Perche' in crociera?

Come forse gia' detto in qualche altra discussione, non specifica all'argomento, la popolarita' della crociera come forma di vacanza non e' cosi' alta come potrebbe apparire vedendo i flussi di passeggeri nei vari porti. Sono un'esigua minoranza i vacanzieri che scelgono questa forma di svago: si va da poco piu' del 1,2% degli italiani, passando al circa 3% dei tedeschi, al circa 5% degli americani.
Ma quali potrebbero essere tutte le motivazioni, anche le meno importanti, di questa "non scelta" ? In quale ordine di importanza ?
Io comincerei con il fatto che molti abbiano la percezione, distorta, che sia ancora una vacanza elitaria, come effettivamente lo era un tempo, molti anni addietro.

A mio parere ci possono essere più motivi:
Paura di viaggiare in mare aperto;
Vacanza costosa;
Vacanza elitaria;
Vacanza che non viene "spinta" dalle varie ADV.

Per la massa la vacanza è sinonimo di mare inteso come spiaggia, la crociera è un mondo poco conosciuto e poco considerato... Il costo forse spaventa, vagli a spiegare che una settimana a Jesolo in pensione completa costa di più... La poca voglia di cambiare le proprie abitudini e provare qualcosa di nuovo, un po' l'ignoranza e la pigrizia in genere.. (nel senso di non conoscere e non voler conoscere..)

Posso rispondere, in estrema sintesi, riferendomi alle abitudini vacanziere di noi italiani, anche confrontandomi con amici e conoscenti che, parlando di questo tipo di vacanza, mi manifestano qualche dubbio o limite:

- poca propensione ad adattarsi ad orari prefissati, più o meno rigidi;
- paragone con altri viaggi in nave, tipo traghetto, quindi timore di annoiarsi a bordo;
- paura, più o meno velata, di trovare mare mosso con conseguente malessere.

Alle mie argomentazioni e spiegazioni, le persone solitamente ascoltano e accettano la replica, però non le vedo molto convinte: mi danno l'idea di essere sempre legate ad uno stile di vacanza dove avanti a tutto si desidera essere totalmente liberi, da orari, da luoghi, da programmi, e anche una forte predisposizione alla "stanzialità": pensiamo ad esempio quante "seconde case" di villeggiatura ci sono in Italia...

la mia opinione personale, dopo aver parlato di crociere in tutti questi anni con parecchie persone è: il primo pensiero, è che è una vacanza per pochi élite molto costosa e paura del mare. le risposte sono: voglio stare con i piedi per terra e chissà quanto costa. poi gli racconto dei costi bassi e che a bordo non devi stare per forza con lo smoking. alcuni prendono in considerazione una probabile considerazione di provare. ma, in tanti restano restii per la paura del mare

sicuramente poi centra molto anche l'effetto costa concordia, sebbene siamo un popolo che tende a dimenticare qualunque cosa abbastanza in fretta,( salvo torti arbitrali o sconfitte ai mondiali...)

Nella stragrande maggioranza dei casi in crociera si va in coppia e quindi può incidere il fatto che uno andrebbe l'altro no per uno dei motivi esposti e se l'altro e' la moglie indovinate che si fa....

Quando cerco di convincere i miei amici a provare la crociera la prima risposta che sento è ...."ma non è da vecchi??".... questo è il pregiudizio più frequente che riscontro. Se sapessero quanto si sbagliano!!!! E poi il pezzo....pensano sempre che sia proibitivo, quando poi spiego cosa vuol dire fare crociera.... che meraviglioso mondo si cela dietro a quel prezzo... allora sgranano gli occhi. Io ho scoperto solo da poco questo modo di viaggiare ma me ne sono letteralmente innamorata

Credo che oltre a quelli già menzionati, ce ne siano degli altri che "frenano", per molti, la vacanza sulla nave da crociera, taluni anche estremizzati, ai limiti del comprensibile se non irrazionali.

La brevità delle soste nei porti e condizionati dagli orari; alla fine si viaggia senza vedere "nulla" con scarsissimo approfondimento dei luoghi visitati.

In caso di escursioni organizzate, tempo perso per visite "obbligatorie" a mercatini, negozi ecc. con il solo scopo di farti spender denaro.

Oltre la paura per il mare il fatto di essere rinchiusi in un "contenitore" dal quale non si può scendere quando si vuole (magari le stesse persone viaggiano in aereo)

Sedere a tavola con persone sconosciute e che parlano altra lingua

Il fatto di "vivere" in ambienti ristretti a volte caotici e in presenza di persone maleducate

File per fare qualsiasi cose, scarsa indipendenza e tutto legato ad orari stabiliti

Limitazione del fumo in pochi spazi confinati

Mancanza di "verde" (ho sentito anche questa) o comunque di ambienti naturali.

Troppa moquette; ambienti malsani!!!!!

Che tutto si paga oltre misura

Ed altre che al momento non ricordo

Credo che oltre a quelli già menzionati, ce ne siano degli altri che "frenano", per molti, la vacanza sulla nave da crociera, taluni anche estremizzati, ai limiti del comprensibile se non irrazionali.

La brevità delle soste nei porti e condizionati dagli orari; alla fine si viaggia senza vedere "nulla" con scarsissimo approfondimento dei luoghi visitati.

In caso di escursioni organizzate, tempo perso per visite "obbligatorie" a mercatini, negozi ecc. con il solo scopo di farti spender denaro.

Oltre la paura per il mare il fatto di essere rinchiusi in un "contenitore" dal quale non si può scendere quando si vuole (magari le stesse persone viaggiano in aereo)

Sedere a tavola con persone sconosciute e che parlano altra lingua

Il fatto di "vivere" in ambienti ristretti a volte caotici e in presenza di persone maleducate

File per fare qualsiasi cose, scarsa indipendenza e tutto legato ad orari stabiliti

Limitazione del fumo in pochi spazi confinati

Mancanza di "verde" (ho sentito anche questa) o comunque di ambienti naturali.

Troppa moquette; ambienti malsani!!!!!

Che tutto si paga oltre misura

Ed altre che al momento non ricordo

L’unico motivo ostativo a scegliere o meno una crociera potrebbe essere realmente quello dovuto alla brevità delle soste nei vari porti.

C’è più attrattiva sicuramente nelle proposte di itinerari dove è presente un overnight oppure soste giornaliere che vanno dalle 8 del mattino fino a tarda sera.


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giada50 ha detto:

Io aggiungerei, oltre ai motivi elencati, anche la mancata conoscenza delle lingue straniere da parte di noi italiani... infatti in molti mi chiedono se a bordo si parli italiano o se gli spettacoli siano in italiano...

Gianni

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Piu che mancata conoscenza delle lingue direi nessuna voglia di adeguarsi; mia madre non parla una parola di inglese, ma durante la visita sulla Celebrity Constellation non ha battuto ciglio.
Certo che la risposta al cameriere "Another slice, Madam?" la risposta "si, vengo da Chioggia!" non ci stava molto...ahahahah

Blueyes ha detto:

Piu che mancata conoscenza delle lingue direi nessuna voglia di adeguarsi; mia madre non parla una parola di inglese, ma durante la visita sulla Celebrity Constellation non ha battuto ciglio....

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Vero, a volte basta un po di spirito d'avventura....

Blueyes ha detto:

...Certo che la risposta al cameriere "Another slice, Madam?" la risposta "si, vengo da Chioggia!" non ci stava molto...ahahahah

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Grande...

Gianni