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Crociera di Pasqua 2019 su Costa Favolosa (Francia, Spagna e Portogallo)

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UNDICI GIORNI SU COSTA FAVOLOSA
Settimana di Pasqua, 15-25 aprile 2019, una breve cronaca del viaggio da mesi atteso e da tempo sognato oltre le colonne d'Ercole, verso il Portogallo. Era questa la vacanza del 2019 che io e la mia famiglia (3 persone oltre me, moglie e ragazzi) avevamo programmato. Assidui viaggiatori con Costa da ormai una quindicina di anni, con una media di una crociera lunga o mini all'anno, non ci aspettavamo certo la sorpresa e il wow delle prime crociere, quelle dei primi anni 2000, molto diverse dalle attuali. Ed è sempre lì la questione: il continuo rimandare il pensiero al passato e il persistente confronto con il trattamento avvenuto in passato a bordo, negli scali e perfino alla partenza e al ritorno, dal porto di imbarco, nel nostro caso Savona. Questo breve diario vuole porre l'accento proprio su questo aspetto, la cifra di questa cronaca tratterà proprio questo, tralasciando per gli amanti delle foto e delle descrizioni delle tappe, tutti gli aspetti turistici, parte integrante e fondamentale di ogni crociera, ma, nel nostro caso, accantonati.

E partiamo quindi dal giorno dell'atteso imbarco: 15 aprile con le rapide procedute di imbarco sbrigate nell'efficiente PalaCrociere savonese.

