B
Black_Zarina
Guest
Colgo lo spunto da un 3D già avviato (sulle cabine singole) per un nuovo confronto.
Parlando di supplementi, mi viene chiesto di non utilizzare un semplice schema di lettere per indicare una cifra tot.
Personalmente trovo ineducato dichiarare quanto si è pagata una crociera (ma il concetto è estensibile ad ogni acquisto) soprattutto sapendo per certo che, in via teorica, ognuno di noi può aver versato una quota differente in base a diverse variabili.
I diritti di agenzia più o meno elevati in base ad amicizia e rapporto clientelare collaudato; la scontistica differente per eventuali convenzioni o benefit; un'occasione presa online in un momento particolare; il poter viaggiare in gruppo o quando si vuole anche fuoristagione; il pagamento con carta di credito piuttosto che con bonifico che talvolta aggiunge un piccolo sconto supplementare...sono tutte componenti che permettono ad ognuno di noi di trovare il prezzo "migliore" per le proprie tasche.
Peraltro un preventivo di una certa cifra può essere oneroso per qualcuno e convenientissimo per qualcun altro: io posso/voglio spendere X.xxx per la quota crociera e quindi scegliere una sistemazione migliore perché non mi interessano i massaggi, o i vari intrattenimenti a pagamento mentre altri possono/vogliono spendere Xx.xxx perché vogliono tutte le escursioni organizzate, il cinema 4D e l'attestato del simulatore F1 o ancora la famiglia che pur di potersi concedere la vacanza, sceglie la sistemazione base da Xxx senza alcun problema.
Pertanto non trovo corretto dichiarare la somma versata, in primis perché non mi piace fare, e che mi facciano, i conti in tasca (cosa che anche in maniera involontaria facciamo un po' tutti) e poi perché lo trovo poco educato.
Troppo formale come opinione?
Che ne pensate voi tutti, cari colleghi di avventure?
Parlando di supplementi, mi viene chiesto di non utilizzare un semplice schema di lettere per indicare una cifra tot.
Personalmente trovo ineducato dichiarare quanto si è pagata una crociera (ma il concetto è estensibile ad ogni acquisto) soprattutto sapendo per certo che, in via teorica, ognuno di noi può aver versato una quota differente in base a diverse variabili.
I diritti di agenzia più o meno elevati in base ad amicizia e rapporto clientelare collaudato; la scontistica differente per eventuali convenzioni o benefit; un'occasione presa online in un momento particolare; il poter viaggiare in gruppo o quando si vuole anche fuoristagione; il pagamento con carta di credito piuttosto che con bonifico che talvolta aggiunge un piccolo sconto supplementare...sono tutte componenti che permettono ad ognuno di noi di trovare il prezzo "migliore" per le proprie tasche.
Peraltro un preventivo di una certa cifra può essere oneroso per qualcuno e convenientissimo per qualcun altro: io posso/voglio spendere X.xxx per la quota crociera e quindi scegliere una sistemazione migliore perché non mi interessano i massaggi, o i vari intrattenimenti a pagamento mentre altri possono/vogliono spendere Xx.xxx perché vogliono tutte le escursioni organizzate, il cinema 4D e l'attestato del simulatore F1 o ancora la famiglia che pur di potersi concedere la vacanza, sceglie la sistemazione base da Xxx senza alcun problema.
Pertanto non trovo corretto dichiarare la somma versata, in primis perché non mi piace fare, e che mi facciano, i conti in tasca (cosa che anche in maniera involontaria facciamo un po' tutti) e poi perché lo trovo poco educato.
Troppo formale come opinione?
Che ne pensate voi tutti, cari colleghi di avventure?