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Si parla di crisi?

Rodolfo

Super Moderatore
Sarebbe interessante conoscere le motivazioni. Crisi o oltre aspetti riconducibili alla Grecia stessa? P.e. Il contingentamento del numero navi disposto da alcuni porti come Santorini o aspetti politici/logistici locali che influiscono sul calo previsto?
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Molto pesa la situazione di incertezza che regna a terra, causa improvvisi scioperi, per la logistica, trasporti pubblici, aperture musei, etc..
In un contesto simile le compagnie preferiscono astenersi dal programmare.
Purtroppo in Grecia vi e' stata anche mancanza di adeguamento delle varie strutture all'attuale traffico generato dalle crociere. Paradossalmente anche la chiusura alla Turchia ha penalizzato gli scali greci piu' a est.
 

tiziano

Well-known member
Se le "toccate" delle navi sono inferiori , significa anche un minor numero di passeggeri? Altra domanda ma se le navi hanno sempre più capienza di passeggeri anche se fanno meno toccate io numero di passeggeri o è uguale o forse maggiore .
 

Rodolfo

Super Moderatore
Tiziano è per quello che bisognerebbe saperne di più. Anche i problemi di Venezia hanno causato un calo del numero di passeggeri. Le grandi navi che accedevano nel porto lagunare non scalano più in quell'area. Tanto per dire Luminosa e Deliziosa han sostituito Fascinosa e Favolosa con migliaia di pax in meno ogni settimana e così per le altre compagnie. La limitazione su Venezia si è ripercossa su tutta l'area e lo stesso Adriatico.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Sicuramente i problemi derivati dalla crisi nord africana e la politica non proprio filo europea della Turchia hanno fatto allontanare i turisti dal mediterraneo orientale.
E poi i limiti a Venezia.
Per decenni la tipica crociera di due settimane ha toccato porti come Alessandria, Istambul, Atene, Kusadasi, Asdod o Haifa, adesso tutto si limita a Santorini, Mikonos ed Atene.
La Grecia non è solo Atene e le isole più gettonate.
Volos, Nauphilia, Kalatama, Rodi e Cipro...insomma volendo si potrebbero fare un notevole numero di itinerari, ma sono tutte mete prive di strutture adatte a sostenere un traffico crocieristico "pesante" e poi sono tutte mete che implicano il prendere le escursioni....e inoltre a quanti criocieristi della nuova generazione interessa realmente Visitare l'Argolide in una assolata giornata di luglio con 38 gradi?
E, forse, ecco giustificato il traghettone " all inclusive" con le soste "passegiata" a costo ridotto, perchè la cultura, in ogni caso, ha un costo.
 

Gabriele C.

Well-known member
Saranno dati e numeri corretti, anche se mi lasciano diversi dubbi...

Prendiamo il programma di MSC nell'area del Mediterraneo orientale: nella stagione 2017 ha collocato 3 navi; quest'anno 4 navi; nel 2019 5 navi...

L'anno prossimo Costa da Bari sostituirà la piccola Neoriviera con la più capiente Victoria...Inoltre quest'anno con Luminosa la stagione nell'area verrà prolungata da inizio novembre fino all'Epifania...

Le due Compagnie più forti in Europa non hanno certo trascurato i porti greci; che siano altre Compagnie a far calare i numeri? Forse si, ma non sono mai state presenti con un numero di unità superiore a 1 o 2...
 

Nautilus

Active member
..........
Paradossalmente anche la chiusura alla Turchia ha penalizzato gli scali greci piu' a est.

Tutto sta qui credo,.....aggiungendo Medio Oriente, ed Egitto. E non sono solo considerazioni mie, ma anche del presidente dell' associazione EEKFN sig. Theodoros Kontes (la persona che viene citata dal Meditelegraph), in un' intervista al quotidiano greco To Vima che avevo letto qualche tempo fa.
Chiaramente certe problematiche sui porti che emergono in questa discussione sono sempre valide, ed hanno il loro peso - in questa intervista venivano anche citate - ma il vero problema e' l' instabilita' generale in questa area geografica oltre i confini greci che toglie itinerari utili (e relativi scali) per i porti greci.
 
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