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Chi ha fatto bene?

Rodolfo

Super Moderatore
Due navi ferme nello stesso porto, Port Chalmers in Nuova Zelanda; vengono diramati allarmanti bollettini meteo con previsioni di gravi tempeste e violente precipitazioni lungo la rotta per Akaroa, meta di entrambe le navi.

All'ora della partenza, la Golden Princess, 109.000 tsl, rimane all'ormeggio su decisione del Comandante per trascorrere la notte in banchina, in attesa di migliorate condimeteo per l'indomani, mentre la più piccola Maasdam, 56.000 tsl, rispettosa dell'orario schedulato, lascia il porto.

Posso immaginare a bordo della Golden i commenti poco lusinghieri, sul fatto che la "piccola" ha preso il mare, mentre la grande è rimasta in porto.

Naturalmente, con il senno del poi, tutti saremmo in grado di valutare se ha azzardato la Maasdam o ha peccato di eccesso di prudenza la Golden.

Stessa situazione, due diverse decisioni. Chi avrà preso la più opportuna nel momento cruciale?

https://www.odt.co.nz/news/dunedin/ill-wind-blows-city-some-good-cruise-ship-delayed
 

mal di mare

New member
Non ho le conoscenze tecniche per sapere chi ha fatto la scelta giusta,ma sono tornata da poco da quei porti
e mi sento di fare un'osservazione.........la distanza tra Porth Chalmers e Akarora è relativamente breve
e la navigazione lungo costa.......Emerald Princess ad Akaroa era rimasta in rada con relativo
trasbordo dei passeggeri con le scialuppe.....sono certa che se il Comandante di Hal ha deciso di partire
aveva anche la conoscenza del tempo nella baia di Akaroa,per altro sempre molto riparata.
L'aritcolo riporta come vantaggio per i negozi e i tour operator di Dunedin il fatto che la nave sia rimasta
in porto overnight ,visto che avevano perso molti passeggeri delle navi precedenti non attraccate
per brutto tempo..........a volte le decisioni possono dipendere,forse,anche da altri motivi.............
naturalmente la mia è solo un ipotesi,ma non vedo per quale motivo Hal avrebbe dovuto rischiare se le
condizioni non lo permettevano................
 
Ultima modifica:

Magellano

Utente livello Platinum
In mare la scelta più sicura è sempre la più saggia. Avrei preferito trovarmi su Princess che non su Hal in questa circostanza.
 

F555

Member
Provando ad usare il buonsenso, un elemento certo è il bollettino meteo che annuncia condimeteo avverse, burrasca, lungo la rotta prevista. Un altro elemento certo è la "mission" della unità navale "crociera" che equivale a "vacanza" che equivale a "divertimento e benessere dei passeggeri". Un altro elemento è la "sicurezza" in senso lato che è imprescindibile. Pertanto considerando l'allerta meteo, il contesto e l'attività che doveva essere svolta, la scelta che ha dimostrato massima cautela è stata la più saggia. Un altro contesto, un'altra ragione per andar per mare in tempo di pace o di guerra avrebbe portato a decisioni diverse. Almeno questa è la mia modesta opinione.
 

mal di mare

New member
Partendo dal principio per altro logico che la scelta più sicura sia la più saggia credo che bisognerebbe rinunciare
alle crociere in mediterraneo d'inverno,come si faceva molti anni fa e come decidono alcune compagnie..............
altre prendono decisioni diverse,ma sono certa sempre con un rischio calcolato............
Mi piacerebbe sapere nel caso specifico che cosa è realmente successo a chi è partito.............
del resto Emerald tra Australia e Nuova Zelanda ha trovato due giorni di mare.....terrificante nel mar di Tasmania.........
eppure siamo partiti lo stesso e ci hanno avvertito...............
 

