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Secondo comandante donna

giada50

Well-known member
Congratulazioni anche da parte mia... di donne in gamba ce ne sono molte in giro e mi piacerebbe che si cominci ad apprezzarle sempre di più... ;)

Gianni
 

matteov

Active member
Non è questione di bravura o meno, purtroppo da noi c'è ancora tanta diffidenza, troppa... non è un caso che i comandanti donna siano su navi inglesi o americane
 

Rodolfo

Super Moderatore
In Marina Militare ce n'è una: Catia Pellegrino. Ma del resto se non si trovano donne tra gli Ufficiali inferiori è difficile che una donna possa arrivare al comando. Ufficiali donne per altri dipartimenti di bordo ce ne sono molte.
 
B

Black_Zarina

Guest
...se continuate a criticare come guidiamo, di che vi lamentate???? [emoji35][emoji35][emoji35]
Vudyno...ti farò vedere come guido la Lambretta!!!

Intanto, Capitana...chapeau!


Sent from Winter Palace
 

Didi

Well-known member
Fino a quando le donne non sceglieranno lauree tecnico scientifiche invece che umanistiche certi posti non potranno mai occuparli.
Non ho mai capito perchè la matematica debba essere così ostica alle donne. Questione di abitudine?
 

matteov

Active member
In Marina Militare ce n'è una: Catia Pellegrino. Ma del resto se non si trovano donne tra gli Ufficiali inferiori è difficile che una donna possa arrivare al comando. Ufficiali donne per altri dipartimenti di bordo ce ne sono molte.

Vero, però guarda caso è uno dei pochi comandanti ad essere stato indagato, purtroppo!
Comunque, Costa come molte altre, ha nello staff ufficiali donna, speriamo che anche loro diventino K1
 

Rodolfo

Super Moderatore
Fino a quando le donne non sceglieranno lauree tecnico scientifiche invece che umanistiche certi posti non potranno mai occuparli.
Non ho mai capito perchè la matematica debba essere così ostica alle donne. Questione di abitudine?

In effetti è così; pochissime ragazze scelgono di frequentare gli ex Istituti Nautici, e va da sé che, come per i ragazzi, alcune di quelle poche si "perdono per strada" e non arrivano a salire su di una nave. E' una mentalità da cambiare.

Matteo non è ce ne siano molte in Costa.
 

Anlu

Active member
Bella la notizia e bella anche la foto: la signora Capitano/a esprime solarità ed autorevolezza ed inoltre sembra anche abbastanza giovane! Bene bene!

Curiosità tecnica: perché si sottolinea l'orgoglio di essere la prima donna a navigare tra le Galapagos...forse perché quella è una navigazione particolarmente "impegnativa"?

Considerazioni personali: sarebbe interessante capire se l'esiguità numerica delle donne che scelgono questa carriera sia dovuta al fatto che venga considerata prettamente maschile...e questo funge già-a torto-da deterrente iniziale...o se è solo per una scarsa vocazione naturale ...
O magari, un altro deterrente può essere rappresentato dall'aspetto pesantissimo che comporta questo tipo di carriera...vale a dire la lontananza prolungata da casa e dagli affetti! Certo, questo è un discorso che ovviamente vale per tutti, uomini e donne, graduati e non...ma mi viene da considerare che se già sulla terra ferma una donna che deve conciliare lavoro e famiglia deve spesso fare i salti mortali...in mare...chissà che virate mirabolanti!!!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Per me è ancora una professione che viene vista, qui da noi, come prettamente maschile, ma lo è anche per altri tipi di attività lavorativa. Anche sugli aerei le Pilota sono in un numero esiguo rispetto agli uomini, e tutto sommato, la lontananza dall'ambiente familiare in questo caso sia più limitata rispetto ai lunghi periodi di imbarco sulle navi.

Però sempre parlando di navi, ci son molte posizioni chiave a bordo ricoperte da donne: non saprei, percentualmente, quante abbiano scelto di non metter su famiglia, ma conosco più di qualcuna che ha scelto questa condizione di vita. Ho conosciuto qualche "ragazza" che ha intrapreso la carriera, proprio nello specifico di coperta e di macchina, ma alla fine quasi tutte han lasciato o han trovato in compagnia una collocazione a terra.
 

