Costa Serena 17/01/2014 - I sogni del bambino e le grandi realtà..

Mi sono rimessa al pari...e ne è valsa la pena!!!!

La76 ha detto:

Arrivare a prua è stata un'impresa non da poco...ma l'emozione è stata veramente unica.

non volavano solo gli oggetti...ma quasi anche le persone!

Io non soffro il mare e non ho paura...devo dire che per me la nave si muoveva anche troppo poco

Essere in mezzo ad un mare del genere, se ci si ferma un attimo a pensare, fa capire quanto siamo "piccoli" in mezzo alla natura...è a quanta forza ha...

Purtroppo la maggior parte dei passeggeri era rifugiata nei ponti interni...fuori eravamo poche decine di "temerari"...è anche questo mi ha fatto riflettere...è anche vero che ognuno è libero di viversi la crociera come preferisce, ci mancherebbe! Però...

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Ho evidenziato una grande verità, è uno dei pensieri che mi ha colto più volte nelle prime ore del mattino con la nave sulla quale mi trovavo era in navigazione ed a percorrere i ponti esterni - col mare calmissimo (!!!) - ero praticamente da sola.
Non immagino cosa possa essere vivere QUEL mare stupendo che arriva dalle vostre pregevoli foto ... Spero però di non doverlo mai sperimentare.....

capricorno ha detto:

Mi ero persa sulla nave....ma vi ho ritrovato....a teatro!!!!

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Wow!!! Inizia lo spettacolo, e che spettacolo , mettiamoci comodi...

Anlu ha detto:

L'Andalusia è una regione che mi ha sempre affascinato " a priori"....non avendo purtroppo ancora avuto la possibilità di visitarla fisicamente!
forse perchè, sia nel mio immaginario che ora guardando le foto di Gabriele, rivedo similitudini con la mia Sicilia... e non solo per i "tempi dilatati" ... ma anche per gli alberelli di arance e mandarini che profumano le vie... e i colori delle maioliche...e gli arazzi... !Manlio posterai anche foto di Cadice?

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Lucrezia, mi hai anticipata ... Pezzi e aspetti della mia Sicilia in Andalusia.
Continuo a seguirvi...

artemide ha detto:

Hai ragione! Quando salii su Costa Serena nel 2010, nel vedere Artemide collocata lassù, pensai al positivo di tutto ciò: è segno che 'io' sarò in crociera 'forever'!!
Ciao Manlio

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Perchè.. tu tra quei pupazzi vestiti da Rockettari hai riconosciuto Artemide!!

CostaMagica ha detto:

Ho evidenziato una grande verità, è uno dei pensieri che mi ha colto più volte nelle prime ore del mattino con la nave sulla quale mi trovavo era in navigazione ed a percorrere i ponti esterni - col mare calmissimo (!!!) - ero praticamente da sola.

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Nelle notti calde, con il mare calmo stare da soli la sopra è qualcosa da vivere..

CostaMagica ha detto:

Lucrezia, mi hai anticipata ... Pezzi e aspetti della mia Sicilia in Andalusia.

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Come non potrebbe essere?

Un salutone a tutti!!
Manlio

pmanlio ha detto:

Perchè.. tu tra quei pupazzi vestiti da Rockettari hai riconosciuto Artemide!!

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Ho buon intuito... vero?
C'era Apollo, vuoi che non ci fosse la sua gemella?
Ogni trasposizione in chiave moderna (o modernista) di un personaggio 'classico' trova oppositori...
Basti pensare, visto che l'avete citato, al musical 'Notre Dame de Paris': ad esclusione di Esmeralda, forse, avresti mai riconosciuto i personaggi dell'opera, collocati nell'epoca storica (1492) in cui è accaduta la vicenda?
Quando lo vidi in Arena, qui a Verona, rimasi inorridita da trucco e costumi (dalla musica rimasi incantata!). Poi mi sono abituata ma Gringoire conciato così, arlecchino con cappotto azzurrino, brrr...

artemide ha detto:

C'era Apollo, vuoi che non ci fosse la sua gemella?

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C'era Apollo?
A me sembrava che ci fosse Elvis Presley e qualche suo contemporaneo.. ma non lo dire a nessuno..

