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Bulbo nave

Rodolfo

Super Moderatore
Qualsiasi oggetto in movimento deve sottostare, a seconda di dove si muova, a delle resistenze all'avanzamento. Di corsa a piedi, in bici, in auto, in aereo, in nave c'è sempre qualche elemento che si oppone allo sforzo prodotto.
Anche la nave nel suo movimento deve affrontare queste forze che ne limitano il procedere e dissipano parte dell'energia prodotta per produrre fenomeni indesiderati.

Questi fenomeni più o meno appariscenti si concretizzano in quattro componenti principali:

A) Resistenza d'onda; la quantità di energia persa per produrre le onde quelle che vediamo prodursi, in mare calmo, a prua, sulla spalla di prua, sui fianchi, a poppa.
B) Resistenza d'attrito; ogni oggetto in movimento sviluppa attrito che limita lo sforzo prodotto, nel caso la resistenza incontrata dalla carena nell'elemento fluido.
C) Resistenza viscosa; quella prodotta dai vortici che si staccano dalla carena e dalle appendici sommerse come i timoni, i bracci portaelica e i loro sostegni, alette antirollio, in genere qualsiasi cosa sporga, compresi gli anodi sacrificali.
D) Resistenza all'aria

Le ultime due son dette anche resistenze residue e meno importanti nel complesso della resistenza (che per altro assumono altrettanta importanza in caso di scafi molto veloci). Perfino lo spray, l'acqua polverizzata, che si genera a prua, è una fonte di resistenza.

Quella più evidente è la B), quella che si tende a cercar di limitare, non essendo possibile eliminarla.

Il bulbo prodiero, nelle su forme più o meno pronunciate, più o meno visibile, è stato un accorgimento adottato ancora un centinaio di anni fa nella costruzione navale.
Non è la panacea per la soluzione del problema, ma un compromesso applicato allo scafo, anzi a quella precisa forma di scafo, per "combattere" il fenomeno.

Le onde di prua, di spalla di prua sono le più consistenti e il bulbo ha lo scopo di ridurne la loro altezza creando un'onda prodiera in controfase rispetto a quelle generate, in modo da diminuire l'energia sprecata e di trasferirla a favore dell'avanzamento.

Il bulbo, proprio perchè non è una soluzione, funziona bene a precise condizioni di carico e velocità, contrariamente si trasforma in un ulteriore elemento di resistenza.
 

RIC

Well-known member
se ho capito bene le navi tipo "vard" non hanno assolutamente il bulbo...lo scafo di nuova concezzione va a rimettere in discussione tutte le cose sopra dette...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ho precisato che il bulbo non è la panacea per ridurre la resistenza di uno scafo, quindi nuove soluzioni possono sempre essere adottate. Tra le altre cose, per ora, quel tipo di navi è dedicato a particolari attività lavorative.

La scelta di Mitsubishi per le nuove Aida, di cui abbiamo già parlato, si avvale anche di altre soluzioni che fino ad ora nessuna nave passeggeri ha mai preso in considerazione.

Sperando funzioni nel complesso, perché proprio ieri ho postato un articolo sulle difficoltà, sull'impennata dei costi, sui possibili ritardi di consegna delle nuove unità per sopravvenuti problemi progettuali che sta incontrando MHI.
 
F

Felix73

Guest
Disamina chiara ed interessante Rodolfo, grazie.
C'è qualche proporzione che puoi portarci come esempio, tra condizioni di carico e velocità e la "trasformazione" del bulbo in ulteriore elemento di resistenza?
Ad esempio. ..petroliera piena... o semi piena. .. etc.
 

Rodolfo

Super Moderatore
In genere il bulbo viene progettato per le normali condizioni di operatività della nave, che esprime la sua massima efficacia a velocità prossime a quelle massime.

Per una nave passeggeri l'immersione rimane pressoché costante durante la sua vita operativa; diverso per una nave da carico.

Per quest'ultima la progettazione del bulbo e la sua forma avviene tenendo conto della velocità di crociera, dell'immersione media, e della forma dello scafo e deve tener conto anche dell'altra componente di resistenza all'avanzamento, l'attrito. Una nave scarica offre una superficie bagnata di molto inferiore ad una a pieno carico e quindi una resistenza inferiore d'attrito. Anche il tipo di mare in cui la nave opererà prevalentemente viene tenuta in considerazione in ambito progettazione.

Si richiede a supporto un intervento di DevilCap56. ;) :;)
 
Ultima modifica:

Mate

Active member
Il bulbo perde efficacia sotto i 16 nodi e da quel che sembra le navi AIDA che sta costruendo MHI sono progettate per viaggiare a velocità più basse del solito, quindi da qui la probabile mancanza del bulbo.
 

fandelmare

New member
Mi sembra di ricordare d'aver letto da qualche parte che il bulbo dovrebbe anche ridurre, se pur di poco, in caso di beccheggio l'immersione della prua tra le onde. C'è qualcosa di vero in questo?
Grazie.
Ciao a tutti. Fan
 

Rodolfo

Super Moderatore
Il bulbo perde efficacia sotto i 16 nodi e da quel che sembra le navi AIDA che sta costruendo MHI sono progettate per viaggiare a velocità più basse del solito, quindi da qui la probabile mancanza del bulbo.

