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Costa; i guardiani delle coste

Rodolfo

Super Moderatore
"Guardian of the Coast" è la nuova iniziativa della Compagnia programmata attraverso la Fondazione Costa Crociere, sostenuta dal Ministero dell'Istruzione e dalla Scuola Robotica di Genova.

Studenti e professori di 200 scuole italiane, adotteranno un tratto di costa, con lo scopo di condurre osservazioni e rilevamenti vari e permettere la creazione di "un'istantanea ambientale a lungo termine della costa italiana"

https://www.cruiseindustrynews.com/...-launches-guardians-of-the-coast-project.html
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Ecco il comunicato stampa relativo


GLI STUDENTI ITALIANI DIVENTANO “GUARDIANI DELLA COSTA”
CON COSTA CROCIERE FOUNDATION

Un progetto di citizen science promosso da Costa Crociere Foundation, con la collaborazione del MIUR e la partecipazione di OLPA e Scuola di Robotica di Genova, che prevede il coinvolgimento di oltre 200 scuole superiori italiane. Avrà lo scopo di sensibilizzare studenti e cittadini sulla tutela del patrimonio naturalistico delle coste italiane, oltre ad aumentare la consapevolezza sui problemi derivanti dall’aumento dei rifiuti, in particolare plastici, lungo le coste, sulle spiagge e in mare.

Genova, 22 settembre 2017 – Sensibilizzare i giovani alla salvaguardia del mare e alla tutela delle coste italiane: è questa l’idea da cui nasce “Guardiani della Costa”, il progetto di citizen science promosso da Costa Crociere Foundation, che ha l’obiettivo di creare una “fotografia ambientale” confrontabile nel tempo di tutte le coste del nostro paese, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, passando per le due isole maggiori, coinvolgendo attivamente docenti e studenti di oltre 200 scuole superiori italiane.

“Guardiani della Costa” prevede la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), con il quale Costa Crociere Foundation e l’Associazione Scuola di Robotica di Genova hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa (disponibile sulla piattaforma Protocolli in Rete del MIUR http://www.istruzione.it/ProtocolliInRete/Protocolli_Accordi.html), in coerenza con le azioni del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD). Attraverso questo protocollo, infatti, si intende sviluppare un progetto didattico innovativo, rivolto alla sostenibilità ambientale e ad un uso sociale delle nuove tecnologie, al fine di contrastare l’abbandono scolastico, sostenere l’inclusione, l’integrazione e promuovere in ogni campo della conoscenza un uso consapevole ed etico delle nuove tecnologie.

Nell’anno scolastico appena iniziato, gli istituti che aderiranno al progetto, su base volontaria e totalmente gratuita, “adotteranno” un tratto di costa dove effettuare osservazioni e rilevamenti. Il progetto è rivolto a studenti e docenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti secondari di secondo grado di tutta Italia. Sul sito www.guardianidellacosta.it è già disponibile il modulo di pre-iscrizione.

Docenti e studenti avranno accesso a una piattaforma online dedicata, nella quale saranno raccolti contenuti didattici come webcast, dispense e video-tutorial, creati appositamente per il progetto grazie alla partecipazione di OLPA (Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente) e Associazione Scuola di Robotica di Genova, con il supporto di un comitato scientifico. In accordo con il concetto di “citizen science”, i contenuti saranno scientificamente rigorosi, ma sviluppati per essere facilmente fruibili e divulgabili a un pubblico di non esperti. Tre le aree di interesse delle unità didattiche: ambiente marino mediterraneo, biodiversità e tutela della costa e del mare; cambiamento climatico, specie aliene, impatti del clima sull’ambiente marino; inquinamento e rifiuti in mare, uso dell’ambiente marino costiero da parte dell’uomo, iniziative tecnologiche per la riduzione dei rifiuti.