Diciamo che hai un OTTIMO intuito..

artemide ha detto:

Ogni trasposizione in chiave moderna (o modernista) di un personaggio 'classico' trova oppositori...
Basti pensare, visto che l'avete citato, al musical 'Notre Dame de Paris': ad esclusione di Esmeralda, forse, avresti mai riconosciuto i personaggi dell'opera, collocati nell'epoca storica (1492) in cui è accaduta la vicenda?
Quando lo vidi in Arena, qui a Verona, rimasi inorridita da trucco e costumi (dalla musica rimasi incantata!). Poi mi sono abituata ma Gringoire conciato così, arlecchino con cappotto azzurrino, brrr...

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Questo è normale, lascia perplessi.. ma qui credo che davvero Farcus abbia esagerato.. poi magari tra cento anni la nomineranno come una grande intuizione..

Un salutone!
Manlio

Eccoci di nuovo a passeggio per Siviglia, con quattro passi nelle stradine del centro...

Il pomeriggio è tranquillo, e la passeggiata nel Barrio de Santa Cruz, quartiere ebreo, è incantevole per gli scorci caratteristici, gli edifici che si affacciano su stradine anguste e silenziose. Osservo come le tre anime di questa città, l'araba, la cristiana e l'ebrea, si mescolano e si fondono senza eccessi. E' vero che la storia ci racconta di lotte e violenti contrasti, ma oggi sembra tutto sopito, e l'atmosfera che si percepisce è di armonia e tolleranza.







Girando tra i negozietti, ne trovo uno che offre una innumerevole e fantasiosa varietà di tè e tisane. Sono bevande che a me non piacciono assolutamente, però faccio comunque provvista per le mie colleghe di lavoro, accanite consumatrici di questi infusi. L'aroma di una profumatissima miscela di tè all'arancia mi accompagnerà fino a Roma...

Arriviamo finalmente nella celebre plaza de Espana. Imponente e spettacolare, ma anche ricercata e accuratissima nei colori e disegni delle ceramiche che l'adornano.
Sapete già che in questa crociera sono in compagnia di due eccellenti e sensibili fotografi, e le mie immagini non sono certo al loro livello, però sarà per lo spirito di emulazione o per i soggetti e i temi che in questa piazza si offrono generosi, devo dire che mi sono sbizzarrito...







La piazza è stata costruita in stile neo-moresco in occasione dell'esposizione Ibero-americana del 1929. E' circondata per metà da un edificio semicircolare con quattro grandi porte e due torri che lo racchiudono. Lungo il perimetro, 48 archi accolgono la rappresentazione delle 48 provincie spagnole, con carte geografiche e immagini tipiche:











Un corso d'acqua fa da coronamento, con quattro ponti che lo sovrastano, a richiamare i quattro antichi regni spagnoli: Aragona, Castiglia, Navarra e Leon...









Un'ultima occhiata, prima di rientrare a bordo...





Questa è Siviglia...Ma non finisce qui: Laura vi delizierà con altre immagini, ricercate e molto particolari, per completare degnamente una visita che ci ha riempito il cuore.
Mi spiace solo per una cosa: il mio sogno di incontrare Carmen non sì è realizzato....ma si sà, la zingara-sigaraia andalusa come tutte le belle donne fa la preziosa, è desiderabile e sfuggente...Vorrà dire che la troverò la prossima volta...
Forse......?

Mi sa che Carmen era in giro per altre parti dell'Andalusia.. vedremo..

I contrasti tra le tre etnie, Ebrea, Musulmana e Cristiana, più che appartenere alla popolazione locale, sono stati introdotti dall'esterno.. derivano dalla Reconquista dei re di Spagna, ma a Siviglia la gente viveva in pace.. nelle architetture di Siviglia, a ben guardare, non si hanno solo sovrapposizioni degli stili derivanti da quelle culture, ma anche una fusione degli stessi in diversi edifici..

A suo tempo un bravissima guida ce li mostrò parlando appunto della particolarità di questo stile architettonico..

La piazza è.. senza parole, bellissima!! Le foto la mostrano in tutta la sua bellezza, ma stare li ed avere un altro colpo d'occhio è qualcosa che ne fotografia ne video possono trasmettere..

Anche io presenterò Cadice con una prima visita 'generale' e poi con una bellissima passeggiata piena di dettagli, sarà bello vedere e confrontare gli uni e gli altri..

