Premesso che ho letto tanto prima della mia (prima) crociera su questo forum per conoscere al meglio la nave e le crociere, vorrei contribuire a questo, scrivendo ciò che è emerso di buono e, purtoppo, ASSURDO, durante la crociera (per lo meno quello che mi viene in mente adesso!).
Prenotata la cabina in gruppo (5 coppie con cabine interne, 2 con finestra/oblò, 1 con balcone, tutte "classic") riceviamo dalla Costa l'upgrade a "premium" che prevede qualche cosina in più (cabine più in alto come ponte e/o posizione, scelta orario cena, colazione in cabina, punti per le crociere successive, ecc.) Io ricevo una cabina con balcone a poppa, mi si dice le migliori (che confermo), all'ottavo piano. Primo problema in agenzia: mio marito vorrebbe fare l'"all inclusive" sui beveraggi ma NON si può fare! O tutto il gruppo o nessuno. Telefono alla Costa e vien detto invece che a bordo lo avrei potuto fare ma, obbligatoriamente, per tutti i componenti la cabina. Mi informo sui forum e mi faccio due conti: se anche prendo uno cocktail al giorno, vino a cena, acqua di giorno, qualche birra e/o caffè, non arrivo a 20€/giorno/persona per cui, lascio perdere l' "all inclusive" (Scelta saggia: non ci siamo molto limitati e avremmo speso il doppio!) e opto per: quello-che-vogliamo-prendiamo-altrimenti-che-vacanza-è. Arriva il giorno dell'imbarco. L'impressione che ci viene offerta entrando in nave (dal 3o piano, quello del salone principale) è di sbalordimento assoluto! Grandezza, luci, lusso, colori, professionalità... persone (tante...) siamo tutti a bocca aperta!. C'è una chitarrista che intona i Creedence Clearwater Revival in maniera molto soft. Il primo impatto non viene superato avviandoci alle cabine su incoraggiamento del personale di accoglienza (italiano). Gli ascensori sono "principeschi", i corridoi (infiniti) perfetti, personale (non italiano) sorridente ed educato (ti salutano sempre!) infine: cabina... Piccolina ma sicuramente lussuosa (sono abituata da tanti anni di roulotte e camper!) . Il balcone? Fantastico! Già immaginiamo il "pigiama party" che vogliamo organizzare con gli amici. Siamo ancora in porto a Bari ma mi sembra di volare... Ci aspettano Olimpia, Atene, Izmir con la sua Efeso, Dubrovnik e sopratutto Venezia! Mi abbraccio mio marito con forza (rimane senza fiato!) e lo incito a "girare" la nave, alla sua scoperta. Delle tre valigie ne troviamo due dietro alla porta della cabina. La terza arriverà un'oretta dopo. Si presenta la "cabinista". E' una ragazza indocinese molto bella, perfettamente "vestita" e sorridente, che ci da il benvenuto in italiano e ci apre il frigo (!) che era chiuso a chiave. Le chiedo come mai... nessuna risposta (solo un grande sorriso). Lo chiedo in inglese e ottengo come risposta... un altro sorriso. La camera e il bagno sono lindi, pulitissimi, perfetti. Iniziamo la visita della nave e, divertendoci, ci perdiamo più di una volta tra ponti, saloni, corridoi, ristoranti, bar, ascensori...incontriamo gli amici che, come noi, si sono persi... Sono le 16,00 ca. Ci viene "imposto" (dagli amici) di provare i buffet della nave (chiudono alle 17,00 circa) e da quel momento, non ci siamo più fermati... sulla nave si mangia a tutte le ore del giorno! All'orario prestabilito per la partenza, saliamo sui ponti più alti per vedere la nave staccarsi dalla banchina ed avviarsi verso il mare aperto. E' impressionante come, apparentemente, sia facile per il capitano effettuare la manovra. Siamo felici della nostra scelta. Dopo aver viaggiato tanto (contiamo di continuare a farlo) la nostra prima crociera! Le attese e le certezze per questo viaggio sono tante, e le foto iniziano ad occupare la memoria della macchina fotografica. Il cielo è plumbeo ma ogni tanto esce uno spiraglio di sole. Tutti in posa! Partiamo! Un nostro amico (l'organizzatore del gruppo) ci dà appuntamento al teatro per la serata che dice essere imperdibile (sarà così per tutte le sere, vi assicuro) ci cambiamo e ci dirigiamo verso di esso (perdendoci un paio di volte...