Ulteriore "giro di vite" al traffico crocieristico nel Mediterraneo

Dopo l'imposizione per il 2017 della quota massima di crocieristi ammessi allo sbarco nell'Isola di Santorini, per il corrente 2018 la quota sarà ulteriormente ridotta ad 8.000 presenze giornaliere.

Le Autorità locali hanno programmato una nuova distribuzione giornaliera di accesso alle navi anche in relazione ad orari di arrivo/partenza; nonostante la diminuzione di un terzo della presenza di crocieristi il numero delle toccate aumenterà, seppur di poco, passando dalle 409 dello scorso anno, alle 439 del 2018.

Per le compagnie diventerà una ulteriore complicazione nella pianificazione degli scali, anche in relazione ad altri simili provvedimenti in altri scali del Mediterraneo.

https://www.cruiseindustrynews.com/...rini-implements-further-passenger-limits.html

In generale, non reputo sbagliato il contingentamento dei crocieristi che sbarcano su isole non grandi.
Più di una volta abbiamo letto su queste pagine di lunghe file per prendere la funivia di Thera, intasamenti nei vicoli di Mykonos e altre problematiche per sovraffollamento in siti che non possono ospitare numeri elevati di ospiti, per obiettiva limitatezza di spazi.
Oltretutto, la bellezza indiscutibile di queste isole non viene goduta ed apprezzata in situazioni di "overbooking"...

Capisco che le Compagnie avranno difficoltà nel rimodulare rotte ed orari, ma il discorso va sempre lì: possibile che si debbano scalare sempre le solite isole?
Rodi, ad esempio, nei programmi di questi ultimi anni, è snobbata dalle Compagnie; eppure era molto spesso presente anni fa nelle crociere di 7 notti in partenza dall'Adriatico.

Ci sono altri scali notevoli nell'Egeo: Nauplia, Volos, Patmos...

Gabriele, intanto ciao, la mia è una domanda, ma sono attrezzati i porti che hai citato per accogliere le navi attuali? Logisticamente sono in grado di farlo ed in sicurezza?

Ciao Rodolfo.
Ovviamente non sono in grado di rispondere in maniera precisa, le mie sono solo ipotesi e considerazioni, ma vado un pò a memoria.

A Rodi e a Volos hanno sempre scalato navi di grossa stazza.
A Nauplia sostai in rada con Neoromantica tre anni fa, a Patmos scalavano Atlantica e Mediterranea gli anni che proponevano le sette notti nell'Egeo con partenza da Heraklion.
Voglio dire che alcuni scali alternativi per le Compagnie ci sono, considerando anche che le navi che provengono da Venezia (che sono la maggior parte che operano nell'area Egeo) hanno il famoso limite di stazza autoimposto.

Ciao Rodolfo, grazie per l'informazione.
Anch'io come Gabriele non sono contrario a fissare limiti di sbarco.
Comprendo che questo si traduce in una maggiore complessità di programmazione per le compagnie, ma sovraffollare piccole località o peggio piccole isole non giova a nessuno.
Non giova ai crocieristi, non giova ai residenti, non giova all'ambiente.