Santo1991
New member
<Tu sei pazzo!>
Potremmo riassumere così il momento della prenotazione di questa crociera, ad inizio Ottobre.
D' altronde, erano mesi che io e Jessica, la mia fidanzata, tentavamo di organizzare un "On The Road" negli Stati Uniti, sogno che a causa di forza maggiore rimarrà tale.
<Dobbiamo mettere i soldi da parte per il futuro!> ripeteva la "forza maggiore" ogni volta, obiezione che non si rispecchiava minimamente nella mia voglia di far le valigie e partire.
<E va bene - Dico io -, ne riparleremo per il 2017.... PERO'... Voglio fare un viaggetto subito...>
Forse convinta che quel "subito" significasse inizio 2016, Jessica accetta la mia contro-proposta.
E' stato circa un paio d' ore dopo, quando ho esordito con <Bene, il 13 partiamo! Andiamo in crociera!> che tutta la considerazione che lei, pianificatrice di largo anticipo anche per la strada da percorrere fino al supermercato, ha di me, viene riassunta nella prima riga di questo diario.
Per me non è la prima crociera, per Jessica sì... I miei racconti su come sia bello viaggiare in nave l' hanno sempre affascinata, ma l' ansia di partire in così pochi giorni sembra prevalere in lei!
Dopo aver passato i primi due giorni cercando di non farmi uccidere nel sonno, il giorno della partenza si avvicinava sempre più in fretta e le cose da fare si moltiplicavano esponenzialmente.
Preparare i documenti, stampare i biglietti, fare le valigie, riorganizzare i turni a lavoro... Fino al fatidico giorno:
Martedì 13 Ottobre
Quella valigia deve avere sicuramente un' attrazione propria... E' stato il mio primo pensiero mattutino nel mentre guardavo la valigia di Jessica visto che avrei dovuto scarrozzarla in qua e là per mezza giornata... Pazienza, l' importante è partire ripetevo tra me e me...
Sotto un sonoro temporale saliamo sul primo dei treni che ci porterà a Savona!
Il viaggio scorre abbastanza velocemente e nonostante mi fossi preparato un po' di musica da ascoltare, preferisco fare una check-list per essere sicuro di essermi ricordato tutte le cose da fare.
"Ho preso tutti i documenti?" "Ho timbrato tutti i biglietti dei treni?" "Ho preso il caricabatterie?" fino all' evergreen "Avrò chiuso il gas?".
Le paranoie mi faranno compagnia fino alla stazione di Pisa, dove salirò per la prima volta sulla Freccia.
La prima impressione che ho del treno è positiva, molto bello e tecnologico; poi, trovato il mio posto, tento di posizionare le valigie. Probabilmente, se fossi solito viaggiare con al seguito una valigia-giocattolo stile bambino di 5 anni avrei trovato gradevole anche questo aspetto del Freccia, ma ritrovandomi con una valigia come già detto dotata di attrazione propria, ingigantita da una serie di indumenti antartici che nella lista pre-partenza comparivano nella sotto-sezione "Non si sa mai, metti che viene freddo!", mi ritrovo in forte difficoltà.
La lotta libera con il portapacchi dura già da qualche minuto e alcuni uomini in giacca e cravatta che fino a poco prima mi guardavano come se stessi cercando di occultare un cadavere stanno già tirando su un giro di scommesse clandestine su chi vincerà tra me e la valigia.
Ha vinto la valigia.
La posiziono sul sedile accanto ai nostri, che fortunatamente rimarranno liberi per tutto il viaggio.
Le stazioni corrono veloci e finalmente, dopo un breve cambio a Genova, arriviamo a destinazione. Prendiamo un Taxi che ci accompagna fino all' ingresso del Palacrociere, dove un' addetta Costa ci dice che possiamo tranquillamente lasciare le valigie lì. Inutile dire che per me è stata l' eroina della giornata.
Ci accomodiamo all' interno dove ci viene consegnato il cartellino per l' imbarco: numero 7, poteva andare peggio!
Nell' attesa andiamo a sottoscrivere il pacchetto per l' acqua.
L' imbarco è previsto per le 13.00 e nonostante stia imbarcando accanto a noi anche la neoRiviera, alle 12 viene già chiamato il numero 1.
In circa un' ora saliamo già a bordo: inizia ufficialmente la vacanza!
