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Costa Concordia: Ipotesi di recupero

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Rodolfo

Super Moderatore
Probabile nuovo slittamento dei tempi di recupero e rimozione Concordia; si parla del prossimo anno.

Quello che mi sorprende, è che in una intervista alla TV si sia dichiarato, a distanza di oltre un anno dalla stesura del piano di recupero, di non conoscere ancora le condizioni dello scafo nella parte sommersa e quello che succederà allo stesso nel momento della sua rotazione per raddrizzare la nave.

Bastava leggere Crocieristi un anno fa. ;) ;) Avevo scritto le stesse cose.

http://www.cruisecritic.com/news/news.cfm?ID=5423
 

giusri

Active member
sono stato a pochi metri dallo scafo, basta immergersi e grazie alle limpidissime acque del Giglio si vede benissimo che la distanza dal punto in cui è adagiata ed il fondale da circa 70 metri non è poi così lontano.....
quindi penso che prima di iniziare l'operazione per raddrizzare la nave rifaranno tutti i calcoli progettuali e dei test mille volte per evitare ciò che pensano in molti ......
 

Gigi

New member
Ho paura che il recupero andrà per le lunghe, altro che per fine estate 2013....come era stato assicurato, ma per l'autunno del 2014 e cioè, se tutto va bene ....con un anno di ritardo sulle ultime aspettative....speriamo bene...io sono sempre dell'idea che era meglio costruire un cantiere da demolizione attorno allo scafo...perché non vale la pena rimuovere una nave pr poi demolirla, tanto vale demolirla pezzo per pezzo sul posto, ma in materia sono un incompetente....
http://www.intopic.it/notizia/5079672/
http://www.ilpost.it/2013/07/16/recupero-costa-concordia/
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Quasi sicuramente demolirla sul posto sarebbe costato gran lunga di meno sia in termini economici che temporali. Tra l'altro, spero che tutto si risolva in positivo per il buon nome dell'Italia e delle maestranze che si stanno impegnando nell'attività di recupero, ma è ancora tutta una incognita la riuscita dell'operazione.
 

RIC

Well-known member
Purtroppo Rodolfo l'Italia è fatta di ritardi e indecisioni....quante cose sarebbero costate di meno per il nostro Stato con un'attenta gestione!?...vedi autostrade ecc...invece chissà perché si sfora sempre con milioni e milioni di euro in più..."e noi paghiamo" come diceva Totò...
 
S

sciguetto

Guest
Domanda da terricolo, ma demolirla in mare non avrebbe portato grandi rischi di inquinamento?
 

diver67

Active member
Domanda da terricolo, ma demolirla in mare non avrebbe portato grandi rischi di inquinamento?

Non penso, le opere di bonifica sino state fatte già da tempo, avrebbero a quest'ora già finito.
Mi sapreste dire perchè, come sentito dai media, il relitto della Concordia, stà danneggiando il turismo sul Giglio?
Dalle altre parti la chiamano crisi.:)
 
S

sciguetto

Guest
Non penso, le opere di bonifica sino state fatte già da tempo, avrebbero a quest'ora già finito.
Mi sapreste dire perchè, come sentito dai media, il relitto della Concordia, stà danneggiando il turismo sul Giglio?
Dalle altre parti la chiamano crisi.:)

Perchè se c'è crisi nessuno ti rimborsa nulla, mentre se succede un "evento esterno" al cui responsabile si può risalire, magari....;)

Quanto all'inquinamento pensavo all'acqua ancora contenuta dalla nave.
 
F

Felix73

Guest
Ric, il recupero della Concordia non è pagato da noi contribuenti...giusto per chiarire...

Stiamo parlando di un recupero e di un approccio al problema MAI sperimentato prima per navi di queste dimensioni, un progetto costoso, ambizioso, e dall'esito estremamente incerto....
Qui sul forum l'abbiamo detto più volte (Rodolfo in primis)....
Anche qualche addetto ai lavori l'ha dichiarato....al di la di varie affermazioni sui giornali che avevano scopo più "propagandistico"....
Io mi auguro che ce la facciano...me lo auguro sinceramente...
 

diver67

Active member
Quella che era entrata dalla falla.

Dato che è entrata, e che la falla è ancora tale, il ricambio dell'acqua è continuo, tale da aver fatto colonizzare buona parte della zona allagata, creando un substrato di alghe e microrganismi, per non parlare poi dei pesci. Non dimenticare, che opportunamente bonificate, alcune navi si affondano appositamente, per creare zone di ripopolamento.
 
S

sciguetto

Guest
Dato che è entrata, e che la falla è ancora tale, il ricambio dell'acqua è continuo, tale da aver fatto colonizzare buona parte della zona allagata, creando un substrato di alghe e microrganismi, per non parlare poi dei pesci. Non dimenticare, che opportunamente bonificate, alcune navi si affondano appositamente, per creare zone di ripopolamento.

Quindi il disastro ecologico preannunciato da un conduttore che si occupa di ecologia (mi sfugge il nome...) in realtà non ci sarà o sarà comunque ridotto ai minimi termini...
 

diver67

Active member
Quindi il disastro ecologico preannunciato da un conduttore che si occupa di ecologia (mi sfugge il nome...) in realtà non ci sarà o sarà comunque ridotto ai minimi termini...

Tranne che per i rifiuti della lavorazione, demolizione, e materiali che possono ancora essere all'interno, il disastro ecologico, paradossalmente, sarà proprio la rimozione del relitto stesso, in quanto dopo questo tempo, la parte sommersa è diventata parte dell'ambiente marino. La parte dove è appoggiata la nave, nel momento della rimozione, sarà da ricolonizzare. Ma con questo non dico che non deve essere rimossa.;)
 

Rodolfo

Super Moderatore
Domanda da terricolo, ma demolirla in mare non avrebbe portato grandi rischi di inquinamento?

Il rischio paventato era quello dell'inquinamento Bruno. Sezionare una nave in mare, in quelle acque, sarebbe uscito di tutto, ed è il motivo per cui si è pensato e agito per portarla via "intera".

La bonifica è avvenuta per il grosso del combustibile, l'olio minerale, le acque nere, anche se non credo che tutto sia stato rimosso completamente, ma tutto il resto di sostanze utili alla vita di bordo credo proprio sia ancora lì; vernici, solventi, detersivi, prodotti chimici vari ...... stivati all'interno, in confezioni precarie, alcuni sommersi dall'acqua, altri ancora all'asciutto.

Alla fine mi son sempre chiesto se la presenza di un grande insediamento di uomini e mezzi, di profonde trivellazioni per gli ancoraggi (11) e il sostegno della piattaforma (21), dell'uso di materiali vari, di quelli di bonifica degli spazi "vuoti" sotto la nave non abbiano in qualche modo provocato qualche forma di inquinamento, anche se l'Osservatorio creato di proposito per il monitoraggio dello stato delle acque ha sempre escluso qualsiasi stato di inquinamento dell'area.

L'ultimo pensiero al momento del raddrizzamento; ce la farà la "povera" Concordia? Spero proprio di sì.
 
Stato
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