è difficile percepire la prua e la poppa). Vi si accede: dal 3o piano se si vuole andare in platea; dal 4o e 5o se si vuole assistere allo spettacolo in galleria. Lo spettacolo è di gran classe. Ci divertiamo ed ammiriamo alla fine il teatro stesso. E' semplicemente perfetto! Il nostro amico ci invita, prima di andare al ristorante, di passare dal casinò. Noi invece ci confondiamo tra la folla che "aleggia" nel salone principale tra il terzo e il quinto piano. Ci sono negozi (semi duty-free) scale degne di una reggia, musica di sottofondo dal vivo, un brusìo indimenticabile. Tutti hanno qualcosa da fare. Noi passeggiamo con gli occhi pieni di curiosità. Ci ritroviamo (non so come) nel casinò e troviamo i nostri amici intenti a spendere NON-PIU'-DI 10€ alle macchinette. La serata va loro bene: ne vincono 15... Sono le 20,45. Ci dirigiamo al ristorante. Veniamo accolti dal direttore di sala (un veneziano molto distinto, professionale, gentilissimo) che ci indica il tavolo. Seduti, si avvicina il capo cameriere col menù. Dialoghiamo voracemente sulla classe del ristorante e sulla scelta del "cosa prendere". C'è sempre scelta tra più antipasti, primi, secondi e dolce, con l'immancabile frutta. Scopriamo che una bottiglia di vino costa minimo 24€ e l'acqua circa 3€. Diversamente da quanto letto su recensioni di altre navi (e/o compagnìe) non è possibile (lo appuriamo dal tavolo vicino che ha insistito non poco) avere solo acqua in brocca o giara che dir si voglia. Alcuni amici al tavolo avevano fatto il pacchetto acqua (30€ x 14 bottiglie da un litro). Io sono per una bella birra (4€ ca.) ma mio marito "apre" una società col vicino di sedia prendendo una brocca di vino più una bottiglia d'acqua (siamo in quattro) per 15€. Faremo così per tutta la crociera, alternando il pagamento che deve essere caricato sulla carta costa PRIMA di avere i beveraggi. Apro una parentesi: la carta costa viene consegnata (insieme alla carta che servirà per l'esercitazione d'emergenza) all'arrivo. Essa deve essere caricata con denaro contante nelle 48h dall'arrivo sulla nave ma, senza di essa, non si può acquistare nulla sulla nave stessa per cui... o l'attivi o al ristorante non bevi! Noi abbiamo preferito (anche questo grazie ai suggerimenti del forum) caricare le due carte costa sulla carta di credito. I camerieri del ristorante conosco poco (pochissimo, quasi nulla) l'italiano e solo un po' d'inglese. E' difficile chiedere il sale o il ghiaccio o il pepe senza doverlo mimare a gesti... La sola cosa che ho acquisito conoscano è : CARTA? (CARD esattamente) anche se chiedi un tovagliolo di cambio. Ovviamente non lo paghi (il tovagliolo) ma pare che sappiano solo questo sostantivo. Iniziamo a sentirci dei polli da spennare. Siamo in vacanza... ci passiamo sopra...abbiamo visto di peggio... (credevamo...).
Consigli dopo questa prima pagina di racconto (spero non aver tediato nessuno/a):
1) usate valigie resistenti chiuse da lucchetti e, per quanto possibile, metteteci dei nastrini/fiocchetti per il loro riconoscimento (veloce) allo sbarco. E' vero che ogni valigia ha una striscietta di carta identificativa del passeggero e della cabina (viene data prima della partenza/sbarco da apporre sulla maniglia) ma è facile si strappi o sgualcisca o che ci siano molte valigie uguali o simili per cui il colore può servire... La robustezza è necessaria poichè non vengono trattate proprio con i guanti bianchi. Vengono accatastate nei carrelli anche su cinque/sei strati e sbatacchiate da personale "veloce" più che attento.
2) avendo in animo il "pigiama party", mio marito ha "dislocato" qualche bottiglia di vino self-made e di birra (in pet) nelle valigie... (oltre a tarallini al pepe e piccanti e una soppressata). Non sono state sequestrate (come si dice) e ci sono arrivate puntualmente in cabina. Fortuna? (abbiamo poi visto anche al rientro dalle escursioni che badano poco ai contenuti delle valigie e delle borse nei tunnel radiografici...)