Un salutone!
Manlio

pmanlio ha detto:

I contrasti tra le tre etnie, Ebrea, Musulmana e Cristiana, più che appartenere alla popolazione locale, sono stati introdotti dall'esterno.. derivano dalla Reconquista dei re di Spagna, ma a Siviglia la gente viveva in pace..

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quant'è vero il detto 'La storia la scrivono i vincitori'!

In questo caso i vincitori erano re di spagna, cattolici, sì, ma estremamente integralisti nella loro religiosità, come nemmeno la Chiesa ormai non era più, all'epoca della cacciata dei 'Mori'.
Ed estremamente intolleranti come erano applicarono la legge dell'aut aut alle minoranze religiose: o ti converti o te ne vai. In quei luoghi non era mai accaduto prima.
Poterono rimanere solo gli artisti, i mudejar, parola che indica in arabo 'coloro che possono rimanere'.
Arrivarono a definire i Mori come popolazione miscredente ed ignorante, mentre nella realtà dei fatti non era così: da matematica posso affermare che, dal mio punto di vista, eravamo piuttosto ignoranti noi 'occidentali' al loro cospetto: dotati di validissimi algebristi (l'algebra l'hanno inventata loro) e geniali filosofi della scienza, anticiparono problemi e relative soluzioni che in occidente successivamente potemmo solo 'importare' con rispetto. E pensare che da 'noi' a quell'epoca, ci raccontavano ancora che la terra è piatta...
Come la cultura matematica, era cresciuta enormemente la cultura sociale e economica, l'arte...

Una cospicua comunità di ebrei spagnoli, dopo aver vagato verso occidente, si stabilì in diverse località Europee dedite al commercio ed al traffico di merci, tra cui Venezia; alcuni fanno risalire a questo la parlata spagnoleggiante dell'accento veneto (tra cui il mio).

Vediamo cosa ne pensa 'El Dose'... eheheh
Rodolfo!! Lo sai che nella tua Venezia ci sono ben tra 'calle del Dose'?

Scusate la digressione...
Ciao
Cinzia

Gabriele C. ha detto:

Eccoci di nuovo a passeggio per Siviglia, con quattro passi nelle stradine del centro...

Il pomeriggio è tranquillo, e la passeggiata nel Barrio de Santa Cruz, quartiere ebreo, è incantevole per gli scorci caratteristici, gli edifici che si affacciano su stradine anguste e silenziose. Osservo come le tre anime di questa città, l'araba, la cristiana e l'ebrea, si mescolano e si fondono senza eccessi. E' vero che la storia ci racconta di lotte e violenti contrasti, ma oggi sembra tutto sopito, e l'atmosfera che si percepisce è di armonia e tolleranza.

Girando tra i negozietti, ne trovo uno che offre una innumerevole e fantasiosa varietà di tè e tisane. Sono bevande che a me non piacciono assolutamente, però faccio comunque provvista per le mie colleghe di lavoro, accanite consumatrici di questi infusi. L'aroma di una profumatissima miscela di tè all'arancia mi accompagnerà fino a Roma...

Arriviamo finalmente nella celebre plaza de Espana. Imponente e spettacolare, ma anche ricercata e accuratissima nei colori e disegni delle ceramiche che l'adornano.
Sapete già che in questa crociera sono in compagnia di due eccellenti e sensibili fotografi, e le mie immagini non sono certo al loro livello, però sarà per lo spirito di emulazione o per i soggetti e i temi che in questa piazza si offrono generosi, devo dire che mi sono sbizzarrito...

La piazza è stata costruita in stile neo-moresco in occasione dell'esposizione Ibero-americana del 1929. E' circondata per metà da un edificio semicircolare con quattro grandi porte e due torri che lo racchiudono. Lungo il perimetro, 48 archi accolgono la rappresentazione delle 48 provincie spagnole, con carte geografiche e immagini tipiche:

Un corso d'acqua fa da coronamento, con quattro ponti che lo sovrastano, a richiamare i quattro antichi regni spagnoli: Aragona, Castiglia, Navarra e Leon...

Un'ultima occhiata, prima di rientrare a bordo...

Questa è Siviglia...Ma non finisce qui: Laura vi delizierà con altre immagini, ricercate e molto particolari, per completare degnamente una visita che ci ha riempito il cuore.
Mi spiace solo per una cosa: il mio sogno di incontrare Carmen non sì è realizzato....ma si sà, la zingara-sigaraia andalusa come tutte le belle donne fa la preziosa, è desiderabile e sfuggente...Vorrà dire che la troverò la prossima volta...
Forse......?

