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Florida e Bahamas Aprile 2014 - Norwegian Sky e On the Road da Miami

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Comax

Active member
Anch'io sono stata qualche volta a Nassau, ma ultimamente ho sentito che questo porto è diventato molto pericoloso per i turisti..... tanto da farmi pensare di non scendere dalla nave il prossimo novembre, quando sarò sul Getaway...... Tu che ne dici? Hai mai pensato ci fossero più pericoli del solito per i turisti?
Grazie

Ciao Raffa, in effetti la Norwegian ha riportato questa notizia sul Daily, più che altro per la possibilità di scippi e rapine invitando a non uscire con gioielli, orologi e contanti ma solo con la carta di credito oltre ad invitare i crocieristi a scegliere le loro "sicure" escursioni. Per quanto mi riguarda non ho avuto alcun sentore di tutto ciò passeggiando tra le strade di Nassau. Secondo me con qualche piccola accortezza si può, anzi di deve, scendere senza alcun problema.
 

Comax

Active member
GIOVEDI' 17 APRILE 2014 - FREEPORT GRAND BAHAMA

Ed arriva anche il giorno della terza ed ultima tappa, a Freeport, nell'isola di Grand Bahama. La Norwegian Sky arriva verso le 8 del mattino, la Carnival Fantasy era già ancorata nel grande porto dell'isola dove numerose navi da crociera vengono a fare il Dry Doc.





Proprio di fronte alla nave si trova un grazioso terminal recentemente completato con tutto quello che può servire ai crocieristi ...





... tra cui ristoranti ed i soliti negozi che si trovano in tutti i porti caraibici. Il mio consiglio è di non comprare qui perchè i prezzi sono decisamente più alti rispetto altrove.





Molto ben strutturata la zona nella quale è possibile acquistare le escursioni nel caso non si fosse interessati a quelle proposte dalla compagnia.



Per la giornata di oggi avevo già prenotato da casa un'auto da 7 posti nell'unico autonoleggio presente in porto, Island Jeep Rent Car (http://islandjeepcarrental.com/), che si trova proprio a fianco di Senor's Frog. Per la prenotazione è stato sufficiente dare il numero di carta di credito, mentre il pagamento (107 UDS) è avvevuto in contanti alla restituzione dell'auto. Il negozio disponeva anche di numerosi scooter, il cui noleggio era però altamente sconsigliato dalla Norwegian per motivi di sicurezza!



Ci accoglie il simpatico Stanley che ci mette a disposizione una recente Toyota Gaia, che tutto sommato è messa abbastanza bene.



Come noto alle Bahamas il volante è sulla destra e quindi bisogna guidare sulla parte sinistra della carreggiata. Questa cosa potrebbe scoraggiare un po', ma in definitiva alla fine è stato facile e divertente anche perchè a Grand Bahama ci sono solo 2 autostrade, lunghi tratti di strada dritta ed è veramente difficile perdersi. Le maggiori difficoltà erano in prossimità delle rotonde perchè viene naturale percorrerle in senso contrario! Viene fornita anche una cartina con le indicazioni per arrivare nei posti che interessano e per il benzinaio più vicino al porto visto che al rientro l'auto deve essere piena di benzina.



La nostra prima destinazione è il Lucayan National Park. Essendo due famiglie è stato molto comodo avere l'auto per gli spostamenti perchè i taxi sono molto costosi per arrivarci e per il ritorno sarebbe stato problematico visto che da quella parti non esiste una fermata dei taxi. Le escursion organizzate avevano come limite il ritorno al porto per l'ora di pranzo, cosa che avrebbe ridotto notevolmente il tempo per visitare l'isola. Prendiamo l'autostrada in direzione est e dopo 40 km ed in circa 45 minuti arriviamo a destinazione ...



L'entrata al parco è a pagamento e la visita si divide in due parti, il parco naturale e la spiaggia. Il sentiero circolare che porta all'interno del parco non è molto lungo. Circa 30 minuti per percorrerlo tutto. Si inizia con la Ben's Cave, una grotta alla quale si accede con una scala a chiocciola.



