dreamy
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Innanzitutto un sentito ringraziamento ai compagni di viaggio: per le risate, per i momenti condivisi e per aver sopportato un indisciplinatissimo Aquilotto (William). Avete reso questo viaggio ancora più bello. Per fortuna esiste l’incontriamoci a bordo! Se volete partecipare a questo diario siete più che benvenuti!
Famiglia e Oriana che hanno condiviso con noi il tavolo e Gadima ci ha fatto compagnia in alcuni dei momenti vissuti in nave… Un abbraccio a tutti con relative famiglie, grazie grazie grazie…
Un giudizio su tutti, quello di mio marito “mi raccomando, quando ripartiamo lancia un nuovo incontriamoci a bordo, mi sono proprio divertito!”.
Un pensiero anche ad Alettia che all'ultimo momento non ha potuto essere dei nostri, ti ho pensato in più di un occasione ed avrei tanto voluto conoscerti. Chissà, forse in futuro i nostri percorsi si incroceranno nuovamente con un esito più felice.
Una piccola curiosità: io sono certa di aver acquistato questa crociera con il nome usato nel titolo, altri l’hanno presa come “Capitali dell’Atlantico”, stesse date, stessa nave, forse ha cambiato nome in itinere??? Non mi è mai capitato….Forse qualcuno sa svelare l’arcano?
Mi sono anche posta il dubbio se cominciare il quarto diario sulla stessa crociera… visto che ce ne sono già 3 e tutti interessanti, ma poiché ciascuno ha fatto esperienze diverse credo possa risultare utile anche la mia, certamente chi partirà dopo di noi avrà moltissima documentazione a cui attingere, molte valide alternative per ogni città… ed io intanto mi diverto a “rivivere” la mia crociera con occhi diversi…
Come sempre il primo capitolo del mio diario funge da prologo, perché il viaggio per me comincia dalla scelta di partire, l'organizzazione e l’attesa sono presenti quanto l’esperienza vera e propria…
Dopo la bellissima esperienza di creare un diario a 4 mani con la mia amata gemella è stato difficile cominciare qualcosa nuovo, ci voleva un’esperienza speciale per spezzare questo blocco auto-imposto. I miei diari nascono dalla ricerca di fissare in una memoria virtuale le esperienze che la mia scarsa memoria fisica non tarderebbe a cancellare. Sono per me oltre che per quanti hanno la pazienza di leggerli. L’esperienza vissuta a maggio è stata unica sotto troppi aspetti, condizionando inevitabilmente quelle successive; quindi due crociere sono scivolate via senza che sentissi l’esigenza di lasciarne traccia, sono state un po’ sottotono, belle ovviamente, ma vissute in modo un po’ troppo sbiadito, più vacanza che crociera quella agostana e troppi problemi, prima e durante, per quella natalizia. Mi hanno spinta a chiedermi se questo tipo di viaggio non mi avesse già regalato il meglio, se valesse ancora la pena… Poi ho capito: la riuscita non dipende dal viaggio ma dal viaggiatore. Anni fa lessi la seguente frase, di cui purtroppo non ricordo la fonte: “L’amore è semplicemente una luce particolare negli occhi di chi osserva l’oggetto amato”. I miei occhi erano offuscati… Troppi problemi, troppe paure, un periodo decisamente da cancellare!!!
Ma una luce continua e continuerà sempre a brillare nella mia vita… il mio Aquilotto. Torniamo a casa in macchina, strada percorsa mille volte, lui nota qualcosa… un Frecciarossa scivola elegantemente sui binari… gli occhi si illuminano… “mamma mi porti in treno” “tesoro non si va semplicemente in treno, con il treno bisogna andare da qualche parte” non avevo capito! Con lo spirito giusto si può andare in treno per gustare il viaggio. Non demorde “mamma prendiamo il treno per andare sulla nave” “L’idea non è male, vedremo”. Con lo spirito giusto si può anche andare in nave per godersi il viaggio, persa nelle incombenze del quotidiano l’avevo dimenticato… con l’innocenza dei suoi 3 anni William ha trovato lo spirito che avevo perduto…
Passano giorni malinconici di pioggia e lavoro, ma il seme è piantato. Il germoglio di una nuova idea sta nascendo… Ho così bisogno di staccare!!! Guardo ripetutamente “Oltre le colonne d’ercole” che ho molto amato, sarebbe bello ripeterla dopo tanti anni, festeggiare il decimo anniversario dove sono nati i primi sogni da sposina… qualcosa però non torna, non deve essere. Al solo pensiero di dover chiedere le ferie mi vendono i brividi…. Quando fai 30 ore di straordinario al mese capisci che difficilmente ti daranno giorni liberi… tanti e di seguito. Poi finalmente un po’ di calma… Si può cominciare a sperare…
A questo punto il marito arriva come un tornado nei miei ordinati pensieri…
“Ho visto una cosa interessante… prova a guardare gran tour verso nord”
“Ma sono 12 giorni, non me li daranno mai”
“con Pacifica cade tra Pasqua e 25 aprile, sono solo 6 gg di ferie!”
