mentre, come abbiamo già detto, la velocità del vento è abbastanza semplice da rilevare, lo stato del mare deriva da ripetute osservazioni che hanno portato alla descrizione, adottata a livello mondiale dalle varie organizzazioni, che si chiama scala Douglas e che arriva al livello nove.
Ora, non è che quella scala raccolga tutta il possibile scenario delle onde che si possono incontrar per mare. Le cosidette onde anomale, che una volta avevano un significato quasi immaginario, legato ai racconti dei naviganti che le avevano incontrate e alle quali erano sopravissuti, ora stanno diventando un qualcosa di più reale, con l'avvento dei satelliti, che sono in grado di rilevarle, misurarle e seguirne l'andamento. E dai dati raccolti negli ultimi anni, ci si è accorti che sono molto più frequenti di quanto si potesse immaginare. Le origini sono per ora ancora sconosciute e i motivi della loro formazione sono, per ora, solo a livello di ipotesi.
Molte sono le navi che sono state colpite, e, tra le passeggeri oltre la Michelangelo, in tempi più recenti, la Bremen, la Caledonian Star, la Explorer, e via via tante altre in maniera minore. Anche il porto di Savona, mi sembra sia stato colpito lo scorso anno da un'onda anomala.
Le osservazioni hanno portato ad identificare onde alte anche 25/30 metri, e si capisce benissimo quale che sia l'impatto di una simile montagna d'acqua, su di una nave, anche di grosse dimensioni. L'unico aspetto positivo, in genere, è che tanto velocemente si formano, tanto velocemente collassano.
Altre onde di secondaria importanza, ma non da meno pericolose, sono quelle provocate dalle stesse navi in movimento, che in spazi ristretti e bassi fondali, possono provocare gravi incidenti. Uno dei più famosi, anche se evitato in tempo, è stato quello legato al viaggio inaugurale del Titanic, che durante l'uscita in mare, strappò gli ormeggi di una nave carbonifera in banchina, la New York, richiamandola a sé. Probabilmente sarebbe stato meglio che l'incidente fosse avvenuto, e il Titanic non sarebbe incorso nella tragedia.
 

ale74

New member
Re: Onde

Una domanda a questo proposito: (mi scuso qualora l'argomento fosse stato già trattato) quando si è verificato il catastrofico tsunami nell'oceano indiano, le navi da crociera presenti in quei mari e porti quali danni hanno riportato?
Ripensando alle tragiche immagini trasmesse e ai servizi, non ricordo si sia parlato di navi coinvolte.

Grazie, Alessia
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Onde

Infatti, come dici tu, non mi risulta che alcuna nave sia stata colpita. Il problema sarebbe tuttavia sorto per quelle navi che fossero state all'ormeggio in banchina o all'ancora in rada, ma non per quelle in navigazione in mare aperto. Al largo, l'onda è praticamente ininfluente per le navi. Solo in prossimità della costa, quando diminuiscono i fondali, il fenomeno si manifesta in tutta la sua violenza.
 

lorenzo

New member
Re: Onde

In meteorologia il vento è uno degli eventi atmosferisci più difficile da stimare nella sua dinamicità. Se è vero che si stima la sua forza, non sempre si può calcolare l'impatto che ha sul mare... Nella navigazione, invece, riveste un importanza primaria. Una cosa che secondo me è molto più pericolosa, è rappresentata dai relitti (tronchi e altri detriti) che stazionano nei nostri mari. Tutte le navi hanno dei sofisticati mezzi di visualizazione di ostacoli...(radar ecc..) ma ho letto che tali strumenti in concomitanza con mare agitato perdono un pò la sua efficacia.... In un mare sempre più "discarica" il mio pensiero è che, il vento e i relitti sono il vero pericolo per la navigazione...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Onde

lorenzo ha detto:
In meteorologia il vento è uno degli eventi atmosferisci più difficile da stimare nella sua dinamicità. Se è vero che si stima la sua forza, non sempre si può calcolare l'impatto che ha sul mare... Nella navigazione, invece, riveste un importanza primaria. Una cosa che secondo me è molto più pericolosa, è rappresentata dai relitti (tronchi e altri detriti) che stazionano nei nostri mari. Tutte le navi hanno dei sofisticati mezzi di visualizazione di ostacoli...(radar ecc..) ma ho letto che tali strumenti in concomitanza con mare agitato perdono un pò la sua efficacia.... In un mare sempre più "discarica" il mio pensiero è che, il vento e i relitti sono il vero pericolo per la navigazione...