Per me non è che perda efficacia al di sotto dei 16 nodi, ma piuttosto che, per velocità inferiori a quella che hai indicato, la componente d'onda all'avanzamento diventa meno importante, per cui il bulbo può diventare superfluo.

Se il motivo della mancata adozione per le nuove Aida è la velocità ridotta, quindi prossima o inferiore ai 16 nodi, le navi avrebbero una flessibilità operativa piuttosto limitata.

Mi sembra di ricordare d'aver letto da qualche parte che il bulbo dovrebbe anche ridurre, se pur di poco, in caso di beccheggio l'immersione della prua tra le onde. C'è qualcosa di vero in questo?
Grazie.
Ciao a tutti. Fan

Sì, è vero, contribuisce a smorzare l'effetto beccheggio.
 

fandelmare

New member
Per me non è che perda efficacia al di sotto dei 16 nodi, ma piuttosto che, per velocità inferiori a quella che hai indicato, la componente d'onda all'avanzamento diventa meno importante, per cui il bulbo può diventare superfluo.

Se il motivo della mancata adozione per le nuove Aida è la velocità ridotta, quindi prossima o inferiore ai 16 nodi, le navi avrebbero una flessibilità operativa piuttosto limitata.



Sì, è vero, contribuisce a smorzare l'effetto beccheggio.

Grazie per la conferma e per tutte le altre informazioni.
Sempre a proposito di bulbo io vedo che ne sono dotati anche i traghetti CAREMAR (quelli con i 2 fumaioli posti lateralmente lungo le fiancate) che curano i collegamenti con le isole Campane ma non so fino a che punto quei traghetti siano veloci soprattutto all'atto pratico e al di là delle potenzialità.
 

Mate

Active member
Queste sono le motivazione che mi sono state date da un importante costruttore di navi di cui non posso fare il nome ;)
 

Rodolfo

Super Moderatore
Queste sono le motivazione che mi sono state date da un importante costruttore di navi di cui non posso fare il nome ;)

Sarà così; vedremo di approfondire.

Comunque convieni che una bassa velocità delle nuove Aida, ben più bassa della media delle navi attuali, 22 nodi circa, limiti il suo impiego operativo? E poi, noi abbiamo visto che il dritto di prua è diverso, come ci è stato presentato dai vari rendering, ma sappiamo se una forma di bulbo sarà presente o no, al di sotto della linea di galleggiamento?
 

Sandro 09

Well-known member
qui,da noi anche i nuovi pescherecci in acciaio arrivano con il bulbo sagomato e credo arrivino a fatica ai 13-14 kn
 

Mate

Active member

matteov

Active member
Se ti dico chi mi ha detto questa info ti viene un colpo (se vuoi in privato posso). Cmq ho visto l'opera morta delle navi AIDA ed il bulbo non c'è, la prua va dritta su come il Titanic...
Nessuno mette in dubbio la qualità dell'informazione, solo che non si può dire che su tutte le navi, sotto i 16 non serve più.
Bisogna vedere molti aspetti, ed ogni nave è un discorso a se.
Io penso che in Mitsubishi si siano voluti più che altro lanciare in una nuova avventura, e nel bene o nel male dovevano fare "notizia". Alcuni progettisti sostengono che sia l'unica via da percorrere, altri inorridiscono se non sentono parlare di bulbo... Altri dicono sia solo un vezzo estetico... Casualmente però, ogni una di queste figure lavora per un cantiere diverso.

Mate, questa è una Bulk Carrier, la prima immagine che ho trovato, con velocità commerciale modesta, al di sotto dei 16 nodi che dici tu, come mai ha il bulbo?

https://www.marinetraffic.com/it/ais/details/ships/311064300/vessel:ANDANTE

Perché è "andante" :D
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Se ti dico chi mi ha detto questa info ti viene un colpo (se vuoi in privato posso). Cmq ho visto l'opera morta delle navi AIDA ed il bulbo non c'è, la prua va dritta su come il Titanic...

Immagino, però, a me, per capire, non basta sapere che l'ha detto XY, ma il perché. ;) ;)

E quindi perché quella nave, di velocità inferiore ai 16 nodi, ce l'ha, se non serve?
 
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pmanlio

Active member
Il bulbo perde efficacia sotto i 16 nodi e da quel che sembra le navi AIDA che sta costruendo MHI sono progettate per viaggiare a velocità più basse del solito, quindi da qui la probabile mancanza del bulbo.

Per me non è che perda efficacia al di sotto dei 16 nodi, ma piuttosto che, per velocità inferiori a quella che hai indicato, la componente d'onda all'avanzamento diventa meno importante, per cui il bulbo può diventare superfluo.

Mi sembra che le due affermazioni possano andare d'accordo tra di loro..

Sul perchè in navi con velocità più basse sia presente il bulbo non saprei rispondere, non è il mio campo (ci vorrebbe un fluidodinamico), ma faccio notare che una cosa è avere uno scafo a Clipper ed un'altra uno a 'Galeone', il primo taglia l'acqua in un modo..

Exterior-of-the-titanic.jpg


La nave postata da Rodolfo:

showphoto.aspx


se non avesse il bulbo, a naso almeno, troverebbe più resistenza..

Con il bulbo e quella forma ci guadagna in stazza..

Un saluto!
Manlio
 
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