PRIMO GIORNO - Savona
E' il viaggio da tempo sognato, meta Lisbona, città che non deluderà quello della nostra prima crociera del tempo di Pasqua. Messi da parte i pensieri della vita quotidiana e lavorativa, ci imbarchiamo senza problemi sulla Favolosa, nave da noi già frequentata in una precedente crociera, prima del 2016, anno del dry dock e di alcune novità che noteremo in seguito.
L'imbarco è all'insegna dell'efficienza ormai consolidata, soprattutto se il porto di partenza è Savona. Qui Costa è regina della struttura, la mantiene in efficienza e a parte qualche fontana interna spenta (la solita tristezza delle fontane senz'acqua) e i pannelli della mostra con la storia della compagnia fermi al pre-disastro Concordia, non ci si può certo lamentare.
Turisti in attesa come noi sui divanetti appena sufficienti per tutti (ma va bene lo stesso, sono dettagli, siamo quasi in vacanza) e la chiamata addirittura in anticipo sui tempi per la salita. Foto di rito davanti al timone e via in cabina. Le valigie ci sono già, le card e tutto il resto ci attende, come al solito, sul tavolino. Tutto senza sorprese, tutto nella normalità. La vacanza scelta vuole essere straordinaria per la durata (non abbiamo mai trascorso 11 giorni consecutivi in crociera) e per l'itinerario, ci diciamo ancora, mica per le cose che sappiamo già: la compagnia la conosciamo (e ci piace, anche se qualche tentativo di cambiare, non neghiamo, abbiamo provato a farlo), la nave la conosciamo, anche qualche tappa l'abbiamo già fatta (ma nei giorni successivi sceglieremo itinerari nuovi).
Subito ci rechiamo al self service, siamo affamati, l'ultimo panino risale alle 11, ed ora è pomeriggio inoltrato e lo stomaco è vuoto. Il personale serve, ma avvisa che sta per chiudere ed è già pronto tutto per la prova d'emergenza. Lo veniamo a sapere con il piatto in mano dall'annuncio audio. Con un po' di disappunto perchè in cabina non c'era traccia di un avviso sull'ora della prova. Vabbè, siamo in vacanza, che sarà mai. Un boccone velocissimo e andiamo subito a prendere i salvagente in cabina. Seguiamo tutto con scrupolo perchè anche i ragazzi sanno che il "muster drill" è una cosa da prendere con serietà. Quindi non si sognano nemmeno per un istante di farsi la foto con il salvagente addosso come certi tipi poco distanti da noi che si distraggono col telefonino e non hanno certo memorizzato le cose da fare nei casi più estremi. Devo dire che il personale stavolta li riprende e smettono quasi subito.
Alla sera ci troviamo al ristorante, turno 2 (quello da noi preferito se il cameriere è veloce e il nostro si dimostra tale dal terzo giorno) in un tavolo da 8, tondo, solo per noi. Ci diciamo che al prossimo imbarco qualcuno salirà e ci farà compagnia e infatti la cosa avviene, ma nelle ultimissime sere.
Il servizio non è quello sfavillante dei primi anni, lì eravamo presi anche noi dalla novità di una nave nuova ad ogni crociera e dallo stile italiano dell'accoglienza e del menù Costa. Notiamo che il direttore di sala non è più un italiano (eh vabbè, avrà imparato da un italiano lo stile Costa), ma la caduta di stile che salta immediatamente agli occhi è l'imperdonabile bottiglia dell'acqua in plastica che ci viene servita. Su Favolosa pare sia la norma. L'estate scorsa su Luminosa no. Bottiglie di plastica i camerieri le utilizzeranno anche in una delle sere seguenti, quando ci regaleremo, io e mia moglie, una cena - a pagamento - al ristorante Samsara (che adesso anche sul menù cartaceo chiamano "ristorante pacific fusion" anche se le indicazioni sulla nave sono quelle col vecchio nome). La bottiglia di vetro la servono ancora in moltissimi ristoranti e su una nave da crociera dovrebbe essere un particolare scontato.
Siamo su una nave i cui allestimenti sono pensati per far vivere al crocerista un'esperienza il più possibile lontana dalla vita quotidiana: luci scintillanti, velluti e moquette e poi cosa ti servono a tavola? L'acqua che bevi ogni giorno a casa, in una bottiglia di plastica! Senza dimenticare che il PET è l'elemento inquinante più diffuso nel mare dove stiamo navigando. Che ne è dell'impegno della Costa Fundation?
La cena va per le lunghe, il ristorante era stato aperto con un certo ritardo e così ci alziamo da tavola dopo le 23. Pazienza. Si va a dormire subito, ma prima uno dei due ragazzi deve prendere un'aspirina. Qui ci accorgiamo che il frigo bar è ancora chiuso a chiave e per avere un po' d'acqua occorre aspettare.
Prima decido di chiamare al telefono il room service. Rispondono subito. Si arriviamo a apriamo il frigo bar. Già che ci sono chiedo acqua calda. In cabina ci hanno portato anche un vassoio con tisane benessere molto invitanti. Mia moglie gradirebbe assaggiarne una, ma non abbiamo acqua. Si, le porteremo anche quella.
Aspetta e aspetta. Passano 40 minuti. Mio figlio ormai dorme. Anche mia moglie. Anch'io dormirei ma decido di attendere il room service. Aspetta e aspetta. Mi metto al telefono. Nessuno risponde. La musica di attesa, "Sapore di mare", la imparo a memoria. Dopo più di 20 minuti sono arrabbiato, mi rivesto e scendo al guest service. Mi metto in fila e quando è il mio turno faccio presente il problema. Mio figlio ha necessità di prendere una medicina. Serve acqua. Il frigo bar è inspiegabilmente chiuso. Potete aprire almeno quello? Per l'acqua calda per la tisana non chiedo, la prenderemo domani, non è quello il problema. Ci scusi, oggi è giorno d'imbarco, c'è confusione, arriverà quanto prima.
Torno in cabina. Sono arrabbiato. Mai successo in 15 anni.
Dopo quasi mezz'ora arriva il cameriere. Apre il frigo bar. Sveglio Giovanni, prende l'aspirina e torna a dormire.
Mi metto anch'io a letto.
Bussano. Arriva il cameriere e porta l'acqua calda.
Buonanotte.