La piccola grotta, che serviva da rifugio nel corso delle invasioni spagnole, fa parte di un sistema sottomarino tra i più lunghi al mondo, che si estende per chilometri sotto la superficie. Il fondale è di acqua blu contemporaneamente dolce e salata, con un evidente strato salino in superficie. Dentro la stessa vivono strani pesci, serpenti ed un folto gruppo di pipistelli.





Purtroppo, a parte le grotte, la restante parte del parco naturale offre ben poco perchè è stata recentemente devastata da un incendio non controllabile. Si vedeva ancora il fumo uscire dagli alberi carbonizzati. Veramente un peccato! Dopo una sosta al bagno che mi è parsa interminabile (con 6 femmine al seguito bisogna avere pazienza :) ) attraversiamo la strada, ci riforniamo di acqua da un baracchino ambulante ed entriamo nel pezzo forte del parco: Gold Rock Beach!



Ci sono due diverse strade per arrivare a destinazione, una comoda su un ponticello di legno della durata di 15 minuti ed una attraverso la palude di mangrovie della durata di 30 minuti. Con i bambini al seguito non possiamo non scegliere la prima ...



Volendo è possibile noleggiare i kayak per fare un'avventura nella palude ...





... ma noi proseguiamo nel sentiero, impazienti di ammirare una delle spiagge vergini e selvagge più belle del mondo.



Gold Rock è nota anche per essere stata il set di alcune scene della serie Pirati dei Caraibi e per una sua visita soddisfacente il mio consiglio è di arrivare in un momento in cui la marea non è crescente altrimenti l'intera spiaggia potrebbe essere divorata dal mare. Infatti la spiaggia è particolarmente affascinante durante la bassa marea. Per le previsione sulle maree si può fare riferimento al sito http://coastalanglermag.com/bahamas/tides-weather/. Noi siamo arrivati alle 10:30 in una situazione di marea calante con un picco di 2,63 metri ... lo spettacolo ai nostri occhi è stato questo!



col passare del tempo l'acqua si ritira a vista d'occhio fino a scoprire una spiaggia immensa con acqua bassa e calda, veramente una cosa indescrivibile con parole o foto ...





Sulla pulizia e trasparenza del mare non c'è niente da dire ...



La spiaggia, pressochè deserta, è di un bianco accecante e senza occhiali scuri è veramente difficile tenere gli occhi aperti. Una piccola area è attrezzata con barbecue, tavoli da picnic e panche, ma non vi sono altri servizi.



Verso le 13:30 decidiamo di tornare nella civiltà, ma non prima di aver scattato altre foto a questo posto lontano dalle rotte più comuni dei crocieristi ma che vale veramente la pena di scoprire almeno una volta nella vita.





Facciamo appena in tempo a salire in macchina che ci investe un vero e proprio T-Storm, breve ma molto intenso. Il programma originale prevedeva il pranzo al quotato ristorante Banana Bay, nella costa sud a metà trada tra Gold Rock e il porto, ma viste le condizioni meteo decidiamo di andare direttamente al Port Lucayan Market Place.



Un centro con negozi, ristoranti ed una piccola marina.







questo luogo è sicuramente uno dei migliori che mi sia capitato di trovare in tutti i caraibi a livello di acquisti di souvenir e artigianato locale. Inoltre è molto conveniente per fare le treccine ai capelli delle bambine.

Dopo il pranzo in uno dei tanti ristorantini etnici ed un giro di shopping è arrivato il momento di tornare alla base ...



... e questo significa anche che la crociera è praticamente finita, l'indomani alle prime luci dell'alba la Sky avrebbe fatto ritorno a Miami. Fortunatamente per noi non significa però la fine della vacanza perchè ci aspetterà ancora un post-crociera veramente intenso e spettacolare.

Stay Tuned ...
 
