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"Safe return to port?

MDF

New member
Buon pomeriggio amici,

Ho letto un arcticolo su focus: "5 millenni sul mare" dove ad un certo punto si legge che Fincantieri ha applicato su due navi da crociera i criteri del "Save return to port" qualcuno saprebbe dirmi di quali navi si tratta?

Grazie

MD(aria curiosa)F
 
Ultima modifica da un moderatore:

Rodolfo

Super Moderatore
Dal 1° luglio 2010 tutte le navi aventi certe caratteristiche, più lunghe di 120 metri e con MVZ (Main Vertical Zone) superiori a tre, devono rispondere a questo nuovo requisito, e cioè che in caso di qualsiasi avaria grave, incendio, allagamento, falla alla nave possa esser garantito il ritorno al porto più vicino in autonomia anche se ridotta.

Si tratta quindi, nella sua molteplicità di interventi, di un sistema che possa garantire l'erogazione di energia alla nave, sia per i sistemi di propulsione che per i sistemi "alberghieri" essenziali dedicati agli occupanti quali illuminazione, ventilazione, funzionamento servizi igienici, preparazione pasti ecc. che per i sistemi di governo, di controllo e di intervento sulle apparecchiature, funzionamento continuo dei sistemi di bordo irrinunciabili. Naturalmente tutto questo adeguamento, condensato in alcuni termini, è molto complesso e ridondante, per garantire alla fine la sopravvivenza della nave.

Ricordiamo sempre che il miglior mezzo di salvataggio collettivo a bordo di una nave è la nave stessa; il suo abbandono è l'ultima risorsa da prendere in considerazione.

Le navi interessate da Fincantieri, ritengo siano le due Princess, la Breeze, la nuova Britannia, e tutte quelle, per citarne alcune, costruite anche da altri cantieri dopo il luglio 2010 come MSC Preziosa, la Breakaway.
 

denny.1990

New member
Sarebbe interessante capire l'entità delle "gravi avarie" che questi accorgimenti piccoli e grandi riescono a sopportare. Ad esempio, falle di che proporzioni? Incendi circoscritti a piccole porzioni di sala macchine?

Non so se sono riuscito a spiegarmi decentemente...
 

Mate

Active member
Dal 1° luglio 2010 tutte le navi aventi certe caratteristiche, più lunghe di 120 metri e con MVZ (Main Vertical Zone) superiori a tre, devono rispondere a questo nuovo requisito, e cioè che in caso di qualsiasi avaria grave, incendio, allagamento, falla alla nave possa esser garantito il ritorno al porto più vicino in autonomia anche se ridotta.

Si tratta quindi, nella sua molteplicità di interventi, di un sistema che possa garantire l'erogazione di energia alla nave, sia per i sistemi di propulsione che per i sistemi "alberghieri" essenziali dedicati agli occupanti quali illuminazione, ventilazione, funzionamento servizi igienici, preparazione pasti ecc. che per i sistemi di governo, di controllo e di intervento sulle apparecchiature, funzionamento continuo dei sistemi di bordo irrinunciabili. Naturalmente tutto questo adeguamento, condensato in alcuni termini, è molto complesso e ridondante, per garantire alla fine la sopravvivenza della nave.

Ricordiamo sempre che il miglior mezzo di salvataggio collettivo a bordo di una nave è la nave stessa; il suo abbandono è l'ultima risorsa da prendere in considerazione.

Le navi interessate da Fincantieri, ritengo siano le due Princess, la Breeze, la nuova Britannia, e tutte quelle, per citarne alcune, costruite anche da altri cantieri dopo il luglio 2010 come MSC Preziosa, la Breakaway.

La classe "Dream" di Carnival (quindi Dream, Magic e Breeze) è stata costruita senza il Safe return to port. Idem la Diadema. Mentre la classe "Royal" di Princess è stata invece costruita secondo questi nuovi dettami (quindi anche Britannia). Ovviamente anche tutti i nuovi prototipi che costruirà Fincantieri neu prossimi anni saranno realizzati seguendo le nuove normative.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sarebbe interessante capire l'entità delle "gravi avarie" che questi accorgimenti piccoli e grandi riescono a sopportare. Ad esempio, falle di che proporzioni? Incendi circoscritti a piccole porzioni di sala macchine?

Non so se sono riuscito a spiegarmi decentemente...