SECONDO GIORNO - Marsiglia
Lo sbarco avviene con regolarità, il giro a Marsiglia questa volta lo facciamo da soli, le altre volte avevamo sempre optato per escursioni organizzate e ci troviamo a percorrere piacevoli strade. Bella città, peccato per il tempo incerto. Tornati a bordo decidiamo di goderci la nave. Ormai abbiamo quasi preso completa confidenza con Favolosa, enorme, ma vivibile. Memorizzati i percorsi cabina - ponte 9 (dove si mangia e dove ci sono le piscine) - ponte ristorante ecc. I ragazzi cominciano a staccarsi, a valutare la scelta di servizi e animazioni a loro dedicati e ci lasciano il tempo per il relax di Samsara e un po' di allenamento in palestra. Sono un affezionato fruitore di quest'area centro fitness e benessere e acquisto il pacchetto per entrare tutti i giorni, quando lo desidero. Allenamento e relax per me sono fondamentali in crociera, soprattutto il relax: ci vado anche per questo e Samsara è un piccolo paradiso. Noto ottime offerte che integrano i nostri pacchetti di accesso illimitato e alcune le coglieremo nel corso dei dieci giorni. In generale i servizi sono piuttosto cari e per me il valore è quello dei prezzi scontati: a prezzo pieno non li acquisterei. Nel corso dei dieci giorni faremo due massaggi a testa e oltre all'utilizzo dell'area e usufruirò anche del lettino per l'abbronzatura artificiale. La gentilissima signorina, con scarsissime capacità di esprimersi in italiano e anche in inglese, quando chiedo di accendermi la lampada UVA, mi spiega che sono concesse solo due sedute tanning per ciascun frequentatore Samsara. Sono sorpreso, nelle passate crociere non mi era mai capitato: se ne potevano fare anche più di una, la potenza dei raggi è minima e non c'era alcun limite all'uso dei lettini abbronzanti. Vabbè, namastè. Continuiamo il giro nella spa e noto che nell'angolo dove ci sono i letti per riposare, dove c'è anche la possibilità di bere qualcosa, le brocche contengono solo acqua. L'estate scorsa su Luminosa c'era sempre doppia scelta di succhi di frutta, oltre all'acqua. Piccolo disappunto. Mi domando se sono io a notare solo le cose che trovo "in meno" rispetto alla crociera del 2018 o se sono queste, così evidenti, a farsi notare da me. Non voglio pensarci, sono in vacanza. Mi rilasso per bene, ottimo idromassaggio sotto lo sguardo delle tre belve statuarie incatenate e doccia veloce.
Faccio un salto alla sauna free della palestra, è a pochi metri. E' di legno e la preferisco rispetto a quella del Samsara. Non ricordavo che nel Samsara di Favolosa manca la sauna di legno; su Luminosa c'è e dire che quella spa mi sembra più piccola di questa... La sauna maschile della palestra è buia, non è affacciata sul mare come su Luminosa e Deliziosa, ma è pratica ed è molto comoda. Certi giorni, dopo l'allenamento la utilizzerò prioritariamente. Solo un po' di puzza, a fine giornata nei giorni di navigazione, dove molti più ospiti ne fanno uso. Capisco. C'è da dire che rispetto al Samsara è un po' meno seguita dal personale. Siamo rimasti senza asciugamani alcune volte e per due giorni siamo stati al buio: lampadine spente e sostituite solo al terzo giorno. Niente di grave, ma ho notato un po' di lentezza.
All'ufficio turistico acquistiamo tutte le escursioni. Spesa: una millata. Ne varrà la pena. Ci avvisano poi, con un avviso cartaceo in cabina, che trattandosi della settimana santa, in Spagna e Portogallo qualche escursione risentirà cambi di programma a causa di traffico e vie chiuse per processioni, vie crucis e manifestazioni religiose. Apprezziamo il messaggio, Costa non ci può fare niente, è anche il bello di questo particolare periodo dell'anno. Succederà nei giorni seguenti che si verificheranno ritardi, qualche cambio di programma, le vie del centro chiuse non permetteranno ai pullman di andare ovunque ma non potremo dire di non essere stati avvisati. Chiediamo all'addetto che vi vende le escursioni se il giorno di Pasqua, a Lisbona sa dove è possibile assistere alla messa. Sorride, non sa che dire, farfuglia che non sa, che possiamo anche scegliere il tour a Fatima... Non molto preparato.
Lo spettacolo degli acrobati è molto bello, non dura moltissimo, ma loro sono eccezionali. La cena è ottima, porzioni non sempre generose (se ordini una zuppa conti giusto quattro cucchiai) ma il servizio è buono e il nostro cameriere ha compreso che siamo gente che non ama convenevoli, non diamo problemi e sappiamo subito cosa ordinare. Dalla sera dopo prende velocità: ci serve per primi e ci accontenta sempre.
 

