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Studenti, studi, figli.....un tempo....ed ai giorni nostri

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sweetmartina

New member
Stiamo analizzando il fenomeno della disoccupazione giovanile . Non è il caso di prendersela sul personale.

Non me la sono presa sul personale.. Ho fatto una domanda.. Su quali basi lo dici?? qual é la connessione tra la disoccupazione ed il fatto che laurearsi é più facile??
Quali indici usate per trarre una connessione simile??
Mi piace capire..
 

k863

Member
Io non so da quanto tempo ci abiti ma io è dal 2005 che vengo 2-3 volte al mese a Vienna e penso di conoscerla meglio di Verona, mio figlio ti ho detto hafatto il dottorato ed adesso lavora per una multinazionale, se tu dici le bollette di acqua gas ecc. costano meno che in Italia è vero, io non so cosa tu paghi di affitto nel 18, ma in cdntro costa come a Milano e forse di più perciò nessuno ti regala niente sia in Austria che in Italia.

Io pago quasi 1000euro ma per una trilocale di 110 mq. Senza mobili, per nostra scelta abbiamo voluto comprare anche la cucina che di solito nelle case ce.Io a milano per un bilocale pagavo 700 euro ma a sesto san giovanni o san donato milanese. A Vienna se vuoi risparmiare puoi, nei quartieri popolari o un po fuori Vienna.
E comunque e' tutto rapportato a quanto si guadagna...se tuo figlio guadagnasse poco non potrebbe concedersi il "lusso" del primo distretto, stessa cosa vale per noi!
 
Ultima modifica:
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MarinaeAngelo

Guest
Non me la sono presa sul personale.. Ho fatto una domanda.. Su quali basi lo dici?? qual é la connessione tra la disoccupazione ed il fatto che laurearsi é più facile??
Quali indici usate per trarre una connessione simile??
Mi piace capire..

Riprova a leggere l'analisi fatta da Laura nei vari interventi . A mio avviso ha inquadrato perfettamente la situazione .
 

tiziano

Well-known member
Io pago quasi 1000euro ma per una trilocale di 110 mq. Senza mobili, per nostra scelta abbiamo voluto comprare anche la cucina che di solito nelle case ce.Io a milano per un bilocale pagavo 700 euro ma a sesto san giovanni o san donato milanese. A Vienna se vuoi risparmiare puoi, nei quartieri popolari o un po fuori Vienna.

Beh 1000 euro per il 18 distretto non arredato sono nella media, prova in centro e vedi che prezzi ci sono per un appartamenyo da 110 mq,mio figlio per 80 mq arredato spende 1600 euro più le spese condominiali altre 100 totale 1700, le spendi a Milano e non a Sesto o San Donato che è interland
 

sweetmartina

New member
Ok allora chiedo l'aiuto del pubblico ;);)

Ma perché scusa.. Hai detto che laurearsi oggi é facilissimo.. se lo hai detto sono convinta che hai qualcosa di concreto per dimostrarlo..


Ps..
Nel 2012 i laureati tra i 25 e i 34 anni erano il 20%
Nel 2013 i laureati tra i 25 e 49 anni rimangono il 20%
La media rispetto a molti paesi europei é molto bassa..
 
Ultima modifica:
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MarinaeAngelo

Guest
Non l'ho mica introdotto io il nuovo ordinamento universitario che ha generato tutta questa situazione. Fosse per me avrei lasciato in vigore il vecchio.
 
M

MarinaeAngelo

Guest
Scusa ma non capito esattamente che tipo di dimostrazione concreta devo darti ............che ti devo dimostrare ?
 

pmanlio

Active member
Questa non mi sembra un affermazione giusta!
Facciamo il doppio di lavoro che avete fatto voi con doppia tesi...con doppi esami semestrali invece che annuali!io non scredito la vostra laurea non dico che e' migliore la mia...pero' non vedo perche' le lauree di oggi debbano essere cosi' screditate!

Su quali basi dici che é più facile laurearsi oggi?? Lo hai provato tu stessa ??
Quanti sono coloro che al tempo a cui ti riferisci facevano l'università e quanti sono ora??
Molte lauree brevi e quindi confetti rossi ai tuoi tempi forse neppure esistevano mentre ora sono obbligatorie per certi mestieri.. Quindi nascendo più specializzazioni é logico che ci siano più laureati..

Marina.. Quando ero un rappresentante degli studenti ho visto nascere questo sistema che ho anche contestato..
Il discorso vale anche per i diplomi..
Si è volutamente fatto scadere tutto..

