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Stampanti 3d a bordo delle navi.

Rodolfo

Super Moderatore
Una evoluzione delle stampanti 3d si sta sperimentando a bordo della nave U.S. Essex per la riproduzione di pezzi di ricambio, per ora in materiale sintetico. Il pezzo di ricambio necessario sarà inviato dalla Ditta produttrice sottoforma di File all'unità navale, dove verrà "trasformato" dalla stampante nella riproduzione del ricambio tale e quale al pezzo originale.

Una tecnologia che sovvertirà qualsiasi campo d'azione dove troverà applicazione.
 

matteov

Active member
Già! È una bellissima invenzione e purtroppo vi sono già casi di usi "particolari"

Tra qualche hanno ci saranno anche i pezzi di rispetto?
 

passero

New member
Per il momento è pura fantascienza. A prescindere dall'effettiva capacità della macchina di realizzare il pezzo rispettando le tolleranze e le caratteristiche dei materiali necessari, ma poi.....chi certifica il pezzo ? Perché ogni singolo pezzo deve essere certificato da qualcuno per poter essere utilizzato su una nave. Tutte le stampanti 3d che ho visto fino ad ora sono ancora macchine idonee a fabbricare dei gadgets e nulla più.
 

passero

New member
Quando ancora lavoravo ( l'anno scorso ) di stampanti 3d ne ho viste veramente tante ma nessuna che fosse in grado di andare oltre la realizzazione di un gadget ( peraltro di fattura alquanto discutibile ) e comunque di un solo materiale ( mai ne ho vista una in grado di lavorare con due materiali ), con tolleranze esagerate, da rifinire manualmente e sempre in grado di realizzare il modello utilizzando materiale proprietario della macchina e mai un materiale a scelta dell'utente. In pratica un modello praticamente inutile. Anche dovessi realizzare una semplice guarnizione, un o-ring, cosa me ne faccio di un oggetto che ha la forma della guarnizione che mi necessita ma è realizzato con un altro materiale ? Onestamente sà più di operazione di marketing/pubblicità che di vera utilità pratica. Magari nei prossimi anni avremo un evoluzione ma per ora si tratta di macchinette che produco modelli/gadget. La questione della certificazione è invece importantissima perché ah risvolti legali/assicurativi enormi e nessuna Compagnia di navigazione vuole oggi come oggi correre alcun rischio in merito e magari vedersi negato il risarcimento assicurativo per aver utilizzato ricambi non originali, autoprodotti e non certificati.
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Io non sono un esperto di stampanti 3d, ho solo riportato una notizia dedicata a questo tipo di innovazione. Funzionerà, non funzionerà, non lo so. Probabilmente è allo stato embrionale e la sperimentazione servirà proprio a questo. Ma non puoi certo scartare l'ipotesi o definirla fantascientifica, che il processo continuerà e che potrà diventare attendibile. Del resto si pensava che i 40 kmh della locomotiva di Stephenson fossero una velocità insuperabile, e siamo già a 550.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Fatalità, al TG di ieri sera, una stampante 3D è stata inviata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per la riproduzione di parti di ricambio senza doverle inviare da terra.
 

no_nov

New member
Parlo per conoscenza dell'argomento in quanto mio fratello lavora nel campo delle stampanti 3d. Il suo studio ha acquistato i macchinari negli Stati Uniti e vi posso garantire che non realizzano assolutamente solo gadget, sono macchinari veramente all'avanguardia da cui può uscire veramente di tutto. Al momento in Italia i laboratori che hanno questi tipi di macchinari si contano su una mano ma gli Stati Uniti sono già avanti anni luce e l'utilizzo di queste stampanti sta già prendendo piede nei settori di ogni genere (ad esempio mi viene in mente l'ortodonzia). Per quanto riguarda i materiali, le stampanti serie hanno già una vasta gamma di materiali utilizzabili che ovviamente si allunghera' sempre di più con l'evoluzione.
Se ne volete sapere di più sui macchinari e gli utilizzi (in Italia), cercate su internet i Fab-Lab.
Per quanto riguarda l'utilizzo sulle navi, credo che una cosa del genere possa non essere poi così lontana. Se in molti settori si inizierà ad usare questa tecnologia, non tarderanno ad arrivare le certificazioni.
 

passero

New member
Non so cosa dirvi. Io oramai sono fuori ma non più tardi di un anno fà un cliente ci chiese di fare dei test e non cavammo il classico ragno da un buco. All'epoca erano assolutamente inutili.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Nemmeno io; ma, provarla su di una nave è una cosa, inviarla nello spazio, dove il rapporto peso/costo è elevatissimo, è tutto un altro impegno.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Un aggiornamento. Sono in funzione anche stampanti laser per la creazione di parti di ricambio in metallo. In questo caso la "stampa" avviene per stratificazione di polvere di metallo che viene portata ad altissima temperatura da un raggio laser, realizzando per gradi l'oggetto.

La produzione di parti di ricambi in metallo è già una realtà specialmente in campo aeronautico (Airbus già la utilizza).

Naturalmente enorme la differenza tra il costo della stampante per la realizzazione di ricambi in materiale sintetico e quella per i metalli: 40/50 volte superiore il costo di quest'ultima.
 
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