crociera

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Sto scrivendo anch'io un diario che mi sta impegnando, ma ti seguo molto volentieri e salgo a bordo, senza biglietto :)
 

malugano

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Ciao stessa crociera e nave fatta lo scorso anno a novembre e siamo stati molto bene , ma fatta in autonomia in quanto l'unica escursione che mi interessava, Granada, a bordo non era più prenotabile essendo esauriti i posti disponibili.
 

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TERZO GIORNO - Navigazione
Costa Favolosa è alla prova dei fatti. E' la settimana di Pasqua, è verosimile che la nave sia praticamente al completo con i suoi 3800 ospiti... ed è un giorno di navigazione. Il nostro vicino di sdraio chiacchera con dei conoscenti e dice che non è vero che la nave è al completo. "Dicono così, ma io sono andato a chiedere di cambiare cabina proprio ieri, avrei pagato la differenza, ma mi hanno detto che sono al completo. Non ci credo, lo dicono solo per pubblicità". Sarà, ma cento in più o cento in meno, siamo comunque tantissimi: troveranno il modo di tenerci occupati tutti quanti?
Non è la prima volta che trascorro un giorno completo di navigazione, in questa crociera è il primo e non sarà l'unico, ma voglio proprio vedere come andrà la giornata.
Curioso, giro per i vari ponti. L'equipe di animazione è attiva. Sul chiassoso ponte 9, quello della piscina, ampio, ma chiuso (il tempo è un po' bello e un po' no, quindi la copertura semovente viene aperta per poche ore e non del tutto) si alternano lezioni di ballo, giochi stupidini (ma chi è lì pare divertirsi, ridono). Lì le vasche idromassaggio sono come il centro di Tokio, le guardie sono abbastanza celeri ad allontanare i bambini, visto il divieto per gli under 16, che in altri giorni è del tutto ignorato. Sempre al ponte 9 a mezzogiorno viene organizzato "l'evento pasta Barilla". Quindi già da prima delle 11 cuochi e camerieri sono al lavoro per allestire i tavoli con i fornelli elettrici, pentole e padelle, cibo scenografico ecc. Vanno e vengono, sembrano ignorare il caos che c'è, imperturbabili anche di fronte alla cafoneria di molti ospiti incuranti di tutto, anche di chi sta lavorando per loro. Purtroppo il comportamento di certa gente, specie quando è in vacanza, è insopportabile: ciabatte sparse ovunque a bordo piscina, vestiti abbandonati su sedie, sdraio occupate da asciugamani blu ma per diverse ore inutilizzate, voci di mamme che chiamano figli disubbidienti, varia umanità - italiana - in un giorno di ferie.
Siamo tutti a bordo, faremmo più o meno le stesse cose se non vengono creati eventi e pretesti per sparpagliare le persone sui vari ponti: quindi l'obiettivo di animatori (specie quelli baby e teen) è tenere occupati i giovani che avrebbero voglia di correre e saltare ovunque e offrire alternative agli adulti che altrimenti popolerebbero ancora di più i luoghi già affollati. Immagino gli ospiti delle suite, chi ha una cabina da vivere in solitaria, con molti più comfort della nostra, approfitta per starsene in disparte e godersela. La biblioteca è un oasi di silenzio e ci sono una ventina di persone, non vola una mosca, che pace per le orecchie. Il Samsara è ovviamente più frequentato del solito, anche qui la vasca idromassaggio è spesso completamente occupata, ma tutto è molto più sopportabile: c'è chi aspetta un po', chi sceglie di fare un altro giro nel bagno turco. Noto in terra, fra le poltrone mosaicate, un pezzo di spigolo che si è staccato da un decoro del soffitto. Per due giorni sarà ignorato, poi verrà tolto ma non reincollato (la nave, specie di sera aumenta la velocità, balla parecchio in questi giorni: è normale che capiti). Nel pomeriggio la sauna della palestra, quella free, che frequento quasi ogni giorno dopo l'allenamento è senza asciugamani. Gli ospiti provvedono andando in cabina a prendersi quelli blu, in dotazione. Molti poi li dimenticano lì.
Cumuli di asciugamani si ritrovano in un angolo dello spogliatoio. Il personale di lì passa poco, diversamente non si formerebbe un mucchio così, provvederebbero a toglierlo e a mettere nuovi asciugamani bianchi. A pranzo il self service è un manicomio: gente ovunque che gira col piatto alla ricerca di un posto a sedere. Mangiano ovunque nell'ora di punta, ovunque ci sia un posticino. Tutti i tavoli del ponte 9 sono presi d'assalto: anche la mano frequentata area al ponte 10, che in molti ignorano. Oggi c'è gente anche lì. Dovrebbero darci qualche indicazione su come fare "partenze intelligenti" in giorni così. Noi scegliamo di mangiare tardi: il rischio di questo tipo di scelte è perdersi qualche pietanza, o ad esempio l'evento Barilla (peccato, ma la fila era veramente scoraggiante). Alla fine, nell'ozio più totale, la giornata scorre veloce.
 