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Gabriele, intanto grazie per e belle foto, visto che questa piazza ti è piaciuta, so che puoi capirmi se ti racconto che nel mio ricordo, la bellezza di questa piazza meravigliosa è stata esaltata dalla luce abbagliante di una calda giornata con cielo azzurro e gagliardo sole andaluso. I decori erano sfolgoranti, di fronte, il parco era tutto in rigoglio e per giunta c'era anche Carmen: una bella ragazza dai lunghi capelli neri ed un "decolletè" che ricordava certi balconcini fioriti; era la nostra sorridente guida!
Torna a Siviglia quando lì esplode la primavera, in quella stagione la città forse dà il meglio e poi magari c'incontri Carmen.
Ciao.
Fan

artemide ha detto:

Vediamo cosa ne pensa 'El Dose'... eheheh
Rodolfo!! Lo sai che nella tua Venezia ci sono ben tra 'calle del Dose'?

Scusate la digressione...
Ciao
Cinzia

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Mi risulta il contrario: che l'idioma spagnolo derivi dal Veneziano.

Che fossero tre non lo sapevo.

Rodolfo ha detto:

Mi risulta il contrario: che l'idioma spagnolo derivi dal Veneziano.

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artemide ha detto:

Scusate la digressione...

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Cinzia, è un bellissimo contributo, altro che 'scusate'..
Ora sono di fretta, ma due note le metterò anche io..

fandelmare ha detto:

Torna a Siviglia quando lì esplode la primavera, in quella stagione la città forse dà il meglio e poi magari c'incontri Carmen.

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Io l'ho visitata di inverno e di estate, in primavera deve essere meravigliosa..

Rodolfo ha detto:

Mi risulta il contrario: che l'idioma spagnolo derivi dal Veneziano.

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Un salutone a tutti!
Manlio

Sbarcato stamane dalla Sardegna a Genova. .. e grazie a questo diario... ed ad una guida d'eccezione come la nostra Laura... mi sono fiondato al Galata. .. straordinario...
Ma ancora più straordinario... è il modo superlativo in cui Manlio lo ha saputo rappresentare in queste pagine...
Un grande grazie...

Felix73 ha detto:

Sbarcato stamane dalla Sardegna a Genova. .. e grazie a questo diario... ed ad una guida d'eccezione come la nostra Laura... mi sono fiondato al Galata. .. straordinario...
Ma ancora più straordinario... è il modo superlativo in cui Manlio lo ha saputo rappresentare in queste pagine...
Un grande grazie...

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Finalmente!!!
ho gualche dubbio sull'essere una guida d'eccezione...ma ci tenevo proprio tanto a fartelo conoscere...e sono molto contenta ti sia piaciuto

...io non volevo dirlo...ma parlando con Max ho scoperto che aveva avuto la mia stessa impressione...Manlio è stato talmente bravo a presentarlo che nelle sue parole sembra ancora più bello di quanto in realtà sia....

fandelmare ha detto:

e magari c'incontri Carmen.

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Va bene non trovare Carmen...ma almeno il barbiere l'avete trovato ??

Vedi Laura.. alla fine si è creato qualcosa di "virtuoso"...
Vederlo dopo aver letto il diario ha fatto sì che la chiave di lettura data fosse già "carica" di quel contenuto emozionale e storico appreso qui... parlo soprattutto della parte sugli emigranti. .. questo ha reso il tutto ancora più speciale. ..
E vederlo dal vivo mi ha fatto comprendere meglio il bel lavoro di Manlio...
Complimenti davvero...
E grazie a te per la bella giornata. ..
Ah...Doge.. a proposito... pesto buonissimo..

Felix73 ha detto:

Vedi Laura.. alla fine si è creato qualcosa di "virtuoso"...
Vederlo dopo aver letto il diario ha fatto sì che la chiave di lettura data fosse già "carica" di quel contenuto emozionale e storico appreso qui... parlo soprattutto della parte sugli emigranti. .. questo ha reso il tutto ancora più speciale. ..
E vederlo dal vivo mi ha fatto comprendere meglio il bel lavoro di Manlio...