Ultima modifica:

Raffa28

New member
Ciao Raffa, in effetti la Norwegian ha riportato questa notizia sul Daily, più che altro per la possibilità di scippi e rapine invitando a non uscire con gioielli, orologi e contanti ma solo con la carta di credito oltre ad invitare i crocieristi a scegliere le loro "sicure" escursioni. Per quanto mi riguarda non ho avuto alcun sentore di tutto ciò passeggiando tra le strade di Nassau. Secondo me con qualche piccola accortezza si può, anzi di deve, scendere senza alcun problema.

Grazie! Seguirò il tuo consiglio!
 

Comax

Active member
GIOVEDI' 18 APRILE 2014 - MIAMI

L'ultima mattina in nave scorre abbastanza velocemente. Giusto il tempo di lasciare la cabina e fare una abbondante colazione con vista sui grattacieli di Miami. Il saldo del conto è automatico nel caso si scelga la carta di credito mentre per la discesa a terra ci sono due possibilità. Quella classica, con valige fuori dalla porta entro la mezzanotte del giorno precedente e con una variante Freestyle che permette di scegliere autonomamente il colore dell'etichetta corrispondente all'orario di discesa, che varia dalle 8:30 alle 9:15.

C'è poi la formula Easy Walk Off che consiste nello scendere a terra con tutte le proprie valige al seguito in un orario compreso tra le 7:45 e le 9:00. Noi scegliamo questa formula ed in poco tempo siamo a terra. Segue una lunga fila per le solite formalità dell'immigrazione e scopriamo che per passare indenni dalla dogana bisogna introdurre su suolo americano merce con valore non superiore ad 800 dollari, massimo 200 sigarette, 100 sigari (non cubani!) e 1 litro di alcool. Proibite, oltre alle armi ed alla droga, anche frutta, fiori, noccioline, avorio africano, pelle di serpente, guscio di tartaruga e materiale indecente!!

Recuperato il van di dirigiamo a sud verso la nostra prossima meta ...



La US1 è una autostrada senza pedaggio abbastanza lenta da percorrere. I limiti non superano quasi mai le 55 miglia orarie, con lunghi pezzi ai 45. Più volte lungo la strada ci è capitato di vedere auto ferme con la polizia dietro. Noi rispettiamo i limiti alla lettera e dopo aver attraversato le Everglades ...



... arriviamo alla nostra prima fermata: Key Largo. Qui raggiungiamo il John Pennekamp Coral Reef State Park (http://pennekamppark.com/), il miglior parco sottomarino degli Stati Uniti.



Da casa avevo prenotato (senza deposito) lo Snorkeling Tour delle 12 ma appena arriviamo in loco scopriamo che a causa delle alte onde il capitano imbarca solo nuotatori con esperienza. Per non dividere il gruppo rinunciamo allo snorkeling e ci dedichiamo alla canoa.



Il tragitto in canoa è delimitato all'interno della zona paludosa e quindi in acque ferme e tranquille. Veniamo equipaggiati con un salvagente e partiamo all'avventura tra le mangrovie.





Prima della partenza ci viene anche fornita una grande mappa plastificata nella quale sono indicati i vari itinerari. Si va da quello breve di circa 40 minuti che abbiamo scelto noi a quello più lungo e difficile di quasi 2 ore!



La giornata è calda e soleggiata ed è un piacere girovagare tra le tante sfumature di verde di questo parco.



Terminato il tour in canoa ci sistemiamo nella spiaggia principale del parco per un pic nic ...



... prima di riprendere il viaggio in direzione sud.



Passiamo centinaia di isole Key tra cui le belle Islamorada e Matecumbe fino ad arrivare al Seven Mile Bridge, il ponte sospeso lungo appunto 7 miglia che unisce Marathon a Bahia Honda.



A metà strada si trova Pigeon Key, che è raggiungibile a piedi ed in tram dal vecchio ponte della ferrovia (oggi in disuso) che collegava in passato le Keys alla Florida continentale.



