Ho cominciato a viaggiare in crociera da ragazzo, insieme ai miei genitori, negli anni '70.
Ho avuto la possibilità di seguire tutta l'evoluzione del prodotto crocieristico, già descritto nei post precedenti.
Aggiungo che negli anni '70 fino ai '90 la crociera era il viaggio per eccellenza, scelto in primis dalle classi più abbienti. Per chi non apparteneva a quella categoria di persone, rappresentava l'eccezione, il viaggio delle grandi occasioni, come la luna di miele o l'anniversario dei 25 o 50 anni di matrimonio, oppure il tipo di vacanza che ci si poteva permettere ogni "tot" anni.
Per rispondere alla domanda di Oriana, cosa quindi accomuna la vacanza in crociera ieri rispetto ad oggi? Sicuramente la formula, che resta sempre attuale e vincente: la possibilità di visitare un certo numero di luoghi, città o isole in 7 o più giorni senza il disagio di fare e disfare valigie, e senza l'impiego del tempo necessario agli spostamenti (aerei, treni, auto eccetera). Inoltre gli svaghi a bordo, le dotazioni della nave, e infine il prezzo, che a parità di luoghi visitati, vitto, alloggio ed entertainment, è nettamente inferiore se paragonato ad un viaggio in "fai da te" con tutti gli elementi elencati.
Cosa invece va in contrasto? Secondo me tre fattori.
Il primo è la qualità del servizio a bordo: credetemi, non c'è paragone tra la cura al cliente, l'abbondanza delle occasioni culinarie, e la permanenza delle navi più lunga negli scali delle crociere di un tempo rispetto a quelle di oggi. Le navi viaggiavano a 18/20 nodi, per toccare più scali possibili in una settimana, adesso invece navigano spesso a 12/15 nodi, con mezze giornate in più in mare fatte apposta per far acquistare servizi a bordo...
Il secondo è il fattore prezzo. Le economie di scala attuate dalle Compagnie hanno portato ad una diminuzione dei prezzi, diventati piu accessibili a tante più persone che possono accostarsi a questo tipo di vacanza. Aspetto certamente positivo e lodevole, anche con i limiti che sappiamo bene.... Per fare un esempio, noi appassionati possiamo permetterci anche più di una crociera l'anno, mentre tempo fa era solitamente impensabile.
Il terzo fattore è l'aspetto culturale: mentre nei decenni precedenti il viaggio come cultura e conoscenza di nuove regioni era l'elemento predominante, ed era l'itinerario che faceva scegliere una crociera piuttosto che un'altra, oggi è la nave che rappresenta la meta principale: si sceglie la nave perchè è quella più nuova, più grande, più ricca di intrattenimenti, e gli scali toccati diventano quasi secondari. Le cose più importanti in una crociera oggi sono la scelta dei pacchetti bevande, la spa e la palestra più o meno attrezzate, le opzioni ristorante/buffet con i vari orari più o meno vincolanti...Basta leggere tanti interventi su questo forum...
Certamente non per tutti è così, ci sono ancora crocieristi che considerano fondamentali per la buona riuscita di una crociera le escursioni offerte, le visite in autonomia magari organizzate prima di partire, ottimizzando i tempi a terra per visite culturalmente valide. Quanti sono però rispetto al primo gruppo...?
Ad esempio, ho letto diverse volte su queste pagine "...A Civitavecchia non siamo scesi, siamo rimasti a goderci la piscina o abbiamo passato la giornata nella spa..."
E non erano crocieristi romani, nè giornate con pioggia a dirotto...
Lungi da me dal criticare, figuriamoci, ma se vogliamo parlare di differenze d'approccio alla crociera, ricordo ancora i lunghi racconti tra crocieristi alla sera a tavola, o al bar, o sui ponti, che riportavano tante belle cose viste...