Al percorso formativo online e in aula si alterneranno attività sul campo, durante le quali la porzione di costa di competenza sarà monitorata prendendo in esame indicatori di qualità ambientale, le principali caratteristiche dell’ambiente costiero e alcuni aspetti socio-economici legati alla gestione della fascia costiera e delle sue risorse. Le attività di osservazioni scientifiche e di monitoraggio saranno facilitate dall’uso di una App gratuita per dispositivi Android e iOs, appositamente realizzata. I dati e le immagini fotografiche raccolti dai partecipanti tramite la App saranno sistematicamente validati e caricati in un database facilmente fruibile e confrontabile nel tempo. Grazie a questi dati saranno quindi sviluppate mappe tematiche, in grado di descrivere lo stato delle coste italiane visto dalla prospettiva chi di deve tutelarle: studenti e cittadini, cioè i veri “Guardiani della Costa”.

Per i docenti è prevista la partecipazione a workshop iniziali, svolti tra novembre e dicembre in tutte le regioni, che insieme alle unità didattiche online saranno attestati dall’ente formatore Scuola di Robotica, accreditato dal MIUR, e daranno diritto a ore di aggiornamento professionale. Per gli studenti la partecipazione a “Guardiani della Costa” può costituire un progetto di alternanza scuola-lavoro.
L’iniziativa si concluderà con un evento nazionale, durante il quale verranno presentati i risultati delle attività degli studenti e la classe più meritevole verrà premiata con una crociera di gruppo nel Mediterraneo a bordo di una nave Costa Crociere.

Per ulteriori informazioni e per pre-iscrivere la propria scuola al progetto è possibile consultare il sito www.guardianidellacosta.it
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
GUARDIANI DELLA COSTA: 5.700 STUDENTI COINVOLTI E 2.610 CHILOMETRI DI COSTA ADOTTATI GRAZIE AL PROGETTO DI COSTA CROCIERE FOUNDATION

Guardiani della Costa si conferma già nel primo anno di attività uno dei più grandi progetti di citizen science in Italia, con oltre 50mila segnalazioni utili raccolte lungo le coste italiane e il coinvolgimento di docenti e studenti di 156 scuole secondarie di secondo grado. L’iniziativa sensibilizza i giovani sulla bellezza e la fragilità delle nostre coste minacciate dall’inquinamento, in particolare dei rifiuti plastici, che rappresentano circa il 68% dei rifiuti spiaggiati censiti dai “guardiani”.


Genova, 18 ottobre 2018 – Presentati i risultati del primo anno di Guardiani della Costa, uno dei più grandi progetti di citizen science in Italia, promosso da Costa Crociere Foundation. L’iniziativa ha coinvolto attivamente 156 istituti superiori di secondo grado, oltre 600 docenti e 5.700 studenti nell’anno scolastico 2017-2018. Ogni scuola ha “adottato” un tratto di costa italiana, per un totale di 2.610 km, pari a un terzo dell’estensione delle coste naturali della penisola.

L’indicatore preponderante tra le segnalazioni raccolte dai “guardiani” lungo le coste è stato quello dell’inquinamento marino. In particolare, è emerso un dato critico sui rifiuti plastici, che costituiscono il 68,1% della totalità dei rifiuti spiaggiati rilevati, seguiti dalla carta (15,1%), attrezzature da pesca (6,5%), vetro e ceramica (6,2%), metallo e alluminio (4,1%). Gli oggetti maggiormente segnalati sono di materiale plastico (bottiglie e contenitori di liquidi, sacchetti, cassette di plastica o di polistirolo, contenitori per alimenti), oltre a mozziconi e filtri per sigaretta. Il progetto nasce proprio dall’idea di sensibilizzare i giovani alla salvaguardia del mare e alla tutela delle coste italiane, con l’obiettivo di creare una “fotografia ambientale” confrontabile nel tempo delle coste del nostro paese.

Guardiani della Costa prevede la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), con il quale Costa Crociere Foundation e l’Associazione Scuola di Robotica di Genova hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, in coerenza con le azioni del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD).

Le scuole che hanno aderito all’iniziativa, su base volontaria e in modo totalmente gratuito, hanno “adottato” un tratto di costa italiana dove effettuare i rilevamenti. Docenti e studenti hanno avuto accesso a una piattaforma online dedicata, nella quale sono raccolti contenuti didattici e dispense di approfondimento, creati in collaborazione con i partner scientifici Scuola di Robotica ed OLPA Osservatorio Ligure per la Pesca e l’Ambiente. Tre sono le principali aree delle unità didattiche approfondite in classe: ambiente marino mediterraneo e biodiversità; cambiamento climatico e specie aliene; inquinamento dell’ambiente e rifiuti marini.