Il passaggio del ponte è veramente spettacolare e ci si rende conto finalmente di essere nel bel mezzo di quella lingua di isolette che solo le Keys. Alla fine del ponte inizia il parco nazionale di Bahia Honda, la nostra prossima fermata. Il caldo è tanto e quindi ci tuffiamo subito in mare a Calusa Beach ...



... la più piccola delle spiagge del parco ma la più rinomata con la sua sabbia bianca e soffice. L'acqua è calma e poco profonda, ideale per i bambini. Volendo si possono utilizzare docce e spogliatoi.



A fianco della spiaggia parte il vecchio Flagler Bridge, anch'esso in disuso ma percorribile a piedi fino ad un certo punto per ammirare il paesaggio dall'alto.





Dopo qualche bagno attraversiamo la strada e andiamo sul versante opposto, nella spiaggia chiamata Sandspur Beach ...





Anche qui la spiaggia è grande ed il mare poco profondo, con le tonalità di colore tipiche delle Keys.





Il paesaggio anche qui è altrettanto bello, facciamo il bagno e troviamo anche una piccola conchiglia!!



C'è chi si diletta a pescare, ed in questa cornice, col sole calante, credo che possa essere solo inviato.



Terminata l'esperienza a Bahia Honda riprendiamo, questa volta senza più soste, la strada per Key West mentre il sole sta per tramontare ...



Arriviamo abbastanza tardi, i bambini sono stanchi e quindi abbiamo giusto il tempo di sistemarci ed andare a cenare in un ristorante messicano su Duval Street ...



Poi tutti a nanna per ricaricare le batterie. Il giorno dopo sarà interamente dedicato alla visita di Key West!

Continua ...
 

vittogc

New member
Viaggio fantastico e tu sei un narratore eccezionale, oltre che un grande fotografo, complimenti, bravissimo!!!
 

sailor13

Active member
Bentornato e complimenti per il diario, spero di trarne ottimi spunti per qualche giorno in libertà in Florida a Gennaio.
 

Comax

Active member
Tutto molto bello , continuo a seguirti e a rivivere in parte la mia ultima crociera :p Grazie

Veramente bello... Come tutti i tuoi racconti

Viaggio fantastico e tu sei un narratore eccezionale, oltre che un grande fotografo, complimenti, bravissimo!!!

Bentornato e complimenti per il diario, spero di trarne ottimi spunti per qualche giorno in libertà in Florida a Gennaio.

Grazie a tutti! Siete veramente gentili e mi fa piacere che il mio racconto vi piaccia o possa esservi utile.
Proseguo.
 

Comax

Active member
VENERDI' 19 APRILE 2014 - KEY WEST

Il risveglio nella città più a sud degli Stati Uniti continentali, più vicina a Cuba che a Miami, è assolutamente piacevole. Per le tre notti in città avevo prenotato una camera + colazione all'hotel Courtney's Place, in Whitmarsh Lane.



A parte la ottima posizione per gli spostamenti, trovandosi nel cuore della città e quasi contiguo alla Duval, l'hotel si è rivelato una ottima scelta con le sue camerette stile cottage nel verde e con una piscinetta interna comune. L'ambiente di tipo vittoriano è tranquilissimo e si ha veramente la sensazione di vivere in un contesto di altri tempi.



Il Wifi è disponibile in tutta la struttura e la colazione è varia e abbondante e viene fatta all'aperto nei tavolini del giardino. Gli animali, soprattutto gatti, sono liberi di girare seguendo la filosofia che regna in tutta Key West, le cui strade sono popolate da galletti. Noi eravamo nella camera 12 con due letti matrimoniali. Altre camere erano dei veri e propri mini appartamenti con cucinotto compreso.



