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Lezioni di Storia dell'Arte

paola

Well-known member
Pietro Torrigiani, una mia vecchia conoscenza !!!
In abbazia, un'altra sua opera è il monumento funebre di Lady Margaret Beaufort, madre di Enrico VII, e nonna di Enrico VIII.
Le sue mani sono per me eccezionali.
Vi metto una foto presa dal sito dell'abbazia.
image_zps11573322.jpg
 
I

Italian Cruiser

Guest
Ringraziando Paola per il suo contributo, passiamo alla lezione del giorno... artisti italiani alla corte di Francesco I.

Prima di tutto è opportuno precisare che all'epoca... e siamo nel Cinquecento... la corte francese non aveva una sede fissa. C'era una pluralità di residenze reali. Con Francesco I emerge prepotentemente sulla scena Fontainebleau.

Contemporaneamente a Leonardo... è presente in Francia... proprio a Fontainebleau il pittore fiorentino Andrea del Sarto. Vi arriva nel 1518... ripartendo già nel 1519. Le tracce della sua attività francese sono scarse... diverse opere sono perdute, l'unica superstite è la Carità (1518, Parigi, Louvre). L'opera, che pure ha un'importanza fondamentale quale anticipazione del Manierismo, non esercitò alcuna influenza sui pittori francesi.

Potete vederla qui: http://cartelen.louvre.fr/cartelen/visite?srv=car_not_frame&idNotice=13862&langue=fr

Segue un architetto bolognese, Sebastiano Serlio, più noto come trattatista che come architetto... le sue opere... fu attivo anche a Venezia... sono rare. Arriva a Fontainebleau nel 1541 (vi morirà 13 anni dopo), ma non riesce ad imporsi a ragione dell'ostilità dei costruttori francesi. Nella Palazzo di Fontainebleau gli sono attribuiti la Cour du Cheval Blanc ed il cosiddetto Portico di Serlio. A Parigi progetta il distrutto Hotel de Ferrare (ne rimane solo il portale). Il progetto più importante è quello del Castello di Ancy Le Franc (1544-50). L'architettura del Serlio è un'originale rimeditazione sull'opera del Bramante e sull'architettura antica. Nonostante il numero ridotto di opere, la sua influenza in Francia fu piuttosto profonda. Fissò infatti il modello di Hotel particulier... preciso che l'Hotel è una residenza signorile cittadina... al quale ci si attenne ancora nel Seicento.

Continua più tardi... con altri artisti.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Gli altri artisti italiani presenti alla corte di Francesco I sono stati Cellini, Rosso Fiorentino e Primaticcio. Di quale volete che vi parli... uno a scelta... o tutti e tre ? ;)

Altri artisti italiani attivi presso corti straniere sono stati Jacopo de' Barbari ed Arcimboldo. Volete che vi parli anche di loro ?

C'è anche il poco noto Pietro Antonio Solari... che però ha realizzato un'opera conosciutissima nel mondo. Dove ? Chiedere... per sapere.

Aspetto le vostre richieste per proseguire con le lezioni...
 

mal di mare

New member
Leggo sempre con interesse,ma se devo scegliere vorrei notizie su chi non conosco...Pietro Antonio Solari e Jacopo de Barbari.....;)

ps.ricordo una splendida mostra"Arcimboldo"a Palazzo Reale qualche anno fa.................
 
I

Italian Cruiser

Guest
Pietro Antonio Solari, noto in Russia come Pëtr Antonin Frjazin (l'ultimo termine vuol dire Italiano) è stato un architetto lombardo d'origine ticinese attivo a Pavia, Milano ed Alessandria. Dal 1487 è a Mosca, chiamato dallo zar Ivan III. Progetta le imponenti torri difensive del Cremlino, che fondono elementi del Rinascimento Italiano di matrice lombarda con altri della tradizione russa. Muore a Mosca nel 1493. Non è il solo Italiano attivo in Russia. Ricordo anche l'architetto bolognese Aristotele Fioravanti, presente a Mosca dal 1475. Progettò l'imponente Cattedrale della Dormizione. Altri architetti italiani attivi nel Cremlino sono stati Marco Ruffo ed Aloisio da Milano.

Jacopo de' Barbari è stato un pittore veneziano. Il suo capolavoro è la celebre xilografia con l'imponente veduta aerea di Venezia (1500). Nel 1501 è a Norimberga alla corte dell'imperatore Massimiliano I, dal 1503 al 1505 è alla corte di Federico il Saggio di Sassonia, dal 1506 al 1508 alla corte di Gioacchino I di Brandeburgo, nel 1510 alla corte di Margherita d'Austria a Bruxelles ed a Malines. I suoi dipinti sono piuttosto rari: splendida la natura morta con pernice, guanti di ferro e dardo di balestra (Monaco, Alte Pinakothek).
 
I

Italian Cruiser

Guest
Per la prossima lezione lascio a voi la scelta proponendovi 3 argomenti diversi... che corrispondono ad altrettante epoche.

1) Le sculture di Egina: storia ed iconografia.
2) Gioielli: dall'Antichità all'Alto Medioevo.
3) Il Sacco di Roma del 1527: la diaspora degli artisti.

Ditemi quale argomento vi stimola maggiormente. ;)
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Io credo che parlare del Sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi sia un'argomento molto interessante sia storicamente che in relazione alla diaspora degli artisti e al manierismo.
 
I

Italian Cruiser

Guest
1 voto per il Sacco di Roma del 1527 (preciso... visto che non è stato il primo)... e la diaspora degli artisti.

Vediamo se ci saranno altri voti... e domani si decide l'argomento. :)
 

Gabriele C.