Ragazzi, quando dico che è cambiato in peggio non mi riferisco alla difficoltà dello studio, ma alla sua qualità, cosa ben diversa..
Parlando di facoltà tecniche la qualità delle Università Italiane è crollata a picco come era perfettamente prevedibile da chi ha fatto le riforme negli anni novanta/primi duemila.. ma queste persone erano per la maggior parte in cattiva fede e ci si sono riempite le tasche di bei soldini..

Questo non vuol dire che l'Università sia più facile: difficoltà e qualità non sempre vanno d'accordo, anzi, spesso sono contrapposte..

Anche la qualità dell'insegnamento delle superiori, sempre parlando di campo tecnico, è andata giù, ma non certo per volontà degli insegnanti..

Quello che ho scritto probabilmente può essere esteso al campo non tecnico, ma non ho dati ed esperienza per poterlo confermare..

Per fare il meccanico, l'idraulico, la parrucchiera o l'estetista ci vuole passione...ti deve piacere! Se mio figlio un giorno mi dicesse voglio fare l'infermiere(qui basta il diploma) o l'elettricista io ne sarei felice, ma se mi dicesse voglio studiare fisica perche' ha una passione per la fisica di certo non gli rispondo studia matematica perche' e' piu' facile trovare lavoro.

Io credo che ognuno debba cercare la sua via, ma con il senso della realtà e delle scelte che questa comporta: come genitore non fermerei mai un figlio che voglia studiare anche geologia applicata alla morfologia dei gatti della Provenza, ma sempre come genitore gli farei capire che dopo aver preso il titolo dovrà costruirsi un futuro che non necessariamente sarà in quel campo..

Una cosa è il diritto di cercare di realizzare il proprio futuro, una la pretesa che questo sia sempre possibile, a volte non lo è..

Con questo però stiamo nascondendo un'altra grande realtà di cui qui forse non sembra che vi accorgiate?

Laura .......quante verità nelle tue parole. Hai analizzato in modo perfetto quello che è oggi la situazione lavorativa nel ns Paese. Stiamo creando un esercito di laureati disoccupati e per contro per fare molti lavori dobbiamo rivolgerci alla manodopera extracomunitaria perché gli italiani titolati non si ribassano . Ma dove andremo a finire ???

Marina, se consideri le richieste di assunzione che trovi a Roma la maggior parte, se non tutte, si rivolgono a laureati..

Devi fissare una vite? Allora ci vuole la laurea..

A Roma i medi ed i grandi imprenditori non cercano un ragazzo con il diploma neanche a spararli, per loro sia un neodiplomato che un neolaureato sono degli incapaci, ma il secondo, più adulto e temprato ai sacrifici, da più garanzie..

I diplomati trovano lavoro spesso in piccolissime società e spesso con le conoscenze familiari, ma sono possibilità sempre limitate..

Il diplomato oggi è in generale, almeno da noi, un disoccupato a vita che nessuno si filerà mai, e più vai avanti più sarà così..

Poi certo potrà fare il bracciante o il fornaio, ma quanti posti di lavoro ci sono davvero per loro? Il dieci per cento? Il venti?

Per contro i laureati, sempre tornando al settore tecnico che ben conosco, o si rassegnano ad un precariato eterno ad ottocento/mille Euro al mese oppure se ne vanno via e fanno anche bei soldi.. ed ormai l'emigrazione giovanile in Italia è una vera piaga..

Quindi non solo per loro lavoro c'è e pure qualificato, ma sarà un lavoro che poi l'Italia pagherà comprando prodotti dall'estero..

Perchè un biologo dovrebbe lavorare ad ottocento/mille Euro in Italia per fare le iniezioni quando gliene danno tremilacinquecento in altri paesi per fare Ingegneria genetica?

Cerchiamo di capirlo e di essere anche un po' onesti e realisti..

Un saluto
Manlio
 

rodolfo74

Member
Studenti, studi, figli.....un tempo....ed ai giorni nostri

Provo a rispondere io ... non mi aggredire però ;)
Non penso si possa dire, in generale, che laurearsi oggi (ma già quando mi sono laureato io nel 96) è facilissimo; però non vale neppure il collegamento che fai sul numero di laureati (in cui Italia e ... Austria ;) sono agli ultimi posti in Europa): bisogna vedere anche la qualità dell'istruzione che è peggiorata (o, quantomeno, cambiata), anche se ancora ci sono tante eccellenze.