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La parte dell' emigrazione è senza dubbio quella più emozionale...è un museo nel museo.
Il resto non è da meno, però quello che si vede lì, colpisce...ma ci voleva davvero la bravura di Manlio per raccontarlo così bene

Felix73 ha detto:

E grazie a te per la bella giornata. ..
Ah...Doge.. a proposito... pesto buonissimo..

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Davvero una bellissima giornata...grazie

artemide ha detto:

Scusate la digressione...
Ciao
Cinzia

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ma questo "è" il diario delle digressioni!!! con il beneplacito degli autori e grazie alla loro sensibilità...tra il serio e il faceto, sono stati toccati tanti argomenti "a latere"....che ci hanno fatto sorridere, riflettere ed emozionare...come il vedere una nave non come oggetto di svago e piacere ma come unico mezzo per cambiare vita o trovarne una..! (e sul tema dei migranti non dico altro perchè ho già scritto tanto da un'altra parte...)!

p.s. Laura, anche a te piace Pirandello?!

artemide ha detto:

Va bene non trovare Carmen...ma almeno il barbiere l'avete trovato ??

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...Veramente sono più interessato alle bellezze di Carmen che agli intrallazzi di Figaro...!!!

Felix73 ha detto:

Sbarcato stamane dalla Sardegna a Genova. .. e grazie a questo diario... ed ad una guida d'eccezione come la nostra Laura... mi sono fiondato al Galata. .. straordinario...
Ma ancora più straordinario... è il modo superlativo in cui Manlio lo ha saputo rappresentare in queste pagine...
Un grande grazie...

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Caro Felix, forse molto sta nel saper osservare bene e saper raccontare; in più poi Manlio sa farlo oltre che con le parole anche con le sue impeccabili foto.
A proposito di Genova, città che per troppi italiani magari è solo Acquario, pesto, sopraelevata e tanta fretta per un traghetto in partenza, io ci ho provato a raccontarla a modo mio, guardandola con gli occhi del cuore e della mente e ripensando alla Genova dei grandi naviganti ma anche quella di Lauzi, di Paoli, di Tenco, di De Andrè, di Bindi.

"Per Zena"

Stretta tra il monte e il mare,
solo tu ci sai stare!
Arrampicata lì sulla collina
a rubar spazio al mare, col porto e la banchina;
splendente al sole, dal mare abbagliata
o cupa e grigia sotto pioggia a cascata.
Zena, sembri così, forse un po' dura
sarà magari chè non hai pianura
ma tra stretti carrugi e tetti arrampicati
spesso son stati grandi quei che ci son nati.
Zena, soltanto tu ci puoi mostrare
dove il monte col mar si va a sposare,
lo spazio che ti han dato è forse poco
ma hai conosciuto il mondo, a poco a poco
e poi ritorni con grande nostalgia
per far di una canzone una poesia.
Ti han detto sei superba, forse austera
io ti direi soltanto: "Resta vera!"

Ciao Felix e ciao a tutti.
Fan
P.s.
Questa volta forse non vado OT rispetto al diario perché senza questa Genova non ci sarebbe il Galata

Mamma mia!! Qui non si può sparire un attimo e si aprono mille discorsi!!

Provo a prenderli uno ad uno.. partiamo dal Galata..

La76 ha detto:

...io non volevo dirlo...ma parlando con Max ho scoperto che aveva avuto la mia stessa impressione...Manlio è stato talmente bravo a presentarlo che nelle sue parole sembra ancora più bello di quanto in realtà sia....

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Felix73 ha detto:

Vedi Laura.. alla fine si è creato qualcosa di "virtuoso"...
Vederlo dopo aver letto il diario ha fatto sì che la chiave di lettura data fosse già "carica" di quel contenuto emozionale e storico appreso qui... parlo soprattutto della parte sugli emigranti. .. questo ha reso il tutto ancora più speciale. ..
E vederlo dal vivo mi ha fatto comprendere meglio il bel lavoro di Manlio...

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fandelmare ha detto:

Caro Felix, forse molto sta nel saper osservare bene e saper raccontare; in più poi Manlio sa farlo oltre che con le parole anche con le sue impeccabili foto.

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Io ho visitato varie volte il Galata, e di queste almeno due le ho fatte in ''Splendida solitudine'', avevo appuntamenti serali ed ho potuto passare tutta la giornata li dentro, in un caso forse ho addirittura fatto due giorni di seguito dentro il museo (ci metto un 'forse').