Sì, sì. Diciamo che in genere le navi passeggeri di "penultima" costruzione, pur non rispettando esattamente le nuove disposizioni, sono abbastanza in linea con il Save Return to Port; il discorso vale molto di più per altre costruzioni come le Ro-Ro.

Quello che non "deve più succedere" è quello che è avvenuto alla Carnival Splendor e Triumph, dove un incendio se pur di grosse proporzioni, ha "paralizzato" per giorni le navi, costringendo l'intervento di altre imbarcazioni di assistenza, e soprattutto ha reso infernale la vita degli occupanti a bordo.

Se ricordate, dopo i due incidenti, Carnival ha stanziato importanti investimenti per modificare le navi, pur senza adeguarle alla nuova normativa, intervenendo sulla duplicazione e ridondanza di molte apparecchiature e servizi.

Il problema in un certo senso, non è nuovo, e già la classe Millenium rispondeva ad una sorta di tale normativa e si chiamava "Get me Home" e verteva soprattutto sulla tipologia della motorizzazione.

La classe "Dream" di Carnival (quindi Dream, Magic e Breeze) è stata costruita senza il Safe return to port. Idem la Diadema. Mentre la classe "Royal" di Princess è stata invece costruita secondo questi nuovi dettami (quindi anche Britannia). Ovviamente anche tutti i nuovi prototipi che costruirà Fincantieri neu prossimi anni saranno realizzati seguendo le nuove normative.

Mi sembrava di aver letto da qualche parte che anche Breeze ne fosse dotata; forse era stata impostata prima dl luglio 2010? Ma per Diadema?
 

Mate

Active member
Le chiglie di Breeze (6201), Diadema (6203) sono state impostate fittizimente prima di quella data. Resta infatti ancora una chiglia impostata allora disponibile, la 6204... chissà se ne faranno qualcosa.
 

Alettia

Active member
Cosa significa "chiglia impostata"? Tanti termini utilizzati in queste discussioni più tecniche proprio non li conosco.... però è molto interessante conoscerli piano piano
 

Jimmy77

New member
Le chiglie di Breeze (6201), Diadema (6203) sono state impostate fittizimente prima di quella data. Resta infatti ancora una chiglia impostata allora disponibile, la 6204... chissà se ne faranno qualcosa.

Quindi se non ho capito male e' come se Fincantieri avesse una chiglia impostata " a magazzino " pronta per poter diventare una nuova nave passeggeri.
Correggetemi se ho detto una cavolata.
 

Alettia

Active member
Quindi se non ho capito male e' come se Fincantieri avesse una chiglia impostata " a magazzino " pronta per poter diventare una nuova nave passeggeri.
Correggetemi se ho detto una cavolata.


Anch'io sto aspettando che gli esperti mi spieghino... se è come dici tu hanno un magazzino bello grande eh?
 

Alettia

Active member
Si, si è sempre fatto così.

Scusa se sono insistente, mi spieghi meglio? Vuol dire che si mettono li e costruiscono diverse chiglie tutte uguali e quelle che non servono le tengono da una parte? E quando arriva un ordine la prendono e la utilizzano? E si possono apportare delle modifiche in base alle esigenze della compagnia che "ordina" una nave?
 

Rodolfo

Super Moderatore
No, non deve essere costruita una intera chiglia, ma solo impostata.

Quando entra in vigore una determinata regola si tiene conto se una nave in costruzione aveva la chiglia già "impostata" o che fosse ad un equivalente stato di avanzamento della costruzione, il giorno dell'entrata in vigore della stessa.

Per cui una nave impostata prima della entrata in vigore di una nuova regola, disposizione, di una Convenzione, può derogare dalle nuove disposizioni.
 

salabc

Active member
Scusa se sono insistente, mi spieghi meglio? Vuol dire che si mettono li e costruiscono diverse chiglie tutte uguali e quelle che non servono le tengono da una parte? E quando arriva un ordine la prendono e la utilizzano? E si possono apportare delle modifiche in base alle esigenze della compagnia che "ordina" una nave?

hai fini legali la data d'impostazione della chiglia e' quella certificata dall'ente di classifica il quale intende il primo blocco ( ovvero il primo
pezzetto di struttura di ferro) avente un determinato peso ( se ricordo bene nel caso del RINA sono 150 tonn pertanto non pensare alla chiglia vera e propria)
il blocco viene poi parcheggiato da qualche parte del cantiere
 
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