Davvero interessante… Crociera lunga, più di quelle sperimentate in precedenza, tappe interessanti e per noi in gran parte nuove. Prezzo accessibile anche se leggermente fuori budget. Poi i porti di partenza ed arrivo diversi, andare sulla nave con il treno.. il ricordo di una promessa riaffiora alla mente.. Lotterò con le unghie e con i denti per poter partire.
Purtroppo il mio capo vede tutti i miei giorni di assenza, non solo le ferie! Non dice no, ma un vedremo molto vago, devo attendere, tanto, troppo. Dopo un mese e mezzo di pressioni al lavoro monitoraggi continui sul sito Costa, con le cabine sempre più occupate per l’arrivo del risparmia subito ed il prezzo dell’aereo che sale, quando ho quasi perso le speranze, arriva l’approvazione. Finalmente si può prenotare, cabina con balcone in risparmia subito!… Con 3 gg di navigazione ed il mio amore per il mare ad orari assurdi, capisco subito che in questo caso vale la pena viziarci; il balcone è quel “di più” che ti concedi in occasioni speciali…come questa… verranno esaurite 2 giorni dopo, era destino!
Si attende l’assegnazione, che arriva a breve, ed è una grande gioia: 8211, ponte 8 a prua, cabine sopra e sotto, ottimo punto di osservazione per il ponte di comando. Promette bene!
L’ernia del marito, che torna a farsi sentire, mette il tutto in discussione, soprattutto per la complessa logistica del viaggio, decisamente Savona –Savona con la macchina è più agevole, ma non ci lasciamo scoraggiare, le premesse sono troppo allettanti, la preoccupazione non abbastanza forte da farci rinunciare, la soluzione c’è.. non sono un fragile fiorellino, i bagagli posso movimentarli io…
Quando mancano un paio di settimane alla partenza decidiamo che è il momento di veder nascere un sorriso: “Aquilotto, vuoi andare in crociera con il treno????”
Famiglia e Oriana che hanno condiviso con noi il tavolo e Gadima ci ha fatto compagnia in alcuni dei momenti vissuti in nave… Un abbraccio a tutti con relative famiglie, grazie grazie grazie…
Un giudizio su tutti, quello di mio marito “mi raccomando, quando ripartiamo lancia un nuovo incontriamoci a bordo, mi sono proprio divertito!”.
Un pensiero anche ad Alettia che all'ultimo momento non ha potuto essere dei nostri, ti ho pensato in più di un occasione ed avrei tanto voluto conoscerti. Chissà, forse in futuro i nostri percorsi si incroceranno nuovamente con un esito più felice.
Una piccola curiosità: io sono certa di aver acquistato questa crociera con il nome usato nel titolo, altri l’hanno presa come “Capitali dell’Atlantico”, stesse date, stessa nave, forse ha cambiato nome in itinere??? Non mi è mai capitato….Forse qualcuno sa svelare l’arcano?
Mi sono anche posta il dubbio se cominciare il quarto diario sulla stessa crociera… visto che ce ne sono già 3 e tutti interessanti, ma poiché ciascuno ha fatto esperienze diverse credo possa risultare utile anche la mia, certamente chi partirà dopo di noi avrà moltissima documentazione a cui attingere, molte valide alternative per ogni città… ed io intanto mi diverto a “rivivere” la mia crociera con occhi diversi…
Come sempre il primo capitolo del mio diario funge da prologo, perché il viaggio per me comincia dalla scelta di partire, l'organizzazione e l’attesa sono presenti quanto l’esperienza vera e propria…
Dopo la bellissima esperienza di creare un diario a 4 mani con la mia amata gemella è stato difficile cominciare qualcosa nuovo, ci voleva un’esperienza speciale per spezzare questo blocco auto-imposto. I miei diari nascono dalla ricerca di fissare in una memoria virtuale le esperienze che la mia scarsa memoria fisica non tarderebbe a cancellare. Sono per me oltre che per quanti hanno la pazienza di leggerli. L’esperienza vissuta a maggio è stata unica sotto troppi aspetti, condizionando inevitabilmente quelle successive; quindi due crociere sono scivolate via senza che sentissi l’esigenza di lasciarne traccia, sono state un po’ sottotono, belle ovviamente, ma vissute in modo un po’ troppo sbiadito, più vacanza che crociera quella agostana e troppi problemi, prima e durante, per quella natalizia. Mi hanno spinta a chiedermi se questo tipo di viaggio non mi avesse già regalato il meglio, se valesse ancora la pena… Poi ho capito: la riuscita non dipende dal viaggio ma dal viaggiatore. Anni fa lessi la seguente frase, di cui purtroppo non ricordo la fonte: “L’amore è semplicemente una luce particolare negli occhi di chi osserva l’oggetto amato”. I miei occhi erano offuscati… Troppi problemi, troppe paure, un periodo decisamente da cancellare!!!