Ci sono tanti fenomeni che andrebbero analizzati (dalla differenza di programmi e corsi tra le varie Università - che, forse, sono diventate un pò troppe? - all'aumento esponenziale del numero di corsi all'esistenza di varie situazioni quali CEPU) che, secondo me, hanno modificato in peggio l'istruzione universitaria in Italia (ma lo stesso si può dire anche della scuola dove ormai, a mio avviso, si è proprio persa di vista la funzione primaria ovvero l'insegnamento; ci si perde in una marea di "carte" e consigli di classe sottraendo tempo all'insegnamento e poi ... quante persone negli ultimi anni hanno scelto l'insegnamento quasi come lavoro di ripiego?).

Giusto il discorso che fa Manlio sulla necessità di assicurare a tutti la possibilità di studiare (cosa che invece non viene assicurata); al contrario questo talvolta (e non da adesso ma già dal famoso 18 politico) si è tradotto in un garantire il superamento degli esami (o la promozione certa nelle scuole) anche a chi di suo la possibilità di accedere allo studio l'avrebbe. Non penso che l'omologazione vada bene perciò non mi preoccupo tanto dei dati sul numero di laureati ... mi preoccupo di più della qualità (che è ancora alta in Italia ma ho paura possa scendere).

Per tornare al discorso sulla disoccupazione giovanile e sul valore dei soldi riprendo ciò che avevo già detto sulla mancanza di collegamento tra scuola (e Università) e mondo del lavoro e sull'innegabile esistenza di tanta gente che non ha nè voglia di studiare né voglia di lavorare.
 
M

MarinaeAngelo

Guest
Tristemente vero il crollo della qualità dell'insegnamento . D'accordo con Manlio e con Rodolfo . Purtroppo Manlio quello che rilevi nelle facoltà tecniche è la stessa realtà delle facoltà umanistiche attuali. Certo non è colpa degli studenti ma del sistema .
Continuo a non capire però perché un giovane laureato debba scegliere la disoccupazione alla possibilità di fare lavori diversi dal proprio titolo . Ci lamentiamo della crisi ma poi facciamo scelte incoerenti .
 

rodolfo74

Member
Infatti ... siccome con Malnio abbiamo risposto contemporaneamente, ripeto un'altra cosa che avevo già scritto e che aggiungo a ciò che dicono Marina e Manlio: c'è comunque una scarsa propensione al rischio generalizzata, intesa sia come assenza di qualunque intenzione di iniziare una nuova attività che come assenza di volontà a cimentarsi in campi diversi da quello che si è studiato.
 

LaBionda87

New member
questo argomento mi tocca in prima persona...
si sta dicendo che molti giovani non siano umili e non abbiano voglia di lavorare
io parlo per me
dopo il diploma mi sono messa subito a cercare lavoro e l'ho trovato in un'agenzia viaggi, dove ho lavorato gratis i primi mesi con un contratto in nero per imparare, successivamente prendevo 270 euro al mese e solo dopo più di un anno sono arrivata a prendere 400 euro al mese.
Causa crisi lavorativa è stata costretta a lasciarmi a casa e dal 2010 nasce il mio calvario
Ho fatto stage completamente gratis, call center a 300 euro LORDI al mese full time, pizza al taglio, ripetizioni, baby sitter e chi più ne ha più ne metta...
pagherei per avere un lavoro da mille euro netti al mese...
quando mi candido alle offerte di lavoro, ci sono altre 400-500 persone di media che si candidano alla stessa offerta, quando vado nei negozi, nei centri commerciali o a dare i cv in generale ne hanno una pila che arriva al soffitto.
Purtroppo siamo in troppi...non è facile...invece di parlare per sentito dire, provate a mettervi nei nostri panni...

e aggiungo, mi hanno chiesto esperienza dimostrabile quando ho chiesto di fare le pulizie in più posti...
 
M

MarinaeAngelo

Guest
La Bionda hai provato a cercare lavoro come bracciante agricola nelle campagne o in serra ? Qui nessuno parla per sentito dire e ripeto non prendetela sul personale . È chiaro che ci sono molti giovani volenterosi ed è palese a tutti che stiamo attraversando un periodo economico molto pesante dove anche la disoccupazione over 40 e over 50 sta aumentando in modo esagerato .
 

rodolfo74

Member
questo argomento mi tocca in prima persona...
si sta dicendo che molti giovani non siano umili e non abbiano voglia di lavorare
io parlo per me
dopo il diploma mi sono messa subito a cercare lavoro e l'ho trovato in un'agenzia viaggi, dove ho lavorato gratis i primi mesi con un contratto in nero per imparare, successivamente prendevo 270 euro al mese e solo dopo più di un anno sono arrivata a prendere 400 euro al mese.
Causa crisi lavorativa è stata costretta a lasciarmi a casa e dal 2010 nasce il mio calvario
Ho fatto stage completamente gratis, call center a 300 euro LORDI al mese full time, pizza al taglio, ripetizioni, baby sitter e chi più ne ha più ne metta...
pagherei per avere un lavoro da mille euro netti al mese...
quando mi candido alle offerte di lavoro, ci sono altre 400-500 persone di media che si candidano alla stessa offerta, quando vado nei negozi, nei centri commerciali o a dare i cv in generale ne hanno una pila che arriva al soffitto.
Purtroppo siamo in troppi...non è facile...invece di parlare per sentito dire, provate a mettervi nei nostri panni...

e aggiungo, mi hanno chiesto esperienza dimostrabile quando ho chiesto di fare le pulizie in più posti...