matteov

Active member
La vita a bordo poi, non è così semplice... soprattutto da allievo... cabine piccole, condivisione degli spazi comuni e personali.... su le navi mercantili "oggi" si ha la propria cabina (anche perché comunque sia il personale necessario è notevolmente diminuito)
Ma su le cruise, specie le più datate... gli spazi sono quelli. Senza contare,come giustamente detto da Rodolfo.... l'idea che quel lavoro non sia femminile (le storie su i marinai non sono poi cosi fantastiche), lunghi periodi lontani da casa, circondati da maschi di tutte le etnie non aiuta... lati compagnie, ora ci si pubblicizza quando avvengo queste nomine, ma sicuramente c'è chi si fa 2 conti.... promuovere a comandante (anche a primo o secondo) è sicuramente un investimento da parte della compagnia (e che ci piaccia o no, deve rientrare)
Formare un comandante donna che poi (giustamente) ha il desiderio di diventare madre.... un po' crea dei problemi.... ci sono ruoli che non puoi ricoprire dall'oggi al domani.

Non lo metto su un piano di bravura perché nessuno "nasce imparato" e la riuscita di un lavoro si basa su come applichi quello appreso!
 

giada50

Well-known member
Per me è ancora una professione che viene vista, qui da noi, come prettamente maschile, ma lo è anche per altri tipi di attività lavorativa. Anche sugli aerei le Pilota sono in un numero esiguo rispetto agli uomini, e tutto sommato, la lontananza dall'ambiente familiare in questo caso sia più limitata rispetto ai lunghi periodi di imbarco sulle navi.

Però sempre parlando di navi, ci son molte posizioni chiave a bordo ricoperte da donne: non saprei, percentualmente, quante abbiano scelto di non metter su famiglia, ma conosco più di qualcuna che ha scelto questa condizione di vita. Ho conosciuto qualche "ragazza" che ha intrapreso la carriera, proprio nello specifico di coperta e di macchina, ma alla fine quasi tutte han lasciato o han trovato in compagnia una collocazione a terra.

La vita a bordo poi, non è così semplice... soprattutto da allievo... cabine piccole, condivisione degli spazi comuni e personali.... su le navi mercantili "oggi" si ha la propria cabina (anche perché comunque sia il personale necessario è notevolmente diminuito)
Ma su le cruise, specie le più datate... gli spazi sono quelli. Senza contare,come giustamente detto da Rodolfo.... l'idea che quel lavoro non sia femminile (le storie su i marinai non sono poi cosi fantastiche), lunghi periodi lontani da casa, circondati da maschi di tutte le etnie non aiuta... lati compagnie, ora ci si pubblicizza quando avvengo queste nomine, ma sicuramente c'è chi si fa 2 conti.... promuovere a comandante (anche a primo o secondo) è sicuramente un investimento da parte della compagnia (e che ci piaccia o no, deve rientrare)
Formare un comandante donna che poi (giustamente) ha il desiderio di diventare madre.... un po' crea dei problemi.... ci sono ruoli che non puoi ricoprire dall'oggi al domani.

Non lo metto su un piano di bravura perché nessuno "nasce imparato" e la riuscita di un lavoro si basa su come applichi quello appreso!

Condivido pienamente... anch'io credo che siano diversi i fattori che influiscano sulla scelta da parte di una donna si intraprendere la carriera nautica...

Gianni
 

matteov

Active member
Penso che il rispetto vada manifestato in altre maniere e non modificando l'ultima lettera... devono cambiare profondamente le nostre considerazioni e concezioni.... il resto è pura perdita di tempo
 

Didi

Well-known member
Penso che il rispetto vada manifestato in altre maniere e non modificando l'ultima lettera... devono cambiare profondamente le nostre considerazioni e concezioni.... il resto è pura perdita di tempo

Come non quotarti!
Il guaio é farlo capire a chi esige di essere chiamata presidenta come se il cambio di vocale cambiasse la considerazione che si ha di una persona.
 

Miryam

Well-known member
Si dice sempre Comandante, sia all'uomo, sia alla donna.[smilie=aereo_02[1]:

Confermo.
Si definisce la parola Capitain in inglese che equvale all'italiano Comandante sia per genere maschile che femminile.

Quindi la definizione Capitano/a non esiste.

Scusate se mi sono permessa di specificare, ma la lingua italiana deve essere definita come tale.Grazie
 

Rodolfo

Super Moderatore
Confermo.
Si definisce la parola Capitain in inglese che equvale all'italiano Comandante sia per genere maschile che femminile.

Quindi la definizione Capitano/a non esiste.

Scusate se mi sono permessa di specificare, ma la lingua italiana deve essere definita come tale.Grazie

Ma da dove è nata questa precisazione?
 
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