Per noi era la seconda volta a Key West, la prima qualche anno fa, fu una toccata e fuga in occasione di una crociera e già allora ci eravamo imposti di tornare per vivere questo posto con più calma. La macchina è però il modo meno adatto per spostarsi perchè l'isola è piccola e ci vuole più tempo a cercare un parcheggio che a spostarsi a piedi. Decidiamo quindi di noleggiare una bicicletta nel vicino negozio Moped Hospital al 601 di Truman Avenue.



La (ri)scoperta dell'isola inizia da Mallory Square, la piazza principale dove ogni sera (alle 19:50 in questo periodo) centinaia di persone di riuniscono per vedere il tramonto, dicono uno dei più belli del mondo.



La zona di Mallory Square è piena di negozi, c'è anche il musei dei naufraghi, una della attrazioni della città e da qui partono anche i tour del Conch Train.



Per il giro in bicicletta ho trovato spunto da una mappa che può essere reperita nell'ufficio informazioni della piazza, con un itinerario di circa un paio d'ore, soste comprese, che porta in ogni zona della città. Si parte dal Key West Museum of Art & History in Front Street ...



... poi doppiamo alcune tra le case più antiche e ricche di storia come quella del naturalista ed artista americano Audobon ...



... la Little White House utilizzata dal presidente americano Truman come ritiro invernale durante la presidenza.



Proseguiamo sulla Whitehead fino a raggiungere l'incrocio con la Eaton, il Mile 0 della US1, che penso sia una luogo di adorazione da parte degli americani perchè spesso c'era una lunga fila per fare le foto!



Il giro prosegue fino al caratteristico cimitero per poi risalire fino all'inizio della Duval dove possiamo fotografare la Curry Mansion, abitazione aristocratica del 19mo secolo e oggi albergo di lusso.



Percorriamo la Duval in direzione sud fino all'incrocio con Petronia St e poi ritorniamo sulla Whitehead proprio in coincidenza di un altro luogo famoso di Key West, la casa di Ernest Hemingway, popolata da gatti con sei falangi, diretti discendenti del gatto di Hemingway!



Subito di fronte troviamo il faro di Key West, il punto di alto della città che però non offre una veduta molto interessante ...



... per poi arrivare alla fine della strada dove campeggia un altra icona venerata con una fila ancor più lunga per scattare l'ambita foto: il Southernmost Point, il punto degli States più vicino a Cuba, che da qui dista solo 90 miglia.



Ritorniamo verso nord ed entriamo nel Bahamian Village, quartiere compreso tra la Southhard e la Fleming tra i più eleganti in assoluto, le foto parlano da se.









Verso la tarda mattinata inizia a fare veramente caldo e quindi decidiamo di comune accordo che era il momento di andare in spiaggia, quella che si trova all'interno del Fort Zachary Taylor State Park, dove volendo è possibile visitare anche l'omonimo fortino.



La spiaggia è un mix tra sabbia e sassi ed è abbastanza grande. L'acqua è calda e limpida.



Volendo era possibile noleggiare ombrellone e sdraio a 30$ ma qui l'ombra non manca proprio e quindi ci accomodiamo sotto la fitta vegetazione.



Un totem ci informa sulle distanze tra Key West ed altre città del mondo.



L'ideale da queste parti era fare un pic-nic, ci sono molti tavoli ciascuno equipaggiato con il proprio barbecue. Ma non eravamo preparato così prendiamo qualcosa nel bar/ristorante della spiaggia.



Passiamo qui gran parte del pomeriggio e tra un bagno ed un servizio fotografico la giornata trascorre piacevolmente.



Verso le 16:30 leviamo le tende e torniamo in albergo per sistemarci a puntino in vista di una serata molto particolare che trascorreremo su Sunset Key, l'isola privata del resort Westin, dove è possibile assistere al tramonto comodamente seduti nel ristorante Latitudes (http://www.westinsunsetkeycottages.com/latitudes-restaurant) gustando le sue prelibatezze!



Per arrivare a Sunset Key bisogna arrivare alla marina del Westin ...



... esattamente dove sbarcano le navi da crociera che oggi non erano presenti per nostra fortuna.