Per l'emigrazione ho fatto il primo 'viaggio' da solo, con l'attenzione fissata su tutto, con una cultura di base sul problema, e mi sono immedesimato nella persona di cui avevo preso la 'identità'.. in un certo senso ho 'vissuto' il viaggio con lui, sono sbarcato a Ellis Island ed ho passato i test, che ad un certo punto mi sono anche apparsi difficili, vista una sorta di apprensione che mi aveva preso..

Prima di 'partire dal paese' ho letto le lettere di invito dei parenti, tanto tempo vuol dire la possibilità di fare una visita particolare..

Rimprovero al Galata di aver oggi interrotto quel percorso emozionale facendoti 'sbarcare' prima in Sud America e dopo negli USA, ma quando scrivevo nel diario avevo in mente il percorso iniziale..

A questo aggiungete la visione del film di Crialese e l'approfondimento che ho fatto su vari testi, oltre al progetto che volevo mettere su con Laura ed Herminia..

Tutto quello a cui tendeva la mia descrizione, supportata dai testi ecc. era di far rivivere quello che ho provato la prima volta.. in questo senso non credo di aver reso nulla più bello di quanto non sia.. è solo che in compagnia, o con tempi limitati, la visita è diversa.. tutto li..

Tornando al museo, con dei tempi larghissimi a disposizione le cose si possono apprezzare, quasi degustare, e le installazioni del Galata di tempo ne meritano davvero tanto..

Se è vero che quella dell'emigrazione colpisce più di altre non credo che in realtà sia la più importante.. ci sono alcune cose (il simulatore per il 'corso' da sommergibilista e la successiva visita al sommergibile stesso, il cantiere navale, la Galea ed altre ancora) che sono allo stesso livello..

Lo spazio dedicato all'emigrazione è nel contempo incredibile (per la ricostruzione degli ambienti) ed emotivo.. quindi colpisce di più ma non è certo 'unico'..

A parte questo, faccio notare che 'raccontare' rende impeccabili cose che invece sono peccabili, le foto del Galata che ho postato sono una vera fetenzìa.. ma non lo dite a nessuno!!

artemide ha detto:

Va bene non trovare Carmen...ma almeno il barbiere l'avete trovato ??

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Artemide, noi semo Masculi (Noi, non Laura ovviamente).. a noi del Barbiere..

Gabriele C. ha detto:

...Veramente sono più interessato alle bellezze di Carmen che agli intrallazzi di Figaro...!!!

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Felix73 ha detto:

Ah...Doge.. a proposito... pesto buonissimo..

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Me lo segno anche io..

fandelmare ha detto:

"Per Zena"

Stretta tra il monte e il mare,
solo tu ci sai stare!
Arrampicata lì sulla collina
a rubar spazio al mare, col porto e la banchina;
splendente al sole, dal mare abbagliata
o cupa e grigia sotto pioggia a cascata.
Zena, sembri così, forse un po' dura
sarà magari chè non hai pianura
ma tra stretti carrugi e tetti arrampicati
spesso son stati grandi quei che ci son nati.
Zena, soltanto tu ci puoi mostrare
dove il monte col mar si va a sposare,
lo spazio che ti han dato è forse poco
ma hai conosciuto il mondo, a poco a poco
e poi ritorni con grande nostalgia
per far di una canzone una poesia.
Ti han detto sei superba, forse austera
io ti direi soltanto: "Resta vera!"

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Senza parole.. Genova è un pezzo di cuore..

fandelmare ha detto:

Questa volta forse non vado OT rispetto al diario perché senza questa Genova non ci sarebbe il Galata

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Diciamo piuttosto che..

Anlu ha detto:

ma questo "è" il diario delle digressioni!!! con il beneplacito degli autori e grazie alla loro sensibilità...tra il serio e il faceto, sono stati toccati tanti argomenti "a latere"....che ci hanno fatto sorridere, riflettere ed emozionare...come il vedere una nave non come oggetto di svago e piacere ma come unico mezzo per cambiare vita o trovarne una..! (e sul tema dei migranti non dico altro perchè ho già scritto tanto da un'altra parte...)!

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.. va bene così!!

Un salutone!
Manlio

(ps: devo ancora aggiungere due note ad integrazione delle considerazioni di Artemide.. )