... to be continued ...
Potremmo riassumere così il momento della prenotazione di questa crociera, ad inizio Ottobre.
D' altronde, erano mesi che io e Jessica, la mia fidanzata, tentavamo di organizzare un "On The Road" negli Stati Uniti, sogno che a causa di forza maggiore rimarrà tale.
<Dobbiamo mettere i soldi da parte per il futuro!> ripeteva la "forza maggiore" ogni volta, obiezione che non si rispecchiava minimamente nella mia voglia di far le valigie e partire.
<E va bene - Dico io -, ne riparleremo per il 2017.... PERO'... Voglio fare un viaggetto subito...>
Forse convinta che quel "subito" significasse inizio 2016, Jessica accetta la mia contro-proposta.
E' stato circa un paio d' ore dopo, quando ho esordito con <Bene, il 13 partiamo! Andiamo in crociera!> che tutta la considerazione che lei, pianificatrice di largo anticipo anche per la strada da percorrere fino al supermercato, ha di me, viene riassunta nella prima riga di questo diario.
Per me non è la prima crociera, per Jessica sì... I miei racconti su come sia bello viaggiare in nave l' hanno sempre affascinata, ma l' ansia di partire in così pochi giorni sembra prevalere in lei!
Dopo aver passato i primi due giorni cercando di non farmi uccidere nel sonno, il giorno della partenza si avvicinava sempre più in fretta e le cose da fare si moltiplicavano esponenzialmente.
Preparare i documenti, stampare i biglietti, fare le valigie, riorganizzare i turni a lavoro... Fino al fatidico giorno:
Martedì 13 Ottobre
Quella valigia deve avere sicuramente un' attrazione propria... E' stato il mio primo pensiero mattutino nel mentre guardavo la valigia di Jessica visto che avrei dovuto scarrozzarla in qua e là per mezza giornata... Pazienza, l' importante è partire ripetevo tra me e me...
Sotto un sonoro temporale saliamo sul primo dei treni che ci porterà a Savona!
Il viaggio scorre abbastanza velocemente e nonostante mi fossi preparato un po' di musica da ascoltare, preferisco fare una check-list per essere sicuro di essermi ricordato tutte le cose da fare.
"Ho preso tutti i documenti?" "Ho timbrato tutti i biglietti dei treni?" "Ho preso il caricabatterie?" fino all' evergreen "Avrò chiuso il gas?".
Le paranoie mi faranno compagnia fino alla stazione di Pisa, dove salirò per la prima volta sulla Freccia.
La prima impressione che ho del treno è positiva, molto bello e tecnologico; poi, trovato il mio posto, tento di posizionare le valigie. Probabilmente, se fossi solito viaggiare con al seguito una valigia-giocattolo stile bambino di 5 anni avrei trovato gradevole anche questo aspetto del Freccia, ma ritrovandomi con una valigia come già detto dotata di attrazione propria, ingigantita da una serie di indumenti antartici che nella lista pre-partenza comparivano nella sotto-sezione "Non si sa mai, metti che viene freddo!", mi ritrovo in forte difficoltà.
La lotta libera con il portapacchi dura già da qualche minuto e alcuni uomini in giacca e cravatta che fino a poco prima mi guardavano come se stessi cercando di occultare un cadavere stanno già tirando su un giro di scommesse clandestine su chi vincerà tra me e la valigia.
Ha vinto la valigia.
La posiziono sul sedile accanto ai nostri, che fortunatamente rimarranno liberi per tutto il viaggio.
Le stazioni corrono veloci e finalmente, dopo un breve cambio a Genova, arriviamo a destinazione. Prendiamo un Taxi che ci accompagna fino all' ingresso del Palacrociere, dove un' addetta Costa ci dice che possiamo tranquillamente lasciare le valigie lì. Inutile dire che per me è stata l' eroina della giornata.
Ci accomodiamo all' interno dove ci viene consegnato il cartellino per l' imbarco: numero 7, poteva andare peggio!
Nell' attesa andiamo a sottoscrivere il pacchetto per l' acqua.
L' imbarco è previsto per le 13.00 e nonostante stia imbarcando accanto a noi anche la neoRiviera, alle 12 viene già chiamato il numero 1.
In circa un' ora saliamo già a bordo: inizia ufficialmente la vacanza!
... to be continued ...