La salita sulla lancia non è libera ma è necessario prenotarla, assieme al posto a sedere nel ristorante, alcuni mesi prima scrivendo una email alla concierge del Westin. Alla salita sulla lancia c'è una persona che controlla il nominativo ed il numero.



Il tragitto verso l'isola è molto breve, meno di 15 minuti ...



... e si viene sbarcati direttamente di fronte all'ingresso del ristorante.







Dopo aver ordinato gamberi e coda di aragosta faccio una perlustrazione dell'isola dove sono presenti i cottage che ospitano i facoltosi ospiti del Westin.



La cena è veramente ottima e considerando le portate non abbiamo speso moltissimo. Per i bambini è disponibile un menu a parte con piatti meno elaborati. Il menu è differenziato tra pranzo e cena e può essere scaricato dal sito sopra riportato. Il mio consiglio è di venire qui per cena perchè lo spettacolo del tramonto del sole nel Golfo del Messico è un qualcosa di indescrivibile e lascia veramente a bocca aperta ... la presenza delle nuvole crea una strana luminosità, a volte accecante altre volte cupa ... fino a quando il sole penetra nell'orizzonte e sparisce definitivamente in un gioco di luci e colori unico.





Dopo cena, verso le 21, riprendiamo la lancia e torniamo in città, percorriamo la Duval che di notte si accende e si anima con i suoi tanti locali come lo Sloppy Joe's, Captain Tony's Saloon o l'Hard Rock Cafe per citarne solo alcuni. Siamo tutti molto stanchi ma altrettanto soddisfatti da una giornata che rimarrà per molto tempo impressa nella nostra memoria ed eccitati per quello che ci aspetterà il giorno successivo. Puntiamo la sveglia alle 7:00 e ci infiliamo nel letto.

Continua ...
 

Comax

Active member
DOMENICA 20 APRILE 2014 - KEY WEST

Driiiiiinnnnn ... la sveglia che suona proprio all'alba ci fa sobbalzare sul letto ma oggi non è un problema svegliarsi perchè ci aspetta una escursione a 5 stelle, di quelle irripetibili e indimenticabili!

Ci aspettano le Dry Tortugas, un arcipelago di piccole isolette che si trovano a circa 100 km ad est di Key West, nel bel mezzo del Golfo del Messico. (http://www.drytortugas.com/)



Per arrivare alle Dry Tortugas via mare c'è un solo mezzo: il battello Yankee Freedom III, che parte tutti i giorni dal Ferry Terminal di Key West a Grinnel Street. Parcheggiamo l'auto in un parcheggio a pagamento (10 dollari al giorno) proprio di fronte all'ingresso del porticciolo ed arriviamo giusto in tempo per l'imbarco delle 7.30. La partenza è puntuale alle 8:00 ed all'uscita del porto incrociamo una barchetta leggermente più grande della nostra ...



La Yankee Freedom III impiegherà circa 2 ore e 15 minuti per arrivare a destinazione. Appena partiti viene aperto il buffet della colazione (compreso nel prezzo) e dopo aver mangiato qualcosa ci godiamo la navigazione ...



Ci viene spiegato che sull'isola, dove vivono una dozzina di persone tra rangers e famigliari, non ci sono nè ristoranti nè servizi igienici, ma solo un Visitor Center dove è possibile comprare qualche souvenier e qualche libro. Per pranzare e per andare al bagno ci si dovrà quindi servire del battello. Non esistono nemmeno fontane e rubinetti e quindi l'acqua viene distribuita gratuitamente sempre sul battello. Infine non si pensi di poter parlare col cellulare, non esistono ripetitori da quelle parti e per una giornata si dovrà rinunciare (volentieri) alla tecnologia.

Verso le 10 inizia a vedersi all'orizzonte Garden Key, l'isola sulla quale approderemo.



Garden Key è quasi completamente occupata da Fort Jefferson, una vecchia fortezza costruita a metà del 1800 con 16 milioni di mattoni, dismessa negli anni '30 per poi diventare parco nazionale nel 1992.