Well-known member
Leggere la storia del Sacco di Roma mi ha sempre dato una grossa tristezza e angoscia....Per l'amore che nutro per la mia città...!

Preferirei qualche nota sulle sculture di Egina, che conosco poco o nulla...

Grazie, Paolo!
 
I

Italian Cruiser

Guest
Considerate le preferenze espresse la lezione di oggi sarà dedicata ai gioielli: dall'Antichità all'Alto Medioevo.

Si inizia dall'Antichità... privilegiando i cammei... per chi fosse interessato ai goielli in oro di età etrusca consiglio la visita del Museo Nazionale di Villa Giulia a Roma... per quelli di età romana, provenienti dagli scavi di Pompei e di Ercolano, la visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Cos'è un cammeo ? E' un gioiello realizzato attraverso l'incisione di una pietra stratificata (in genere onice o sardonica) o di particolari tipi di conchiglie.

Uno splendido esempio di Età Ellenistica è il Cammeo Gonzaga (San Pietroburgo, Hermitage), proveniente dallo Studiolo d'Isabelle d'Este a Mantova. La sua storia è molto complessa. Saccheggiato dalle truppe imperiali nel 1630, viene portato a Vienna... e di lì passa a Praga nel Tesoro del Castello... dove viene saccheggiato nel corso della Guerra dei Trent'Anni. Passa poi nella collezione di Cristina di Svezia a Stoccolma e poi a Roma... e da questa in quella di Livio Odescalchi. Nel 1794 è in Vaticano... nelle raccolte di Pio VI... viene portato in Francia... diventando di proprietà di Josephine, la prima moglie di Napoleone. Questa lo donò allo zar Alessandro I di Russia. Databile al III sec. a.C., è un cammeo in sardonica, sul quale sono rappresentate 2 figure di profilo, identificate da molti con Alessandro Magno e la madre Olimpiade. L'intaglio è finissimo.

Tra i cammei di Età Romana è degno di nota il Grand Camée de France (Parigi, Cabinet des Médailles), in onice a 5 strati, databile al 23 d.C. Parte del Tesoro della Sainte-Chapelle di Parigi già dal 1276, venne donato alla sede attuale nel 1791 da Luigi XVI. La decorazione si articola su 3 registri sovrapposti. Partendo dal basso... barbari prigionieri... segue poi un ritratto di famiglia dei membri della dinastia giulio-claudia... l'imperatore Tiberio, la madre Livia, Druso Cesare, Agrippina Maggiore, Nerone Cesare, Giulia, Livilla, il futuro Caligola... per finire Augusto, Ascanio, Druso Minore, Germanico. Il messaggio è dichiaratamente politico... ribadiva la legittimità di Tiberio quale successore di Augusto.

Dall'Antichità all'Alto Medioevo... la Corona Ferrea del Tesoro del Duomo di Monza. La tradizione vuole che sia stata realizzata per volere della regina ostrogota Todolinda, che vi avrebbe impiegato uno dei chiodi della Croce di Cristo, donatole da papa Gregorio Magno. Studi più recenti hanno invece stabilito che l'opera ha preso forma tra V e IX sec. d.C. In origine era un'insegna reale ostrogota, divenuta corona con successive modifiche longobarde e carolinge. E un manufatto in lega d'argento e d'oro, costituita da 6 placchette unite da cerniere, sulle quali sono incastonate gemme policrome (granati, ametiste, corindoni blu), paste vitree colorate, arricchite da rose d'oro a rilievo e placchette floreali smaltate.

La Croce di Desiderio è una capolavoro dell'oreficeria longobarda. Prende nome dall'ultimo sovrano dei Longobardi, fondatore del Monastero di Santa Giulia, nel cui Museo, che ne incorpora le strutture, è tuttora conservata. E' un'opera di grandi dimensioni in argento e lamina d'oro, arricchita da un gran numero di gemme, paste vitree, tra le quali il celebre vetro con i supposti ritratti di Galla Placidia con i figli Valentiniano III ed Onoria, e cammei antichi, secondo un gusto per l'incrostazione ornamentale propria dell'oreficeria longobarda.

E con questo è tutto... domande o chiarimenti ?

Quale volete che sia il tema della prossima lezione ? Il Sacco di Roma del 1527 o le sculture di Egina ? Votate...
 
Ultima modifica:

elenamaria

New member
Io avrei un piccolo, grande desiderio: mi parli di Fabergè? Mi hanno sempre affascinato le sue creazioni, le uova in particolare...purtroppo, anni fa ci fu una mostra a Roma ma la persi :(
 
I

Italian Cruiser

Guest
La Maison Fabergé è stata una storica casa di gioielleria russa fondata nel 1842 da Gustav Faberge... he francesizzò il suo cognome. Inizia a produrre le famose uova pasquali nel 1885, sotto la direzione di Peter Carl Fabergé, su commissione dello zar Alessandro III. Sino al 1917 ne sono state prodotte su ordine dello zar ben 57. 8 risultano al momento disperse... le altre sono conservate, per la maggior parte, nel Palazzo dell'Armeria a Mosca... ed anche alla Walters Art Gallery di Baltimora ed in collezioni private. Sitratta di vere e proprie uova di Pasqua... con tanto di sorpresa... uova preziose nei materiali. Per quanto belle e varie... non sono vere e proprie opere d'arte ma piuttosto prodotti di altissimo livello artigianale.
 

Concordia

Staff Member
Otiima richiesta, Luciana.

Raccomando vivamnete di guardare le immagini relative alle opere descritte da Paolo. I cammei, in particolare, sono di una bellezza strabiliante. Le Grand Camée de France...non ho parole per descriverlo. Forse è l'unico nel suo genere.
Grazie! Che arricchimento culturale!
 
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