ENRICO747

Active member
Essendo navi molto diverse, la butto li, secondo me non sono due identiche situazioni...probabilmente hanno fatto bene entrambe....ognuna con motivazioni diverse.
Parere altamente atecnico, ma proprio per questo non mi sentirei di giudicare negativamente l'uno o l'altro.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

mal di mare

New member
Nel caso specifico la cosa più curiosa è che entrambe le navi fanno capo a Carnival......sembrerebbe dunque
che questo tipo di decisioni vengono prese in autonomia completa dagli equipaggi senza consultare Carnival stessa..............
 

Didi

Well-known member
Non può essere che ogni nave sia in grado ti tenere il mare e i venti in modo diverso da come é costruita?
Le grandi navi che presentano enormi facciate penso non siano l'ideale per affrontare i venti . Lo penso per aver visto ad Hon Gong come nei grattacieli veniva lasciato un piano libero per permettere il passaggio del vento durante i tifoni.
Sarebbe interessante il parere di un esperto .
 

matteov

Active member
L'equazione grande nave = stabilità non va sempre di pari passo!

Le scelte sono tali e come tali vanno rispettate, non possiamo dire che la nave "grande" abbia fatto la cosa più sensata.... Magari non era in condizioni tecniche per poter comunque uscire...
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Di certo i comandanti avevano strumenti validi per prendere una decisione ponderata.
Dalla mia scrivania posso dire che nel dubbio avrei scelto la soluzione meno rischiosa e sarei rimasto in porto.
 

Cokj72

New member
magari dovevano fare rotte diverse, magari la Princess ha qualche "piccolo problema a bordo", il fatto che siano due navi CCL secondo me non c' entra proprio niente, già due navi della stessa compagnia altre colte si sono comportate in modo differente per problemi di tempo sia in attracco che in uscita o in navigazione sottocosta o no
 

Rodolfo

Super Moderatore
Per mio conto ci son troppi elementi da valutare per poter dare una spiegazione, elementi che non sono a nostra portata. Fra le tante ipotesi anche quella di Matteo potrebbe avere un fondo di verità.

La navigazione sottocosta, a seconda delle condizioni meteo, dell'orografia della costa, può diventare molto più pericolosa di quella in mare aperto.

Non dimentichiamoci di Anthem of the Seas, uscita in mare nonostante i bollettini meteo assolutamente negativi, trasformando la crociera in un incubo per i passeggeri e subendo danni ai propulsori.
 

mal di mare

New member
Per mio conto ci son troppi elementi da valutare per poter dare una spiegazione, elementi che non sono a nostra portata. Fra le tante ipotesi anche quella di Matteo potrebbe avere un fondo di verità.

La navigazione sottocosta, a seconda delle condizioni meteo, dell'orografia della costa, può diventare molto più pericolosa di quella in mare aperto.

Non dimentichiamoci di Anthem of the Seas, uscita in mare nonostante i bollettini meteo assolutamente negativi, trasformando la crociera in un incubo per i passeggeri e subendo danni ai propulsori.

In questo caso si trattava non solo di uscire in mare ,ma di programmare uno scalo con discesa con le lance...........
sono certa che nessun Comandante sarebbe partito in condizioni tanto avverse..........QV a Natale ne è una riprova,
avvertiti dell'impossibilità dello sbarco in lance siamo rimasti alle canarie..............
Quell'accenno nell'articolo ai vantaggi economici per la città derivanti dalla fermata della nave
mi lascia qualche dubbio.............
 

giada50

Well-known member
Onestamente anch’io non so quale sia stata la decisione più giusta… so però che, se sono in crociera ( = vacanza), preferisco farla nel modo più tranquillo e rilassato possibile quindi sono tra quelli che avrebbero accettato volentieri di restare in porto. Uno scalo saltato non è poi la fine del mondo; mi è capitato altre volte e non ne ho mai fatto un dramma. I due Capitani, come dice leo, per prendere la loro decisione avranno avuto sicuramente in loro possesso informazioni sia sulla situazione meteorologia con quella del mare sia sulle capacità della nave stessa di affrontare la navigazione con quelle condizioni.
Certo che se qualcosa fosse andato storto, col senno di poi, tutti a dire: ma si sapeva, lo avevano preannunciato, è stato un incosciente, ecc. ecc…..

Gianni
 
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