Guarda, io non parlavo per sentito dire ma non era neppure un discorso generalizzato ... parlavo di gente che ad offerte di lavoro (che potevano diventare durature) rispondeva testualmente (un paio di anni fa ... poi ho rinunciato: lavoriamo di più noi): prendo di più di disoccupazione (alla quale avrebbe dovuto rinunciare perché non accettavamo di farli lavorare in nero); ed anche Marina faceva riferimento ad un settore che conosce ed in cui qualche esperienza diretta la ho anch'io.

Diverso (e corretto, oltre che comprensibile) è il tuo discorso ... ma è anche frutto di queste cose (troppo assistenzialismo per chi non ha voglia di impegnarsi) ... così come di una scuola (e di un'università) che non insegnano a lavorare.

Paradossalmente tutto questo rende più difficile trovare lavoro a chi è disposto a sacrificarsi.

Per Manlio ... è vero che all'estero si viene apprezzati di più nella ricerca (e che è anche più semplice farla: a Roma mia sorella deve compilare una marea di moduli per ogni nuova sperimentazione ... negli Stati Uniti racconta che bastava alzare il telefono ed aveva ciò che serviva) ... ma il mio era un discorso incentrato sull'Italia, nella speranza che qualcosa a breve cambi; siccome non posso cambiare l'Università (e la scuola o le istituzioni), nel mio piccolo cerco di spingere la gente ad inventarsi nuove attività ... e qualche volta sono anche riuscito a farlo ;)
 

tiziano

Well-known member
La Bionda hai provato a cercare lavoro come bracciante agricola nelle campagne o in serra ? Qui nessuno parla per sentito dire e ripeto non prendetela sul personale . È chiaro che ci sono molti giovani volenterosi ed è palese a tutti che stiamo attraversando un periodo economico molto pesante dove anche la disoccupazione over 40 e over 50 sta aumentando in modo esagerato .

Oltre alle aziende agricole ci sono i panifici che cercano lavoratori, ma alzarsi ogni notte alle 2 è dura, anche se guadagnano come inizio dalle 1300/1400 euro mensili, nella provin ia di Verona/Mantova dove ci sono aziende agricole che producono latte, il 90% del personale adetto alla mungigura sono indiani o provenienti dallo Skrilanka, sono più bravi dei giovani italiani? No, si devono alzare alle 4 tutte le mattine comprese i festivi, mentre i nostri rientrano a casa alle 4!!,ciao.
 
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MarinaeAngelo

Guest
Oltre alle aziende agricole ci sono i panifici che cercano lavoratori, ma alzarsi ogni notte alle 2 è dura, anche se guadagnano come inizio dalle 1300/1400 euro mensili, nella provin ia di Verona/Mantova dove ci sono aziende agricole che producono latte, il 90% del personale adetto alla mungigura sono indiani o provenienti dallo Skrilanka, sono più bravi dei giovani italiani? No, si devono alzare alle 4 tutte le mattine comprese i festivi, mentre i nostri rientrano a casa alle 4!!,ciao.

Esattamente d'accordo .........hai riportato esempi giusti
 

LaBionda87

New member
Oltre alle aziende agricole ci sono i panifici che cercano lavoratori, ma alzarsi ogni notte alle 2 è dura, anche se guadagnano come inizio dalle 1300/1400 euro mensili, nella provin ia di Verona/Mantova dove ci sono aziende agricole che producono latte, il 90% del personale adetto alla mungigura sono indiani o provenienti dallo Skrilanka, sono più bravi dei giovani italiani? No, si devono alzare alle 4 tutte le mattine comprese i festivi, mentre i nostri rientrano a casa alle 4!!,ciao.

ho provato eccome, ma vogliono l'esperienza,sono stata in diversi panifici e pasticcerie, vogliono persone già capaci di lavorare..mi hanno risposto "siete in tantissimi ad essere venuti sicuramente qualcuno con l'esperienza lo trovo" e ciao e a casa
mi dispiace di sentire che persone non rinunciano alla disoccupazione perchè non hanno voglia di lavorare....è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti....
 
Stato
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