Non direi che i relitti presenti nel mare, possano essere più pericolosi di un mare in burrasca. Chiaramente bisogna fare un distinguo: possono essere pericolosi per imbarcazioni di modesta grandezza, ma per le attuali navi passeggeri in circolazione non rappresentano una grossa preoccupazione. Tutto può succedere; che un grosso relitto possa colpire un'elica o un timone, menomando la capacità propulsiva ed evolutiva di una nave, ma da metterne in discussione l'integrità, penso sia una cosa assolutamente remota. Del resto non ricordo episodi importanti di cronaca, di navi in difficoltà per urti con relitti galleggianti o semiaffondati. E' anche vero che i radar possono non identificare correttamente tali oggetti, ma ripeto, non lo riterrei un pericolo reale, oltre alla possibilità di qualche "bugna", ammaccatura, sullo scafo.
 

amartoni

New member
Re: Onde

lorenzo ha detto:
Tutte le navi hanno dei sofisticati mezzi di visualizazione di ostacoli...(radar ecc..) ma ho letto che tali strumenti in concomitanza con mare agitato perdono un pò la sua efficacia....
Gli impulsi del radar rimbalzano sull'acqua come i sassi lanciati in uno stagno. Quando il mare è calmo questo fatto non crea problemi, viceversa quando è agitato le onde fanno rimbalzare gli impulsi a caso e sullo schermo appaiono delle false eco radar causate dalle onde che rendono più difficile il rilevare gli oggetti che galleggiano affioranti appena dall'acqua. Ovviamente i radar recenti hanno sviluppato tecnologie per ridurre questo problema.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Onde

E' vero: in gergo si chiama effetto clutter. Sono delle false indicazioni che compaiono sullo schermo, dovute non solo alle onde, ma anche alle precipitazioni, neve o pioggia che sia. Molte volte il moto ondoso prodotto da una nave in movimento, come pure la scia, provoca falsi echi nelle immediate vicinanze; sono comunque echi di breve durata, che come sono apparsi, improvvisamente scompaiono. Sono facilmente individuabili, ma possono produrre "fastidi" visivi sullo schermo, specialmente se la nave, in quel momento sta operando in spazi ristretti, con molto traffico, e su di una scala ridotta. Ci sono in ogni caso dei filtri che vengono attivati dall'operatore, per ridurre tali effetti che si chiamano appunto "rain clutter" "sea clutter". Per informazioni più dettagliate, si richiede il commento di Unoche.
 

fandelmare

New member
Re: Onde

L'onda anomala che colpì la Michelangelo suscitò molte polemiche sulla solidità del cassero di prora della nave che infatti fu poi rinforzato. Stesse misure furono adottate anche per il celeberrimo France. Meglio non pensare alle conseguenze di un'onda anomala sulle moderne navi da crociera che, non io, ma un comandante conosciuto anni fa su Costa Allegra di cui non ricordo il nome definì "cristalliere". Faccio solo notare l'aumento spropositato dell'altezza delle navi, la proporzionale riduzione del pescaggio, l'ampia esposizione delle superfici vetrate nonchè la distanza ormai molto ridotta tra l'estremità della prua ed il cassero di prora. Il castello di prora sulle navi da crociera di ultima generazione incombe quasi sulla prua della nave, mentre sulle navi del passato come appunto la Michelangelo o anche L'Eugenio C ecc. intercorreva una notevole distanza tra l'estremità della prua ed il cassero. Indubbiamente la soluzione attuale consente di ottenere maggiori spazi abitativi e poi le navi da crociera di oggi, a differenza dei vecchi transatlantici non avendo stive a prua non necessitano di spazio per queste e per i bighi da carico. Però, nel caso di questi moderni palazzi galleggianti che oggi ci portano a spasso, l'onda anomala, superata la battagliola, si catapulterebbe in tutta la sua violenza sul frontale del castello di prora. Vero è che l'effetto di appruamento nelle navi moderne dovrebbe essere mitigato dal grosso bulbo presente nell'opera viva e dalla forma notevolmente svasata che caratterizza la prua delle navi attuali; il resto poi dovrebbe farlo la ridotta velocità adottata dal governo della nave per ridurre la forza d'impatto dell'onda mostruosa. Ma perchè ci siamo messi a parlare di onde ? :shock:
 