3) Per registrare la carta costa con la carta di credito è molto facile. Basta andare alle colonnine poste subito fuori dal teatro, vicino ai totem (sono delle colonne dalle quali si può interrogare la nave, prenotare le escursioni, verificare il conto, ecc), passare la carta costa poi la carta di credito, il sistema chiederà se si vuole caricare con la carta di credito anche l'altra carta costa della cabina (o anche del gruppo! Occhio a cosa fate!) e il più è fatto.
4) durante tutto il giorno (o tutti gli orari in cui i self-service sono aperti) è possibile prendere tutta l'acqua da bere che si vuole (anche con ghiaccio) appunto presso i dispenser presenti con i bicchieri sempre abbondanti come numero. E' solo consigliato NON APPROVIGGIONARSI con le bottigliette personali. Oltre alla figura da accattoni (e chi se ne frega starà dicendo qualcuno) si finisce col poggiare il collo della bottiglietta sulla cannuccia del dispenser e non è proprio igienico... Il personale della nave poi, se vi becca, non lesina rimproveri e faccia severa di accusa... Non ne vale la pena. Noi, tutte le volte che tornavamo in cabina e a sera, passavamo dai self-service, prendevamo due bicchieroni d'acqua con due spicchetti di limone e via!
5) rispetto al punto 4, non è nemmeno necessario mettere il ghiaccio nel bicchiere ai dispencer facendo diminuire la quantità di acqua prelevata. Su ogni carrello dei cabinisti, c'è una valigetta in polistirolo con una sestola per prelevare il ghiacco in essa contenuto. A pochi metri dalla cabina!
Fino ad adesso solo note positive. Vi posso assicurare che non tutto è andato per il verso giusto, sopratutto l'ultimo giorno. Ho visto poche volte mio marito, inca**ato ed umiliato, gridare al telefono. Posso parlare anche (è un altro aspetto che ci ha sorpreso) di quanto costi andare in infermeria sulla nave (due nostri amici ne hanno dovuto far ricorso). Ve ne parlo sicuramente, ma fatemi sapere se ciò che sto scrivendo serve...
Prenotata la cabina in gruppo (5 coppie con cabine interne, 2 con finestra/oblò, 1 con balcone, tutte "classic") riceviamo dalla Costa l'upgrade a "premium" che prevede qualche cosina in più (cabine più in alto come ponte e/o posizione, scelta orario cena, colazione in cabina, punti per le crociere successive, ecc.) Io ricevo una cabina con balcone a poppa, mi si dice le migliori (che confermo), all'ottavo piano. Primo problema in agenzia: mio marito vorrebbe fare l'"all inclusive" sui beveraggi ma NON si può fare! O tutto il gruppo o nessuno. Telefono alla Costa e vien detto invece che a bordo lo avrei potuto fare ma, obbligatoriamente, per tutti i componenti la cabina. Mi informo sui forum e mi faccio due conti: se anche prendo uno cocktail al giorno, vino a cena, acqua di giorno, qualche birra e/o caffè, non arrivo a 20€/giorno/persona per cui, lascio perdere l' "all inclusive" (Scelta saggia: non ci siamo molto limitati e avremmo speso il doppio!) e opto per: quello-che-vogliamo-prendiamo-altrimenti-che-vacanza-è. Arriva il giorno dell'imbarco. L'impressione che ci viene offerta entrando in nave (dal 3o piano, quello del salone principale) è di sbalordimento assoluto! Grandezza, luci, lusso, colori, professionalità... persone (tante...) siamo tutti a bocca aperta!. C'è una chitarrista che intona i Creedence Clearwater Revival in maniera molto soft. Il primo impatto non viene superato avviandoci alle cabine su incoraggiamento del personale di accoglienza (italiano). Gli ascensori sono "principeschi", i corridoi (infiniti) perfetti, personale (non italiano) sorridente ed educato (ti salutano sempre!) infine: cabina... Piccolina ma sicuramente lussuosa (sono abituata da tanti anni di roulotte e camper!) . Il balcone? Fantastico! Già immaginiamo il "pigiama party" che vogliamo organizzare con gli amici. Siamo ancora in porto a Bari ma mi sembra di volare... Ci aspettano Olimpia, Atene, Izmir con la sua Efeso, Dubrovnik e sopratutto Venezia! Mi abbraccio mio marito con forza (rimane senza fiato!) e lo incito a "girare" la nave, alla sua scoperta. Delle tre valigie ne troviamo due dietro alla porta della cabina. La terza arriverà un'oretta dopo. Si presenta la "cabinista". E' una ragazza indocinese molto bella, perfettamente "vestita" e sorridente, che ci da il