L'orario di arrivo fissato per le 10:15 viene rispettato ed ormeggiamo nell'unico piccolo molo dell'isola.



Appena sbarcati ci accolgono alcuni abitanti dell'isola, dove vivono tantissime specie di uccelli.



Chi vuole può arrivare sull'isola anche con questi aerei in poco più di mezz'ora, ma non immagino quanto possa costare. Tant'è che questi mezzi faranno avanti e indietro per tutta la giornata.



Iniziamo subito con l'esplorazione dell'isola ...





Bush Key, l'isolotto a fianco, è unito in questo periodo da un istmo che in altri periodi dell'anno è sommerso. Ad aprile però è percorribile solo per metà perchè da febbraio a metà settembre diviene protetto ed inaccessibile perchè gli uccelli migratori stanno costruendo i loro nidi. In effetti in lontananza si vede uno svolazzare continuo.



E' molto difficile non entrare nelle acque calde e cristalline dell'isola quindi inzia il lungo bagno con snorkeling che da queste parti è veramente unico grazie alla perfetta trasparenza dell'acqua che permette di vedere anche in lontananza pesci tropicali di ogni genere, razze, delfini ed anche qualche squaletto. Lo snorkeling può essere individuale o di gruppo e volendo si può noleggiare l'attrezzatura.



La profondità del mare varia a seconda dei punti ma generalmente si passa da pochi centimetri a 4/5 metri di profondità nel giro di poco.



Dopo pranzo arriva il momento di visitare il fortino ...



... il cui interno è molto verde e ricco di vegetazione.



Volendo è possibile fare il giro delle mura con ingresso in concomitanza del vecchio fare e per fortuna che l'abbiamo fatto visto che da lassù si ha una bellissima vista da ogni lato dell'esagono in cui si compone Fort Jefferson.



Per fare l'intero giro delle mura servono circa 45 minuti ma sicuramente ne è valsa la pena come si può denotare dalla seguenti foto!















In lontananza si vede Loggerhead Key con il suo faro alto 50 metri ...



Purtroppo alle 15 dobbiamo rientrare a bordo del Yankee Freedom perchè inizia il viaggio di ritorno. Salutiamo alcune persone che campeggeranno sull'isola (max ammesso 2 notti). Il viaggio di ritorno ce lo dormiamo quasi tutto per recupare un po' di forze per la sera.



Alle 17.15 arriviamo a Key West e l'escursione è ufficialmente finita, confermando le pur elevate attese della vigilia.

La sera ceniamo da Fogarty's, un ristorante americano sulla Duval ed malincuore chiudiamo definitivamente le valige perchè il giorno seguente sarà quello del rientro in Italia.

Continua ...
 

Silviette

Active member
Finalmente riesco a leggere il tuo fantastico diario, ero all'estero e al ritorno trovo un dettagliato resoconto di un connubio che amo alla follia: usa+crociera caraibica ....come sempre, complimenti!!! Ogni tuo racconto e' entusiasmante ed è un piacere seguirti, grazie per aver condiviso con noi la vostra bella vacanza, tra l'altro, molto ben studiata 😉
 

Comax

Active member
Finalmente riesco a leggere il tuo fantastico diario, ero all'estero e al ritorno trovo un dettagliato resoconto di un connubio che amo alla follia: usa+crociera caraibica ....come sempre, complimenti!!! Ogni tuo racconto e' entusiasmante ed è un piacere seguirti, grazie per aver condiviso con noi la vostra bella vacanza, tra l'altro, molto ben studiata

Grazie Silvia, sei veramente gentile. In effetti il connubbio USA+Crociera è il massimo anche per me!
Difficile trovare di meglio altrove.