amartoni

New member
Re: Onde

L'onda della Michelangelo era un mostro di più di 20 mt di altezza e colpì la nave mentre questa era appruata dopo avere scavalcato l'onda precedente. Nonostante la distanza tra la prua ed il casero di prora fosse di più di 70 mt, l'onda lo colpì ed essendo di alluminio lo sfondò per una larghezza corrispondente a tre cabine provovando la morte degli occupanti. La nave riuscì a superare la tempesta e a raggiungere New York scortata da una nave militare americana che prestò soccorso medico.
Sicuramente esiste una differenza tra la Michelangelo e le navi da crociera moderne: la prima era un liner, doveva attraversare l'Atlantico con tutte le condizione meteo, le navi moderne no, quando vedono che le condizioni meteo sono così drastiche, se ne stanno alla larga. Può capitare una sottovalutazione del rischio o un peggioramento repentino, come alla Voyager... comunque il mare della Voyager per quanto brutto mi sembra meno "estremo" dell'onda della Michelangelo.
Infine ricordo che la Raffaello in una delle sue attraversate aveva già avuto un preblema ai motori e quando le si presentò davanti una tempesta, il comandante non ci pensò su due volte e, pur essendo ormai a metà dell'Oceano, virò indietro e tornò a Genova.
Per ulteriori notizie:
http://www.michelangelo-raffaello.com/i ... angelo.htm
Parliamo di onde perché in questo forum ci sono persone innamorate delle crociere, delle navi, della loro tecnica, del mare e pure, come me, delle sue tempeste
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Onde

E' vero che sono diminuiti i pescaggi, ma, in genere, sono aumentate le larghezze, oltre che aver lavorato sulle forme della carena. Una nave come Fortuna, a parità di lunghezza con Michelangelo, si è allargata quasi del 15%, da poco più di 31 metri a oltre 35, e la larghezza è uno di quegli elementi che conferisce stabilità ad una nave. E' vero le fiancate sono molto più estese di una volta, non solo, ma tutte le varie terrazze, aumentano la superfice esposta al vento e di conseguenza l'effetto vela. Tuttavia, fortunatamente, fino ad ora, non abbiamo mai sentito, nonostante l'elevato numero di queste navi che solcano i mari, problemi di stabilità e di relativa mancanza di sicurezza. Certo mare grosso ne hanno affrontato, ci son stati danni e feriti, ma niente più. Son d'accordo che l'elemento imponderabile è sempre dietro l'angolo, e nessuno mai potrà escludere la possibilità di un incidente, ma spero anche che studi, simulazioni e soprattutto esperienze quotidiane, abbiano conferito alle nostre navi un buon grado di sicurezza.
 

pmanlio

Active member
Re: Onde

Ricordo che una nave da crociera (quale?) approdò in Sardegna dopo aver avuto un brutto incidente con un'onda anomale, e la prua era messa molto ma molto male..

In ogni caso è vero che in alto mare i problemi sono inferiori rispetto alla Costa. Concordo sul fatto che le navi da crociera cercano di evitare il maltempo, cosa che i liners non potevano fare, però in casi estremi mi sentirei più sicuro sull'Andrea Doria che sulla Costa qualcosa di ultimissima generazione..

Salutoni
Manlio
 
T

tano

Guest
Re: Onde

Ciao a tutti per questo appassionato tema.

Rodolfo una domanda : Sapresti dire, grazie al satelite, in che zona nel mondo si verificano di piú queste onde anomale ?

Ciao Amartoni il problema quella volta della Raffaello é che ci fu un incendio in sala macchina che la lasció in un´elica e con un paio di stabilizzatori fuori uso. In questa condizione dovute a improvvise accostate e con il tempo in peggioramento, il comandante Oscar Ribari preferí tornare a casa.
É normale che qualsiasi nave in mezzo ad una tempesta ha grossissime difficoltá se non si trova operativa al 100 %, come il caso del Voyager che ebbe dei problemi ai motori e andava alla deriva.

Un saluto.
 
T

tano

Guest
Re: Onde

Ciao Pmanlio

Io invece mi sento piú sicuro in navi piú lunghe e piú larghe e con il maggior disloccamento. L´unico problema che possono avere le navi piú larghe é in velocitá, ma sono molto stabile.L´Andrea Doria aveva 28 metri di larghezza.
In altezza sentono il vento.