benvenuto in italiano e ci apre il frigo (!) che era chiuso a chiave. Le chiedo come mai... nessuna risposta (solo un grande sorriso). Lo chiedo in inglese e ottengo come risposta... un altro sorriso. La camera e il bagno sono lindi, pulitissimi, perfetti. Iniziamo la visita della nave e, divertendoci, ci perdiamo più di una volta tra ponti, saloni, corridoi, ristoranti, bar, ascensori...incontriamo gli amici che, come noi, si sono persi... Sono le 16,00 ca. Ci viene "imposto" (dagli amici) di provare i buffet della nave (chiudono alle 17,00 circa) e da quel momento, non ci siamo più fermati... sulla nave si mangia a tutte le ore del giorno! All'orario prestabilito per la partenza, saliamo sui ponti più alti per vedere la nave staccarsi dalla banchina ed avviarsi verso il mare aperto. E' impressionante come, apparentemente, sia facile per il capitano effettuare la manovra. Siamo felici della nostra scelta. Dopo aver viaggiato tanto (contiamo di continuare a farlo) la nostra prima crociera! Le attese e le certezze per questo viaggio sono tante, e le foto iniziano ad occupare la memoria della macchina fotografica. Il cielo è plumbeo ma ogni tanto esce uno spiraglio di sole. Tutti in posa! Partiamo! Un nostro amico (l'organizzatore del gruppo) ci dà appuntamento al teatro per la serata che dice essere imperdibile (sarà così per tutte le sere, vi assicuro) ci cambiamo e ci dirigiamo verso di esso (perdendoci un paio di volte...è difficile percepire la prua e la poppa). Vi si accede: dal 3o piano se si vuole andare in platea; dal 4o e 5o se si vuole assistere allo spettacolo in galleria. Lo spettacolo è di gran classe. Ci divertiamo ed ammiriamo alla fine il teatro stesso. E' semplicemente perfetto! Il nostro amico ci invita, prima di andare al ristorante, di passare dal casinò. Noi invece ci confondiamo tra la folla che "aleggia" nel salone principale tra il terzo e il quinto piano. Ci sono negozi (semi duty-free) scale degne di una reggia, musica di sottofondo dal vivo, un brusìo indimenticabile. Tutti hanno qualcosa da fare. Noi passeggiamo con gli occhi pieni di curiosità. Ci ritroviamo (non so come) nel casinò e troviamo i nostri amici intenti a spendere NON-PIU'-DI 10€ alle macchinette. La serata va loro bene: ne vincono 15... Sono le 20,45. Ci dirigiamo al ristorante. Veniamo accolti dal direttore di sala (un veneziano molto distinto, professionale, gentilissimo) che ci indica il tavolo. Seduti, si avvicina il capo cameriere col menù. Dialoghiamo voracemente sulla classe del ristorante e sulla scelta del "cosa prendere". C'è sempre scelta tra più antipasti, primi, secondi e dolce, con l'immancabile frutta. Scopriamo che una bottiglia di vino costa minimo 24€ e l'acqua circa 3€. Diversamente da quanto letto su recensioni di altre navi (e/o compagnìe) non è possibile (lo appuriamo dal tavolo vicino che ha insistito non poco) avere solo acqua in brocca o giara che dir si voglia. Alcuni amici al tavolo avevano fatto il pacchetto acqua (30€ x 14 bottiglie da un litro). Io sono per una bella birra (4€ ca.) ma mio marito "apre" una società col vicino di sedia prendendo una brocca di vino più una bottiglia d'acqua (siamo in quattro) per 15€. Faremo così per tutta la crociera, alternando il pagamento che deve essere caricato sulla carta costa PRIMA di avere i beveraggi. Apro una parentesi: la carta costa viene consegnata (insieme alla carta che servirà per l'esercitazione d'emergenza) all'arrivo. Essa deve essere caricata con denaro contante nelle 48h dall'arrivo sulla nave ma, senza di essa, non si può acquistare nulla sulla nave stessa per cui... o l'attivi o al ristorante non bevi! Noi abbiamo preferito (anche questo grazie ai suggerimenti del forum) caricare le due carte costa sulla carta di credito. I camerieri del ristorante conosco poco (pochissimo, quasi nulla) l'italiano e solo un po' d'inglese. E' difficile chiedere il sale o il ghiaccio o il pepe senza doverlo mimare a gesti... La sola cosa che ho acquisito conoscano è : CARTA? (CARD esattamente) anche se chiedi un tovagliolo di cambio. Ovviamente non lo paghi (il tovagliolo) ma pare che sappiano solo questo sostantivo. Iniziamo a sentirci dei polli da spennare. Siamo in vacanza... ci passiamo sopra...abbiamo visto di peggio... (credevamo...).