Per gli studenti, la partecipazione a Guardiani della Costa poteva costituire un progetto di alternanza scuola-lavoro e sono state 108 le scuole che hanno sottoscritto l’apposita convenzione. Al percorso formativo online e in aula, infatti, si sono alternate attività sul campo nel periodo tra gennaio e maggio 2018, durante le quali gli studenti hanno monitorato il tratto di costa adottato rilevando caratteristiche dell’ambiente costiero, indicatori di qualità ambientale e aspetti socio-economici legati alla gestione della fascia costiera e delle sue risorse. Il risultato è un database di oltre 50mila segnalazioni utili, raccolte in maniera sistematica con l’ausilio delle schede guida contenute nella App di Guardiani della Costa e validate dagli esperti di OLPA, che le hanno analizzate e sintetizzate in mappe tematiche.

Dalle segnalazioni emergono le conseguenze della continua pressione esercitata dall’uomo sul mare, sotto molteplici aspetti: inquinamenti di diversa natura, cementificazione delle coste, degradazione dei fondali e delle spiagge, diminuzione delle risorse ittiche. Una delle principali e più evidenti forme d’inquinamento deriva dalla presenza dei rifiuti che vengono abbandonati o trascinati nell’ambiente marino. Quello dei rifiuti marini è stato infatti l’indicatore che ha ottenuto il maggior numero di segnalazioni da parte dei partecipanti a Guardiani della Costa, mettendo in risalto una criticità ambientale ormai diffusa e tristemente nota in tutti i mari del mondo. In particolare, è stata rilevata in maniera omogenea su tutti i 5 bacini marittimi la presenza preponderante di rifiuti plastici (68,1% del totale delle segnalazioni relative ai rifiuti spiaggiati).

“Credo che il progetto Guardiani della Costa darà un contributo importante per monitorare nel tempo lo stato di salute delle nostre coste, perché può contare su una rete di osservatori - di "Guardiani"- molto numerosa e diffusa su tutto il territorio: più di 5.700 studenti e 600 professori. Oltre al valore scientifico, l'altro grande obiettivo che si pone questo progetto è quello di sensibilizzare gli studenti e i cittadini sulla fragile bellezza del patrimonio naturalistico delle coste italiane e di creare consapevolezza sulle conseguenze derivanti dall’aumento dei rifiuti. Per questo motivo la seconda edizione dei Guardiani della Costa si concentrerà in particolar modo sull'inquinamento causato dai materiali plastici. Sarebbe bello poter mettere a sistema le iniziative su questo tema promosse dalle principali Organizzazioni italiane" - ha dichiarato Davide Triacca, Segretario Generale di Costa Crociere Foundation.

Oltre al problema dell’inquinamento marino, le attività di rilevazione degli studenti si sono focalizzate sul tema della biodiversità, restituendo una fotografia generale degli organismi marini e della vegetazione rinvenuti lungo le spiagge italiane, con interessanti segnalazioni di presenza di specie protette o poco comuni (Pinna nobilis, dattero di mare, ciprea, doglio, Patella ferruginea) e anche diversi spiaggiamenti di mammiferi marini e tartarughe marine. Nell’ambito dello studio degli effetti del cambiamento climatico, sono state rinvenute 10 specie aliene come il barracuda boccagialla e il pesce pappagallo, di origine atlantica. Seppur rinvenute in aree già note, il fatto che dei ragazzi con strumenti molto semplici abbiano potuto identificarle e censirle sottolinea l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza per ottenere informazioni utili ad aggiornare le mappe di distribuzione delle varie specie invasive.

Il progetto Guardiani della Costa verrà riproposto alle scuole superiori di secondo grado anche per l’anno scolastico 2018-2019, in modo da poter incrementare ulteriormente i chilometri di costa sotto osservazione e ottenere uno storico dei dati rilevati. La seconda edizione dell’iniziativa si focalizzerà ulteriormente sull’inquinamento marino con un monitoraggio delle micro/macroplastiche, grazie alla collaborazione con un nuovo partner scientifico, il Laboratorio Biodiversità e Servizi Ecosistemici del Centro Ricerche Ambiente Marino Santa Teresa di ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.
 
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