Un saluto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Onde

Così su due piedi, mi ricordo che un grosso problema lo avevano le petroliere nel periplo dell'Africa, perchè più di una volta si sono trovate ad affrontare questo tipo di onde, e il nord Atlantico, già brutto di suo in inverno, tanto è vero, che le marche di bordo libero, sono proprio previste per quel tipo di mare e quella stagione. Provo vedere sulle mie pubblicazioni di meteorologia se trovo qualche cosa di preciso. Ciao.
 

pmanlio

Active member
Re: Onde

Per Tano, nel bellissimo sito di Mario C., dedicato alle gemelle Michelangelo e Raffaello è presente questo disegno

http://www.michelangelo-raffaello.com/i ... ortuna.jpg

Dove è possibile fare un confronto immediato. Non ho presente (al volo, potrei controllare) la larghezza massima della Mchelangelo, ma l'altezza e la lunghezza votano per lei.
Non sono un ingegnere navale, però la superficie immensa esposta al vento fa un effetto vela non da poco (vissuto con mio grande piacere sulla Victoria in una notte di tempesta ndr), mentre se solo il mare fosse mosso con poco vento dovrei pensarci un attimo.

Confermo la storia della Raffaello, ovviamente da bravi italiani ci sono state critiche di ogni tipo al correttissimo comportamento del comandante. Come ovviamente ci sarebbero state se avesse continuato. Ne approfitto per fare un parallelo e ricordare la figura del comandante Calamai, e la vergogna di chi lasciò passare un equipaggio di altissimo livello ed una persona serissima per una accozzaglia di impreparati e vigliacchi.

Rodolfo, non credo fosse la Voyager, il telegiornale parlò esplicitamente di onda anomala, ma sappiamo (questo è vero) quanto valgono a volte i telegiornali in affidabilità.. :roll:


Salutoni
Manlio
 

fandelmare

New member
Re: Onde

Discussione interessantissima! Quando ho scritto "Perche parliamo di onde ?" Era solo in senso ironico, in realtà chiunque è affascinato dal mare è anche stregato dalla sua forza. Io vorrei evidenziare che, se è vero che i liners magari non potevano deviare rotta per sfuggire alle tempeste è anche vero che in alcuni casi erano ben più veloci degli attuali grossi cruises. In caso di vaste depressioni, una velocità di circa 20 nodi non consente grandi fughe. Oggi si conta molto anche sulle elaborate e precise previsioni meteo ma le sorprese possono sempre arrivare. Inoltre c'e anche da considerare l'ingente lunghezza di certe navi che le sottopone in caso di onde enormi a spinte di torsione enormi. Queste navi che non possono cavalcare l'onda come quelle compatte, devono sopportarne tutta la forza confidando sulla solidità ed elasticità delle strutture. Ciao a tutti :)
 
T

tano

Guest
Re: Onde

Ciao Pmanlio

Michelangelo e Raffaello erano lunghe 275metri per 31di larghezza.
Non credo che siano state le uniche navi colpite da onde anomale. Il problema stava che i progettisti construirono in alluminio la parte davanti delle gemelle per tenersi giú con il peso e non comettere l´errore che avevano avuto sulla Leonardo Da Vinci di stabilitá.
Se fosse stata construita dall´inizio in accaio quel incidente non credo sarebbe successo.
Sul comandante Calamai in questo forum é stato aperto un argomento molto interessante che ti acconsiglio di leggerlo, dal nostro unico ufficiale che partecipa.
Le navi da crociere attuali scappano a questi fenomeni. Poi MIC e RAF erano obbligate a fare quella rotta a 27 nodi e a qualsiasi tipo di meteorologia, in qualsiasi stagione.
Viaggiare a 20 nodi vuol dire non sentire tante vibrazioni e godersi piú il mare, con meno beccheggi e rollii.
Quello si, sono alte e il vento lo sentono e come.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Onde

Ho fatto qualche ricerca, e a parte il fatto che onde anomale si sono verificate un po' su tutti i mari, uno dei luoghi dove più degli altri si sono riscontrati tali fenomeni, è proprio il Sud Africa e il Nord Atlantico. Ho trovato su internet questo articolo del Corriere della Sera piuttosto interessante al riguardo, che tra l'altro rinvia ad un altro articolo dell'ESA:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scie ... onda.shtml
 
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