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navi da crociera nel mirino dell'isis

Didi

Well-known member
Più che interessare noi devono stare all'erta le compagnie di navigazione.
Ieri il cliente fermato dal metal detector dell'albergo a Parigi mi ha fatto un piacevole effetto. Vuol dire che se ci si attrezza si vive più sicuri.
Se penso che a Milano é stata portata indisturbata una pistola in tribunale che ha permesso di uccidere! E a Roma i giorni scorsi che nessuno ha fermato l'uomo con il finto fucile.
Forse in crociera si é più sicuri.
 

Concettino

New member
pensi che la cosa sia circoscritta alla sole navi da crociera?
e se ti dicono, aerei, treni, metropolitane, tragetti, bus e pullman? che fai
senza contare lo stare vicini a raffinerie, centrali elettrice ecc. ecc.
o frequentare luoghi di culto, d'arte, divertimento ecc.ecc.
o, camminare in una delle miliardi strade del mondo dove un pazzo può farsi saltare
ma che vadano all'inferno
loro, le loro idee e..........la paura
il destino sta dietro l'angolo, io parto, io giro, io VIVO
e quel che sarà, sarà

Concordo in tutto ed anch'io continuerò a vivere ed a viaggiare come ho sempre fatto!!!
 
F

Felix73

Guest
Più che interessare noi devono stare all'erta le compagnie di navigazione.
.
Direi prima di tutto Polizia, Carabinieri, Esercito, Marina, Capitaneria di porto....a livello "globale"...e solo poi le compagnie di navigazione.
 

Didi

Well-known member
Prima di arrivare alla nave ci sono controlli, e per salire altri controlli. Di questi si devono preoccupare le compagnie.
Come a Parigi é stato l'albergo a fermare il sospettato.
 

elenamaria

New member
Nel porto di Spalato avevo osservato un piccolo barchino con due uomini a bordo, l'ho guardato avvicinarsi a Deliziosa e con Stelvio abbiamo oziosamente commentato che se i due avessero avuto brutte intenzioni erano vicinissimi allo scafo.....é stato un pensiero che per momento ci ha attraversato........
 

mariaefiglio

Active member
vi ricordate quel fatto, poco edificante è vero, della foto col comandante, il marò e la ragazzotta col mitra?
non desidero affatto rivangare una storia che, al fine a noi utenti e clienti poco dovrebbe importare ma, mettere il evidenza che, le compagnie di navigazione già moltooooooooo prima dell'isis prendono le dovute precauzioni
o pensate che il marò fosse andato in crociera per far felice il suo mitra?
 

Rodolfo

Super Moderatore
No, no Maria quello è un caso speciale di navigazione in acque infestate dai pirati. A bordo delle navi attualmente non ci sono armi, né personale extraequipaggio armato. E' una regola internazionale.
 

maluc

New member
le compagnie di navigazione già moltooooooooo prima dell'isis prendono le dovute precauzioni
o pensate che il marò fosse andato in crociera per far felice il suo mitra?

Prima della tristemente nota vicenda "marò - India " a bordo delle navi civili italiane viaggiavano anche dei militari a fare da servizio vigilanza in acque poco tranquille dove si potevano verificare attacchi terroristici o di pirateria.
Dopo quella vicenda a bordo non ci sono più i militari e gli imbarcati o aspiranti tali, devono frequentare un corso obbligatorio di antiterrorismo.
 

mariaefiglio

Active member
No, no Maria quello è un caso speciale di navigazione in acque infestate dai pirati. A bordo delle navi attualmente non ci sono armi, né personale extraequipaggio armato. E' una regola internazionale.

ok, giusto quello che scrivi caso speciale
e, se ci sono minacce diventano casi speciali
in ogni caso sprovvedute le compagnie non sono
ne quelle, ne quelle aere, ne quelle delle grandi linee, ne......ne......ne
penso che nessuno abbia volontà di mettere in gioco vite umane
 

Fabio DB

Member
Questo tipo di giornalismo sembra fare il gioco dei terroristi, è tutta una teoria basata su supposizioni, farci articoli del genere è veramente senza senso!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Questo tipo di giornalismo sembra fare il gioco dei terroristi, è tutta una teoria basata su supposizioni, farci articoli del genere è veramente senza senso!

Davanti a tutto quel che sta succedendo, questa assoluta forma di sicurezza, che si tratta solo di ipotesi senza senso, a volte può portare a gravi conseguenze.


Non avevo letto questo articolo, ma i contenuti son praticamente le stesse considerazioni che avevo fatto io ieri; il "prossimo", speriamo di no, accesso alle coste libiche e all'affacciarsi al Mar mediterraneo senza più ostacoli da parte dell'Isis, non sono insensate ipotesi.

Una volta liberi di muoversi e di scorazzare nel ristretto spazio del Mediterraneo non sarebbe di certo un aspetto da sottovalutare.

E' ben vero che il Mediterraneo, al momento, è una delle aree geografiche più controllate del mondo, ma i barconi dei "disperati" ci hanno dimostrato più volte che i loro spostamenti non son stati intercettati alla partenza dalle coste libiche, anzi, la loro individuazione è scaturita solo da loro chiamate telefoniche.

E se la situazione evolvesse negativamente sarà bene non sottovalutare la possibilità di eventi particolarmente gravi.
 
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