RobySalo
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Arriviamo al punto di partenza dell’escursione al ghiacciaio, chiaramente visibile innanzi a noi. Con una “passeggiata” di 45 minuti (anche qui le scarpe da trekking aiutano) è possibile arrivare alla base del ghicciaio di Briksdal, dove c’è un laghetto da cui prende vita il classico torrente di montagna e la bella cascata che abbiamo incontrato lungo il sentiero. Il ghiacciaio comincia poco sopra il laghetto, ma fino a pochi anni fa arrivava ad affacciarsi direttamente sull’acqua; i suoi movimenti prevedono ciclicamente momenti in cui avanza e momenti in cui si ritira anche di parecchie decine di metri in poco tempo.
Durante il ritorno, passando davanti alla cascata, gli spruzzi, complice un po’ di vento che si è alzato, ci regalano una bella lavata come se piovesse (per fortuna invece il tempo ha retto e nonostante le nuvole non ha piovuto).
Riprendiamo il viaggio con il bus e lungo la strada ci fermiamo a fare qualche altro scatto al panorama, quindi arriviamo al ristorante dove è previsto il pranzo. Il pranzo “norvegese” consiste in una specie di brodo (no comment…), del salmone (questo ottimo) e due palline di gelato. Diciamo che come pranzo si poteva fare sicuramente di meglio….
Il viaggio prosegue salendo sulla montagna per potere poi scendere sull’altra valle dove raggiungeremo la Magnifica ormeggiata a Geiranger. Ancora bei panorami nonostante le nubi. La guida ci racconta che da queste parti in inverno normalmente ci sono SEI METRI di neve, ma nonostante questo le strade sono mantenute pulite a la vita prosegue regolarmente per tutti, si va a lavorare, si va a scuola…. Pensare che in Italia ci sono città che vanno in tilt con venti/trenta centimetri di neve….
Guardandosi intorno si può notare come i centri abitati siano molto piccoli, dei paesini o poco più. Qua e là ci sono delle fattorie, alcune con i classici tetti ricoperti di erba. Altra caratteristica vista più volte sono le chiesette con annesso al perimetro della chiesa il piccolo cimitero.
Durante il ritorno, passando davanti alla cascata, gli spruzzi, complice un po’ di vento che si è alzato, ci regalano una bella lavata come se piovesse (per fortuna invece il tempo ha retto e nonostante le nuvole non ha piovuto).
Riprendiamo il viaggio con il bus e lungo la strada ci fermiamo a fare qualche altro scatto al panorama, quindi arriviamo al ristorante dove è previsto il pranzo. Il pranzo “norvegese” consiste in una specie di brodo (no comment…), del salmone (questo ottimo) e due palline di gelato. Diciamo che come pranzo si poteva fare sicuramente di meglio….
Il viaggio prosegue salendo sulla montagna per potere poi scendere sull’altra valle dove raggiungeremo la Magnifica ormeggiata a Geiranger. Ancora bei panorami nonostante le nubi. La guida ci racconta che da queste parti in inverno normalmente ci sono SEI METRI di neve, ma nonostante questo le strade sono mantenute pulite a la vita prosegue regolarmente per tutti, si va a lavorare, si va a scuola…. Pensare che in Italia ci sono città che vanno in tilt con venti/trenta centimetri di neve….
Guardandosi intorno si può notare come i centri abitati siano molto piccoli, dei paesini o poco più. Qua e là ci sono delle fattorie, alcune con i classici tetti ricoperti di erba. Altra caratteristica vista più volte sono le chiesette con annesso al perimetro della chiesa il piccolo cimitero.