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QUARTO GIORNO - Malaga
Usufruiamo dell'escursione Costa e tutto procede come previsto. E' il Giovedì Santo e nella città spagnola è prevista una manifestazione religiosa di grande importanza. Le strade principali sono chiuse, i mezzi coi turisti a bordo percorrono vie alternative. La guida, molto preparata e dall'italiano fluente ci dice che le più belle sono precluse, ma noi siamo contenti così. Città bella, piena di fascino, ma soprattutto di primo mattino in un giorno di festa, abbastanza deserta. Foto panoramiche, giro in città in libertà e ritorno. Straordinaria la cattedrale e il coro interno. Non mi soffermo su tutto quello che abbiamo visto, Malaga vale la pena e valeva la pena anche potersi fermare per la manifestazione, a giudicare dalle tribune montate ai bordi delle vie principali, le migliaia di sedie posizionate ovunque e l'attesa presenza di personaggi di pubblici spagnoli (forse Antonio Banderas, dicono, visto che è nativo di Malaga e anche in passato, in questi giorni, è sempre presente). L'idea di una settimana da trascorrere in Andalusia, nel periodo prepasquale potrebbe essere un interessante idea di viaggio. Costa Fortuna fa solo tappa, anche se per un giorno intero. Si potrebbe scendere nuovamente nel pomeriggio, ci pensiamo mentre torniamo a bordo, dove pranziamo senza troppi problemi, molti sono ancora in escursione e l'area self service è molto meno affollata. Anche le varie vasche idromassaggio, alcune con l'acqua decisamente - troppo - calda, sono piuttosto libere e non è una cattiva idea trascorrerci un po' di tempo, con lo sguardo sul mare (mi riferisco alle due vasche laterali posizionate a poppa, al ponte 9). La nave è mezza vuota o così da' l'impressione. Pochi anche in palestra, bene. Samsara nei giorni a terra offre interessanti offerte, le ragazze sono sempre lì a proporre: sono sempre più convinto che a prezzo pieno certi massaggi o l'accesso ai vari servizi della spa siano un po' troppo cari, pertanto si tratta di buone opportunità per gli ospiti che come noi sono già rientrati.
Noto su uno scontrino che avrei diritto a degli omaggi al bar Amarillo, chiedo al desk service e mi confermano. Nelle serate successive, dopo cena, ne approfitteremo: si tratta di omaggi riservati ai soci Costa Club, 4 caffè speciali e 4 generose fette di torta, a scelta, mi pare fra quattro tipi. Pensavo di aver problemi a spiegarlo ai camerieri dell'Amarillo bar, ma li trovo decisamente preparati. L'Amarillo è il locale che prima non c'era. Prima del dry dock e prima della nostra precedente crociera su Favolosa. Dopo la seconda sera diventa il nostro bar preferito. E' in una zona di passaggio, all'incrocio fra varie aree di servizi (confina col casinò, la sala giochi e bar con pista da ballo circolare. Poco distanti ci sono il cinema e in fondo il ristorante); seduti ai tavolini vedi transitare molte persone ed è curioso vedere il via vai di gente.
Consultiamo spesso il Today, che da alcuni anni Costa ha ribattezzato in italiano, col nome "Diario di Bordo": ci sono sempre cose che non si sanno ed è una fonte ricchissima di notizie. Scopriamo che si può leggere anche sul cellulare e l'accesso è free anche per chi non ha acquistato il costoso pacchetto per navigare quando si è a bordo in mezzo al mare, in navigazione, e la propria compagnia telefonica non può fare roaming con le compagnie locali. Il portale Costa non è il massimo, a dire il vero, ma il Diario è consultabile abbastanza agevolmente. I ragazzi scoprono di poter trovare anche il programma delle attività per i Teen, ma con sorpresa scoprono che non solo non è in italiano, ma che riguarda una delle crociere che Favolosa ha fatto nelle settimane precedenti, in Brasile! La cosa non fa che confermare una certa opinione che essi si sono fatti dei loro animatori: ragazzi abbastanza poco organizzati e che danno per scontato che qualsiasi attività che organizzano a bordo viene ignorata dai giovani ospiti. E' così che i miei scelgono di fare una vita parallela, giocando il più possibile a calcio, nel campetto al ponte 12 con gli altri teen che di volta in volta si danno appuntamento lì, o stando con noi o con i nuovi amici italiani conosciuti fin dai primi giorni. In questo senso, a parte uno o due tornei a ping pong, i nostri ragazzi abbandonano ogni attività organizzata dal gruppo animatori della Teen Zone.

