Giovedì 5 dicembre, Savona (sbarco)
Mi sveglio prima del solito, quindi prestissimissimo!
Mi alzo piano piano a guardare il mare, fuori è ancora scuro , l’acqua è quasi nera…..mi sento pervadere dalla malinconia, oggi si sbarca.
Resto per un po’ rannicchiata contro la finestra a guardare il mare che pian piano si rischiara, e penso a quei piccoli momenti perfetti e indimenticabili che mi rimarranno nel cuore , mentre allontano decisamente il ricordo di quelli meno belli che sempre, inevitabilmente, ci sono.
L’unico, vero rimpianto, è lasciare il mare, da domattina non potrò guardarlo appena sveglia…
Come tutte le cose belle, anche questa ha una fine, saluto il mare, bisogna affrettarsi a prepararsi per poter lasciare la cabina.
Anche l’ultima mattina colazione al ristorante (il buffet e la sua confusione non fanno proprio per noi) e poi via in cabina a sistemare le ultime cose e a controllare di non aver dimenticato niente.
Abbiamo l’etichetta rossa e il nostro punto di ritrovo è il ristorante Samsara, ma non facciamo in tempo ad entrare che ci chiamano per lo sbarco (in teoria è quello privilegiato per i Gold, ma mi pare che sbarchino anche altri, tutti insieme).
L’ultimo saluto alla nave e recuperiamo le valigie (questa volta sono tutte intatte); Stelvio va a riprendere l’auto al parcheggio e in pochissimo tempo siamo in auto fuori dal porto…..che tristezza!
Però, dura poco, abbiamo appuntamento ad Albissola in una pasticceria con dei nostri vecchi e cari amici di Finale Ligure che sono venuti a salutarci: abbracci e baci e un racconto sommario della crociera appena fatta.
Purtroppo, dopo un’oretta dobbiamo salutarci, ci aspetta un lungo viaggio fino a casa.
Prendiamo, come sempre in questi casi, l’Aurelia, almeno vedo il mare ancora un altro poco….è una splendida giornata di sole, il viaggio scorre tranquillo, non c’è traffico.
Decidiamo per il pranzo di fermarci ad Orbetello, con quel sole un pic nic (avevamo comprato dei panini ad Albissola) a bordo lago/laguna ci sta proprio bene!
La verità è che vorrei non separarmi dall’acqua….
Si riparte e dopo circa 4 ore siamo a casa.
Dunque, prima di chiudere, lasciatemi fare qualche considerazione strettamente personale.
La nave, in primis: bella bella non è, almeno per noi, Farcus con quei manichini ha dato il meglio di sé!
Ma a bordo ho sentito gente che la definiva “stupenda” e questo a dimostrazione di quanto i gusti siano sempre soggettivi.
Per il resto, se guardiamo il pelo nell’uovo (come, purtroppo, mi pare facciano in tanti), è chiaro che niente è perfetto, qualche magagna, piccola e grande, si può sempre trovare (ma, lasciatemelo dire,a bordo ho sentito certe lamentele inutili e ridicole che mi facevano pensare che certe volte si fa più bella figura a stare zitti); nel nostro caso, il motivo primario che ci fa scegliere una crociera è sempre il contatto col mare e la possibilità di vedere posti nuovi, tutto il resto è un di più.
Come ho già avuto modo di dire nella diretta di Trenta, siamo stati fortunatissimi con il cabinista, sveglio, efficiente e preciso, così pure con il cameriere al tavolo la sera.
Il cibo l’ho trovato buono (mi riferisco al ristorante perché il buffet non lo frequentiamo quasi mai), al ristorante Club più che buono,anche se l’eccellenza è un’altra cosa.
Una nota negativa, anzi due: la prima riguarda il cattivo odore di fumo, davvero pesante che un paio di volte ci ha impregnato persino i vestiti solo passando per le zone fumatori e non certo stazionandoci, visto che fumatori non siamo.
La seconda, gli spettacoli a teatro, solo tre, per noi, degni di nota: Fuego (uno spettacolo di flamenco); Dreamwaters (con due straordinari ginnasti già visti su altre navi) e l’ultima sera il bravissimo ventriloquo Samuel Barletti (anche se l’ovazione prolungata in piedi da parte di mezzo teatro ci ha stupiti… il potere della tv ;-))
L’itinerario è tra i più interessanti da fare in inverno (questa era la terza volta per noi, ma credo ci sarà anche una quarta).
Infine, ma non ultima, abbiamo avuto modo di conoscere delle persone piacevolissime con cui si sta instaurando un bel rapporto.
Siamo arrivati alla fine di questo diario, vi ringrazio di avermi seguito fin qui, spero di non avervi annoiato.
Luciana
FINE
