E se il passeggero nel corso del viaggio, avesse avuto dei problemi, ne avesse causato ad altri ospiti? Avrebbe potuto incorrere in qualche grave incidente e la responsabilità sarebbe ricaduta sull'organizzazione, sul Comandante per non aver preso gli opportuni provvedimenti. Magari la denuncia sarebbe stata ugualmente avviata contro la Compagnia, per non aver tutelato la sua incolumità e per i conseguenti danni derivati.
Del resto le Condizioni Generali di Contratto son ben chiare
Qualora, a giudizio del Comandante, un Passeggero si trovi in condizioni tali da non poter affrontare o proseguire il viaggio o di costituire un pericolo per la sicurezza, la salute o l’incolumità della nave, dell’equipaggio o degli altri Passeggeri, ovvero il suo comportamento sia tale da compromettere il godimento della crociera da parte degli altri Passeggeri, sarà facoltà del Comandante, a seconda dei casi a) negare l’imbarco a tale Passeggero, b) sbarcare il Passeggero in un porto intermedio, c) non consentire al Passeggero la discesa a terra in un porto intermedio, d) non consentire al Passeggero l’accesso a determinate zone della nave o la partecipazione a determinate attività di bordo.
Ora visto certi comportamenti tenuti dal passeggero, citati dalla Compagnia, tutti da provare, mi sembrerebbe evidente che il passeggero vivesse a bordo in uno stato "confusionale".
Non vedo oltretutto la convenienza da parte della Compagnia di sbarcare il passeggero, con tutti i possibili problemi derivanti, se il provvedimento non fosse stato ritenuto necessario per tutelare soprattutto la sua incolumità, nonchè quella degli altri passeggeri. La decisione del Comandante sarà senza dubbio scaturita dalle valutazioni del Medico di bordo, unitamente a quelle del Personale a terra e dai comportamenti tenuti dall'ospite.
Non entro nel merito delle modalità di sbarco e dell'assistenza prestata