A proposito di "zone", su Favolosa ci sono cose che nel corso del tempo sono sparite ed proprio il caso della "Teeen Zone", l'area di incontro per i ragazzi sotto i 18 anni che ricordo essere stata una sala bella e accogliente, con divanetti e moquette colorati. E' sparita per fare spazio ad un'altra area ma per i più piccoli, gli stessi che frequantano lo Squok Club ed è posta proprio di fronte all'ingresso della zona per i bambini dello squaletto azzurro: è la casa di Peppa Pig, un'altra area baby, la cui ambientazione è come quella della popolare (ancora per poco, secondo me, le mode passano), serie animata.
Fra le altre aree sommariamente e goffamente chiuse c'è il Golf Club, la cui traccia principale è il bar, triste, inattivo e deserto, al ponte 12. Ci sono ancora residuali scritte, ma noto che sul piano nave sul sito Costa la denominazione "Golf Club" è stata pudicamente cancellata. Sempre sul ponte 12, c'è la più clamorosa delle chiusure ed la strombazzatissima (all'epoca dell'inaugurazione) "Scuderia Costa". Il servizio di intrattenimento ricordo che fu molto publicizzato nel cinepanettone ambientato su una nave Costa intitolato "Natale in Crociera". Su Favolosa, al posto della famosa auto di Formula 1 non si sa bene che cosa ci sia: alcuni fogli appiccicati sui vetri, come quelli dei negozi che hanno chiuso in centro città, coprono la vetrina dalla quale si poteva vedere il bolide giallo e blu che muovendosi su e giù simulava il percorso su un circuito di F1. Tutta l'area, compreso il bar coi tavolini che con il disegno delle piste automobilistiche è tristemente chiusa. Ok, la maggior parte degli ospiti non vanno al ponte 12, tra l'altro in questa stagione è più che mai ventoso e inaccogliente, quindi saranno in pochi a notare la tristezza di questi due locali chiusi, ma questo modo approssimativo di cancellare dei servizi è alquanto al di sotto dello standard Costa. Tantopiù queste due attrazioni chiuse non sono state rimpiazzate.
 

BUD

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Il simulatore di F1 è chiuso in tutte le navi Costa ,in quanto non è stata rinnovata la licenza d'uso. Non si sa quando sarà sistemata la questione...

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