Ma una luce continua e continuerà sempre a brillare nella mia vita… il mio Aquilotto. Torniamo a casa in macchina, strada percorsa mille volte, lui nota qualcosa… un Frecciarossa scivola elegantemente sui binari… gli occhi si illuminano… “mamma mi porti in treno” “tesoro non si va semplicemente in treno, con il treno bisogna andare da qualche parte” non avevo capito! Con lo spirito giusto si può andare in treno per gustare il viaggio. Non demorde “mamma prendiamo il treno per andare sulla nave” “L’idea non è male, vedremo”. Con lo spirito giusto si può anche andare in nave per godersi il viaggio, persa nelle incombenze del quotidiano l’avevo dimenticato… con l’innocenza dei suoi 3 anni William ha trovato lo spirito che avevo perduto…
Passano giorni malinconici di pioggia e lavoro, ma il seme è piantato. Il germoglio di una nuova idea sta nascendo… Ho così bisogno di staccare!!! Guardo ripetutamente “Oltre le colonne d’ercole” che ho molto amato, sarebbe bello ripeterla dopo tanti anni, festeggiare il decimo anniversario dove sono nati i primi sogni da sposina… qualcosa però non torna, non deve essere. Al solo pensiero di dover chiedere le ferie mi vendono i brividi…. Quando fai 30 ore di straordinario al mese capisci che difficilmente ti daranno giorni liberi… tanti e di seguito. Poi finalmente un po’ di calma… Si può cominciare a sperare…
A questo punto il marito arriva come un tornado nei miei ordinati pensieri…
“Ho visto una cosa interessante… prova a guardare gran tour verso nord”
“Ma sono 12 giorni, non me li daranno mai”
“con Pacifica cade tra Pasqua e 25 aprile, sono solo 6 gg di ferie!”
Davvero interessante… Crociera lunga, più di quelle sperimentate in precedenza, tappe interessanti e per noi in gran parte nuove. Prezzo accessibile anche se leggermente fuori budget. Poi i porti di partenza ed arrivo diversi, andare sulla nave con il treno.. il ricordo di una promessa riaffiora alla mente.. Lotterò con le unghie e con i denti per poter partire.
Purtroppo il mio capo vede tutti i miei giorni di assenza, non solo le ferie! Non dice no, ma un vedremo molto vago, devo attendere, tanto, troppo. Dopo un mese e mezzo di pressioni al lavoro monitoraggi continui sul sito Costa, con le cabine sempre più occupate per l’arrivo del risparmia subito ed il prezzo dell’aereo che sale, quando ho quasi perso le speranze, arriva l’approvazione. Finalmente si può prenotare, cabina con balcone in risparmia subito!… Con 3 gg di navigazione ed il mio amore per il mare ad orari assurdi, capisco subito che in questo caso vale la pena viziarci; il balcone è quel “di più” che ti concedi in occasioni speciali…come questa… verranno esaurite 2 giorni dopo, era destino!
Si attende l’assegnazione, che arriva a breve, ed è una grande gioia: 8211, ponte 8 a prua, cabine sopra e sotto, ottimo punto di osservazione per il ponte di comando. Promette bene!
L’ernia del marito, che torna a farsi sentire, mette il tutto in discussione, soprattutto per la complessa logistica del viaggio, decisamente Savona –Savona con la macchina è più agevole, ma non ci lasciamo scoraggiare, le premesse sono troppo allettanti, la preoccupazione non abbastanza forte da farci rinunciare, la soluzione c’è.. non sono un fragile fiorellino, i bagagli posso movimentarli io…
Quando mancano un paio di settimane alla partenza decidiamo che è il momento di veder nascere un sorriso: “Aquilotto, vuoi andare in crociera con il treno????”