Consigli dopo questa prima pagina di racconto (spero non aver tediato nessuno/a):
1) usate valigie resistenti chiuse da lucchetti e, per quanto possibile, metteteci dei nastrini/fiocchetti per il loro riconoscimento (veloce) allo sbarco. E' vero che ogni valigia ha una striscietta di carta identificativa del passeggero e della cabina (viene data prima della partenza/sbarco da apporre sulla maniglia) ma è facile si strappi o sgualcisca o che ci siano molte valigie uguali o simili per cui il colore può servire... La robustezza è necessaria poichè non vengono trattate proprio con i guanti bianchi. Vengono accatastate nei carrelli anche su cinque/sei strati e sbatacchiate da personale "veloce" più che attento.
2) avendo in animo il "pigiama party", mio marito ha "dislocato" qualche bottiglia di vino self-made e di birra (in pet) nelle valigie... (oltre a tarallini al pepe e piccanti e una soppressata). Non sono state sequestrate (come si dice) e ci sono arrivate puntualmente in cabina. Fortuna? (abbiamo poi visto anche al rientro dalle escursioni che badano poco ai contenuti delle valigie e delle borse nei tunnel radiografici...)
3) Per registrare la carta costa con la carta di credito è molto facile. Basta andare alle colonnine poste subito fuori dal teatro, vicino ai totem (sono delle colonne dalle quali si può interrogare la nave, prenotare le escursioni, verificare il conto, ecc), passare la carta costa poi la carta di credito, il sistema chiederà se si vuole caricare con la carta di credito anche l'altra carta costa della cabina (o anche del gruppo! Occhio a cosa fate!) e il più è fatto.
4) durante tutto il giorno (o tutti gli orari in cui i self-service sono aperti) è possibile prendere tutta l'acqua da bere che si vuole (anche con ghiaccio) appunto presso i dispenser presenti con i bicchieri sempre abbondanti come numero. E' solo consigliato NON APPROVIGGIONARSI con le bottigliette personali. Oltre alla figura da accattoni (e chi se ne frega starà dicendo qualcuno) si finisce col poggiare il collo della bottiglietta sulla cannuccia del dispenser e non è proprio igienico... Il personale della nave poi, se vi becca, non lesina rimproveri e faccia severa di accusa... Non ne vale la pena. Noi, tutte le volte che tornavamo in cabina e a sera, passavamo dai self-service, prendevamo due bicchieroni d'acqua con due spicchetti di limone e via!
5) rispetto al punto 4, non è nemmeno necessario mettere il ghiaccio nel bicchiere ai dispencer facendo diminuire la quantità di acqua prelevata. Su ogni carrello dei cabinisti, c'è una valigetta in polistirolo con una sestola per prelevare il ghiacco in essa contenuto. A pochi metri dalla cabina!
Fino ad adesso solo note positive. Vi posso assicurare che non tutto è andato per il verso giusto, sopratutto l'ultimo giorno. Ho visto poche volte mio marito, inca**ato ed umiliato, gridare al telefono. Posso parlare anche (è un altro aspetto che ci ha sorpreso) di quanto costi andare in infermeria sulla nave (due nostri amici ne hanno dovuto far ricorso). Ve ne parlo sicuramente, ma fatemi sapere se ciò che sto scrivendo serve...