Concludo con l'ultima giornata
 

Comax

Active member
LUNEDI' 21 APRILE 2014 - KEY WEST/MIAMI

E purtroppo, dopo un paio di settimane molto belle ed intense, arriva anche il giorno della partenza. Il volo per il ritorno in Italia, sempre con Iberia con scalo a Madrid, parte alle 22.10 quindi abbiamo tutto il tempo per fare le cose con calma.

Dopo un ultimo saluto a Key West carichiamo il nostro van e ripercorriamo la US1 in direzione Miami ...



Il ritorno, seppur con umori completamente diversi, è altrettanto piacevole e gli scorci panoramici si sprecano.



Facciamo tappa a Islamorada al ristorante Whale Harbour (http://whaleharborrestaurant.com/) per uno spuntino e riprendiamo la strada per Miami. Alla fine della US1 entriamo nella Florida Turnpike (prima la 821 e poi la 874) ed usciamo a Coral Gable. Qui arriviamo in un supermercato Publix dove facciamo scorta di cibo americano introvabile in Italia come il formaggio cheddar, il bacon in fette, i donuts glassati, varie salse per insalate e patatine, i sacchetti utilizzati per far marinare la carne prima della cottura nel barbucue ed altre amenità.

Visto che ancora qualche dollaro in tasca c'è rimasto decidiamo di passare il pomeriggio al Dolphin Mall (http://www.shopdolphinmall.com/) ...



Un grande centro commerciale poco a nord dell'aeroporto.





A differenza dell'Aventura Mall, qui non ci sono le grandi marche della moda di lusso (Louis Vuitton, Gucci, Fendi, ecc.) ma lo shopping sarà ancora più conveniente e soddisfacente. Saldi e dollaro debole sono ancora una volta un'accoppiata vincente!



Segnalo solo alcuni negozi molto convenienti come Gap, Calvin Klein, Levis, Ralph Lauren, Tommy Hilfinger, Aeropostale, Banana Republic, American Eagle e Converse.



Ultima merenda negli States ...



... e poi dritti in aeroporto, anzi al car rental center, ma non prima di aver rifornito l'auto di benzina. A tal proposito volevo segnalare che qui la benzina costa mediamente 3,75 dollari al gallone che tradotto significa 0,72 euro al litro! Per tutta la vacanza, con gli spostamenti sopra descritti, abbiamo speso 150 dollari di benzina (da dividere tra 2 famiglie). Non male direi ...

Restituiamo il nostro van all'Avis con uno specchietto laterale rotto ... trovato così dopo una notte a Key West. Fortunatamente avevamo fatto l'estensione della polizza senza franchigia (No-Excess) quindi non mi è stato addebitato niente. Riprendiamo il Mia Mover in direzione aeroporto ... check in ... e via tra le nuvole per tornare a casa!!



E con questo ho concluso. Spero che questo viaggio diviso tra crociera e strada vi sia piaciuto e che magari possa servire a chi vorrà visitare questi posti incantevoli.

FINE
 
complimenti come sempre i tuoi diari sono una garanzia di belle foto e informazioni dettagliate in posti che ci fanno sognare[smilie=applauso[1]:
 

giusri

Active member
......pant, pant..... sono arrivato anche io, sai, ero da quelle parti ..........

.....diario strepitoso, i miei complimenti, come del resto le bellissime foto delle location e della Vostra famiglia .....


ciao
Giuseppe
p.s.
spero di finire presto anche il mio......
 

Silviette

Active member
Mi è venuta nostalgia nel leggere la fine del diario... Ottimo lavoro!!!
Ps la bimbe a forza di crociere sono cresciute tanto!!! Un saluto a tutti voi ❤️
 

greg

New member
La tua bravura mi era ben nota infatti il tuo precedente diario,(Caraibi) mi è stato molto utile e da me fotocopiato, in aereo verso Guadalupe ha fatto il giro e tutti hanno attinto informazioni.
Questo diario è anche bellissimo e penso che mi farà anche questo da guida è una fonte di notizie utilissime.
Nel ringraziarti esprimo ancora i miei complimenti. Ciao greg
 
Stato
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